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libro quarto. | 289 |
che amano i giovani? — Rise la signora Duchessa e disse:
Se l’amor dei giovani è così infelice, perchè volete voi, signor
Morello, che i vecchi essi ancor amino con quella infelicità?
ma se voi foste vecchio, come dicon costoro, non procurareste
così il mal dei vecchi. — Rispose il signor Morello:
Il mal dei vecchi parmi che procuri messer Pietro Bembo,
il qual vuole che amino d’un certo modo, ch’io per me
non l’intendo43; e parmi che ’l possedere questa bellezza, che
esso tanto lauda, senza ’l corpo, sia un sogno. — Credete voi,
signor Morello, disse allor il conte Lupovico, che la bellezza
sia sempre così buona come dice messer Pietro Bembo? — Io
non già, rispose il signor Morello; anzi ricordomi aver vedute
molte belle donne malissime, crudeli e dispettose; e par
che quasi sempre così intervenga: perchè la bellezza le fa
superbe, e la superbia crudeli. — Disse il conte Ludovico, ridendo:
A voi forse pajono crudeli perchè non vi compiacciono
di quello che vorreste; ma fatevi insegnar da messer
Pietro Bembo di che modo debban desiderar la bellezza i
vecchi, e che cosa ricercar dalle donne, e di che contentarsi;
e non uscendo voi di que’ termini, vederete che non saranno
nè superbe nè crudeli, e vi compiaceranno di ciò che
vorrete. — Parve allor che ’l signor Morello si turbasse un
poco, e disse: Io non voglio saper quello che non mi tocca;
ma fatevi insegnar voi come debbano desiderar questa bellezza
i giovani peggio disposti e men gagliardi che i vecchi.—
LVI. Quivi messer Federico, per acquetar il signor Morello e divertir il ragionamento, non lasciò rispondere il conte Ludovico, ma interrompendolo disse: Forse che ’l signor Morello non ha in tutto torto a dir che la bellezza non sia sempre buona, perchè spesso le bellezze di donne son causa che al mondo intervengan infiniti mali, inimicizie, guerre, morti e distruzioni; di che può far buon testimonio la ruina di Troja: e le belle donne per lo più sono ovver superbe e crudeli, ovvero, come s’è detto, impudiche; ma questo al signor Morello non parrebbe difetto. Sono ancora molti uomini scelerati che hanno grazia di bello aspetto, e par che la natura gli abbia fatti tali acciò che siano più atti ad ingan-