Storia di Reggio di Calabria (Spanò Bolani)/Tavola delle materie

Tavola delle materie

../Annotazioni/Libro ottavo ../Errata corrige IncludiIntestazione 25 settembre 2024 75% Da definire

Annotazioni - Libro ottavo Errata corrige


[p. 337 modifica]

TAVOLA DELLE MATERIE



Al Lettore |||
 pag. iii
Introduzione |||
   » v
Tavola cronologica de’ diversi dominii di Reggio |||
   » xiii
Nota delle opere manoscritte |||
   » xvi

LIBRO PRIMO

CAPO PRIMO ― (Dall’Olimp. IX, 2 alla LXVIII, 3.).

I. Venuta de’ Calcidesi in Sicilia. Parte di loro, condotti da Perière, si fermano in Zancle; parte condotti da Antinesto, in Reggio. II. Prima venuta de’ Messenii. Costoro restano in Reggio, ed i Calcidesi in Zancle. III. Seconda venuta dei Messenii. Reggio rimane repubblica aristocratica. IV. Terza venuta de’ Messenii: occupano Zancle. V. Magna Grecia. Ultima Esperia. VI. Guerra tra le repubbliche Italiote. Eccidio di Sibari. Battaglia della Sagra. VII. Floridità della repubblica di Reggio. Uomini illustri. Caronda da Catana, legislatore de’ Reggini. Aristone ed Eunomo |||
   » 1

CAPO SECONDO ― (Dall’Olimp. LXX alla LXXIX, 4.)

I. Tirannide di Anassila il giovine: suoi disegni. Fa guerra a’ Zanclei. Zancle è occupata, e ceduta a’ Samii. II. Rottura tra Anassila ed i Samii. Zancle cade in potere di Anassila, che le muta il nome in Messena. Si fa tiranno di Reggio e di Messena. Toglie Scilla a’ Tirreni: prende per moglie Cidippe, figliuola di Terillo, tiranno d’Imera. Apprensioni delle repubbliche Italiote. III. Alleanza di queste repubbliche. Reggio è esclusa dalla Magna Grecia. I Pitagorici, espulsi da Crotone, sono accolti da Anassila in Reggio. IV. Pitagorici stranieri: Pitagorici Reggini. Anassila ottiene in Atene il premio nella corsa delle bighe. Ippi, storico reggino. V. Anassila s’ingerisce nelle faccende di Sicilia. Vengono nell’isola i Cartaginesi. Fatti di Anassila nella Magna Grecia. Sua morte. VI. Micito e suo governo. Colonia di Pissunte. Mala signoria de’ figliuoli di Anassila. Reggio ritorna allo stato libero. |||
   » 8

CAPO TERZO ― (Dall’Olimp. LXXX alla XCI, 4.)

[p. 338 modifica]
I. Repubblica. Gl’Imeresi in Reggio. Reggio repubblica torna a far parte della Magna Grecia. II. I Pitagorici. Prosperità di Reggio. Glauco, musico e pittore. Edifizii pubblici. Tempii. Monete. Qualità naturali. III. Prima spedizione degli Ateniesi in Sicilia. I Reggini alleati agli Ateniesi. Fatti della guerra degli Ateniesi e Reggini coi Siracusani e Locresi. Assedio di Reggio. Battaglia dello Stretto. IV. Fatti di Nasso, di Mila, di Messena. V. Consiglio nazionale di Gela. Gli Ateniesi escono di Sicilia. VI. Seconda spedizione degli Ateniesi in Sicilia. Gli Ateniesi in Reggio. Apparecchi dei Sicilioti per respingere la nuova invasione. VII. Gli Ateniesi sono battuti, ed abbandonano per sempre la Sicilia. VIII. Concordia e civiltà degl’Italioti. Fiera di Crotone. Concilii nazionali. Tempii. Monete. Silace, pittore. Pritani ed Arconti. |||
 pag. 15

CAPO QUARTO ― (Dall’Olimp. XCII alla XCVIII. 2.)

I. Dionisio, tiranno di Siracusa. La Repubblica di Reggio gli muove guerra. II. A’ Reggini si congiungono i Messeni contro Dionisio. III. Dionisio chiede a’ Reggini per moglie una loro concittadina, e gli è negata. Contrae nozze colla locrese Doride. IV. Si adopera a cacciar di Sicilia i Cartaginesi. Occcupa Messena. I Reggini tentano di contrastargliene il possesso; ma invano. V. Assalta Reggio, ma n’è ributtato. Tregua tra i Reggini e Dionisio. Lega degl’Italioti contro di lui. VI. Dionisio ritorna contro Reggio. Battaglia dell’Artemisio. VII. Pugna tra i Lucani e i Turii. VIII. Dionisio va contro Caulonia. IX. Battaglia dell’Elleporo. Dionisio affatica i Reggini. X. Espugna Ipponio; rinnova le ostilità contro Reggio: la quale si appresta ad una vigorosa resistenza. Eccidio di Reggio. Morte tragica di Pitone. |||
   » 24

CAPO QUINTO ― (Dall’Olimp. XCVIII, 2 alla CVIII, 2.)

I. Tirannide di Dionisio. Scoraggimento degl’Italioti. Suoi fatti nella Magna Grecia. II. I Pitagorici sono perseguitali da Dionisio. Teeteto, pitagorico. Morte di Dionisio. III. Dionisio il giovine restaura Reggio, e la chiama Febea. Restituisce Caulonia. Congiura de’ Siracusani contro di lui. IV. Dione in Siracusa. V. Dionisio fugge in Locri. Tumulti in Sicilia. Morte di Dione. VI. Calippo libera Reggio dalla tirannide. Morte di Calippo. Dionisio fa ritorno in Siracusa. VII. Dionisio ed i Locresi. Sterminio della famiglia di Dionisio. |||
   » 37

CAPO SESTO ― (Dall’Olimp. CVIII, 2 alla CXXII, 4.)

I. Timoleone in Reggio. I Cartaginesi cercano di vietargli il passaggio in Sicilia; ma egli agevolato da’ Reggini, vi passa. II. Caccia di Sicilia Dionisio e gli altri tiranni; tratta pace con Iceta, e co’ Cartaginesi. Fa guerra a’ Tirreni. Sua morte. III. Prosperità della Reggina Repubblica. Cleomene, poeta; Lico Butera, storico. Turbolenze in Sicilia. IV. Agatocle, Figliuolo di Carcino, vasajo reggino, V. Agatocle milita nell’esercito siracusano: fugge da Siracusa. Sue avventure nella Magna Grecia. Ajuta Reggio assediata da’ Siracusani. Combatte contro i Brettii. VI. Agatocle, tiranno di Siracusa. Sua morte atrocissima. VII. Origine de’ Mameriini. |||
   » 44

CAPO SETTIMO ― (Dall’Olimp. CXXIII alla CXXVII, 2.)

[p. 339 modifica]
I. I Romani cominciano a framettersi nelle cose degl’Italioti. II. Guerra tarentina. Digiuno de’ Reggini. Pirro viene in Italia. Presidio romano in Reggio. Battaglia del Siri. III. Molte città italiote si gittano a Pirro. Tumulto in Reggio eccitato dalla Legione campana. Decio Giubellio fugge in Messena. I Campani si fanno padroni di Reggio, e si costituiscono indipendenti da Roma. Loro alleanza co’ Mamertini di Messena. Caso di Decio Giubellio in Messena. IV. Cose di Sicilia. Pirro è chiamato nell’isola. Lega tra i Cartaginesi ed i Mamertini. V. I Romani affaticano la Magna Grecia; Pirro ritorna dalla Sicilia, ed è combattuto da’ Cartaginesi, Mamertini di Messena e Campani di Reggio. Giunge a Taranto. VI. Potenza de’ Campani e dei Mamertini. Avventura di un Coro di trentacinque giovanetti mamertini. VII. Battaglia di Benevento. Pirro esce d’Italia. Malumori tra Cartaginesi e Romani. Timori de’ Campani di Reggio. I Cartaginesi a Reggio. VIII. Il Console Genuzio Clepsina assedia Reggio; a cui ajuto corrrono i Mamaertini; ma i Romani soccorsi da’ Siracusani prendono la città di viva forza. Severa vendetta de’ Romani; che lasciano in Reggio un forte presidio. IX. L’Italia federata de’ Romani; patti della federazione. Reggio città federata sino alla legge Giulia. X. Confini della Repubblica Reggina sino alla cacciata de’ Campani. Suoi luoghi più ricordevoli. Suo territorio. |||
 pag. 52

LIBRO SECONDO

CAPO PRIMO ― (Dall’anno di Roma 483 al 545.)

