greco

Procopio di Cesarea VI secolo 1828 Giuseppe Compagnoni Indice:Opere_di_Procopio_di_Cesarea,_Tomo I.djvu storia letteratura Storia Segreta Intestazione 27 ottobre 2022 100% Storia

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DELLA


STORIA SEGRETA


DI


PROCOPIO.


Indice

  •  Lettera del cav. Compagnoni, al sig. avvocato Francesco Giovannardi, già presidente della Corte di Giustizia in Bologna, che serve di prefazione al volgarizzamento della Storia segreta di Procopio .
  •  Introduzione 
  •  Capo I.  Incomincia la narrazione degli amori di Antonina, moglie di Belisario, con Teodosio. Perchè, e come Belisario volle far morire Teodosio, e questi si salvò in Efeso.
  •  Capo II.  Imprudenza di Costantino rispetto ad Antonina. Essa ottiene da Belisario il ritorno di Teodosio; e si vendica tanto di chi avea a Belisario rivelate le sue turpitudini, quanto di Costantino medesimo.
  •  Capo III.  Teodosio per ritornare vuole l'allontanamento di Fozio. Carattere di questo giovine; e come sia costretto ad allontanarsi. Teodosio, dopo aver vissuto di nuovo alcun tempo presso Antonina, si restituisce ad Efeso. Delirii di questa donna che induce il marito ad interporre l'autorità dell'Imperadore per riavere Teodosio. Perchè costui finga di volere ad ogni modo rimanersi in Efeso.
  •  Capo IV.  Fozio va con Belisario in Persia; Antonina rimansi sola in Costantinopoli per avere seco Teodosio. Sue arti a rovina del figliuolo. Questi fa sapere a Belisario la condotta di lei. Belisario lo impegna alla comune vendetta. Fozio vuole prima da lui un giuramento; e perchè.
  •  Capo V.  Fozio e Belisario sospendono la vendetta risoluta, ed entrano in Persia. Rovina di Giovanni cappadoce. Partenza di Teodosio per Efeso, e di Antonina per l'esercito. Alla nuova della venuta a lui di Antonina Belisario si ritira dal paese nemico. Conseguenza di questa sua cattiva condotta.
  •  Capo VI.  Antonina nel campo di Belisario. Fozio va ad Efeso, ed ha in sue mani Teodosio, che fa occultamente condurre in Cilicia. Belisario e Antonina sono richiamati a Costantinopoli da Teodora. Ricambio che questa dà ad Antonina per vendetta di quanto s’era fatto contro Teodosio. Belisario è forzato a ripigliare in grazia la moglie. Casi di Fozio e di Teodosio.
  •  Capo VII.  Prigioni di Teodora. Come Fozio in fine fugga da queste. Egli va a farsi monaco in Gerusalemme. Belisario non si prende, malgrado il giuramento, alcuna cura di lui; e va di nuovo in Persia. Crudeltà di Teodora contro Buze. Anche Belisario cade in disgrazia di lei. Angustie, a cui è ridotto. Come sia liberato.
  •  Capo VIII.  Teodora per impossessarsi delle ricchezze di Belisario stabilisce il matrimonio della figlia di lui con Anastasio suo nipote. Belisario è spedito alla guerra d’Italia a patto che nulla contribuisca l'Imperadore per le spese occorrenti. Cattivo successo di quella guerra. Avarizia di Belisario.
  •  Capo IX.  Acerbità di Teodora verso Giovanni nipote di Vitaliano: sospetti di lui sopra Antonina, ed effetti seguitine. Infante condotta di Teodora per assicurare il matrimonio del nipote Anastasio colla figlia di Belisario. Morte di Teodora. Violenza da Antonina fatta alla figlia. Imbecillità vergognosa di Belisario.
  •  Capo X.  Perfidia di Sergio a ruina delle cose d'Africa. Egli rimane impunito per la protezione che gli accorda Teodora. Solomone fratello di costui assassina Pegasio, sua benefattore; e l’Imperadore gli accorda un diploma di assoluzione.
  •  Capo XI.  Principii di Giustino: sue singolari avventure; e come pervenisse all’Imperio. Chi fusse sua moglie, e quanto foss’egli ignorante.
  •  Capo XII.  Carattere infame di Giustiniano. Suoi primi assassinii. Favorisce la fazione de’ Veneti. Disordini di guesti, e dei Prasini. Mode barbare introdotte. Delitti di ogni partito. La gioventù se ne fa imitatrice. Il male si estende dappertutto. Giustiniano premia, anzi che punire i colpevoli. Egli non fa che cercar denaro, e gittarlo.
  •  Capo XIII.  Pittura di Giustiniano. Nelle fattezze si rassomigliò a Domiziano, rispetto al quale si narra un singolar caso. Ne’ vizii pare aver superato i più tristi, e fatto male egli solo a’ Romani più che insieme tutti i cattivi Imperadori da essi avuti sino a lui.
