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172 giornata ottava

il maestro fosse dalla sua donna raccolto; li quali stando ad udir, sentirono alla donna dirgli la maggior villania che mai si dicesse a niun tristo, dicendo: — Deh! come ben ti sta! Tu eri ito a qualche altra femina e volevi comparire molto orrevole con la roba dello scarlatto. Or non ti bastava io? Frate, io sarei sufficiente ad un popolo, non che a te. Deh! or t’avessono essi affogato, cosí come essi ti gittarono lá dove tu eri degno d’esser gittato! Ecco medico onorato, aver moglie ed andar la notte alle femine altrui! — E con queste e con altre assai parole, faccendosi il medico tutto lavare, infino alla mezzanotte non rifinò la donna di tormentarlo. Poi, la mattina vegnente, Bruno e Buffalmacco, avendosi tutte le carni dipinte soppanno di lividori a guisa che far soglion le battiture, se ne vennero a casa del medico e trovaron lui giá levato; ed entrati dentro a lui, sentirono ogni cosa putirvi, ché ancora non s’era sí ogni cosa potuta nettare, che non vi putisse. E sentendo il medico costor venire a lui, si fece loro incontro, dicendo che Iddio desse loro il buon dí; al quale Bruno e Buffalmacco, sí come proposto aveano, risposero con turbato viso: — Questo non diciam noi a voi, anzi preghiamo Iddio che vi déa tanti malanni, che voi siate morto a ghiado, sí come il piú disleale ed il maggior traditor che viva, per ciò che egli non è rimaso per voi, ingegnandoci noi di farvi onore e piacere, che noi non siamo stati morti come cani. E per la vostra dislealtá abbiamo stanotte avute tante busse, che di meno andrebbe uno asino a Roma: senza che, noi siamo stati a pericolo d’essere stati cacciati della compagnia nella quale noi avevamo ordinato di farvi ricevere. E se voi non ci credete, ponete mente le carni nostre come elle stanno. — E ad un cotal barlume apertisi i panni dinanzi, gli mostrarono i petti loro tutti dipinti, e richiusongli senza indugio. Il medico si volea scusare e dir delle sue sciagure, e come e dove egli era stato gittato; al quale Buffalmacco disse: — Io vorrei che egli v’avesse gittato dal ponte in Arno; perché ricordavate voi o Dio o’ santi? Non vi fu egli detto dinanzi? — Disse il medico che in fé di Dio non ricordava. — Come — disse Buffalmacco — non ricordate? Voi ve ne ricordate molto, ché