ajutati dai lumi e dall’ombre e da una ordinata distanza e
termini di linee, vi s’infonde e si dimostra bellissimo, e
quel subjetto ove riluce adorna ed illumina d’una grazia e
splendor mirabile, a guisa di raggio di sole che percota in
un bel vaso d’oro terso e variato di preziose gemme; onde
piacevolmente tira a sè gli occhi umani, e per quelli penetrando
s’imprime nell’anima, e con una nuova soavità tutta
la commove e diletta, ed accendendola, da lei desiderar si
fa. Essendo adunque l’anima presa dal desiderio di fruir questa
bellezza come cosa buona, se guidar si lascia dal giudicio
del senso incorre in gravissimi errori, e giudica che ’l corpo,
nel qual si vede la bellezza, sia la causa principal di quella,
onde per fruirla estima essere necessario l’unirsi intimamente
più che può con quel corpo; il che è falso: e però chi pensa,
possedendo il corpo, fruir la bellezza, s’inganna, e vien
mosso non da vera cognizione35 per elezion di ragione, ma da
falsa opinion per l’appetito del senso: onde il piacer che ne
segue esso ancora necessariamente è falso e mendoso. E però
in un de’ dui mali incorrono tutti quegli amanti, che adempiono
le lor non oneste voglie con quelle donne che amano:
chè ovvero subito che son giunte al fin desiderato non solamente
senton sazietà e fastidio, ma piglian odio alla cosa
amata, quasi che l’appetito si ripenta dell’error suo, e riconosca
l’inganno fattogli dal falso giudicio del senso, per lo
quale ha creduto che ’l mal sia bene; ovvero restano nel medesimo
desiderio ed avidità, come quelli che non son giunti
veramente al fine che cercavano; e benchè per la cieca opinione,
nella quale inebriati si sono, paja loro che in quel
punto sentano piacere, come talor gl’infermi che sognano di
ber a qualche chiaro fonte, nientedimeno non si contentano
nè s’acquetano. E perchè dal possedere il ben desiderato
nasce sempre quiete e satisfazione nell’animo del possessore,
se quello36 fosse il vero e buon fine del loro desiderio, possedendolo
restariano quieti e satisfatti; il che non fanno:
anzi, ingannati da quella similitudine, subito ritornano al sfrenato
desiderio, e con la medesima molestia che prima sentivano
si ritrovano nella furiosa ed ardentissima sete di quello,
che in vano sperano di posseder perfettamente. Questi tali