Nuovo vocabolario siciliano-italiano/SB
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Sbabbari. v. a. Beffare, minchionare: canzonare.
Sbacantamentu. s. m. Il votare: votamento.
Sbacantari. v. a. Cavar il contenuto fuori del suo contenente: votare. || Bucare. || fig. Uccidere con archibugiata forando le interiora. || Forar il buzzo o ventre, in modo che escano o si vedan le interiora: sbuzzare. P. pass. sbacantatu: votato. || Bucato. || Sbuzzato. (Da vacanti).
Sbacantata. s. m. Il votar: votamento.
Sbàcasu. Nella frase fari sbacasu: fallire. || Oltrepassare il punto fissato.
Sbacazzari. v. a. e intr. Perdere o far perdere altrui le vacche, sia vendendole, sia avendole rubate o perdute per malattie. (Da vacca).
Sbacchittari. v. a. Percuotere con bacchetta o camato i panni: scamatare. || rifl. a. Battersi, schermirsi. || Difendersi, tergiversare: schermirsi. || sbacchittarisilla: svignarsela. (Da bacchetta).
Sbacchittiari. V. sbacchittari.
Sbadagghiamentu. s. m. Lo sbadigliare: sbadigliamento.
Sbadagghiari e Sbadagliari. v. intr. Aprire la bocca, raccogliendo per un po’ il fiato e poscia mandandolo fuori; effetto cagionato da sonno, noja ecc.: sbadigliare. || Per dissuggellare. || Dispendere: sbaragliare. || v. a. Torre il bavaglio: sbavagliare. P. pass. sbadagghiatu: sbadigliato. || Sbavagliato.
Sbadagghiata. V. sbadagghiamentu.
Sbadàgghiu. V. badagghiu.
Sbadari. v. intr. Aprirsi, rovinare le muraglie o simili: sbonzolare. || sbadarisi la porta: spalancarsi. || Franare: smottare. || Il crepare di doccioni o simile. (O da sparare per fendere; o dal Lat. ex vadere Pasq.). P. pass. sbadatu: sbonzolato.
Sbadatàggini. s. f. Spensierataggine: sbadataggine.
Sbadatamenti. avv. Inconsideratamente: sbadatamente.
Sbadateddu. dim. di sbadatu: sbadatello.
Sbadatu. add. Disattento, spensierato: sbadato.
Sbadatuni. accr. di sbadatu.
Sbaddari. v. a. Smaltire: terminare.
Sbaddu. s. m. Piacere, divertimento: sollazzo, chiasso. || fari sbaddu: barattare. || fari lu sbaddu, far vita allegra e senza pensieri: sbirbarsela.
Sbafarari. v. a. Aprire largamente: spalancare, sbarrare. || sbafararisi: strillare, sberciare.
Sbagghiamentu. V. sbagliu.
Sbagghiari. V. sbagliari.
Sbagghiu. V. sbagliu.
Sbagliari. v. a. Commettere sbaglio: sbagliare.
Sbagliceddu. dim. di sbagliu: sbaglietto.
Sbagliu. s. m. Svista, fallo, abbaglio: sbaglio.
Sbagnari. v. a. Spruzzare d’ acqua o bagnare leggermente, dicesi spezialmente di panni, biancherie ecc, giusta il bisogno: inumidire, bagnar il bucato o altro. P. pass. sbagnatu: inumidito, bagnato.
Sbagnata. s. f. L’inumidire: inumidita, bagnata (V. participiu).
Sbagnatedda. dim. di sbagnata.
Sbagnatina. V. sbagnata.
Sbaguttimentu. V. sbiguttimentu.
Sbaguttiri. V. sbiguttiri.
Sbainari. V. sguainari.
Sbajanari. v. a. Torre le fave, i piselli ecc. dal baccello: sbaccellare.
Sbalancari. v. a. Aprire largamente: spalancare. || rifl. pass. Piombar nell’abisso, sommergersi nel profondo: inabissarsi. || sbalancarisi la vucca di lu stomacu, concepire gran paura. P. pass. sbalancatu: spalancato. || Inabissato.
Sbalancu. s. m. Abisso, precipizio (da valanga).
Sbalanzari. v. a. Levar d’equilibrio, tirar giù la bilancia: sbilanciare, traboccare. || Ciondolare, sporgere in fuori da qualche luogo rilevato: spenzolare. || Quel precipitare che fa una cosa cadendo giù e percotendo in ciò che incontra: trabalzare. || Scagliare con violenza: scaraventare. || rifl. a. Sbilanciarsi, spenzolarsi. P. pass. sbalanzatu: sbilanciato. || Trabalzato.
Sbalanzu. s. m. Lo sbilanciare: sbilancio. || Trabalzo. || Balzamento fuor di luogo: strabalzamento. || Luogo scosceso, rovinoso: scoscendimento. || Per divariu V.
Sbalanzuni. accr. di sbalanzu.
Sbalatari. v. a. Disfar il lastricato, il selciato da una strada, da un pavimento: disselciare.
Sbaliciari. v. a. Propriamente cavar dalla valigia, ma vale rubare, spogliare: svaligiare. P. pass. sbaliciatu: svaligiato.
Sbalistrari. v. intr. Non dar nel segno, dilungarsi dal vero: sbalestrare.
Sballamentu. s. m. Lo sballare.
Sballari. v. a. Aprire o disfar le balle: sballare. || intr. Fallire. || E nel giuoco, perder tutto: sballare. || sballari un esercitu, scompigliarlo: sbaragliarlo.
Sballatu. add. da sballari: sballato. || Fallito.
Sballiri. intr. pass. V. sballari al § 1 e 2. || att. Vincere altrui tutti i danari: sbusare.
Sballu. V. sballatu. || da sballiri: sbusato. || Folle, ingannevole.
Sballuttari. v. a. Fare svanire la buona apparenza, la speranza: deludere. || Escludere checchessia votando contro: sbiancare (Ugolini). P. pass. sballuttatu: deluso. || Sbiancato.
Sballutu. V. sballu.
Sbalurdimentu. s. m. Lo sbalordire: sbalordimento. || Ammirazione, stupore: sbalordimento.
Sbalurdiri. v. a. Far perdere il sentimento, confondere: sbalordire. || Far rimaner attonito e come stupefatto: sbalordire. || intr. Vagar colla mente, farneticare: trasognare. P. pass. sbalurditu o sbalurdutu: sbalordito.
Sbambari. V. spampinari. || V. svampari.
Sbambazzari. v. intr. Dicesi di due in rissa, che si malmenino o graffino (Verdone).
Sbammariari. v. a. Diffamare, sparlare.
Sbampari. V. svampari.
Sbancari. v. a. Riscuotere dal Banco pubblico. || Vincere sul giuoco tanto da superar il banco: sbancare. || Superare: sbancare. P. pass. sbancatu: riscosso. || Sbancato.