I. Gerone muove guerra a’ Mamertini, e minaccia d’occupar Messena; ma n’è sviato da Annibale, capitano de’ Cartaginesi. II. L’uno e gli altri si uniscono contro Messena. I Mamertini impetrano il soccorso de’ Romani. Appio Claudio passa da Reggio in Messena. Tregua tra i Romani e Gerone. III. Guerra tra i Romani ed i Cartaginesi. Messena resta a’ Romani. I Cartaginesi non rotti, e fan pace co’ Romani. IV. Condizione di Reggio durante la prima guerra punica. V. Annibale scende in Italia. VI. Sue vittorie stupende. Battaglia di Canne, e sue conseguenze. Le citta Italiote restano ferme alla fede di Roma. Reggio è assediata da Annone e da’ Bruttii. Locri è occupata dai Cartaginesi, ed il presidio romano, costretto ad uscirne, passa in Reggio. I Bruttii espugnano Crotone. VII. Guerre in Italia tra Romani e Cartaginesi. Cose di Sicilia. Marcello ottiene Siracusa. VIII. I Cartaginesi occupano Taranto; mentre i Romani tengono Capua in assedio. Annibale ne’ Bruttii: tenta l’occupazione di Reggio. IX. Decio Quinzio in Reggio con un’armata Romana. Sua morte. X. Successi dei Romani in Sicilia. I Siciliani si conformano al dominio di Roma. In Reggio il presidio romano è recato a tremila uomini. XI. Taranto è assediata da’ Romani. Da Reggio i Romani si gittano al guasto del territorio de’ Bruttii, ed assaltano Caulonia. Annibale vi accorre a difesa; ed intanto Taranto ricade in potestà di Roma. I Romani tentano invano il racquisto di Locri. XII. Fatti d’armi tra Annibale ed i Consoli Marcello e Crispino. Morte di Marcello. Asdrubale scende in Italia, ma è vinto da’ Romani, ed ucciso; e la sua testa vien gittata nel campo di Annibale. |||
   » 62

CAPO SECONDO ― (Dall’anno di Roma 546 al 709.)

I. Scipione in Sicilia. Il territorio locrese è devastato da bande armate ch’escono da Reggio. A Scipione, prima di passare in Affrica, è offerta occasione di ricuperar Locri. L’impresa è condotta a buon fine da lui medesimo accorsovi in persona; ed è reso vano il soccorso di Annibale. II. Fatti di Pleminio in Locri. Per ordine del Popolo Romano è condotto prigioniero in Reggio con altri treniadue suoi complici, e di quivi in Roma. Muore nel carcere. III. Annibale, vinto dal console Publio Sempronio, si ritrae in Crotone. È sollecitato da’ Cartaginesi a passare in Affrica. Sue atrocità prima di partire d’Italia. Scipione, tornando dall’Affrica vittorioso, tocca Sicilia, passa in Reggio, e va in Roma, tra le feste del popolo italiano. IV. Stato deplorabile dell’Italia dopo la seconda guerra punica. Condizione di Reggio. V. Le città italiche sono mutate quali in municipii, quali in colonie. Reggio dura città federata di Roma. VI. Malcontento de’ popoli italici. Guerra Sociale. Legge Giulia; legge Plozia. Battaglia di Ascoli. VII. I capitani della Lega Italica corrono sopra Reggio; la quale, ajutata da Cajo Norbano, pretore di Sicilia, resiste validamente. Morte di Popedio Silone, e termine della guerra. Tremuoto in Reggio. VIII. Effetti della legge Giulia. Reggio di città federata si trasmuta in municipio fundano; ma conserva le sue greche istituzioni e costumanze. IX. Guerra di Spartaco. Sue vicende, e morte. X. Stato di Reggio dopo la guerra di Spartaco sino a quella tra Cesare Ottaviano e Sesto Pompeo. Cicerone, fuggendo da Clodio, viene in Reggio |||
   » 73

CAPO TERZO ― (Dall’anno di Roma 710 al 718)

[p. 340 modifica]
I. Cicerone in Reggio; da’ venti è spinto a Leucopetra, dove vanno a visitarlo parecchi illustri Reggini. Torna in Roma. II. Triumvirato in Roma. Reggio è tra le diciotto città promesse da’ Triumviri a’ soldati.Proscrizioni. Sesto Pompeo. Morte di Cicerone. III. Vetulino, uno de’ proscritti, ne’ dintorni di Reggio. Suoi fatti. Sesto Pompeo in Sicilia. — Sconfigge Salvidieno mandatogli contro da Ottaviano. IV. Ottaviano in Reggio. Sue promesse a’ Reggini ed a’ Vibonesi. Potenza di Sesto Pompeo. Battaglia di Filippi. Colonie militari nelle diciotto città. Reggio divien Colonia militare, e se le impone il nome di Regium Julii. V. Pace tra Sesto Pompeo ed i Triumviri, che ha poca durata. Battaglia di Cuma. VI. Ottaviano ritorna a Reggio. Avvisaglie tra lui e Sesto Pompeo. VII. Si rinnova la guerra. Valerio Massimo si stanzia in Leucopetra con due legioni, e quattro altre sono collocate sulla riva che va da Reggio alla Colonna Reggina. Fatti d’armi. Ottaviano da Reggio tenta uno sbarco in Sicilia; ma Sesto Pompeo gli è sopra in Tauromenio, e respingendolo in mare, lo sconfigge. Finalmente Pompeo disfatto è costretto ad uscir di Sicilia. |||
 pag. 84

CAPO QUARTO ― (Dall’anno di Roma 719 all’anno di Cr. 385.)

I. Augusto. Deduzione di ventotto Colonie militari in Italia; fra le quali è Reggio. Incendio in Reggio. L’impero Romano vien compartito in ventisei parti. II. È divisa l’Italia in undici regioni; nella terza sono compresi i Bruttii, al cui territorio è aggregata Reggio, Giulia. Caio Caligola. III. San Paolo, mandato prigioniero dall’Asia a Roma tocca Reggio. IV. Stefano da Nicea. Martirio di Stefano. Cristianesimo. V. Via Appia, Aquilia, Trajana. Tempio d’Iside e Serapide. Augustali. VI. Consolari. Correttori. VII. Italia sotto Costantino. Diocesi d’Italia; Vicario d Italia; Vicario della Città. La Lucania ed i Bruttii, decima provincia del Vicariato della Città. Correttore della Lucania e Bruttii. Reggio è la sede del Correttore. Significazione speciale del nome d’Italia. Ministri del Correttore. VIII. Tributi della Lucania e de’ BrutUi sotto l’Impero Romano. IX. Tremuoti in Reggio. San Girolamo passa per Reggio. Condizione di questo paese durante la decadenza dell’Impero Romano |||
   » 91

CAPO QUINTO ― (Dall’anno 385 al 550.)

I. Stilicone. I Goti in Italia. Alarico alla Colonna Reggina; muore in Cosenza. Onorio. II. Genserico. I Vandali in Sicilia. Cassiodoro Seniore da Squillaci. I Vandali in Italia. Ricimero. Augustolo. Odoacre. III. Odoacre, re d’Italia. Genserico gli cede parte della Sicilia. Teoderico. Aurelio Cassiodoro. Tributi de’ Lucani e de’ Bruttii. Tributi de’ Reggini. Vino, pesci, erbe di Reggio. IV. Atalarico. Teodato. Giustiniano Imperatore d’Oriente. Belisario in Sicilia. Passa in Reggio, e se ne insignorisce. Teremondo ed Imerio restano alla guardia di Reggio. Ursicino reggino con una compagnia di suoi concittadini segue Belisario in Roma. V. Belisario è richiamato a Costantinopoli. Totila. Belisario torna in Italia. Fatti d’armi ne’ Bruttii, tra Belisario e Totila. VI. Totila assedia Reggio, ma non l’ottiene; e passa in Sicilia. Reggio cade in mano dei Goti. Vittorie di Totila. Belisario umiliato si ritira in Costantinopoli. |||
   » 97

CAPO SESTO ― (Dall’anno 551 al 623.)

I. Dominio de’ Goti. Artabano toglie Reggio dalle loro mani. Narsete in Italia. Morte di Totila; e fine del dominio gotico. II. Leutari e Buccelliuo. Reggio è da Buccellino saccheggiaia ed arsa. Sono entrambi sconfitti da’ Bizantini. III. Narsete chiama i Longobardi in Italia. Esarcato di Ravenna. Autari III in Reggio. Dominio de’ Bizantini. Reggio resta in potestà de’ Bizantini. IV. L’Impero d’Oriente è diviso in dodici temi. Nel decimo tema si comprende la Sicilia e Reggio. Ciovanni Comsino, duca di Napoli, occupa Reggio; ma subito n’è cacciato dall’Esarca Eleuterio. V. Floridità di Reggio, e di altre città de’ Bruttii sotto i Bizantini |||
   » 104
[p. 341 modifica]

LIBRO TERZO

CAPO PRIMO ― (Dall’anno 624 al 732.)

