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canzoni e madrigali amorosi 27

iii

baci dolci e amorosi

tirsi


     Filli, cor del mio core,
or che non è tra noi
chi n’oda altri ch’Amore,
dimmi: com’aver puoi,
tanta dolcezza, oimè! ne’ baci tuoi?
     Forse queste tue rose
di rugiada son gravi?
o fan l’api ingegnose
ne la tua bocca i favi?
Ond’è che baci dái tanto soavi?
     S’amor fuss’egli morto,
la gioia incenerita
e sepolto il conforto,
la dolcezza infinita
potria d’un bacio tuo tornargli in vita.
     Anzi vita e dolcezza,
e ciò che si desia
e ciò che più s’apprezza,
baciata anima mia,
altro ch’un bacio tuo credo non sia.
     Il dolce baciar tuo
sì dolce il cor m’offende,
ch’ei muor, ma ’l morir suo
l’aviva e più l’accende;
quel che morte gli dà, vita gli rende.
     Tanto diletto io sento,
mentre bacio e ribacio,