  •  Capo XIV.  Nascita, condizione e costumi di Teodora. Giustiniano se ne invaghisce. Influenza ch'essa prende sull'animo di lui. Situazione de' pubblici affari in quel tempo. L'Imperatrice resiste perchè Giustiniano non isposi quella meretrice: ma dopo la morte di Eufemia Giustiniano fa che l’Imperadore abolisca la legge che poneva ostacolo al suo matrimonio con Teodora. Turpitudine di tutti gli ordini.
  •  Capo XV.  Ritratto di Teodora. Giustiniano ed essa governando in comune fingono sentimenti diversi e contrarii; e perchè. Conseguenze di questa loro condotta. Giustiniano incomincia dall'innovare e confondere tutti gli ordini stabiliti, o ne cambia i nomi. Uso che fa dell’oro, in qualunque modo raccolto. Mette in guerra tra loro i Barbari, e li alletta alle incursioni sulle terre dell'Imperio. Compra la pace, e poi la rompe.
  •  Capo XVI.  Giustiniano per avere denaro ordina a tutti i settarii di abbandonare i loro dogmi sotto pena di perdere i loro beni. Estende la legge ai Samaritani e ai Gentili. Sedizioni, stragi, fughe, orrori. Processi per turpi amori. Crudeltà contro gli Astrologi. Come egli e Teodora usurpino i beni de' Senatori, e di ogni ricca persona. Le loro scelleratezze li fanno sospettare demonii piuttosto che creature umane. Dicerie in questo proposito.
  •  Capo XVII.  Più specificatamente si espongono i vizii di Giustiniano. Sua pietà ipocrita e sanguinaria. Adulazione di Triboniano. Falsità di Giustiniano: sua leggerezza e versatilità. Sua avidità. Non fa conto che dei soli scellerati. Si arroga tutti gli officii de’ ministri, dè magistrati, del senato. Vende le leggi e i giudici. Seduzioni di Leone cilice. Infame carattere di costui.
  •  Capo XVIII.  Animo crudele di Teodora. Suo tenore di vita. Sua feroce superbia: sua protervia: sue violenze: sue insidie. Come atrocemente dileggia un patrizio ricorso a lei. Sue lunghe villeggiature. Assassinio di Amalasunta tramato da lei. Ruina Prisco. Fa sparire Areobindo. Come sa tenere occulte le sue vendette, ed essere infermata degli altrui segreti. Casi deplorabili di altre persone.
  •  Capo XIX.  Altre atrocità di Teodora. Casi di Callinico, delle prostitute di Costantinopoli, di due nobili vedove, e di un suo figlio stesso da lei fatto sparire. Protegge le donne adultere, e ne persegue i mariti che le querelano. Violenta i matrimonii in più maniere. Trattamento fatto a Saturnino. Trame contra Giovanni cappadoce.
  •  Capo XX.  Altre iniquità di Giustiniano. Computo di vent'un milioni di uomini per lui periti. Desolazione dell'Africa, e perchè richiamatone Belisario. Maggiori ruine in Italia. Spopolazione di tutti gli altri paesi dell'Imperio sì in Europa, che in Asia. Giustiniano vero e solo autore delle guerre insorte. A lui pure si debbono le stragi seguite nella capitale, e nelle altre città dell’interno. Aggiungansi gli ammazzamenti di Samaritani, di Eretici, di Veneti e di Prasini. La natura stessa, alterando in varie parti dell'Imperio il suo corso, contribuisce sotto il regno di Giustiniano alla distruzione degli uomini.
  •  Capo XXI.  Sogno presagitore della immensa avidità di Giustiniano. Dissipazione del tesoro di Anastasio. Titoli trovati per ispogliar tutti. Magistrati, a cui si allargano le ispezioni, o che sono creati di nuovo per guest’oggetto. Si rendono loro comuni le giurisdizioni perchè sieno più solleciti ne’ processi, e nelle esecuzioni. Messe in appalto, e in monopolio le cose necessarie alla vita. Vendita de’ governi delle provincie, accordato ogni genere di angherie e di oppressioni ai compratori, che arricchiti sono spogliati di poi. In fine fa esercitare le cariche pubbliche per proprio conto. Iniquissimi uomini prescelti; e gli ultimi peggiori sempre de’ primi.
  •  Capo XXII.  Traci e gl'Illirii, alleati de’ Romani, eccitati da lettere di Giustiniano, alzansi contro gli Unni invasori delle terre dell'Imperio, e gli abitanti di questo, già dai nemici saccheggiati, saccheggiano di nuovo. Questi gl'inseguono armati, e ricuperano le loro robe, e le persone condotte via schiave. Trattamento crudele che ne hanno da Giustiniano.
  •  Capo XXIII.  Teodoto succeduto come prefetto del pretorio a Giovanni cappadoce non è iniquo abbastanza secondo i desiderii di Giustiniano e di Teodora. Scelta e ministero di Pietro Barsame. Carattere di costui. Le sue operazioni suscitano tumulti. Giustiniano vuole cacciarlo, ma Teodora lo protegge, e perchè. Toltagli infine la carica di prefetto del pretorio, Teodora lo fa nominare prefetto dell'erario in luogo di Giovanni palestino. Virtù di questo: infami operazioni di Barsame.
