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versi morali e sacri 375

xiv

giuda

     — Fuggi, fuggi la vita; oggi hai la vita
di Dio mercata a prezzo; esci dal mondo!
o di sangue innocente ebro ed immondo,
la salute del mondo oggi hai tradita!
     E, se sotto il tuo piè trema smarrita
la terra e sdegna un sí profano pondo,
e ’l ciel, cangiato il volto suo giocondo,
ha da sé lunge ogni pietá sbandita;
     tu sol, di Giuda scelerato indegno,
mezzo fra terra e ciel, voto elemento,
non schifar, mentre cade, esser sostegno! —
     Qui die’ l’ultimo crollo, e ’n un momento
divenne il verde ramo arido legno,
ove del corpo vil fe’ gioco il vento.


xv

a san tomaso apostolo

     Con qual amor la Sapienza eterna
del celeste tesor l’uscio t’aperse,
incredulo fedele, e ti converse,
smarrito agnello, a la magion superna!
     Ed ahi, con qual pietá, quando l’interna
parte de le sue viscere t’offerse,
la tua man vacillante il dito immerse
in quell’ardente e lucida caverna!
     Oh fontana di foco, oh sanguinosa
piaga non giá, ma di soave affetto
inesausta fornace e preziosa!
     Cosí del suo tremante pargoletto,
ne la fredda stagion, madre amorosa
si pon la man, per riscaldarla, al petto.