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390 indice delle materie.


T

Taciturnità con maraviglia fa ridere, 150.

Taciturnità di Leona meretrice, come significata dagli Ateniesi, 189.— (Vedi Leona di bromo.)

Tarpea, sai accenna il suo tradimento di Roma nella guerra di Tito Tazio, 196.

Tatto, non è a proposito per fruir la bellezza, 264.

Tedeschi, superati da Mario, 198. (Vedi Germane.) — Tedesco come salutasse il Beroaldo, e come da esso risalutato, 135.

Temistocle, suo detto intorno a’ vecchi, 74. — Sua bella sentenza, 272.

Temperanza libera da ogni perturbazione, a qual sorta di capitano comparata, 254. — È virtù perfetta, ivi. — Dovrebbe possedersi da’ principi, ivi. Da essa nascono molte virtù, 255.

Tempo, giusto giudice del merito degli scritti, 5. — Scuopre d’ogni cosa gli occulti difetti, ivi.

Tempi passati, lodati alle volte non senza errore, 73.

Teodelinda regina de’ Longobardi, lodata, 198.

Teodora, greca imperatrice, lodata, ivi.

Teofrasto, conosciuto forestiero in Atene per parlar troppo ateniese, 4.

Teologi, scherzo intorno ai medesimi, 138.

Terra scavata nel far i fondamenti del palazzo ducale d’Urbino, dove s’avesse a riporre per sciocca opinione di certo Abbate, 126, 127.

Tesauriero. (Vedi Dio.)

Teseo, lodato, 271.

Tevere, ove il Tevere entra in mare, vennero dopo la guerra alcuni Troiani, 194.

Timidità, alle volte cagiona il riso, 150. — Timidità, nelle donne onde nasca, 184.

Timore de’ buoni principi è per li popoli, non per se stessi, 261.

Tirannide, è il pessimo de’ tre governi mali, 258.

Tiranni, detestati, 271. — Temono per loro, non per i sudditi, 261.

Tito Tazio, re de’ Sabini, lodato, 195. (Vedi Tarpea.)

Toison d’oro. (Vedi Cavalieri.)

Tolosa (Paolo), motteggiato, 147.

Tomiris, regina di Scizia, lodata, 202.

Tommaso, gentiluomo pisano, schiavo de’ Mori: come liberato da un suo figliolo, e quanto amato dalla moglie, 192, 193. (Vedi Argentina.)

Torello (Antonio), sua facezia, 148.

Torneamenti, come in essi debba diportarsi il Cortegiano, 82.

Torre (Marcantonio Dalla), sua novelletta, 133.

Toscane parole antiche rifiutate, debbonsi fuggire dal Cortegiano, 39. — Toscane voci quai sieno da tralasciarli, secondo il Castiglione, 47, 48.

Toscani, acuti ne’ motti e nelle facezie, 117.

Tradimenti anche amorosi si dannano, 162.

Traditori de’ principi, accennati, 211.

Tranquillità, è il fine della pace, 264.

Trofeo della vittoria dell’anima qual sia, 202.

Troia perché resistesse dieci anni a tutta Grecia, 217. — Ruina di essa da chi cagionata, 289.

Troiano cavallo comparato colla Corte d’Urbino, 241. — Troiane donne come influissero alla grandezza di Roma, 194. — Troiani si dispersero dopo la guerra, ivi.

Trombetta, lepida risposta d’un di costoro, 135.

Trombone, suonator di esso perché lodato da un goffo Bresciano, 128.

Tullio. (Vedi Asino.)

Turchia, il Castiglione esorta il re di Francia a muoverle guerra, 309 e seg.

Turchi, cosa più stimino nelle persone grandi tra di loro, 138. — Battuti più volte da Mattia Corvino re d’Ungheria, 310.

Turchi e Mori troverebbero la lor salute nella propria ruina, 272. (Vedi Mori.) — Guerra contra di essi desiderata, e lodala, ivi.

Turco, sua Corte accennata, 170.