Pagina:Castiglione - Il libro del Cortegiano.djvu/98

82 il cortegiano


udite da’ frati co’ quali confessato mi sono, e parmi che le chiamino le circostanze. — Rise allor messer Federico, e disse: Se ben vi ricorda, volse jersera il Conte che la prima profession del Cortegiano fosse quella dell’arme, e largamente parlò di che modo far la doveva; però questo non replicaremo più. Pur sotto la nostra regola si potrà ancor întendere, che ritrovandosi il Cortegiano nella scaramuzza o fatto d’arme o battaglia di terra, o in altre cose tali, dee discretamente procurar d’appartarsi dalla moltitudine, e quelle cose segnalate ed ardite che ha da fare farle con minor compagnia che può, ed al cospetto di tutti i più nobili ed estimati uomini che siano nell’esercito, e massimamente alla presenza e, se possibil è, inanzi agli occhi proprii del suo re o di quel signore a cui serve; perchè in vero è ben conveniente valersi delle cose ben fatte. Ed io estimo, che siccome è male cercar gloria falsa e di quello che non si merita, così sia ancor male defraudar sè stesso del debito onore, e non cercarne quella laude, che sola è vero premio delle virtuose fatiche. Ed io ricordomi aver già conosciuti di quelli, che, avvenga che fossero valenti, pur in questa parte erano grossieri; e così metteano la vita a pericolo per andar a pigliar una mandra di pecore, come per esser i primi che montassero le mura d’una terra combattuta: il che non farà il nostro Cortegiano, se terrà a memoria la causa che lo conduce alla guerra, che dee esser solamente l’onore, E se poi si ritroverà armeggiare nei spettacoli publici, giostrando, torneando, o giocando a canne, o facendo qualsivoglia altro esercizio della persona; ricordandosi il loco ove si trova, ed in presenza di cui, procurerà esser nell’arme non meno attilato e leggiadro che sicuro, e pascer gli occhi dei spettatori di tutte le cose che gli parrà che possano aggiungergli grazia; e porrà cura d’aver cavallo con vaghi guarnimenti, abiti ben intesi, motti appropriati, ed invenzioni ingeniose, che a sè tirino gli occhi de’ circostanti, come calamita il ferro. Non sarà mai degli ultimi che compariscano a mostrarsi, sapendo che i popoli, e massimamente le donne, mirano con molto maggior attenzione i primi che gli ultimi; perchè gli occhi e gli animi, che nel principio son avidi di quella novità, notano ogni minuta cosa,