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Divina fiamma, allor più a l'alma amica |||
Divino spirto, il cui soave ardore |||
Donna accesa animosa, e da l'errante |||
Donna, dal Ciel gradita a tanto onore |||
D'ogni sua gloria fu largo al mio sole |||
Donna secura, accesa, e dall'errante |||
D'oscuro illustre e di falso verace |||
Due chiari effetti de l'eterno Sole |||
Due modi abbiam da veder l'alte e care |||
?? Due modi abbiam da veder Î alte è care |||
Duo lumi porge all'uomo il vero Sole |||
E.
Eterna luna, alor che fra 'l Sol vero |||
F.
Felice Donna, a cui l'animo vinse |||
Felice giorno a noi festo e giocondo |||
Felice il cieco nato a cui s'aperse |||
Fermo al Ciel sempre col fedel pensiero |||
Fiammeggiavano i vivi lumi chiari |||
Fido pensier, se intrar non pòi sovente |||
Figlio e signor, se la tua prima e vera |||
Forse il fuoco divino in lingue accese |||
Francesco, in cui sì come in umil cera |||
Fuggendo i re gentili il crudo impero |||
G.
Già desiai, che fusse il mio bel Sole |||
Già si rinverde la gioiosa speme |||
Gli alti trofei, le gloriose imprese |||
Gli Angeli eletti al gran bene infinito |||
Grazie a Te, Signor mio, che, alor verace |||
I.
Il buon Pastor con opre e voci pronte |||
Il nobil vostro spirto non s'è involto |||
Il parlar saggio, e quel bel lume ardente |||