I. Prima venuta de’ Saracini in Sicilia. II. Costante II viene in Italia: e muore in Siracusa. III. L’Esarca Teodoro Calliopa, e l’Imperator Costantino Pogoonato vengono in Reggio, donde passano in Sicilia. I Saracini infestano di nuovo l’isola. Guerra tra Bizantini e Saracini. IV. Agatone reggino è assunto Papa. Gli succede Leone II altro reggino. Ribellione di Sergio, Pretore di Sicilia; che fugge a Reggio. V. Leone Isaurico, e Gregorio III. La Chiesa di Reggio sottratta al Pontefice Romano, è annessa al Patriarcato di Costantinopoli, ed elevata a Metropolitana. VI. Trasposizione del nome di Puglia e di Calabria; quello di Bruttii si pente. VII. Rito greco in Calabria. Metropoli di Reggio. Chiese suffraganee al Metropolita reggino, il quale è compreso tra gl’Ipertimi. Protopapi, o Ditterei |||
 pag. 108

CAPO SECONDO ― (Dall’anno 733 al 936.)

I. Dominio de’ Bizantini in Italia verso la metà del secolo ottavo. Guerre civili in Affrica. Gli Aglabiti. II. Avventura di Eufemio. I Saracini in Sicilia. Loro conquiste. III. I Saracini in Calabria. Guerra tra Bizantini e Saracini, e sue vicende. IV. I Saracini di Sicilia si ribellano. Abulabba, figlio del Califfo d’Affrica viene a soffogare la ribellione. Corsa di Sveropilo, re di Dalmazia, sino a Reggio. Abulabba assalta Reggio. Il Metropolita Reggino è fatto prigione da’ Saracini. Il Califfo Abramo in Reggio; e poi muore in Cosenza. V. Reggio è ricuperata dai Bizantini, e diviene sede del Duca di Calabria. La Calabria è detta Sicilia. Prosperità di Reggio. I Saracini in Squillace. E loro capo Abstaele, poi Olcobechio. VI. Eustrazio Duca di Calabria. Tratta la pace co’ Saracini. VII. Giovanni Mazzalo Duca di Calabria. È ucciso da’ Reggini, che levandosi a tumulto, si danno a Landolfo I Duca di Benevento. Leonzio Metropolita di Reggio. Il corsale Abusaide in Sicilia. Reggio è assalita e presa da’ Saracini di Affrica, ma i Saracini di Calabria, condotti da Olcobechio, la ripigliano. VIII. Bizantini, Calabresi ed Amalfitani si collegano contro i Saracini. Olcobechio resta sconfitto; e Reggio è racquistata da’ Cristiani. Il capitano Saracino si rifà, e ritoglie Reggio; ma è ucciso da’ suoi in Squillace. IX. Saclabio nuovo capo de’ Saracini di Calabria. Battaglia de’ Saracini presso Reggio. Conquiste di Saclabio in Calabria. I Calabresi si riscuotono, e disfanno Saclabio. Calabresi, Pugliesi, Amalfitani, e Giovanni Duca di Napoli si stringono contro i Saracini. Vittoria de’ Cristiani, e morte di Saclabio. |||
   » 114

CAPO TERZO ― (Dall’anno 936 al 1000.)

I. Reggio torna a’ Bizantini. I Saracini rifanno testa in Sambatello. Loro condizione in Calabria. Crinito Caldo, Duca di Calabria. II. Perturbazioni in Costantinopoli. Pasquale, Duca di Calabria. L’emiro Alassan si caccia all’assalto di Reggio; ma n’è respinto. I Reggini sradicano i Saracini da Sambatello. III. Reggio ricade in potere dei Saracini d’Affrica e di Sicilia. Cambiano la Metropolitana greca in Moschea. Basilio protospatario batte i Saracini, e ricupera Reggio. Viene una nuova flotta da Costantinopoli. IV. Albereco, duce de’ Saracini di Calabria. Battaglia presso Santagata. Morte di Albereco. Rotta de’ Saracini. Cose di Sicilia. V. Niceforo Foca ed Otone I. Fatti di Otone I in Calabria. VI. I Saracini di Sicilia, condotti da Abulcasimo, saccheggiano Reggio e Santagata. Origine di Macellari. Progressi di Otone I in Calabria. Alleanza di Bizantini e Saracini. Battaglia di Crotone, e morte di Abulcasimo. VII. Basilio II ed Ottone II. I Saracini di Sicilia alleati di Basilio. Vittorie di Otone. Battaglia di Racanello. Successi de’ Bizantini in Puglia. VIII. Si scioglie l’alleanza tra Bizantini e Saracini; ma i Calabresi ed i Saracini cominciano a dimesticarsi tra loro. |||
   » 123
[p. 342 modifica]

CAPO QUARTO ― (Dall’anno 1001 al 1061.)

I. Reggio è di nuovo in mano de’ Saracini di Sicilia. N’è liberata da’ Pisani; ma poi ricade nel dominio de’ primi. II. Costantino VIII commette ad Andronico che liberi Reggio da’ Saracini. Questa città tornata a’ Bizantini, non va più al dominio musulmano. Scissura tra i Saracini di Sicilia. III. Michele IV ajuta Abucabo contro Abulafaro. Leone Opo Duca di Calabria va da Reggio in Sicilia a soccorso di Abucabo. Rottura tra Michele ed Abucabo, e suoi effetti. IV. I Normanni e Maniace. Abucabo ed Abulafaro si pacificano. Malumori tra Normanni e Bizantini. I Normanni si stringono ed afforzano in Squillace. Loro fatti in Puglia. V. Roberto Guiscardo in Calabria. Assalta Reggio, ma senza frutto. Suo fratello Ruggiero viene in Calabria; sue conquiste. VI. Roberto e Ruggiero mettono l’assedio a Reggio; ma sono costretti a levarsene. Dissapori tra i due fratelli. Sollevazione de’ Calabresi contro i Normanni. Pace tra Roberto e Ruggiero. Continuano i tumulti de’ Calabresi. VII. Reggio assediata da’ Normanni per la terza volta, finalmente cade, ma i combattenti greci e reggini si ritirano a Squillace. Roberto è gridato da’ suoi Duca di Calabria. VIII. Ruggiero espugna Squillace. Tutta la Calabria è in potestà de’ Normanni. Nuova rottura tra Roberto e Ruggiero. La Puglia cede a’ Normanni. Roberto da Reggio volge i suoi pensieri alla Sicilia. IX. Il Saracino Betumeno passa a Reggio, e conforta Roberto all’impresa di Sicilia. Quattro nobili messinesi si recano a Mileto, ed offeriscono a Ruggiero la signoria di Messina |||
   » 130

CAPO QUARTO ― (Dall’anno 1070 al 1189.)

I. Fatti de’ Normanni in Sicilia. II. Ruggiero Conte di Sicilia. Roberto vuol condurre la guerra sotto le mura di Costantinopoli. Batte i Bizantini in Corfù, ma quivi muore. Suo figlio Ruggiero diviene Duca di Calabria e di Puglia. Contese con suo fratello Boemondo. Benavero Saracino sbarca presso Reggio sulla rada di Calamizzi; ma poi è combattuto in mare, e morto dal Conte Ruggiero. Morte di questo Conte in Mileto. III. Le Chiese di Calabria tornano all’ubbidienza del Pontefice Romano. Cattedrale Latina, e Cattolica Greca in Reggio. Rito greco. Giurisdizione dell’Arcivescovo di Reggio sopra i Vescovi suffraganei. Morte del Duca Ruggiero. Il Ducato di Calabria e quello di Puglia scadono al suo figliuolo Guglielmo. Il Conte di Sicilia Ruggiero II conquista molti paesi in Calabria in pregiudizio del Duca Guglielmo. Papa Calisto II in Reggio. Morte di Guglielmo. Il Conte Ruggiero II diviene Duca di Calabria. Si ammoglia ad Albiria. Fonda la Monarchia di Sicilia, e ne fa metropoli Palermo, ove prende la corona di Re. Costituzioni della Monarchia di Sicilia. IV. Guerra tra re Ruggiero e l’imperatore Giovanni Comneno. Conquiste di Ruggiero in Oriente. Artefici greci da lui condotti in Sicilia. Coltura delle canne da zucchero in Sicilia e Calabria. V. Famiglia di Ruggiero. Sue nuove nozze. Sua morte. Seguita il regno a Guglielmo suo quartogenito. Turbolenze. L’ammiraglio Majone. Matteo Bonello in Calabria. VI. I Calabresi deliberano la morte di Majone. Fatti del Bonello, e morte di Majone. VII. Morte di Re Guglielmo, a cui succede Guglielmo II. Intrighi della Corte. Congiure e tumulti. VIII. Arrigo Conte di Montescaggioso. Sue vicende in Messina e in Reggio. Odone Quarrello. IX. Sedizione di Messina a favore del Conte di Montescaggioso. I Reggini si uniscono a’ Messinesi. Assaltano il castello di Reggio per liberarne il Conte prigioniero. N’è liberato; ed Odone Quarrello è strozzato in Messina. X. Caduta del Gran Cancelliere Stefano. Terremoto in Calabria e Sicilia. Nozze di Guglielmo II. Papa Alessandro III concede l’uso del Pallio all’Arcivescovo di Reggio. Vescovadi suffraganei.|||
  » 140

CAPO SESTO ― (Dall’anno 1189 al 1196.)