Sbanchiri. V. sbancari. || Consumare.
Sbaniri. V. svaniri.
Sbannari. v. a. Disperdere, dissipare: sbandare. || Per spalancare.
Sbanniri. v. a. Dar bando, mandar in esilio: sbandire. P. pass. sbannutu: sbandito.
Sbannunari. V. abbannunari (Pitrè). (A. V. ital. sbandonare).
Sbannutazzu. pegg. di sbannutu.
Sbannuteddu. dim. di sbannutu.
Sbannutu. s. m. Quegli che è in bando: bandito, sbandito. || Assassino a cui sia posta una taglia: bandito. Tomm. D. distinguerebbe così: sbandito chi è in bando; bandito darebbe l’idea dell’assassino, anco non sia cacciato in bando.
Sbantaggiu. V. svantaggiu.
Sbanutu. P. pass. di sbaniri: svanito.
Sbapurari. svapurari.
Sbaragghiari. V. sbadagghiari. || V. sbarraggiari.
Sbaraggiari. v. intr. V. sbarazzari detto del tempo. || V. sbarraggiari.
Sbarari. V. sbadari.
Sbarattari. v. a. Disunire, metter in confusione: sbarattare. || Levar gl’impedimenti, sgomberare, nettare: sbrattare. P. pass. sbarattatu: sbarattato. || Sbrattato.
Sbarazzamentu. s. m. Lo sbarazzare.
Sbarazzari. v. a. Toglier via gl’imbarazzi o meglio collocar le cose che ingombrano: sbarazzare. || Riporre in assetto checchessia, più convenientemente collocare masserizie ecc., torre la confusione d’oggetti da un luogo: sbrattare; p. e. sbrattar un tavolino dai fogli; sbrattar la camera a dormire ecc. || Ripulire lo stomaco. || Detto di tempo: rasserenarsi. || rifl. pass. Liberarsi da qualche cosa: sbarazzarsi. || sbarazzamu!si dice per dire andate o andiamo via. P. pass. sbarazzatu: sbarazzato. || Sbrattato ecc.
Sbarazzata. s. f. L’ azione dello sbarazzare e dello sbrattare: sbarazzata, sbrattata.
Sbarazzateddu. dim. Sbarazzatina, sbrattatina (V. participiu).
Sbarbari. v. a. Toglier la barba: sbarbare. P. pass. sbarbatu: sbarbato.
Sbarbateddu. dim. di sbarbatu: sbarbatello. || Giovinetto imberbe: sbarbatello.
Sbarbatu. add. Mancante o privo di barba: sbarbato. || Giovane inesperto: pollastrone. || Prov. sbarbatu senza culuri d’ogni autru è piggiuri, dice il proverbio: poca barba e men colore, sotto il ciel non è peggiore.
Sbarbicari. v. a. Sradicare, sverre dalle barbe: sbarbicare. P. pass. sbarbicatu: sbarbicato.
Sbarbugliari. V. A. (Scob.) V. spiccicari e scippari. (Dall’immaginario barbuglia che varrebbe barbolina o radice, quasi disradicare). || V. anco sbarvulari.
Sbarbulari. V. sbarvulari.
Sbarcari. v. a. Cavar dalla barca: sbarcare. || intr. Uscire dalla barca: sbarcare. P. pass. sbarcatu: sbarcato.
Sbarcata. s. f. L’azione dello sbarcare: sbarcata.
Sbarcaturi. s. m. Luogo acconcio per isbarcare: sbarcatojo.
Sbarcu. s. m. Lo sbarcare, o il luogo dove si sbarca: sbarco.
Sbardari. v. a. Cavar il basto (varda): sbastare. P. pass. sbardatu: sbastato.
Sbardiceddu. dim. di sbardu.
Sbardillatamenti. avv. Fuor di misura: sbardellatamente.
Sbardillatu. add. Esorbitante, grandissimo: sbardellato. Sup. sbardillatissimu: sbardellatissimo.
Sbardu. s. m. Moltitudine di animali: stormo, accolta. || Detto di uccelli: folata. || sbardi sbardi o a sbardu, posto avv., a stormo (Pasq. Ar. tebadid: schiera).
Sbariari. V. svariari.
Sbarigghiari. V. sbadagghiari.
Sbariu e Sbariuni. V. svariu e svariuni.
Sbarra. s. f. Tramezzo per impedir il passo: sbarra. || Quel sito dove stanno gli agenti dei gabellieri a vigilare sulle cose soggette a dazio che entrano.
Sbarracari. V. sbarrachïari.
Sbarrachïamentu. s. m. Lo spalancare.
Sbarrachïari. v. a. Aprire largamente: spalancare. || Detto degli occhi, aprirli troppo per rabbia o altro: sburlare gli occhi. (Freq. di sbarrare). P. pass. sbarrachïatu: spalancato.
Sbarrachiata. s. f. L’azione dello spalancare: spalancata.
Sbarrachiatina. V. sbarrachïata.
Sbarraggiari. v. a. Abbandonare. P. pass. sbarraggiatu: abbandonato.
Sbarrari. v. a. Spalancare: sbarrare. || Fendere: sparare. V. sbadari. || Dar la prima forma: sbozzare. || fig. Ammaestrare, dirozzare: scozzonare. || Per sdivacari V. P. pass. sbarratu: sbarrato. || Sbozzato. || Scozzonato.
Sbarratozzu. s. m. Vaglio largo. || sbarratozzi, si dice a chi mangia molto, e specialmente del pane scusso, come dire: scannapane.
Sbarratura. s. f. Il dirozzare: dirozzamento (D. B.).
Sbarratuzziari. v. a. Vagliare col vaglio largo, detto sbarratozzu.
Sbarriari. V. barriari. || intr. Valersi di sotterfugi, scappatoie per eludere: tergiversare.
Sbarruusu. add. Pauroso, timoroso.
Sbarvaciari. v. a. Riprendere, bravare: sbarbazzare.
Sbarvulari. v. a. Levare i polloni inutili delle viti: spollonare, ripulire. || Recidere le radicelle del primo occhio immediatamente sotto la superficie. || V. scassari detto della terra. || V. sbarbicari. (Dall’ipotetico barvula che equivarrebbe a barbolina ossia radice).
Sbasciamentu. s. m. Bassamento: sbassamento.
Sbasciari. v. a. e intr. Scemar l’altezza: sbassare. || Chinare, accostar a terra: abbassare. P. pass. sbasciatu: sbassato.
Sbasciata. V. sbasciamentu.
Sbàsciu. s. m. Diminuzione di prezzo: sbasso. || Per sbasciamentu V.
Sbassari. V. sbasciari.
Sbattagghiari. V. alliticarisi (quasi battagliare). || lassari sbattagghiari, lasciar dire: lasciar cantare.
