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me a piedi ed a cavallo, e conoscere i vantaggi che in esse sono, e massimamente aver notizia di quell’arme che s’usano ordinariamente tra’ gentiluomini12; perchè, oltre all’operarle alla guerra, dove forse non sono necessarie tante sottilità, intervengono spesso differenze tra un gentiluomo e l’altro, onde poi nasce il combattere, e molte volte con quell’arme che in quel punto si trovano a canto: però il saperne è cosa securissima. Nè son io già di quei che dicono, che allora l’arte sì scorda nel bisogno; perchè certamente chi perde l’arte in quel tempo, dà segno che prima ha perduto il core e ’l cervello di paura.

XXI. Estimo ancora, che sia di momento assai il saper lottare, perchè questo accompagna molto tutte l’arme da piedi. Appresso, bisogna che e per sè e per gli amici intenda le querele e differenze che possono occorrere, e sia avvertito nei vantaggi, in tutto mostrando sempre ed animo e prudenza; nè sia facile a questi combattimenti, se non quanto per l’onor fosse sforzato: chè, oltre al gran pericolo che la dubiosa sorte seco porta, chi in tali cose precipitosamente e senza urgente causa incorre, merita grandissimo biasimo, avvenga che ben gli succeda. Ma quando si trova l’uomo esser entrato tanto avanti, che senza carico non si possa ritrarre, dee e nelle cose che occorrono prima del combattete, e nel combattere, esser deliberatissimo, e mostrar sempre prontezza e core; e non far com’alcuni, che passano la cosa in dispute e punti, ed avendo la elezion dell’arme pigliano arme che non tagliano nè pungono, e si armano come s’avessero ad aspettar le cannonate; e parendo lor bastare il non esser vinti, stanno sempre in sul difendersi e ritirarsi, tanto che mostrano estrema viltà; onde fannosi far la baja da’ fanciulli: come que’ dui Anconitani, che poco fa combatterono a Perugia, e fecero ridere chi gli vide. — E quali furon questi? — disse il signor Gaspar Pallavicino. Rispose messer Cesare: Dui fratelli consobrini. — Disse allora il Conte: Al combattere parvero fratelli carnali; — poi soggiunse: Adopransi ancor l’arme spesso in tempo di pace in diversi esercizii, e veggonsi i gentiluomini nei spettacoli publici alla presenza de’ popoli, di donne e di gran signori. Però voglio che ’l