[p. 343 modifica]
I. Tancredi è fatto Re dopo la morte di Guglielmo II. II. Riccardo I e Filippo II in Messina. Imbarazzi di Tancredi. Riccardo I occupa Reggio, e la fa residenza di Giovanna, Eleonora e Berengaria. Baruffa tra Messinesi ed Inglesi. Partenza de’ due Sovrani da Messina, e delle Principesse da Reggio. III. Morte di Tancredi, e salita al trono di Guglielmo III. Arrigo VI in Reggio. L’Arcivescovo Reggino ottiene la Contea di Bova e d’Affrico, e la Baronia di Castellace. Arrigo passa in Sicilia; consegue Palermo. Sua crudeltà contro Guglielmo, e le principesse normanne. Termina il dominio normanno |||
 pag. 153

LIBRO QUARTO

CAPO PRIMO ― (Dall’anno 1197 all’anno 1255.)

I. Morte di Arrigo VI. L’imperatrice Costanza, e Federigo erede del trono. II. I Tedeschi nel regno. Consiglio di Prelati al supremo governo, fra i quali l’Arcivescovo di Reggio. Papa Innocenzio III. Federigo si ammoglia. III. Origine della lingua italiana. Lingua romanza. IV. Lingua romanza e greca sono i Normanni. Lingua volgare italiana. Poeti siciliani e calabresi. V. Manifattura dello zucchero. Fiere generali del regno. Landono Arcivescovo di Reggio. Alta considerazione in cui è tenuto da Federico. Sue ambascerie al Pontefice. VI. Atti di Federigo. Gli Ebrei nel Regno. Tumulti di Messina. Martino Baglione stuzzica i Reggini a sollevarsi. Federico in Reggio. I Saracini di Sicilia sono trasportati in Puglia. La Calabria è divisa in tre provincie: Val di Crati, Terra Giordana, e Calabria propria o Sicilia citeriore. Morte di Federigo. Manfredi. Morte di Corrado. VII. Manfredi. Pietro Ruffo, Conte di Catanzaro. Sommosse contro il Ruffo, che è costretto di cedere il castello di Messina, di Reggio e di Calanna a’ Messinesi. VIII. I Messinesi si costituiscono a governo popolare. Si raffermano in Reggio, e tentano di prender Calanna, che il Ruffo avea rioccupato. Ma costui tien fermo, e fortifica Bagnara e Scilla. IX. Lotte in Calabria tra i partigiani di Manfredi e quelli del Ruffo. Giordano Ruffo, nipote di Pietro, combatte con molto vantaggio. |||
   » 156

CAPO SECONDO ― (Dall’anno 1255 all’anno 1283.)

I. Manfredi invia al Ruffo Gervasio di Martina; poi Corrado di Truichio, e si viene alle armi. I Messinesi mostrano di muovere da Reggio contro il Ruffo. Fatti d’armi in Calabria. II. Quasi tutta la Calabria ubbidisce a Manfredi. I progressi delle armi di Manfredi fanno fastidio a’ Messinesi, che da Reggio e da Calanna aspirano ad altre conquiste in Calabria. I Messinesi assaltano e prendono Seminara; ma nel tornarsi a Reggio sono tagliati e dispersi da’ nemici. III. I Messinesi scoraggiati cedono Calanna, e poi Reggio. Viene in Calabria Federigo Lancia. Stato della Sicilia. La Calabria, da Santa Cristina a Motta Bovalina in fuori, è sotto Manfredi. Anche la Sicilia si va piegando a lui. Dedizione di Santa Cristina e di Motta Bovalina. Manfredi Re di Sicilia. IV. Urbano IV stimola Carlo d’Angiò alla conquista del Regno contro Manfredi. Battaglia di Benevento, e morte di Manfredi. V. Entrata di Carlo d’Angiò in Napoli; e suo governo. Corradino, e sua morte. Governo di Carlo in Sicilia. Vespro Siciliano. Pietro d’Aragona è fatto Re di Sicilia. VI. Carlo in Reggio. Assedio di Messina. VII. Carlo scioglie l’assedio di Messina, e torna a Reggio. Battaglia navale tra Aragonesi ed Angioini. Giacomo d’Aragona assalta Reggio, ma n’è respinto. Gli è tolto l’uffizio di Grande Ammiraglio, e dato a Ruggiero Lauria. Gli Almogaveri. VIII. Carlo da Reggio manda a sfidar Pietro a duello. Questi accetta la sfida, ma poi non si effettua. IX. Carlo schiera il suo esercito tra Reggio e la Catona, e fa suo Luogotenente il figliuolo Carlo, Principe di Taranto. Gli Almogaveri assaltano la Catona, disperdono la gente Angioina, ed uccidono il Conte d’Alansone. Federigo Mosca con altri Aragonesi sbarca a mezzodì di Reggio |||
   » 164

CAPO TERZO ― (Dall’anno 1283 all’anno 1296.)

[p. 344 modifica]
I. Partito aragonese in Reggio. Pietro Pelliccione. Il Principe Carlo pone il campo in San Martino. Re Pietro passa in Reggio, e vi è accolto con festa. Altre terre e città di Calabria seguono l’esempio di Reggio. Fatti di Pietro in Calabria. Gli Almogaveri assaltano e prendono Solano. II. Seminara cede agli Aragonesi. Re Pietro passa in Aragona. Giacomo soggiorna in Reggio, e fa molti benefizii a’ cittadini. Parlamento di San Martino, convocato dal Principe di Salerno. III. Ruggiero Lauria disperde l’armata di Giovanni Cornerio. Piglia porto in Reggio. Poi esce, ed insegue in mare il Principe di Salerno. Si viene a battaglia, il Lauria vince, e fa suo prigioniero il Principe. Re Carlo torna di Francia in Italia, e vola all’assedio di Reggio. Ma questa città resiste ad ogni suo sforzo. Quindi il re leva l’assedio, e si ritira alla Catona. IV. Poi passa in Puglia. Ruggiero Lauria assalta Nicotera, ove stava il Conte di Catanzaro. Tra i prigionieri che fa il Lauria, vi è Pietro Pelliccione, cui consegna ai Reggini. V. Morte di re Carlo. Conquiste del Lauria in Calabria. Giacomo d’Aragona allevia i Reggini di molte gravezze fiscali. Morte di re Pietro. Giacomo suo figliuolo è Re di Sicilia. Proposta di pace tra Aragonesi ed Angioini; ma papa Onorio IV la impedisce. VI. Pace di Campofranco, per la quale al Principe Carlo è ridonata la libertà. Riceve da Nicolò IV la corona di Re di Sicilia, e di Puglia. Giacomo si gitta alla guerra contro Carlo II. Prende possesso del Regno d’Aragona. I Siciliani alzano a lor Re Federigo fratello di Giacomo. VII. Non voglion sentire di ritorno al dominio angioino. Carlo II minaccia d’invadere la Sicilia. Federigo, prevenendolo, passa in Reggio, e comincia la guerra in Calabria contro gli Angioini. Fatti d’armi. Blasco d’Alagona. Condizioni civili e religiose della Sicilia e della Calabria. VIII. Disgusti di re Federigo con Ruggiero Lauria, il quale si abbraccia a Carlo II d’Angiò. IX. Gli Angioini assediano Messina; ma son costretti a togliersi dall’impresa. Passano all’oppugnazione di Reggio, nè fanno frutto, e si piegano alla Catona. Privilegi da Federigo accordati a’ Reggini. |||
 pag. 173

CAPO QUARTO ― (Dall’anno 1302 all’anno 1357.)