Sbattimentu. s. m. Lo sbattere: sbattimento.
Sbàttiri. v. a. Spessamente battere: sbattere. || Tirare, avventare: sbacchiare, schiaffare. Onde sbattiri ’na cosa ’n facci, nto mussu ecc.: sbacchiarla nel muso ecc. || Detto del mare, gettare p. e., navigando fu sbattuto in Sicilia. || Abbattere, buttar giù con violenza: abbatacchiare. || sbattiri la panza, aver gran fame. || intr. Dar di cozzo, urtare, imbattersi: percuotere in... || Parlar inutilmente, senza essere ascoltato; onde lassari sbattiri: lasciar cantare. || att. Scagliar con violenza: scaraventare. || T. stam. Quel picchiare col mazzuolo, interpostovi la sbattitoja, nelle pagine di composizione: sbattere. || sbattiri l’ova, l’agitar il dentro delle uova, sur un piatto o su checchessia: sbatter le uova. || sbattiri la testa, lu pedi ecc.: dar del capo o battere il capo in checchessia ecc. || iri a sbattiri a ’na banna, far capo, andar a finire dovecchessia: andar a sbattere o a parar dovecchessia. || Batter altrui violentemente in terra o contra il muro: sbatacchiare. || Detto di imposte di porta, di finestra ecc, il chiudersi od aprirsi furiosamente o per vento o per altro: sbatacchiare. || sbattiri li denti, dal freddo: battere i denti. || – una cosa ’nta la facci, scagliarla o nel traslato rimproverargliela: battere una cosa nel viso ad altri. P. pass. sbattutu: sbattuto. || Sbacchiato. || Abbatacchiato. || Sbatacchiato.
Sbattisimarisi. rifl. a. Stentare grandemente, durar fatica: affacchinarsi.
Sbattituri. s. m. T. stamp. Pezzo di legno piano che si fa scorrere successivamente sulle varie parti della pagina, picchiandovi sopra col mazzuolo, onde pareggiar le lettere: sbattitoja (Car. Voc. Met.).
Sbattuliari. v. a. Spessamente battere: sbattere. || Batter con violenza e con replicati urti: sbatacchiare. || Agitare, crollare violentemente: dibattere. || Batter lana o panni per torne la polvere: scamatare. || Importunare a chiedere.
Sbattuliata. s. f. L’azione dello sbattere: sbattuta. || Sbatacchiata ecc.
Sbattuneddu. dim. di sbattuni.
Sbattuni. s. m. Percossa, colpo di chi cade: picchio, pattone, ciòmbolo. || Sbatacchione.
Sbattuta. s. f. L’azione dello sbattere: sbattuta. || Sbacchiata. || Sbatacchiata ecc.
Sbattutedda. dim. di sbattuta.
Sbattutina. V. sbattuta.
Sbàusu. V. vausu. || V. sbacasu.
Sbauttari, Sbauttiri. V. sbiguttiri.
Sbàuzu. s. m. Lo sbalzare: sbalzo.
Sbavatu. add. Di filo disuguale e mal filato.
Sbaviggiari. v. intr. T. stamp. Avere quella sbavatura, come se il foglio avesse ricevuta l’impressione in due tempi diversi: sbaviggiare. || Dicesi di un carattere che occupa molto luogo e consuma molta carta: slargare.
Sbazzari. V. sbuzzari e derivati.
Sbencia. s. f. Vendetta (V. vència).
Sbèrdiri, (An. M.) V. scurdari (quasi la memoria sperda).
Sbergia. s. f. V. sbergiu.
Sbergiu. s. f. T. bot. Una delle varietà del pesco, di cui il frutto ha la buccia liscia e rossa: alberge, pesca liscia. Fanf. alla voce pesca dice che ve ne ha una specie detta alberge (Fr. alberge).
Sbèrnia. V. schiavina (Spat.).
Sbersa. V. cuddaru al § 2. || V. rivèttica (da sbirsari).
Sbersu. V. smannu. Non a verso. || Storto. || A sghimbescio.
Sbianchirutu. add. Smorto: sbiancato (Minutilla).
Sbiàciu. V. sguinciu.
Sbiari. V. sviari. || sbiarisi, ricrearsi, prendersi alcun sollievo: svagarsi.
Sbiasciari (A. V. sbiaciu.
Sbicchiari. v. a. Togliere tutta la parte vecchia d’una pianta o da checchessia: svecchiare.
Sbicchiariatu. add. Logoro, consumato, dicesi per lo più di panni: rifinito.
Sbiddaniari. V. sviddaniari.
Sbiddari. v. a. Levar i pesci dalle maglie delle reti dove son presi: smagliare.
Sbiddicarisi. v. rifl. pass. Rompersi o sciogliersi l’umbilico: sbellicarsi. || – di li risati, ridere smoderatamente: sbellicarsi dalle risa. || Per sbudiddarisi V.
Sbidduzzari. v. a. Levar pochissimo da alcuna cosa: spilluzzicare (An. M.).
Sbìdiri, Sbidìri. v. intr. Non vedere, non avvedersi: disvedère. || Veder una cosa per un’altra: travedère. || Sbagliare, non dar nel segno. || ntr’on vìdiri e sbìdiri, in un tratto: dal vedere al non vedere, vattiveggendo. || lu vitti e lu sbitti, vederlo di passaggio, presto presto: l’ho balugginato. P. pass. sbidutu: disveduto.
Sbidutizzu. add. Di poca apparenza: sparutino.
Sbidutu. add. Sparuto. || Fuor di sè.
Sbifarari. V. scafazzari. Tolti la figura dalla bifara che è un fico, quando questo fico viene spiaccicato.
Sbigghiari e derivati. V. arrisbigghiari.
Sbignari. v. intr. Fuggire con prestezza e nascostamente: svignare. || sbignarisilla: svignarsela.
Sbignatu. add. Da svignare: svignato. || Si dice pure di vigna vecchia ed infruttuosa.
Sbiguttimentu. s. m. Lo sbigottire o sbigottirsi: sbigottimento.
Sbiguttiri. v. a. Matter paura: sbigottire. || intr. pron. o ass. Perdersi d’animo: sbigottirsi, sbigottire. P. pass. sbiguttutu: sbigottito.
Sbiguttuta. V. sbiguttimentu.
Sbiguttuteddu. dim. di sbiguttutu: sbigottituccio.
Sbiju. V. sbiu.
Sbilaccu. V. sbillaccu. || Per folto. A S. Giovanni (Verdone).
Sbilanciamentu. s. m. Lo sbilanciare: sbilanciamento.
Sbilanciari. v. a. Tirar la bilancia, levar d’equilibrio: sbilanciare. || rifl. a. Scorrer troppo nel dire o fare checchessia: sbilanciarsi. P. pass. sbilanciatu: sbilanciato.
