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tissimamente lo dissimulasse, e per ogni via cercasse di troncar que’ desiderii, che ormai erano senza speranza. Ed in questo tempo seguitò sempre la sua ostinata volontà della continenza; e vedendo che onestamente aver non potea colui che essa adorava al mondo, elesse non volerlo a modo alcuno, e seguitar il suo costume di non accettare ambasciate, nè doni, nè pur sguardi suoi; e con questa terminata volontà la meschina, vinta dal crudelissimo affanno, e divenuta per la lunga passione estenuatissima, in capo di tre anni se ne morì; e prima volse rifiutare i contenti e piacer suoi tanto desiderati, in ultimo la vita propria, che la onestà. Nè le mancavan modi e vie da satisfarsi secretissimamente, e senza pericoli d’infamia o d’altra perdita alcuna; e pur si astenne da quello che tanto da sè desiderava, e di che tanto era continuamente stimolata da quella persona, che sola al mondo desiderava di compiacere: nè a ciò si mosse per paura, o per alcun altro rispetto, che per lo solo amore della vera virtù, Che direte voi d’un’altra? la quale in sei mesi quasi ogni notte giacque con un suo carissimo innamorato18; nientedimeno, in un giardino copioso di dolcissimi frutti, invitata dall’ardentissimo suo proprio desiderio, e da’ preghi e lacrime di chi più che la propria vita le era caro, s’astenne dal gustargli; e, benchè fosse presa e legata ignuda nella stretta catena di quelle amate braccia, non si rese mai per vinta, ma conservò immaculato il fior della onestà sua?

XLIV. Parvi, signor Gasparo, che questi sian atti di continenza eguali a quella d’Alessandro? il quale, ardentissimamente inamorato non delle donne di Dario, ma di quella fama e grandezza che lo spronava coi stimoli della gloria a patir fatiche e pericoli per farsi immortale, non che le altre cose ma la propria vita sprezzava per acquistar nome sopra tutti gli uomini; e noi ci maravigliamo che con tai pensieri nel core s’astenesse da una cosa la qual molto non desiderava? chè, per non aver mai più vedute quelle donne, non è possibile che in un punto l’amasse, ma ben forse l’aborriva, per rispetto di Dario suo nemico; ed in tal caso ogni suo atto lascivo verso di quelle saria stato ingiuria e non amore: e però non è gran cosa che Alessandro, il quale