I. Pace fra Federigo e Carlo II. Regalo ricade agli Angioini. Morte di Carlo II, a cui succede Roberto. Si torna alla guerra, e Reggio è rioccupata da Federigo. Nuovi fatti d’arme in Calabria. Tregua. II. Nuove ostilità; nuova tregua. Reggio è consegnata a’ Legati Pontificii, i quali la danno in potere a re Roberto. Condizioni di Reggio. III. È fortificata da Roberto; tumulto della città. Indulto a’ ribelli. Gli Angioini in Sicilia, e gli Aragonesi in Calabria. Il Duca di Calabria in Reggio; suoi benefizii alla città. IV. Università. Sindaco, e sua origine ed uffizio. I Giurati. Il Sindaco Giovanni Moleti. V. Nicolò da Reggio. Morte del Duca di Calabria. Nozze di Andrea e Giovanna. Il Sindaco Arrigo Alupo. Giovanni Moleti. VI. Controversie tra i Reggini, ed il Conte di Sinopoli. Notizie di Sicilia. Morte di Roberto; e gli succede Giovanna. Fra Roberto e gli Ungheri in Napoli. Turbolenze di Messina. Blasco d’Alagona va contro Messina. VII. Avventura di Niccola di Lauria. VIII. Giovanna ed Andrea vengono in Reggio. Assalto di Messina. Morte di Andrea: e nuove nozze della regina. I Palizzi e Chiaromonte in Messina. Molti Siciliani fuggono a Reggio. IX. Gli Ungheri in Santagata. Questa terra è assaltata da’ Reggini. I Santagatini si gittano al Conte di Mileto. Il Sindaco Tommaso di Capua. Santagata è riannessa al distretto di Reggio. I Sindaci Andrea di Logoteta, ed Andrea de Riso. Privilegi della città. X. Lodovico e Giovanna in Reggio; poi vanno a Messina caduta al loro dominio. Tornano in Reggio. XI. Favori ottenuti da’ Reggini. Fiera di Agosto |||
   » 183

CAPO QUINTO ― (Dall’anno 1358 all’anno 1381.)

I. Fatti di Sicilia. Il Capitanio di Reggio Pietro di Napoli. Messina è ricuperata dagli Aragonesi. Entrata di Ambrogio Visconti nel Regno. È sconfitto dal reggino Giovanni Malatacca. Condizioni di Messina e di Reggio. II. Quistioni tra Reggini e Santagatini. Il Sindaco Bartolomeo Granorzi. Zuffa tra il Conte di Mileto ed i Reggini. Fiera di Sasperato. III. Privilegio della città. Reggio vien fortificata. Il Capitanio Giovanni Bolani. Pace tra Giovanna e Federigo d’Aragona. Provvidenze di Giovanna a favor de’ Reggini. Giovanna chiama suo erede Lodovico d’Angiò. IV. Giovanna si prepara alla difesa contro Carlo di Durazzo. Reggio è nuovamente fortificata. Carlo conquista il Regno. Morte di Giovanna. |||
   » 196
[p. 345 modifica]

LIBRO QUINTO

CAPO PRIMO ― (Dall’anno 1381 al 1414.)

I. Lodovico d’Angiò viene nel Regno. I Sindaci Venuto Moleti e Roberto Paparone. Carlo III conferma a’ Reggini i loro privilegi. Sedizione in Reggio a favor di Lodovico d’Angiò. Morte di Lodovico. Carlo fa indulto a’ Reggini ribelli. II. Cose di Ungheria. Carlo è chiamato alla successione di quel trono. Sua morte violenta. È proclamato re di Napoli il picciolo Ladislao. III. Reggenza di Margherita. Consiglio del Buono Stato del Regno. I Sei del Buono Stato di Reggio. Concessioni di re Ladislao a’ Reggini. IV. Lodovico II. Turbolenze del Reame. Tumulto in Reggio. Zuffe tra Lodovico e Ladislao. V. Notizie di Sicilia. Scorrerie de’ Mori nelle vicinanze di Reggio. Essi sono perseguitati e sconfitti da Artale d’Alagona. Saline de’ Reggini. Pagamento delle collette fiscali in tre quote. Ladislao torna signore di Napoli. VI. La Calabria per maneggio di Niccola Ruffo si ribella a Ladislao. Il Ruffo s’impadronisce di Reggio. Atti di Lodovico II a pro de’ Reggini. Ladislao viene in Calabria, e batte il partito angioino. Lodovico fugge in Provenza. Benefizii di Ladislao a’ Reggini. VII. Distretto di Reggio, e sue appartenenze. Bagnara, Santagata, e Motta San Quirillo ottengono di aver Capitanii speciali. Morte di Ladislao. |||
 pag. 202

CAPO SECONDO ― (Dall’anno 1415 al 1431.)

I. Giovanna II. Privilegi de’ Reggini. Loro contese col conte di Sinopoli. Giacomo di Borbone e Giovanna. Il Borbone se ne fugge in Francia. II. Egidio de Grigny cede il castello di Reggio al regio Commissario Filardo Gattola. Patti della cessione. Il Gattola divien castellano di Reggio, ma n’è rimosso ad istanza de’ cittadini. Dissapori tra il conte di Gerace ed i Reggini. III. Pace di Giovanna II col Papa; ma non dura. Lodovico III d’Angiò appetisce la conquista del Regno. Giovanna adotta Alfonso d’Aragona, ed il chiama suo successore. IV. Alfonso entra in Napoli. Lodovico III finalmente si ritira a Roma. I Sindaci di Reggio Galgano Filocamo ed Ambrosio Gerìa ottengono da Alfonso la conferma de’ privilegi, ed altre concessioni. Richiamo de’ Reggini contro gli abitanti di Motta Rossa, Motta Anomeri, e Motta San Quirillo. Tuzio Plutino, Marco Illio. L’Arcivescovo Bartuccio de Miroldo. V. Giovanna II, rappresentata da Alfonso Duca di Calabria, pignora a’ Reggini la Motta San Quirillo, e ne cede loro tutti i diritti di signoria feudale. Condizioni di tal pignorazione. Concessioni fatte da Alfonso a Reggio. VI. Rottura tra Giovanna ed Alfonso. Ella rivoca l’adozione di lui, ed adotta in suo luogo Ludovico III d’Angiò, a cui trasferisce il dominio del Ducato di Calabria. Alfonso parte per la Castiglia. Condizioni di Reggio. Lodi del capitanio Giovanni de Ultrera. I Sindaci Marco di Salerno e Galgano Filocamo. VII. Reggio è battuta dagli Angioini. Atti di Lodovico III a pro de’ Reggini. I Sindaci Roberto de Logoteta ed Alberico Illio. Privilegi della città. Lodovico viene in Reggio, e concede la fiera franca di San Marco. Provisione a favor delle navi veneziane. VIII. I Sindaci Aloisio Sparella, e Nicola de Mirabello. Nuovi privilegi della città. Controversia tra Reggio e Santagata. Peste in Reggio |||
   » 211

CAPO TERZO ― (Dall’anno 1432 al 1446.)

[p. 346 modifica]
I. Cose di Napoli. Morte di Lodovico III. Giovanna conferma ai Reggini i loro privilegi. Morte di lei. II. Alfonso d’Aragona tenta la conquista del Regno. Nuova lotta tra Aragonesi ed Angioini. Pietro Vitale detto il Calabrico. Ranieri d’Angiò entra nel Regno. Napoli cade in potestà di Alfonso. Riunione de’ due regni di Napoli e di Sicilia. Parlamento di Napoli. III. Reggio cede a Ranieri d’Angiò. È espugnata da Alfonso Cardona, a cui re Alfonso concede titolo e dominio di Conte di Reggio. Così questa città vien sottratta al regio demanio. Sua condizione sotto la potestà del Conte. IV. La Calabria da Bagnara a Spartivento è ridotta ad Alfonso da Nicola Melissari. Fatti del Melissari. Alfonso riconoscente gliene rende merito col feudo de Proditoribus. V. Ribellione di Antonio Centeglia. Il Centeglia gli si sottomette. Condizione di Reggio. VI. I Sindaci Giovanni Fuffuda e Lancilotto Mayrana. Privilegi della città. |||
 pag. 223

CAPO QUARTO ― (Dall’anno 1447 al 1465.)