Sbilanciata. V. sbilanciamentu.
Sbilànciu. s. m. Lo sbilanciare: sbilancio.
Sbilanzari. V. sbilanciari. || V. sbalanzari. || Far cadere da cavallo: scavalcare.
Sbilari. V. svilari.
Sbiliggiari. V. sbaliciari (Mal.).
Sbillaccu. s. m. Bislacco: sbillacco.
Sbillaccuni. accr. di sbillaccu.
Sbillaniari. v. a. Dir altrui villania: svillaneggiare.
Sbilliggiari. v. a. Cacciare, mandar via: dar l’erba cassia. || Quasi cacciar da villa, o simile. || v. rifl. a. Ricrearsi, rifocillarsi: ristorarsi. In questo secondo senso pigliasi l’idea dalla villeggiatura, che è un ricrìo.
Sbiluppari. V. sviluppari e derivati.
Sbinari. V. svinari e derivati.
Sbinciarisi. v. rifl. a. Vendicarsi, render la pariglia: ricattarsi. P. pass. sbinciatu: ricattato (da sbència).
Sbinimentu. V. svinimentu.
Sbinnari. v. a, Toglier la benda: sbendare. || rifl. a. Sbendarsi. P. pass. sbinnatu: sbendato.
Sbìnniri. v. a. Scender a prezzo vilissimo: abbacchiare, bacchettare, randellare. P. pass. sbinnutu: abbacchiato ecc.
Sbintaloru. s. m. Luogo donde sfiata checchessia: sfiatatojo.
Sbintamentu. s. m. Lo sfiatare: sfiatamento. || Spetezzamento.
Sbintari. v. intr. Svaporare, uscir l’aria: sfiatare, sventare, svanire. || Tirar peti: spetezzare (z dolce), sventare. || Non riuscire: svanire. || Detto di cosa spiritosa, esalare: svaporare. || – li vini. V. sagnari. || V. anco sventari. || fari sbintari ’na cammara, aprire le imposte di porte o finestre perchè si cambi l’aria: arieggiare una camera.
Sbintata. V. svintamentu. || V. sagnìa. || dari ’na sbintata, dicon i legnaiuoli quando debbono scemare la larghezza e la lunghezza di una imposta, di un pezzo qualunque onde si muova meglio: dar un’assottigliata.
Sbintatedda. dim. di sbintata.
Sbintateddu. dim. di sbintatu.
Sbintatu. add. Da sventare: sfiatato, sventato. || fig. Detto di persona senza giudizio, privo di senno: sventato. || Detto di affare rimasto senza effetto: sventato.
Sbintrari, Sbintrazzari. V. sbintricari.
Sbintricari. v. a. Forar il ventre in modo che escano le budella: sbuzzare. || Trarre gl’interiori del corpo: sventrare. || fig. Scoprire, venir in chiaro di checchessia. P. pass. sbintricatu: sbuzzato, sventrato.
Sbintuliamentu. s. m. Sventolamento. || Sciorinamento.
Sbintuliari. v. a. Alzar in alto spandendo al vento, agitar al vento: sventolare. || Spiegar all’aria i panni: sciorinare. || Far vento attorno a uno con checchessia: sventolare. || intr. Muoversi che fa la cosa esposta al vento: sventolare. || rifI. pass. Farsi vento: sventolarsi. || Aprirsi i panni: sciorinarsi. P. pass. sbintuliatu: sventolato. || Sciorinato.
Sbintuliata. V. sbintuliamentu. || Uscita di casa a spasso per ricreazione.
Sbintura. V. sventura e derivati.
Sbirbèticu. V. bisbeticu.
Sbirbicarisi. V. scurdarisi (Vinci, Pasq., Mal.).
Sbirbirusu. V. scurdusu.
Sbirbunarisi. (Spat.) V. sbirbirarisi.
Sbircuniari. V. sbriccuniari.
Sbirga. V. sbriga, di cui è metatesi.
Sbirgari. V. scanari.
Sbirginari. V. svirginari e derivati.
Sbirgugnari. V. sbrigugnari.
Sbirìa. V. sbriga.
Sbiriari. v. a. Batter la pasta colla gramola (sbirìa): gramolare.
Sbiriuni. V. sbriguni.
Sbirlaccari. v. intr. Condursi da vagabondo, da birbo: baronare. || Oziare, gironzare: bighellonare (da sbillaccu).
Sbirlaccu. V. sbillaccu.
Sbirliccari. v. intr. Ricavar o poco o molto da uno a cui si faccia a tal uopo la corte: beccare.
Sbirnari. v. intr. Passar l’inverno in un luogo: svernare.
Sbirragghia. s. f. Tutto il corpo inseme dei birri: sbirraglia.
Sbirrarìa. s. f. Sbirraglia: sbirreria. || Atti, o mestiere di sbirro: sbirrerìa.
Sbirrazzu. pegg. di sbirru: sbirraccio, birraccio.
Sbirriari. v. a. Mandar i birri contro alcuno. || intr. Far da birro, o dar del birro. P. pass. sbirriatu.
Sbirriata. s. f. Lo sbirriari.
Sbirriceddu. dim. di sbirru: sbirracchiolo, ma Monti vuole si dica: sbirretto, sbirruccio.
Sbirriscu. add. Da birro: sbirresco, birresco.
Sbirrittari. v. a. Salutare con cavarsi la berretta: sberrettare. || rifl. a. Sberrettarsi. P. pass. sbirrittatu: sberrettato.
Sbirrittata. s. f. Il cavarsi la berretta per saluto: sberrettata.
Sbirrittatedda. dim. di sbirrittata.
Sbirrittatuna. accr. di sbirrittata.
Sbirrittiata. V. sbirrittata.
Sbirru. s. m. Ministro basso della giustizia che arresta: birro, sbirro. || T. mar. Pezzo di canapo impiombato nelle due estremità, che serve ad imbracare checchessia per portarlo altrove, o levarlo in alto: sbirro. || Si dice a uomo scaltro, astuto, cattivello, per ischerzo. || Si dice di occhio vivace. || dari ragiuni o sudisfazioni a lu sbirru, dir le ragioni a chi è contrario, o non può ajutare; dir le sue ragioni agli sbirri. Vale anco discorrer a chi non bada: buttar le parole al vento. || Prov. megghiu li sbirri ca li beccamorti, perchè dalla prigione si esce, dalla tomba no. || sbirri, bagasci e cani quannu su’ vecchi morinu di fami, nessuno più li impiega. || latri e sbirri, giuoco fanciullesco, in cui una parte danno la caccia ad altra parte, ma toccando un luogo determinato ognuno è immune: birri e ladri.
Sbirrunazzu. pegg. di sbirruni (pl. sbirrunazza).
Sbirruni. accr. di sbirru: birrone (pl. sbirruna).
