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novella sesta 311

ed operare di niun contrario sogno a ciò si dée temere, né per quello lasciare i buoni proponimenti; nelle cose perverse e malvage, quantunque i sogni a quelle paiano favorevoli e con seconde dimostrazioni chi gli vede confortino, niuno se ne vuol credere: e cosí, nel contrario, a tutti dar piena fede. Ma vegnamo alla novella.

Nella cittá di Brescia fu giá un gentile uomo chiamato messer Negro da Pontecarraro, il quale, tra piú altri figliuoli, una figliuola aveva, nominata Andreuola, giovane e bella assai e senza marito, la qual per ventura d’un suo vicino che avea nome Gabriotto s’innamorò, uomo di bassa condizione ma di laudevoli costumi pieno e della persona bello e piacevole; e con l’opera ed aiuto della fante della casa operò tanto la giovane, che Gabriotto non solamente seppe, sé essere dall’Andreuola amato, ma ancora in un bel giardino del padre di lei piú e piú volte a diletto dell’una parte e dell’altra fu menato: ed acciò che niuna cagione mai, se non morte, potesse questo lor dilettevole amor separare, marito e moglie segretamente divennero. E cosí furtivamente li lor congiugnimenti continuando, avvenne che alla giovane una notte, dormendo, parve in sogno vedere, sé essere nel suo giardino con Gabriotto, e lui con grandissimo piacer di ciascuno tener nelle sue braccia: e mentre che cosí dimoravan, le pareva vedere del corpo di lui uscire una cosa oscura e terribile, la forma della quale essa non poteva conoscere, e parevale che questa cosa prendesse Gabriotto e malgrado di lei con maravigliosa forza gliele strappasse di braccio e con esso ricoverasse sotterra, né mai piú riveder potesse né l’un né l’altro; di che assai dolore ed inestimabile sentiva, e per quello si destò, e desta, come che lieta fosse veggendo che non cosí era come sognato avea, nondimeno l’entrò del sogno veduto paura. E per questo, volendo poi Gabriotto la seguente notte venir da lei, quanto poté s’ingegnò di fare che la sera non vi venisse: ma pure, il suo voler veggendo, acciò che egli d’altro non sospettasse, la seguente notte nel suo giardino il ricevette. Ed avendo molte rose bianche e vermiglie colte, per ciò che la stagione era, con lui a piè d’una bellissima fontana e chiara