Elezione del nuovo potefice, Benedetto XI; e sue qualità. Suoi primi atti: nomina del Cardinale da Prato a paciaro in Toscana (ottobre 1303 - gennaio 1304).
Intervento de’Lucchesi, chiamati dal Comune per pacificatori. Le due fazioni vengono alle mani. Corso assale il palagio della Signoria. Si rinnova l’ufficio. Baldanza de’ Grandi: esecuzione degli Ordinamenti di Giustizia contro i Tornaquinci (1303, dicembre; 1304, febbraio - aprile).
Giunge in Firenze il cardinale da Prato, paciaro. Pacificazione de’ Neri tra loro. Pacificazione di Neri con Bianchi e Ghibellini; mal veduta dai Neri, specialmente dalla parte di Rosso. Loro atti per impedire che proceda innanzi. La Signoria dà commissione per l’esecuzione della pace (1304, 10 marzo - maggio).
In questo mezzo i Neri inducono maliziosamente il Cardinale a uscire di Firenze per assicurarsi di Pistoia: sua andata a Prato e a Pistoia. Tornando a vuoto da quest’ultima città, Prato gli si rivolge contro (maggio 1304).
Ritorno del Cardinale a Firenze e scomunica de’Pratesi. L’esercito fiorentino esce contro Prato, che tratta accordo. Intanto in Firenze le discordie di Parte nera fra popolani grassi e i Grandi e il popolo minuto si fanno più gravi (maggio 1304).
Il Cardinale affretta la pace. Venuta di capi di Parte bianca e ghibellina in Firenze, sotto sicurtà. Slealtà de’ Neri, e poco animo de’ Bianchi e de’ Cavalcanti. I Bianchi e Ghibellini si partono. Il Cardinale, temendo offesa, lascia sdegnato la città, e torna al Pontefice (1304, giugno).
I Neri, che già avevano tentato d’aver Pistoia per mezzo del Cardinale di Prato, vi rivolgono novamente le mire, e le pongono assedio (1305, ...maggio).
Gli amici de’ Pistoiesi impetrano dal Pontefice la venuta di un Cardinale Legato in Toscana, che è Napoleone Orsini. Ciò determina i Neri a trattare con la città; la quale, ridotta agli estremi, si rende a patti, che poi non sono osservati. Sdegno del Legato, che va a Bologna (1306... - aprile).
Condizioni di Parte guelfa di là dell’Appennino, dopo aver Gilberto da Correggio, signore di Parma, procurata (gennaio 1306) la ribellione di Reggio e Modena al marchese di Ferrara.
Bologna, già (marzo 1306) divenuta nera e cacciati i Bianchi e i Ghibellini, caccia poco stante lo stesso Legato. Questi, dopo tentati inutilmente i Neri di Firenze, fa in Arezzo una radunata di forze bianche e ghibelline, la quale, per sua o dappocaggine o tristizia, va a male, ed è l’ultima che i fuorusciti facciano (maggio 1306 - luglio 1397).
Il Cardinale, abbandonato dai Bianchi, è dileggiato dai Neri e da essi tenuto a bada con finti negoziati di pace, finché vien rimosso dalla legazione. Discordie di Parte ghibellina in Arezzo (ultimi del 1307 - 1308).
Si riaccendono le discordie de’ Neri fiorentini, tra la fazione di Corso Donati e quella di Rosso della Tosa. Corso si apparecchia alle offese (1308, ...ottobre).
Relazioni in che trovavasi, a questo punto, il Comune di Firenze con la Chiesa; scomunica della città; elezione di nuovo vescovo, e maneggi de’ Neri per essa (... - estate del 1309).
Vacando l’Impero, la Chiesa, per iscuoter da sé la tirannide del re di Francia, e lo scredito che questa le attira, procura la elezione d’un buon Imperatore. E’ eletto Arrigo conte di Lussemburgo (... - 27 novembre 1308).
Malcontento e tumulti in Milano. Cacciata de’ Torriani; trionfo de’ Visconti. L’Imperatore lascia la città, affidandola a Matteo Visconti e al Vicario imperiale (1311, gennaio - aprile).
Ribellione di Cremona dall’Imperatore, alla quale dànno aiuto i Neri di Firenze. Arrigo cavalca verso Cremona, v’entra, e imprigiona i ribelli (1311,... - maggio).
Gilberto da Correggio, con l’aiuto de’ Fiorentini, ribella Parma e Reggio all’Imperatore, e gli ritoglie Cremona, dove rauna fuorusciti di Milano e di Brescia. La Lombardia novamente sconvolta (ottobre 1311 - gennaio 1312).
Artifizi e provvedimenti usati dai Neri Fiorentini contro l’Imperatore presso il Re di Francia e il Papa, servendosi specialmente presso quest’ultimo del cardinale Pelagrù, Legato pontificio a Bologna per la guerra di Ferrara (1312, 1311, 1310).
Condizioni politiche della Toscana durante la discesa di Arrigo. Lega Guelfa toscana contro l’Imperatore. Ricevimento che vi avevano trovato gli ambasciatori di lui. Disegni ch’egli avea fatto circa la via da tenere per venire in Toscana (1311...1310...).
Venuta di Arrigo, per Genova, a Pisa. Firenze non gli manda ambasciatori, confermando per tal modo l’ostilità già mostratagli col dispregiare e disobbedire gli ambasciatori suoi. Guerra scoperta tra Firenze ed Arrigo (1311 - 1312...1310).
Arrigo passa da Pisa a Roma e si ristringe coi Ghibellini. Pratiche de’ Fiorentini con re Roberto di Napoli. Incoronazione di Arrigo in San Giovanni Laterano (1312).