I. Alfonso muore, e gli succede il figliuolo Ferdinando. I Baroni del Regno offrono lo Stato a Giovanni d’Angiò. Commovimenti alla sua entrata. II. In Reggio si fanno nuove fortificazioni. Rivoluzione in Calabria contro Ferdinando. Tutti i paesi attorno a Reggio cadono in poter degli Angioini; ma questa città resta salda all’obbedienza dell’Aragonese. Fatti d’armi tra Aragonesi ed Angioini. III. Contrasti tra Berlingieri Malda ed il conte Antonio Cardona. I Reggini si ribellano alla potestà del Conte, e mandano a re Ferdinando i Sindaci Nicola Gerìa e Giacomo Foti. IV. Reggio è rintegrata nel regio demanio. È dichiarata da Ferdinando Capo e Madre delle città di Calabria. Nuovi privilegi della città. V. Fazioni guerresche tra Angioini ed Aragonesi. Gli Angioini si fortificano in Santagata. Viene contro di loro Alfonso Duca di Calabria. Espugna parecchie terre; ma Santagata, difesa da Giovanni Battista Grimaldi, resiste. Il Duca di Calabria in Reggio. Il Malda cede il castello di Reggio. VI. Traversie del partito angioino. Giovanni d’Angiò esce del Regno. Giovanni Ballista Grimaldi consegna Santagata ad Alfonso. Tutto il regno è sotto re Ferdinando. Condizione di Reggio, e favori concessile dal re. Motta Rossa e Motta Anomeri sono atterrate. |||
   » 230

CAPO QUINTO ― (Dall’anno 1466 al 1473.)

I. Alfonso Duca di Calabria fa dimora in Reggio. II. Capitoli ed Ordinazioni municipali. Riordinamento del Municipio reggino. III. Prepotenze di Bertoldo Carafa a danno dei Reggini. Vi pone rimedio il Duca di Calabria. Prima edizione ebraica del Pentateuco. |||
   » 238

CAPO SESTO ― (Dall’anno 1474 al 1496).

I. I Turchi in Otranto. Provvisioni per fortificar Reggio. Congiura de’ baroni. Carlo VIII scende in Italia. Morte di Ferdinando II. I Sindaci Giorgio Leopardi e Coletta Malgeri. Privilegi della città. Pagamenti fiscali. III. Commozione pubblica all’avvicinarsi del Re di Francia. Alfonso II rinunzia lo Stato al figliuolo Ferdinando. La Calabria si scopre per Carlo. Solo Amantea e Tropea restano agli Aragonesi. Mal governo de’ Francesi. IV. Ferdinando cerca ajuto al re di Spagna. Consalvo da Cordova giunge in Messina coll’armata spagnuola. Spedizione contro Reggio. I Francesi si ritirano nel castello. La città è rioccupata dagli Aragonesi, ed il castello preso a tradimento. V. Lega italiana contro Carlo VIII. Precipitosa partenza di costui. Prima battaglia di Seminara. Rotta degli Spagnuoli. VI. Ferdinando II torna in Napoli. I Francesi sono perseguitati da per tutto. Successo delle armi spagnuole in Calabria. Morte di Ferdinando. Reggio invia i Sindaci Antonio di Tarsia e Coletta Malgeri al nuovo re Federigo. |||
   » 247

LIBRO SESTO

CAPO PRIMO ― (Dall’anno 1498 al 1503.)

[p. 347 modifica]
I. Occulta alleanza tra i re di Francia e di Spagna. I Francesi minacciano il Reame. Federigo domanda ajuti alla Spagna. Consalvo torna in Messina, donde passa in Reggio. Si pubblica in Roma il trattato tra Spagna e Francia. Angustie di Federigo. È assediato da’ Francesi in Capua: fugge in Ischia. II. Contrasti tra Spagnuoli e Francesi. Fatti d’armi in Calabria. Gli Spagnuoli in Reggio. Battaglia di Terranova. III. Giungono in Reggio nuovi rinforzi spagnuoli. Seconda battaglia di Seminara. Rotta de’ Francesi. Aubigny si ritira all’Angitola. IV. Gli Spagnuoli battono l’Angitola. Battaglia della Cerignola. I Francesi sconfitti al Garigliano, escono del Reame. Consalvo entra in Napoli. Il Regno cede alla signoria spagnuola |||
 pag. 254

CAPO SECONDO ― (Dall’anno 1503 al 1543.)

I. I Sindaci Nicola Malgeri, e Lancilotto Mayrana. Privilegi della città. Terremoto in Reggio. Primo sbarco de’ Turchi in Reggio. II. Notizie degli Ebrei di Reggio; e loro espulsione. III. Il Sindaco cavalier Mario Mileto. Privilegi della città. Morte di Ferdinando il Cattolico. Secondo sbarco de’ Turchi in Reggio. Carlo V. I Sindaci Mariano Suppa e Mario Mileto. Nuovi Privilegi. IV. Notizie degli Uffiziali regii e municipali. Porte della città; Fiere franche; Festa d’Agosto; Parrocchie; Confraternite. V. Stato torbido d’Europa. Il Lotrecco nel Regno. Alleanza tra Solimano e Francesco re di Francia. Spedizione di Carlo V in Tunisi. Barbarossa tenta uno sbarco in Reggio. Paolo Ruffo capitan d’armi. VI. Carlo V in Reggio. Va a Fiumara di Muro. Fatti dell’armata turchesca sul litorale calabrese. Il mozzo Dionisio. VII. Solimano e Francesco I contro Carlo V. Dazio sulla seta. Il Vicerè Pietro di Toledo in Reggio. VIII. Terzo sbarco de’ Turchi presso Calamizzi: entrano in città. Guasti e rovine che le inducono. Prigionieri che ne fanno. Barbarossa s’invaghisce di Flavia Gaetano, figlia del castellano. Riscatto de’ prigionieri reggini |||
   » 258

CAPO SECONDO ― (Dall’anno 1543 al 1567.)

I. Barbarossa e Polino. Continua il Turco le sue depredazioni sul litorale italiano. Barbarossa torna in Costantinopoli. Pace tra Francesco I e Carlo V. II. Reggio è nuovamente fortificata. Il Castel Nuovo. Le Torri di Cùgliari, di Pentimeli, e di Gallico. III. Nuova lega tra Francia e Turchia. Dragutte. Il Mormile svolge il Turco dall’alleanza co’ Francesi. Quarto sbarco de’ Turchi in Reggio. Vengono ancora i Francesi a’ danni della città, e vi abbattono le palme. I Sindaci Matteo Geria e Giovanni Luigi Monsolino. IV. Filippo II. I Sindaci Camillo de Diano e Bernardo Monsolino. Favori accordati a’ Reggini dal nuovo Sovrano. Nuova alleanza contro Spagna. Nuova pace. I Turchi minacciano Reggio, e prendono terra nella marina di Scaccioti. V. Condizione del Regno sotto il dominio spagnuolo. Condizione di Reggio: sue istituzioni civili e religiose. Uomini illustri. VI. Descrizione di Calamizzi. Suo affondamento. VII. La riforma luterana s’insinua nel Regno, ed in Reggio. I Monsolini ed i Malgeri. Sedizioni civili. Viene in Calabria Pietro Antonio Pansa a sradicar l’eresia. Persecuzione degli eretici. VIII. Sbarco de’ Turchi in Scaccioti. I Reggini corrono contro que’ barbari. I contorni di Reggio sono travagliati da’ fuorusciti. Il Governatore di Reggio Diego de Gujera; sua morte |||
   » 269

CAPO TERZO ― (Dall’anno 1568 al 1598.)

I. Pestilenza in Reggio. Carità de’ Cappuccini, e di Maria Mazza verso gli appestati. II. Precauzioni contro le comitive de’ banditi. Costoro entrano in Reggio, ed assaltano la casa di Coletta Malgeri, e di altri cittadini. Avventura di Nicola Brancati. III. Energici spedienti presi contro i banditi dal Conte di Briatico. Sua ordinanza. IV. De’ banditi quali si presentano, quali vengono perseguitati e distrutti. V. I Reggini pensano a ristorarsi delle passate sventure. Il Tribunale della Regia Udienza provinciale è trasferito da Catanzaro in Reggio. Cristofaro La Cueva primo Preside. Monastero di Santa Maria della Vittoria. VI. Quinto sbarco de’ Turchi in Reggio. Hassan Cicala. Guasti fatti alla città. VII. I Turchi al Convento de’ Cappuccini. Coraggio di questi frati. Eroica difesa del Convento. Il Guardiano Gabriele Castrisciano. I nemici sono respinti, e si rimbarcano. VIII. La Regia Udienza è traslocata di nuovo in Catanzaro. Il pirata Mamud; suo sbarco in Santo Leo. Nuovi provvedimenti di difesa contro i Turchi. Hassan Cicala torna sulle nostre marine. Sue scorrerie in Motta San Giovanni, e Santo Leo. I Reggini corrono a combatterlo, e n’hanno il vantaggio. Coraggio di Ambrogio, servo di Giovanni Nicola Spanò. IX. Cicala e sua madre Lucrezia. Loro abboccamento sulla riva di Motta San Giovanni |||
   » 270
[p. 348 modifica]

CAPO QUINTO ― (Dall’anno 1599 al 1602.)