Sbirsari. Storcere, far in modo che un oggetto si trovi posto in isbieco: sbiecare. || Deviare: sviare. || intr. Storcersi, andar a sbieco: sbiecare. || fig. Uscire dal retto sentiero: traviare. || Uscir di senno, tornar a dar in mattezze: rimpazzare. || V. vutari. || Andar girando o girovagando.
Sbirsatu. add. Da sversare. || fig. Traviato. || Senza nè garbo, nè grazia: sversato.
Sbirsatuni. accr. di sbirsatu.
Sbirticchiari. V. sdillabbrari. || rifl. pass. Dicesi quando checchessia esce dal suo sesto, si arrovescia: svertare. || att. Aprire, o slargare sconciamente, malmenare, sformare: sciagagnare (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). Da virticchiu. || – l’occhi, rovesciare le palpebre: scerpellare le palpebre.
Sbirticchiatu. add. Da svertare. || Detto di occhi, vale con le palpebre svoltate: scerpellato.
Sbisazzamentu. s. m. Lo sbisacciare. || Smoderato ingrassamento: gran corpulenza.
Sbisazzari. v. a. Cavar le robe dalla bisaccia: sbisacciare. || intr. Ingrassar fuori di modo.
Sbisazzatu. add. Da sbisacciare: sbisacciato. || Grasso bracato.
Sbiscari. v. a. Staccar dalla pania, dal vischio: spaniare.
Sbiscinari, Sbiscirari. V. sviscirari.
Sbisestu. add. Grosso troppo: grasso bracato. || Tragrande (siccome l’anno bisestile che è più lungo).
Sbisiratu. add. Triste, misero, sconsolato. || V. spiddizzatu. || Vale anco: smisurato (Mal.).
Sbisirinu. V. pisirinu.
Sbisitari. v. intr. e intr. pass. Deporre il lutto (da visitu). P. pass. sbisitatu.
Sbissinarisi. V. piditarisi.
Sbissinu. s. m. Coreggia: peto. || – di lupu, spezie di fungo: vescia.
Sbista. s. f. Sbaglio: svista.
Sbistu. add. Da sbidiri.
Sbitari. v. a. Sconnettere le cose formate con vite: svitare. P. pass. sbitatu: svitato.
Sbitaturi. V. cacciaviti.
Sbiticchiari. v. a. Contrario di avviticchiare, distrigare: sviticchiare. S’usa anco rifl. a. || Per allontanarsi.
Sbitraciari. v. a.Infrangere come vetro. || Stritolare (Mal.).
Sbitta. s. f. Foglia e spezialmente quelle di cerfuglione. V. vitta.
Sbittari. v. a. Levar le vette: svettare. || Per uccidere (Mal.). || V. scuscari. || T. mar. Svolger alquanto la gomena dalla bitta: sbittare (Zan. Voc. Met.).
Sbittiari. v. intr. Far il verso o il canto dello strillozzo (ciciruni V.).
Sbiu. s. m. Passatempo, svagamento: svago. || iri a sbiu: spassarsi.
Sbiuttiri. V. sbiguttiri.
Sbizzari. v. a. Far perdere l’uso: svezzare. || Per sciogghiri. V.
Sbizzarriri. v. a. Scapricciare: sbizzarrire. Si usa anco intr. e intr. pass.
Sblennuri. V. splenduri e simili.
Sbogghiu. s. m. (Pasq.) Fetore grande (da sborgiri, quasi faccia stomacare).
Sbòrgiri. v. intr. Il commuovere o perturbarsi dello stomaco: stomacare (da svolgere).
Sborru. V. smafara. || V. sfogu (da sborrare in senso di dar fuori).
Sbota. s. f, Quella piccola parte di panno che si rivolta alla estremità di veste ecc.: rivolta. E quella precisamente alla estremità della manica: manòpola. || Quella parte di lenzuolo che si rivolta sopra la coperta: rimboccatura (da sbutari).
Sbòtica, Sbotu. V. sbota.
Sbozzu. s. m. Abbozzo: sbozzo. || a sbozzu, posto avv., per approssimazione, a un di presso.
Sbracalarisi. V. sbracarisi.
Sbracarisi. v. rifl. a. Cavarsi le brache: sbracarsi. || fig. Sforzare, far ogni diligenza per checchessia: sbracarsi. || met. Largheggiar in fatti o in parole: sbraciare. || Arrestarsi per paura, sbigottirsi, ceder subito. || Commuoversi per tenerezza: sollucherarsi.
Sbracata. s. f. L’azione dello sbracarisi in tutti i sensi.
Sbracatu. add. Da sbracare: sbracato. || Modo avv., ricascato colle estremità in giù: bracaloni.
Sbraccari. v. intr. Trapassare con un passo lungo o con un salto, un fosso o altro: abbaccare (Tomm. D., Fanf. Voc. d. u. Tosc.). P. pass. sbraccatu: abbaccato.
Sbracchïari. v. a. Misurar un terreno a bacchi (sbracchi).
Sbraccu. s. m. Passo lungo, il valicar un fosso, un rivo o altro con tal passo: bacco (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). || cu du’ sbracchi, in due gran passi.
Sbracïari. v. a. Allargar la brace accesa: sbraciare. || Gridare: sberciare. P. pass. sbraciatu: sbraciato.
Sbraciata. s. f. L’azione dello sbraciare: sbraciata.
Sbraciatedda. dim. di sbraciata: sbraciatina (V. participiu).
Sbramari. v. a. Cavar la brama: sbramare. || Morir di brama, intr.
Sbramazzari. V. sbramari.
Sbranamentu. s. m. Lo sbranare: sbranamento.
Sbranari. v. a. Tagliar in brani: sbranare. P. pass. sbranatu: sbranato.
Sbrannari. v. intr. L’abboccare della nave dall’un de’ lati: essere o dare alla banda, sbandare.
Sbrannuri. Idiotismo per splenduri. || L’An. M. lo registra in senso di vigore, energia.
Sbravazzari. (Mal.) v. intr. Far il bravo, lo smargiasso: sbravazzare.
Sbravazzaria. s. f. Smargiassata: braverìa. || Millanteria da spaccone: rodomontata.
Sbravazzata. s. f. L’atto dello sbravazzare: sbravazzata. || Minaccioso sgridamento: bravata.
Sbravazzu. V. smargiazzu.
Sbravazzusu. add. Bravaccione, sbravazzone.
Sbrazzari. v. a. Scoprire le braccia snudandole: sbracciare. || fig. Adoperar in checchessia ogni forza o sapere: sbracciarsi. || Prov. io mi sbrazzu e idda senti friddu, io soffro ed altri si lamenta.
Sbrazzata. s. f. L’azione dello sbracciarsi: sbracciata.
Sbrazzatedda. dim. Sbracciatina (V. participiu).
