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|| sbarazzamu!si dice per dire andate o andiamo via. P. pass. sbarazzatu: sbarazzato. || Sbrattato ecc.

Sbarazzata. s. f. L’ azione dello sbarazzare e dello sbrattare: sbarazzata, sbrattata.

Sbarazzateddu. dim. Sbarazzatina, sbrattatina (V. participiu).

Sbarbari. v. a. Toglier la barba: sbarbare. P. pass. sbarbatu: sbarbato.

Sbarbateddu. dim. di sbarbatu: sbarbatello. || Giovinetto imberbe: sbarbatello.

Sbarbatu. add. Mancante o privo di barba: sbarbato. || Giovane inesperto: pollastrone. || Prov. sbarbatu senza culuri d’ogni autru è piggiuri, dice il proverbio: poca barba e men colore, sotto il ciel non è peggiore.

Sbarbicari. v. a. Sradicare, sverre dalle barbe: sbarbicare. P. pass. sbarbicatu: sbarbicato.

Sbarbugliari. V. A. (Scob.) V. spiccicari e scippari. (Dall’immaginario barbuglia che varrebbe barbolina o radice, quasi disradicare). || V. anco sbarvulari.

Sbarbulari. V. sbarvulari.

Sbarcari. v. a. Cavar dalla barca: sbarcare. || intr. Uscire dalla barca: sbarcare. P. pass. sbarcatu: sbarcato.

Sbarcata. s. f. L’azione dello sbarcare: sbarcata.

Sbarcaturi. s. m. Luogo acconcio per isbarcare: sbarcatojo.

Sbarcu. s. m. Lo sbarcare, o il luogo dove si sbarca: sbarco.

Sbardari. v. a. Cavar il basto (varda): sbastare. P. pass. sbardatu: sbastato.

Sbardiceddu. dim. di sbardu.

Sbardillatamenti. avv. Fuor di misura: sbardellatamente.

Sbardillatu. add. Esorbitante, grandissimo: sbardellato. Sup. sbardillatissimu: sbardellatissimo.

Sbardu. s. m. Moltitudine di animali: stormo, accolta. || Detto di uccelli: folata. || sbardi sbardi o a sbardu, posto avv., a stormo (Pasq. Ar. tebadid: schiera).

Sbariari. V. svariari.

Sbarigghiari. V. sbadagghiari.

Sbariu e Sbariuni. V. svariu e svariuni.

Sbarra. s. f. Tramezzo per impedir il passo: sbarra. || Quel sito dove stanno gli agenti dei gabellieri a vigilare sulle cose soggette a dazio che entrano.

Sbarracari. V. sbarrachïari.

Sbarrachïamentu. s. m. Lo spalancare.

Sbarrachïari. v. a. Aprire largamente: spalancare. || Detto degli occhi, aprirli troppo per rabbia o altro: sburlare gli occhi. (Freq. di sbarrare). P. pass. sbarrachïatu: spalancato.

Sbarrachiata. s. f. L’azione dello spalancare: spalancata.

Sbarrachiatina. V. sbarrachïata.

Sbarraggiari. v. a. Abbandonare. P. pass. sbarraggiatu: abbandonato.

Sbarrari. v. a. Spalancare: sbarrare. || Fendere: sparare. V. sbadari. || Dar la prima forma: sbozzare. || fig. Ammaestrare, dirozzare: scozzonare. || Per sdivacari V. P. pass. sbarratu: sbarrato. || Sbozzato. || Scozzonato.

Sbarratozzu. s. m. Vaglio largo. || sbarratozzi, si dice a chi mangia molto, e specialmente del pane scusso, come dire: scannapane.

Sbarratura. s. f. Il dirozzare: dirozzamento (D. B.).

Sbarratuzziari. v. a. Vagliare col vaglio largo, detto sbarratozzu.

Sbarriari. V. barriari. || intr. Valersi di sotterfugi, scappatoie per eludere: tergiversare.

Sbarruusu. add. Pauroso, timoroso.

Sbarvaciari. v. a. Riprendere, bravare: sbarbazzare.

Sbarvulari. v. a. Levare i polloni inutili delle viti: spollonare, ripulire. || Recidere le radicelle del primo occhio immediatamente sotto la superficie. || V. scassari detto della terra. || V. sbarbicari. (Dall’ipotetico barvula che equivarrebbe a barbolina ossia radice).

Sbasciamentu. s. m. Bassamento: sbassamento.

Sbasciari. v. a. e intr. Scemar l’altezza: sbassare. || Chinare, accostar a terra: abbassare. P. pass. sbasciatu: sbassato.

Sbasciata. V. sbasciamentu.

Sbàsciu. s. m. Diminuzione di prezzo: sbasso. || Per sbasciamentu V.

Sbassari. V. sbasciari.

Sbattagghiari. V. alliticarisi (quasi battagliare). || lassari sbattagghiari, lasciar dire: lasciar cantare.

Sbattimentu. s. m. Lo sbattere: sbattimento.

Sbàttiri. v. a. Spessamente battere: sbattere. || Tirare, avventare: sbacchiare, schiaffare. Onde sbattiri ’na cosa ’n facci, nto mussu ecc.: sbacchiarla nel muso ecc. || Detto del mare, gettare p. e., navigando fu sbattuto in Sicilia. || Abbattere, buttar giù con violenza: abbatacchiare. || sbattiri la panza, aver gran fame. || intr. Dar di cozzo, urtare, imbattersi: percuotere in... || Parlar inutilmente, senza essere ascoltato; onde lassari sbattiri: lasciar cantare. || att. Scagliar con violenza: scaraventare. || T. stam. Quel picchiare col mazzuolo, interpostovi la sbattitoja, nelle pagine di composizione: sbattere. || sbattiri l’ova, l’agitar il dentro delle uova, sur un piatto o su checchessia: sbatter le uova. || sbattiri la testa, lu pedi ecc.: dar del capo o battere il capo in checchessia ecc. || iri a sbattiri a ’na banna, far capo, andar a finire dovecchessia: andar a sbattere o a parar dovecchessia. || Batter altrui violentemente in terra o contra il muro: sbatacchiare. || Detto di imposte di porta, di finestra ecc, il chiudersi od aprirsi furiosamente o per vento o per altro: sbatacchiare. || sbattiri li denti, dal freddo: battere i denti. || – una cosa ’nta la facci, scagliarla o nel traslato rimproverargliela: battere una cosa nel viso ad altri. P. pass. sbattutu: sbattuto. || Sbacchiato. || Abbatacchiato. || Sbatacchiato.

Sbattisimarisi. rifl. a. Stentare grandemente, durar fatica: affacchinarsi.

Sbattituri. s. m. T. stamp. Pezzo di legno piano che si fa scorrere successivamente sulle varie parti della pagina, picchiandovi sopra col mazzuolo, onde pareggiar le lettere: sbattitoja (Car. Voc. Met.).

Sbattuliari. v. a. Spessamente battere: sbattere. || Batter con violenza e con replicati urti: sbatacchiare. || Agitare, crollare violentemente: dibattere. || Batter lana o panni per torne la