I. Terremoti. Il Vicerè conte di Lemos. Condizione del Regno. II. Congiura di Tommaso Campanella. È svelata da due de’ complici. Supplizii e persecuzioni. III. Giudizii del Giannone e del Bolla intorno al Campanella. Storte imputazioni date a questo frate. IV. Hassan Cicala torna alle nostre rive. Suoi tentativi e maneggi per occupar Reggio. Un nano di Sardegna. V. Avventura del nano di Sardegna. La trama è scoperta. Il Cicala sbarca sul territorio di Motta San Giovanni, e s’avvia contro Reggio. I Reggini uscendo della città si affrontano co’ Turchi nella fiumana di Santagata. Combattimenti. Coraggio di Vincenzo Gerìa. VI. I fratelli Marcantonio e Filippo Tricino. I Turchi s’inoltrano sino alla chiesa dell’Itria. I Reggini si apparecchiano alla difesa; ma i Turchi si traggono alla riva, e s’imbarcano |||
 pag. 291

[p. 299 modifica]

LIBRO SETTIMO

CAPO PRIMO ― (Dall’anno 1600 al 1622.).

I. Considerazioni generali. Stato di Reggio. II. Opere pubbliche, religiose e civili. Il pittore Vincenzo Gotti. Industria della seta. Seta sambatello, reggiana, di paraggio. III. Uomini illustri. Topografia di Reggio nel secolo decimosettimo. Suoi edifizii; fortezze; chiese. IV. Condizioni della monarchia spagnola; e di Napoli. I Melissari ed i Monsolini. Tregua, e pace. V. Il sindaco Dottor Marcello Laboccetta. Telai. Molestie de’ Mori di Spagna. Morte di Filippo III. Il Duca di Ossuna in Reggio. Il Governatore Ernando di Aleto. Sue lodi |||
 pag. 1

CAPO SECONDO ― (Dall’anno 1623 al 1638.)

I. Sventure pubbliche. Voto de’ Reggini. II. Capitolazione municipale del 1638. III. Governo civile di Reggio nel secolo decimosettimo. IV. Attribuzioni speciali de’ Sindaci. |||
   » 11

CAPO TERZO ― (Dall’anno 1638 al 1648.).

I. Storia della terra di Sambatello, feudo della città di Reggio. II. Quistioni tra i Canonici ed i Preti della Cattedrale. III. Sollevazione di Masaniello. Il Governatore di Reggio Gil de los Arcos. Malumori de’ Reggini. Contese tra questi cittadini ed i Mottigiani. Sedizione de’ villani di Sasperato. IV. Continua la sedizione. I villani entrano armati nella città, ed assaltano il palazzo del Governatore. L’Arcivescovo s’interpone a conciliar le cose. Tumulto di Reggio. V. I sollevati ammazzano Pietro Zunica: altri eccessi a cui vanno. Sforzi vani dell’Arcivescovo per calmar la pubblica irritazione. Il tumulto si rinciprignisce. VI. Pratiche del Governatore per aver soldati da Messina. Il tumulto si accresce; ed i Reggini si mettono a battere il Castello. Sono sedati dall’Arcivescovo. I Sindaci Fabrizio Plutino e Placido Milea |||
   » 20

CAPO QUARTO ― (Dall’anno 1648 al 1678.)

[p. 300 modifica]
I. Morte di Masaniello. Don Giovanni d’Austria. Il Duca di Guisa. Partigiani del Duca Antonio Oliva in Calabria. Restituzione del dominio spagnolo. II. Pestilenza nel Regno. Reggio, che n’è preservata, fa il voto del Cereo a Santa Maria della Consolazione. Morte di Filippo IV. Pace tra Spagna e Francia. Precauzioni contro i Turchi. Carestia. Subugli di Messina. I Merli ed i Malvezzi. Messina si dà a’ Francesi. Giovanni Alfonso Borelli. III. I Francesi vengono in Messina; la quale è poi assediata dagli Spagnuoli. Una squadra francese penetra nello stretto e libera Messina dall’assedio. IV. Battaglia navale tra Spagnuoli e Francesi. V. Reggio divien piazza d’armi, ed è fortificata. Angustie di Messina. VI. Pace tra Spagna e Francia. Messina è abbandonata da’ Francesi. Disperazione de’ Messinesi. L’autorità del Re di Spagna è restituita in Messina ed è chiamato ivi a riconfermarla il Conte Barbò, Governatore militare di Reggio. Mitezza del Gonzaga vicerè di Sicilia. Vendette Spagnuole. |||
 pag. 31

CAPO QUINTO ― (Dall’anno 1679 al 1692.).

Il marchese di Pentidattilo, ed il barone di Montebello. Don Petrillo Cortes. Origine dell’ira del barone. II. Egli con quaranta de’ suoi s’introduce nel castello di Pentidattilo, ed uccide il marchese. Altre sue atrocità. La picciola Annuzza. Il barone conduce seco Antonia Alberti, e don Petrillo. III. Sponsali in Montebello. Persecuzione e zuffa. Assalto di Montebello. IV. Taglia contro il barone. Giuseppe Scrufari. Il barone in Reggio. V. Il barone nel Convento del Crocifisso. Fugge per Malta; va a Vienna, e si fa soldato. Quivi è scoperto, ed ottiene dall’Imperatore grazia, e grado di capitano. Sua morte. |||
   » 41

CAPO SESTO ― (Dall’anno 1693 al 1722.).

I. Terremoti. Voti pubblici. I sindaci Filippo Furnari, Paolo Ferrante, e Giuseppe Musco. Seta ecclesiastica. Morte di Carlo II. Guerra della successione di Spagna. Sedizione in Napoli. Gli Austriaci in Napoli. Il General Giovanni Carafa in Reggio. II. Gli Austriaci in Reggio. Antonino Abenavoli, e Michele Rota. Pratiche per restituire Reggio agli Spagnuoli. La trama è scoperta; sue conseguenze. III. Pace di Utrech. Nuova rottura. Affari di Sicilia. La Quadruplice Alleanza. Gli Spagnuoli occupano Messina. Il General conte di Mercy in Reggio; effettua uno sbarco in Sicilia. Messina è ritolta alla Spagna. Gli Spagnuoli abbandonano la Sicilia. IV. Tumulto popolare in Reggio. È sedato dal barone di Pretewitz, comandante della Piazza. Persecuzioni. Il consiglier Carlo Carmignano. I sindaci Candeloro Battaglia, Saverio Musitano, e Paolo Morisano. Buoni uffici del Carmignano a favore de’ popolani. V. Quistioni dell’abilitazione. Intrighi del Carmignano. Fa chiudere in castello i Deputati Domenico del Giudice, Francesco Ferrante, e Carlo Plutino. Ricorsi al Vicerè. Nuove abilitazioni |||
   » 47

LIBRO OTTAVO

CAPO PRIMO ― (Dall’anno 1725 al 1743.).

[p. 301 modifica]
I. Nuove cagioni di guerra. Reggio è rifortificata. Casi del Reame. II. Gli Spagnuoli in Napoli. Reggio è da essi occupata, a’ quali cede anche la Sicilia. Squadra Francese in Reggio. Pace, e sue condizioni. Uccisione del sindaco Ignazio Monsolino. III. Ignazio Termini governatore di Reggio. Quistioni tra lui, ed i sindaci della città. Il sindaco Domenico Spanò va in Napoli, ed ottiene che il Termini sia rimosso; ma i sindaci perdono il titolo di Senatori. Consolato del Commercio. Alluvione. IV. Origine della pestilenza di Reggio nel 1743. Cautele prese da’ cittadini per cessare il flagello. V. Diego Ferri nuovo governatore di Reggio. Occulto traffico tra Villa S. Giovanni e Messina, dove la peste era in colmo. Il Padre Orazio Griso, ed il calzolajo Paolo Spanò. Stato deplorabile di Messina. VI. Padron Paolo Lombardo muore in Villa S. Giovanni. Due medici, il Fucetola ed il Marrari, spediti da Reggio ad accertarsi del caso, sono tra sè discordanti. Precauzioni fatte in Reggio. VII. Il contagio si manifesta nella casa di Paolo Spanò. Spavento pubblico. Orazio Griso muore. VIII. Il morbo si dilata fuori porta Mesa; e quel borgo viene incordonato, ma è tardi. Il male è in città. Sconsigliatezza del governatore e de’ sindaci. Terrore generale. Si formano due Deputazioni di cittadini. Bandi del Vicario generale Maony. Zelo virtuoso de’ Cappuccini Paolo da Reggio, e Mansueto da Mosòrrofa; e de’ Riformati Pietro da Santagata, ed Antonio da Siderno. Desolazione di Reggio. IX. Il Padre Francesco da Siderno. Voto delle signore Reggine. Pie opere dell’Arcivescovo Damiano Polon |||
 pag. 56

CAPO SECONDO ― (Dall’anno 1743 al 1744.).