  •  Capo XXIV.  Stato de’ possidenti di terre. Esenzioni di tributi praticate dagli antecedenti imperadori. Nessuna ne accorda Giustiniano salvo che per un anno solo alle città prese dai nemici. Suoi decreti di annona, d’imposta, di descrizione. Angherie usate per gli alloggiamenti de’ soldati in tempo di pace. Simile angheria sofferta dagli abitanti di Costantinopoli in occasione di una moltitudine di barbari recatisi in quella capitale.
  •  Capo XXV.  Come fossero trattati i soldati e gli uffiziali dell’esercito. Creazione de' logoteti militari, e degl'ispettori: iniquità degli uni e degli altri, e conseguenze derivatene. I presidii ai confini derubati delle paghe, e cacciati. Corruzione nelle guardie della Corte. Doppia perfidia rapace verso i varii corpi delle medesime. Tutti i soldati defraudati del donativo quinquennale. Le ingiustizie fatte in ordine alle promozioni e agli stipendii de’ militari sono da Giustiniano estese agli officiali civili.
  •  Capo XXVI.  Angherie del commercio. Dazii agli Stretti. Violenze nel porto di Costantinopoli. Abbassamento di valore delle monete nobili ne’ cambii plateali. Rovina de' mercatanti, e de’ fabbricatori di robe di seta, prima con ingiusto prezzo del genere, poi con monopolio, e colla concentrazione nella capitate de’ lavori di seta.
  •  Capo XXVII.  Giustiniano rovina i causidici, i medici, i maestri delle arti liberali. Rapisce alle città i fondi destinati alla istruzione, all’ornato pubblico e agli spettacoli. Questi pure sopprime in Costantinopoli. Toglie ai popoli i vantaggi soliti a trarsi per le largizioni ai nuovi consoli. Affama quello di Costantinopoli, e gli fa mancar l’acqua. Tratta i poveri di Roma e di Alessandria colla stessa sevizie. Iniquità di Alessandro Forficola, e di Efesto.
  •  Capo XXVIII.  Perfida dissimulazione di Giustiniano nell'affare di Rodone, prefetto di Alessandria; e casi di Paolo, patriarca di quella città, e di Arsenio. Altro caso di Faustino. Iniquo fatto di Prisco falsario: Giustiniano corrotto con oro da costui abroga una legge sussistente, e con una nuova disposizione si fa complice di una insigne trufferia, che per un puro accidente manca d’effetto. Giustiniano viola anche le leggi degli Ebrei.
  •  Capo XXIX.  Tratto singolare di animo doppiamente fallace usato da Giustiniano con persone, che mostra di riguardare amichevolmente. Legge iniquissima fatta per usurpare le altrui eredità. Casi, a cui viene applicata. Pietà insultante per coprire l'ingiustizia.
  •  Capo XXX.  Concussioni di Maltane in Tarso. Risentimento degli abitanti di quella città. Macello de’ Veneti. Giustiniano sospende il corso della giustizia fattosi corrompere per denaro. I Veneti si vendicano contro Maltane. Considerazione dell’autore.
  •  Capo XXXI.  Antica istituzione dei Veredarii nelle provincie dell'Imperio, e oggetto della medesima. Riforma che per avarizia ne fa Giustiniano. Per avarizia egualmente sopprime gli esploratori. Sopprime eziandio i camelli in servizio degli eserciti. Conseguenze funeste di queste misure.
  •  Capo XXXII.  Giustiniano ruba l’altrui anche motteggiando. Caso del causidico Evangelo.
  •  Capo XXXIII.  Novità da Giustiniano e da Teodora introdotte nel cerimoniale di Corte. Teodora si arroga le prerogative appartenenti soltanto a chi è investito della somma dignità. Superbi titoli che entrambi esigono. I Magistrati perdono giornalmente il loro tempo in palazzo: disordini che ne conseguono. Condizione degli uomini di Corte. Preludio della opinione alla morte di Giustiniano.
  •  Testimonianze di antichi scrittori, in favore di Procopio storico di Cesarea 
  •  Appendice alla Storia segreta 
  •  Note alla Storia segreta 

Appendice alle note.

  •  Appendice I.  L’imperadore Giustino Augusto a Demostene prefetto del pretorio
  •  Appendice II.  Sedizione de’ Vittoriati.
  •  Appendice III.  Quadro genealogico di Giustino I, di Giustiniano e di Teodora
  •  Appendice IV.  Denominazioni Giustinianee
  •  Appendice V.  Consoli e prefetti del pretorio sotto i regni di Giustino i. e di Giustiniano
  •  Appendice VI.  Autori contemporanei a Giustiniano e a Procopio citati nelle Note

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