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nota 371



da scambi tra modi e tempi dei verbi: I 12429 «si gittarono» (gittano1), I 1961 «farebbe» (facesse, impossibile, ma rimasto alla vulg.; fu suggerito dal precedente «avvedesse»), I 22912 «come che io creda» (credo), I 24023 «Dirò» (dico, ma in casi analoghi il Bocc. usa il futuro, cfr. I 2171, II 12414, 19832, 20633 e 26231 «dirò», 2298 «Dirovvi», 2382 «Dironne»), I 24220 «lasciaste» (lasciate), I 28620 «sforzansi» (sforzandosi, il Fanfani intuí l’emendamento ma non osò adottarlo2), I 3114 «confortino» (confortano, corr. in L), II 14818 «ricorditi» (ricordati, corr. giá in L perché la frase vuole il congiuntivo), II 17236 «non ricordate» (ricordavate, ma subito dopo è ancora «ve ne ricordate», che rende evidente l’errore: eppure la vulg. lo conservò), II 32016 «credendo» (credo, corr. in L).

Segue per ultimo un elenco di tutte quelle altre correzioni che sfuggono alle categorie sopra rassegnate:

I 3213 «mia usanza... di confessarmi» (confessarsi, ma cfr. I 24132 «il confessarmi»; contro il buon senso si volle difendere ingegnosamente ma senza costruito questo svarione, che passò alla vulg.3);

I 5327 «per ventura» (per adventura, che ha tutt’altro significato4: ciò nondimeno lo stesso scambio è frequentissimo in B, cfr. infatti ancora I 5815, 7527, 8030, 818, 11324, 12528, 14512, 16518, 25329, 27136, 3563, 38329, II 532, 1522, 1125, 116335);

I 7322 «ingegnato» (ingegno, corr. giá in L);

I 10916 «andando alla ventura» (alladventura, corr. in L);

I 2245 «vendicata» (vendica), e piú avanti si trova I 3536 appresta e II 15022 vendico (ma poi I 35318 apprestata, II 14320 vendicato ecc.): io ho sostituito dappertutto le forme intere, la vulg. conservò vendica e vendico;

I 2247 «tempo è» (tempo ai, conservato dal Fanfani benché ritenuto lezione cattiva6; cfr. II 32716 «tempo è»);

I 23424 «sentendo la sua voce» (temendo, scorsa dell’orecchio e dell’occhio, i quali s’erano giá imbattuti alcune righe prima in un doppio
  1. È una semplice svista per gittarono: le prime due sillabe furono scritte in fin di riga, l’ultima a capo, e ciò determinò l’errore, la cui ovvia correzione è giá in L.
  2. Cfr. I, p. 307, n. 5.
  3. Cfr. Fanf., I, p. 34, n. 1.
  4. Rispettivamente per ventura e per avventura valgono per caso e forse.
  5. Il contesto aiuta sempre a correggere, ma la vulg. attraverso L ha conservato l’errore in tutti i casi (eccetto I 145, dove fu scritto per ventura). Esempi di per avventura in B nell’uso corretto: I 134, 1412, 2015 ecc.
  6. Cfr. I, p. 254, n. 3.