I. Il contagio attacca i sobborghi. Angustie pubbliche. Precauzioni di sanità. II. Sovvenzioni fatte da’ paesi vicini. Tremuoto. La pestilenza è in colmo. Lutti e miserie generali. III. Il morbo si attenua. Esorbitanze di Diego Ferri. Irritazione pubblica, che trascorre a tumulto. IV. La gente della Sbarra, di S. Lucia, e di S. Caterina si solleva. Fatti degli Sbarroti in Pellaro. L’arcivescovo s’interpone a paciare gli animi; ma non ne può nulla. Il deputato Giuseppe Genoese. V. Que’ di S. Caterina e di S. Lucia si appostano fuori della città. Loro minacce al governatore. Questi provvede alla difesa, e dà avviso al Preside in Scilla. Viene in Reggio il capitano Basta. Sue disposizioni. I rivoltosi, rompendo la porta di S. Filippo, si precipitano al Quartiere per impadronirsi del Ferri; ma ne sono ributtati da’ soldati Svizzeri. VI. L’Arcivescovo ritenta le vie della conciliazione. Franco Rodino gli risponde in nome di tutti i sollevati. Garenzie che costoro domandano. VII. Queste sono comunicate per iscritto all’Arcivescovo, e da lui a’ regii Ufiziali. Il Ferri dà buone parole, ed intanto spedisce corrieri al Preside per chiedergli solleciti ajuti. Bando del governatore, e preparativi a difesa. Condizione del Regno. Battaglia di Velletri |||
   » 70

CAPO TERZO ― (Dall’anno 1744 al 1756.).

I. Il Preside, ed il marchese di Billè in Reggio. I sollevati, fidando sulla fede data loro dall’Arcivescovo, depongono le armi. Disarmamento generale. Imprigionamenti, e costernazione pubblica. II. Inutili rimostranze dell’Arcivescovo. Carcerazioni, persecualoni, supplizii. Ordine che le robe e le case del Rodino e del Pileci sieno arse. III. Supplizio di Giovanni Lombardo, Antonio Sarraino, Placido Rappoccio e Giuseppe Paleologo. Le loro teste sono impese alla porta Amalfitana: orrore publico. Francesca Belluso muore di spavento; muore di subita morte Andrea Musco. Dolore profondo dell’Arcivescovo. IV. Fiera persecuzione contro il Rodino, il Pileci, il Musitano, ed il Cilèa. Il Preside ritorna a Scilla. Perquisizioni dirette da Angelo di Simone. Il Canonico Antonio Fava da Scilla. Taglia contro i perseguitati. La peste torna a farsi sentire. Il Preside muore di peste in Scilla. I Padri Anselmo da Reggio, e Basilio da Santagata sono arrestati. V. Eccessi de’ satelliti del Ferri. Il Vicario generale Maony in Reggio. Supplizio atroce di Antonio Bellebuono, e fine compassionevole di Giuseppe Bosurgi. VI. Indulto generale. Morte di Pietro Pollacco. Angelo di Simone è carcerato: sue infamie impunite. Lo spurgo finalmente si compie. Diego Ferri parte da Reggio. La città è dichiarata libera di ogni sospetto di peste. Carlo Landi, nuovo governatore. VII. Discordie tra nobili e civili. Le trentatrè famiglie. Il dottor Carlo Guarna. Nuova legge elettiva. Modificazione recata a questa legge. VIII. Disturbi nati dalle nozze di Cesare Cannizzone |||
   » 86

CAPO QUARTO ― (Dall’anno 1757 al 1792.).

[p. 302 modifica]
I. Morto il Re di Spagna, è chiamato a quel trono il Re di Napoli. Trattato coll’Austria. Ferdinando è dichiarato Re di Napoli. Reggenza. Carestia di Reggio nel 1763. Espulsione de’ Gesuiti. Rifazione della strada principale di Calabria. II. Tremuoti del 1783, e loro effetti spaventevoli in Calabria. III. Fato di Palmi, Seminara, Bagnara e Scilla. IV. Effetti del tremuoto in Reggio. Opere pietose dell’Arcivescovo Capobianco. V. Nuova pianta della città. Giunta di riedificazione. Soppressione de’ Luoghi pii: Cassa sagra. VI. Quistioni per l’elezione de’ sindaci. Giuseppe Logoteta ottiene la conferma della sua elezione; e poi rinunzia. Il governo civile di Reggio è separato dal politico e militare. Girolamo de Gregorio, primo Governatore politico, e militare. Notizie delle gravezze fiscali. VII. Primi effetti in Italia della rivoluzione francese. Inquietezze nel Reame delle Due Sicilie. Brighe del sindacato in Reggio. Disturbi interni della città. Pietro Musitano e Giuseppe Logoteta. VIII. Contrasto tra l’Assessore ed il Governatore. Abolizione dell’assisa. Il Governatore de Gregorio è richiamato in Napoli; e viene in suo luogo il brigadiere Giuseppe Dusmet. Real dispaccio del sette luglio 1792 |||
 pag. 103

CAPO QUINTO ― (Dall’anno 1792 al 1797.).

I. Giuseppe Logoteta è arrestato, e mandato nella cittadella di Messina. Atti del Dusmet: sue lodi. Denunzie di masoneria. Pietro Musitano, Girolamo de Gregorio, ed il Padre Barbuto. II. Gregorio Musitano è preso, e mandato in Messina nel Castel Gonzaga. Influenza de’ principii francesi nel Regno. Milizia de’ volontarii. Speranza e paura. Reggio è messa in assetto di difesa. Al Logoteta è restituita la libertà. III. Incidente tra uno sciabecco francese ed una scialuppa savojarda. Fermezza del Dusmet. Altro incidente dello stesso sciabecco nella rada di Pentimele. Dimostrazioni ostili de’ nostri. Rimostranze del Dusmet al Console francese in Messina. IV. Morte del Dusmet, le cui esequie danno occasione a contesa tra il sindaco, e l’assessore. Decisione sovrana sfavorevole a’ sindaci. Domenico Suppa va in Napoli a sostenere i diritti del Comune reggino. Giovanni Pinelli governatore politico di Reggio. Entra in uffizio senza piegarsi alle consuete formalità. V. In Reggio sono ripristinati i Luoghi pii, ed abolita l’Ispezione della Cassa sagra. Le idee democratiche s’invigoriscono. Viene in Reggio il Preside della Provincia Antonio Winspeare. Denunzie al governo. Esortazioni del Pinelli a Diego Spanò e Francesco Trapani. VI. Il governatore Pinelli è ucciso. Il Preside Winspeare torna a Reggio. Persecuzioni ed arresti. Stabilimenti pubblici. Uomini illustri reggini del XVIII secolo. Conclusione dell’opera |||
 « 118
[p. 348 modifica]

ANNOTAZIONI

All’Introduzione |||
   » 301
Al Libro Primo |||
   » ivi
Al Libro Secondo |||
   » 308
Al Libro Terzo |||
   » 314
Al Libro Quarto |||
   » 318
Al Libro Quinto |||
   » 320
Al Libro Sesto |||
   » 335
[p. 302 modifica]
Al Libro Settimo |||
   » 129
Al Libro Ottavo |||
   » 132
Cronachetta di Notizie varie relative alla Storia di Reggio. |||
   » 137

TAVOLE ILLUSTRATIVE E CRONOLOGICHE.

Tavola Prima, Monete Reggine |||
   » 157
Tavola Seconda, Marmi Reggini antichi e moderni |||
   » 163
Tavola Terza, Uomini Illustri |||
   » 174
Tavola Quarta. Vescovi ed Arcivescovi |||
   » 233
Tavola Quinta, Protopapi |||
   » 254
Tavola Sesta. Conventi e Monasteri |||
   » 262
Tavola Settima. Sindaci |||
   » 271
Tavola Ottava. Capitanii e Governatori |||
   » 281
Tavola Nona. Assessori |||
   » 286
Appendice. Ode latina di Michelangelo Naldi |||
   » 289
Versione italiana di Nicola Sole |||
   » 292
Sonetto di Vincenzo Baffi |||
   » 295
Note all’Ode |||
   » 296