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indice dei capoversi | 417 |
Era ne la stagion quando ha tra noi |||
pag. 45
Eran qui due, l’una d’un parto solo |||
» 379
Esca porgea di propria mano un giorno |||
» 87
È strale, è stral, non ago |||
» 69
E tu pur dunque, al dolce inganno intento |||
» 359
E tu pur, lasso! incontr’a me congiuri |||
» 97
Fanciulla in prima, inghirlandò di fiori |||
» 358
— Felice notte, ond’a noi nasce il giorno |||
» 373
Felici colli, simulacro vero |||
» 293
Feritevi, ferite |||
» 65
Figlio de l’Apennino |||
» 49
Filli, ai baci m’inviti e giá mi stendi |||
» 89
Filli, cor del mio core |||
» 27
Finto non è, ma spira |||
» 241
Fiorîr ne’ tuoi begli occhi, o de’ grand’avi |||
» 254
Foglio, de’ miei pensieri |||
» 69
Fosti di pianto, e del mio pianto, umore |||
» 79
— Fuggi, fuggi la vita; oggi hai la vita |||
» 375
— Fuggi, fuggi lontano |||
» 254
Fuggo i paterni tetti e i patrii liti |||
» 301
Giá del Nilo le fonti e de l’Eufrate |||
» 300
Giá di Frisso il monton con l’aureo corno |||
» 111
Giá fuor de l’onde il Sol sferza i destrieri |||
» 102
Giá parte il verno, e la stagion senile |||
» 92
Gli effetti di Natura |||
» 253
Gli occhi di foco e ’l sen di ghiaccio armata |||
» 80
Gran cronista di Dio |||
» 260
Hai ben onde gioir, qualor fra noi |||
» 295
Ho visto in un bel quadro incorniciato |||
» 396
— Ieri un vago orsacchin, che non lontano |||
» 167
Il piú mi dona e mi contende il meno |||
» 91
Imparava a ferir Morte i viventi |||
» 359
In convito pomposo |||
» 371
Infelice scultor, deh! che mi vale |||
» 271
Ingrato, ingrato Apollo |||
» 262
In grembo al chiaro Alfeo vidi pur ora |||
» 165
In principio il Fattor disse e fu fatto |||
» 393
— In qual antro, in qual lido, in qual confini |||
» 168
In quell’ombrosa e solitaria balza |||
» 172
In quella parte a punto |||
» 207
G. B. Marino, Poesie varie. | 27 |