Sbrazzateddu. dim. di sbrazzatu.
Sbrazzatina. V. sbrazzata.
Sbrazzatu. add. Che ha rimboccate le maniche fin al gomito, e snudato il braccio: sbracciato.
Sbrazzicarisi. (Rocca) V. sbrazzarisi.
Sbrìa. V. sbriga.
Sbriacari. v. intr. e intr. pass. Uscir d’ebbrezza: disebbriare. || att. Far disebbriare. P. pass. sbriacatu: disebbriato.
Sbrialozziu. V. sbriu. || Fuggilozio (Biundi).
Sbriccarìa. s. f. Azione da sbricco: baronata, bricconata. || Compagnia di tristi.
Sbricchïari. V. sbriccuniari (da sbriccu).
Sbriccu. s. m. Uomo vile, mariuolo: sbricco.
Sbricculiari. v. a. Mugnere a stilla a stilla il residuo di latte dalle poppe delle vacche, quasi a briciola.
Sbriccunarìa. V. briccunarìa o sbriccarìa.
Sbriccuni. V. briccuni.
Sbriccuniari. v. intr. Fare il briccone, vivere da briccone: sbricconeggiare.
Sbricinatu. add. Di poca apparenza: sparuto, mingherlino (Minutilla e Scimonelli).
Sbrìciu. add. Meschino, vile, con panni laceri: sbricio. || Semplice, modesto detto di adorni, abbigliamenti ecc. || Sollecito, sbrigativo.
Sbrienna. s. f. Arnese da pastore (Pitrè).
Sbriga. s. f. Asse a due o senza sponde, dove si gramola la pasta: gràmola (Fr. brie: gramola, maciulla).
Sbrigamentu. s. m. Lo sbrigare o sbrigarsi: sbrigamento.
Sbrigari. v. a. Dar fine e con prestezza a una faccenda: sbrigare. || rifl. a. Sbrigarsi. || V. sbiriari.
Sbrigativu. add. Che facilmente si sbriga: sbrigativo. || Detto di persone, speditivo, che si sbriga: sbrigativo.
Sbrigatu. add. Spedito, facile: sbrigato. || Finito, sbrigato. || Ridotto a mal termine, disperato: spedito.
Sbrigghiari. v. a. Cavar la briglia: sbrigliare. || Per sim., sciorre, slegare: sbrigliare (Mal.). || Per stramazzare. || rifl. pass. Sfrenarsi.
Sbrigghiatu. add. Senza briglia: sbrigliato. || met. Licenzioso, scapestrato: sbrigliato.
Sbrigugnamentu. s.m. Lo svergognare: svergognamento.
Sbrigugnari. v. a. Far altrui vituperevolmente vergogna: svergognare. || Violare: svergognare.
Sbrigugnatamenti. avv. Senza vergogna, sfacciatamente: svergognatamente.
Sbrigugnatazzu. pegg. di sbriugnatu: svergognataccio.
Sbrigugnateddu. dim. Svergognatello.
Sbrigugnatissimamenti. avv. sup. Svergognatissimamente.
Sbrigugnatizza. s. f. Sfacciatezza: svergognatezza.
Sbrigugnatu. add. Da svergognare: svergognato. || Sfacciato: svergognato. Sup. sbrigugnatissimu: svergognatissimo.
Sbrigugnatuni. accr. di sbrigugnatu.
Sbrigugnusamenti. avv. Svergognatamente: svergognosamente.
Sbriguneddu. dim. di sbriguni.
Sbriguni. s. m. Lunga asta di legno, mastiettata con chiavarda all’angolo della gramola, e con essa si comprime la pasta: stanga (Car. Voc. Met.) (da sbriga).
Sbriguniari. v. a. Lavorar la pasta nella gramola colla stanga: gramolare.
Sbrija. V. sbriga.
Sbrijata (A la. Posto avv. Alla fine, in fine, come dire dopo sbrigatosi.
Sbrijuni. V. sbriguni.
Sbrinari. V. sbrizziari. Così nel Piazzese (da brina).
Sbrinnuri, V. splennuri.
Sbriugnari. V. sbrigugnari.
Sbriuni. V. sbriguni.
Sbrizza. s. f. Gocciolina di liquido che viene dallo spruzzare: spruzzo. || Un poco, una piccola gocciola: stilla, zinzino, centellino. || Quello schizzo di fango che si attacca ai panni in andando: zàcchera, pillàcchera. || sbrizzi, guai, minacce di guai.
Sbrizzari. V. sbrizziari.
Sbrizziamentu. s. m. Lo spruzzare: spruzzamento.
Sbrizziari. v. a. Leggermente bagnare facendo saltare goccioli d’acqua con checchessia: spruzzare, spruzzolare. || intr. Piovere leggermente: spruzzolare, piovigginare. || rifl. a. Empiersi di zacchere: inzaccherarsi.
Sbrizziata. s. f. L’azione dello spruzzare: spruzzata. || Leggera pioggia: spruzzolata.
Sbrizziatedda. dim. Spruzzatina. || Spruzzolatina.
Sbrizziateddu. dim. di sbrizziatu. || Brizzolatino.
Sbrizziatina. s. f. L’atto e l’effetto dello spruzzare: spruzzatura.
Sbrizziatu. add. Da spruzzolare: spruzzato. || Spruzzolato. || Inzaccherato. || Mescolato di macchie e di vari colori: brizzolato.
Sbrizziaturi. V. annaffiaturi.
Sbrizzicedda. dim. di sbrizza.
Sbromu. s. m. Quell’umore che stilla fuori a guisa di sudore da cosa sucida o imbrattata. (Gr. βρωμος: fetore o Lat. ex-promo: metto fuori). || jittari lu sbromu, adescare (Sac. Palazzolo).
Sbruccari. V. sbrucculari.
Sbrucculari. v. a. Far pompa, esporre in mostra, dar fuori: snocciolare. || Pagar in contanti, dar danaro: snocciolare. || Dar prontamente mercede, rimunerazione. || Ridire, palesare tutto senza ritegno: sbrodettare, schiccherare. || Torre gli inutili rami o le inutili foglie alle piante: sbroccare, sbroccolare. || Sguizzare, sgusciare dal letto, levarsi da letto. P. pass. sbrucculatu: snocciolato. || Schiccherato. Sbroccato.
Sbrucculiari. V. sbrucculari.
Sbrudari. v. intr. Liquefarsi, struggersi: sbrodettare.
Sbruddari. v. a. Render vigoroso, vegeto: invigorire. || Levar via le foglie a’ rami: sbrucare. || rifl. a. Scorticarsi. || Per sgaddari V. || E in generale anco per: nettare.
Sbruddatu. add. Vigoroso.
Sbruffamentu. V. sbruffata.
