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208 | il cortegiano |
tissimamente lo dissimulasse, e per ogni via cercasse di troncar
que’ desiderii, che ormai erano senza speranza. Ed in
questo tempo seguitò sempre la sua ostinata volontà della
continenza; e vedendo che onestamente aver non potea colui
che essa adorava al mondo, elesse non volerlo a modo alcuno,
e seguitar il suo costume di non accettare ambasciate,
nè doni, nè pur sguardi suoi; e con questa terminata volontà
la meschina, vinta dal crudelissimo affanno, e divenuta per
la lunga passione estenuatissima, in capo di tre anni se ne
morì; e prima volse rifiutare i contenti e piacer suoi tanto
desiderati, in ultimo la vita propria, che la onestà. Nè le mancavan
modi e vie da satisfarsi secretissimamente, e senza
pericoli d’infamia o d’altra perdita alcuna; e pur si astenne
da quello che tanto da sè desiderava, e di che tanto era continuamente
stimolata da quella persona, che sola al mondo
desiderava di compiacere: nè a ciò si mosse per paura, o per
alcun altro rispetto, che per lo solo amore della vera virtù,
Che direte voi d’un’altra? la quale in sei mesi quasi ogni
notte giacque con un suo carissimo innamorato18; nientedimeno,
in un giardino copioso di dolcissimi frutti, invitata
dall’ardentissimo suo proprio desiderio, e da’ preghi e lacrime
di chi più che la propria vita le era caro, s’astenne dal
gustargli; e, benchè fosse presa e legata ignuda nella stretta
catena di quelle amate braccia, non si rese mai per vinta,
ma conservò immaculato il fior della onestà sua?
XLIV. Parvi, signor Gasparo, che questi sian atti di continenza eguali a quella d’Alessandro? il quale, ardentissimamente inamorato non delle donne di Dario, ma di quella fama e grandezza che lo spronava coi stimoli della gloria a patir fatiche e pericoli per farsi immortale, non che le altre cose ma la propria vita sprezzava per acquistar nome sopra tutti gli uomini; e noi ci maravigliamo che con tai pensieri nel core s’astenesse da una cosa la qual molto non desiderava? chè, per non aver mai più vedute quelle donne, non è possibile che in un punto l’amasse, ma ben forse l’aborriva, per rispetto di Dario suo nemico; ed in tal caso ogni suo atto lascivo verso di quelle saria stato ingiuria e non amore: e però non è gran cosa che Alessandro, il quale