Sbruffari. v. intr. Spruzzar colla bocca: sbruffare. || Anco dello spruzzar per le nari o in altro modo: sbruffare. || Uscir fuori con impeto sia a ridere che a piangere: prorompere. || V. anco sbuffari. P. pass. sbruffatu: sbruffato. || Prorotto.
Sbruffata. s. f. Lo sbruffare: sbruffata. || Prorompimento.
Sbruffatedda. dim. di sbruffata.
Sbrufficeddu. dim. di sbruffu: sbruffetto.
Sbruffu. s. m. Lo sbruffare: sbruffo.
Sbruffulari. V. sbruffari. || V. anco sbrucculari.
Sbruffuni. accr. di sbruffu.
Sbrugghiamentu. s. m. Lo sbrogliare.
Sbrugghiari. v. a. Levar l’imbroglio: sbrogliare. || met. Dire alla spiattellata e senza riguardi: schiccherare, sbrodettare. || Contrario di avvolgere: svolgere. || Spiegare: sciorinare. || Sviluppare, sciogliere: distrigare, scatricchiare. || fig. intr. Divenire scaltro, astuto: scaltrirsi. || Per arrittari V. || rifl. a. Disimpacciarsi: sbrogliarsi. P. pass. sbrugghiatu: sbrogliato ecc.
Sbrugghiata. s. f. L’azione dello sbrogliare.
Sbrugghiatedda. dim. di sbrugghiata.
Sbrugghiateddu. dim. di sbrugghiatu.
Sbrumari. v. intr. Divenir sozzo: insozzire. Dicesi de’ liquidi quando escono per sottili pori de’ vasi: trapelare. || att. Cavare, metter fuori, pagare denaro: snocciolare, slazzerare. || V. assammarari (da sbromu. Zan. Voc. Met. ha: imbrumare, che vale dare leggiere pennellate di catrame sulle tavole; ecco una lontana etimologia sulla radice della voce ). P. pass. sbrumatu: insozzito. || Trapelato. || Snocciolato.
Sbrumata. V. sbromu.
Sbrumiari. V. sbrumari. || Premere le teste e le interiora dei pesciolini dinanti agli scogli dove si crede sia la murena.
Sbrundari. V. squasari. || Levar le fronde: sfrondare. || Levar le foglie da’ rami: sbrumare. || Tagliar i rami all’albero: scapezzare.
Sbrundulari. V. impiegari. || V. sbrundari.
Sbrunnari V. sbrundari.
Sbruttamentu. s. m. Lo sbruttare (D. B.).
Sbruttari. v. a. Tor via il brutto, nettare: sbruttare. || V. abbruciari.
Sbruvicari. V. sburvicari.
Sbruzzamentu. (D. D.). V. sbrizziamentu.
Sbruzzari. V. sbrizziari.
Sbuccagghiatu. V. sbuccatu, nel § 2 e 3. Da vuccagghiu, cioè senza vuccagghiu.
Sbuccamentu. s. m. Lo sboccare: sboccamento.
Sbuccari. v. intr. Far capo, metter foce i fiumi od altre acque: sboccare. || Detto delle strade: mettere, dare. || L’uscir fuori colla nave da una imboccatura di un golfo o canale: sboccare. || Irrompere, uscir fuori con impeto: sboccare. || Uscir fuori dalla capacità, per troppa pienezza: traboccare. || – li vasi, il levare o gettare quando son troppo pieni un po’ del liquore: sboccare. || – la carcara, manometterla. || V. abbuccari.
Sbuccatamenti. avv. Detto del parlare disonestamente: sboccatamente.
Sbuccateddu. dim. di sbuccatu.
Sbuccatu. add. Da sboccare: sboccato. || met. Disonesto o soverchiamente libero o incauto nel parlare: sboccato. || Si dice anche al cavallo che non cura il morso: sboccato. || Detto di scarpa di cui il tomajo cuopra poca parte del piede. || s. Il primo mosto che esce. Sup. sbuccatissimu: sboccatissimo.
Sbuccatuni. accr. di sbuccatu.
Sbuccatura. s. f. Lo sboccare, sbocco: sboccatura.
Sbucciari. v. intr. Uscire il fiore dalla sua boccia: sbocciare. || fig. Avvenire, succedere. || In senso attivo, prendere una risoluzione, una determinazione. P. pass. sbucciatu: sbocciato.
Sbucciata. s. f. Lo sbocciare.
Sbuccu. s. m. Lo sbocco, il luogo dove sboccano le acque: sbocco.
Sbudiddamentu. s. m. Lo sbudellare: sbudellamento.
Sbudiddari. v. a. Ferire in guisa che escano le budella: sbudellare. || V. sbintricari. || Modo basso V. cacarisi. P. pass. sbudiddatu: sbudellato.
Sbudiddata. s. f. Lo sbudellare || Così chiamasi anco la druda.
Sbudienti. V. disubbidienti.
Sbudurari. v. intr. Uscir fuori, dicesi della marcia o simile. || att. Cavar fuori, dir checchessia liberamente: sborrare. || Forar il buzzo in modo che escan le budella: sbuzzare. || – la collira, sfogare. || – la sciabbula: sfoderare. || E vale anco, partorire. || Cacar molto e tenere: squacquerare, scacazzare.
Sbuffari. v. intr. Mandar fuori l’ alito con impeto, a cagion d’ira o simile: sbuffare. || Il soffiare che fa il cavallo quando se gli para cosa che lo spaventi: sbuffare. || Brontolare: sbuffare. || att. Profferire o dire con isdegno: sbuffare. P. pass. sbuffatu: sbuffato.
Sbuffata. s. f. Lo sbuffare: sbuffo.
Sbugghiari. V. arrisbigghiari || V. sgriddari.
Sbugghiuliari. v. a. Svòlgere. || Sgomitolare.
Sbujazzari. v. a. e intr. Perdere o far perdere altrui, per vendita, per furto, per malattie ecc. tutti i buoi. (Da voi, dove il v cambia in b).
Sbulazzamentu. s. m. Lo svolazzare: svolazzamento.
Sbulazzari. v. intr. Volar piano or qua or là: svolazzare. || Dibatter l’ali: svolazzare. || Fuggire con grandissima fretta: spulezzare. || met. Vagare or qua or là: svolazzare. || Esser agitato dal vento, sventolare: svolazzare. || fari sbulazzari, rubare, fare sparire: far vento ad una cosa. || att. Render franco, scaltrire, avvezzar alla vita del mondo, scozzonare: sfranchire, spupillare, far saltare la granata, sbuzzolare (Rigutini). P. pass. sbulazzatu: svolazzato.
Sbulazzata. V. sbulazzamentu.
Sbulazzu. s. m. Piccolo panno o velo finto dall’artefice, in atto di svolazzare per aria: svolazzo.
Sbummariari. V. sburdiri al § 8.
Sbummicari. v. intr. Trapelare, trasudare delle macchie: trasugare (Rigutini), buttare, (dall’A. V. ital. bomicare: vomitare). || – lu stomacu. V. sbutari || Per sfugari, o sbudurari al § 2.
Sbuntrunatu. Idiotismo per sventuratu V.
Sbuota. V. sbota.
Sburdiari. V. burdiari.
Sbùrdiri. v. a. Sciogliere: slegare. || Per allegare. || Atterrare, rovinare, mettere a soqquadro. || Guastare, sconciare. || Malmenare: conciar male. || V. scùsiri. || Ingegnarsi di trovare il senso di una parola, di un libro, o simile: sghiribizzare || nun ci la sburdiri, essere incapace a fare, non potere: non ce la sfangare, non ce la sbarbare. || Detto di sanità, esser a mal punto, non poterla durare. || a sburdirisi, posto avv., in copia: a catafascio, soprammodo. || sburdirisi: rovinarsi, conciarsi, conciarsi male. || – di li risa: sbellicarsi dalla risa. P. pass. sburdutu: slegato. || Guastato ecc. (da urdiri).
Sburdiuni. V. svariuni.
Sburduliari. freq. e dim. di sburdiri V.
Sburduta. s. f. L’azione dello sburdiri. V. in tutti i sensi.
Sburdutedda. dim. di sburduta.
Sburduteddu. dim. di sburdutu.
Sburdutizzu. add. Alquanto slegato, o malconcio.
Sburfari. Metatesi di sbruffari V.
Sburgimentu s. m. Svolgimento di stomaco: svolgimento.
Sbùrgiri. V. sborgiri.
Sburgiutizzu. add. Mezzo stomacato.
Sburgiutu. add. da sborgiri: stomacato.
Sburiddari. V. sbudiddari.
Sburrari. v. a. Cavar la borra: sborrare. || Dar fuori, o dir checchessia liberamente: sborrare. || intr. Esalare (Caruso) || Detto di tempo, piovere dirottamente: strapiovere. || Isfogar la collera: sbuffare.
Sburratura. V. sbuccatura.
Sburriarisi. V smarririsi. A Noto (Pitrè).
Sburricari. V. sburvicari.
Sburticchiari. V. sbirticchiari.
Sburvicari. v. a. Disotterrare: disseppellire. || Scoprire. || Scalzare (da vurvicari).
Sburvicatina. s. f. Il disseppellire: disseppellimento. || Scoprimento.
Sburzamentu. s. f. Lo sborsare: sborsamento.
Sburzari. v. a. Cavare dalla borsa, spendere: sborsare. P. pass. sburzatu: sborsato.
Sburzata. V. sburzamentu.
Sburzu. s. m. Lo sborzare: sborso.
Sbusa. V. vusata (Bocca).
Sbusciulari. v. a. Cavar dal bussolo.
Sbussicari. v. a. Sgonfiare. || Scoppiare (Da vussica).
Sbussulari. V. sbusciulari.
Sbutamentu. s. m. Lo svoltare: svoltamento. || V. sburgimentu.
Sbutanari. v. a. Levare l’intonaco dal muro (imbuttunari, dicesi l’intonacare). Un certo gettare, che fanno gl’intonachi di calcina, di una porzioncella di lor superficie lasciando così de’ buchi: sbullettare.
Sbutari. v. a. Contrario d’avvoltare, voltare: svoltare. || Volgere sossopra: rivoltare. || Semplicemente per volgere: svoltare. || vutari e sbutari ad unu, indurlo, persuaderlo a checchessia: svoltar altrui. || rifl. a. Rivoltarsi in giro per terra o pel letto: voltolarsi. || Dicesi anco di quei ferri di cui il taglio s’arrovescia: rivoltare. || V. sbòrgiri. P. pass. sbutatu: svoltato. || Rivoltato. || Voltolato.
Sbutata. s. f. L’azione dello svoltare o svoltarsi: svoltata. || Voltolamento.
Sbutatedda. dim. di sbutata.
Sbutateddu. dim. di sbutatu.
Sbutatina V. sbutata.
Sbutirari. v. a. Toglier via la parte burrosa: sburrare.
Sbutiratu. add. Dicesi del latte o ricotta da cui sia stato cavato il burro: sburrato.
Sbutramentu. s. m. Il mangiar a crepapelle: strippo, strippata. || Insaziabilità, ingordigia: sbuconeria (se questa voce potesse formarsi, da sbucone).
Sbutrari. v. intr. Mangiar a crepapelle: strippare. || a sbutrari: a strippapelle.
Sbutrateddu. dim. di sbutratu.
Sbutratu. add. Che mangia assai: corpo sfondato, sbucone.
Sbutratuni. accr. di sbutratu.
Sbutruniari. V. sbutrari, ma è più forte.
Sbuttari. v. a. Contrario di turare: sturare. || – li cavaddi, farli sfogare, farli esercitar un poco prima di usarli, spezialmente quando siano stati in ozio. || intr. Votare, sgonfiarsi: sbottare. || Per sim. di persona che sfoghi contro altrui: sbottare. || Creparsi, rompersi, detto p. e. di doccioni o simile. att. Cavar il vino dal tino dove è stato a bollire: svinare. P. pass. sbuttatu: sturato. || Sbottato. || Svinato.
Sbuttata. s. f. Lo sturare, lo sbottare. || T. mar. dari ’na sbuttata: virar bordo.
Sbuttitu s. m. Buco per dove si fan colare i superflui o dannosi fluidi: canale, meato. (Da buttare).
Sbuttunari. v. a. Sfibbiar i bottoni: sbottonare. || V. sbucciari. || Detto degli ulivi, fiorire: mignolare. P. pass. sbuttunatu: sbottonato. || Mignolato.
Sbuttunata. s. f. L’azione dello sbottonare: sbottonata.
Sbuzzari. v. a. Dar una prima forma a ciò che si vuol fare: sbozzare. P. pass. sbuzzatu: sbozzato.
Sbuzzata. s. f. L’azione dello sbozzare: sbozzata.
Sbuzzatedda. dim. di sbuzzata: sbozzatina (V. participiu).
Sbuzzatina. V. sbuzzata: sbozzatura.
Scabbellu. V. sgabbellu.
Supplemento
Sbajaratu. V. sàracu (In Siracusa).
Sbarruari. V. abbarruiri.
Sbaventu. V. spaventu e simili (In Licata).
Sbavusatu. V. vavusu. || V. anco micciusu.
Sbiscu. add. Povero, scusso, spiantato.
Sborta. V. sbota.
Sbriccaria. Vale anco stravizzo o semplice ribotta.
Sbrinzari. V. sbrizziari (In Siracusa).
Sbriveri. V. olivedda, uccello (In Catania).
Sbrivireddu. V. occhialuni (In Catania).