Nuovo vocabolario siciliano-italiano/IM

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IL IN

[p. 460 modifica] Imbadagghiari. v. a. Metter il bavaglio: imbavagliare. || – ’na fossa, trattenerne con travi l’orlo. || Attraversare oggetti da impedire il libero accostarsi in un luogo: sbarrare.

Imbaddari. V. imballari.

Imbaddunari. V. invaddunari.

Imbadduttari. V. imballuttari.

Imbalatari. V. abbalatari.

Imballari. v. a. Metter nella balla: imballare. P. pass. imballatu: imballato.

Imballuttari. v. a. Chiudere, conservare entro barattoli. [p. 461 modifica]

Imbalsamari. v. a. Ungere con balsamo, riempirne il cadavere per conservarsi: imbalsamare. P. pass. imbalsamatu: imbalsamato.

Imbalsamazioni. s. f. L’imbalsamare: imbalsamazione.

Imbarazzari. e derivati. V. ’mmarazzari.

Imbarbugliarisi e 'mbarbugghiarisi. (Mal. e Spat.) v. rifl. a. Parlar in gola confusamente: barbugliare, imbrogliarsi.

Imbarcamentu. s. m. L’imbarcare: imbarcamento.

Imbarcari. v. a. Metter in barca, in nave: imbarcare. P. pass. imbarcatu: imbarcato.

Imbarcaturi. verb. m. Chi o che imbarca: imbarcatore.

Imbarcazioni. V. imbarcamentu e imbarcu.

Imbarcu. s. m. Il metter in barca le persone o le mercanzie: imbarco. || Il mettersi in barca: imbarco. || Quanto porta la nave: càrico. || Luogo dove s’imbarcano le persone e le merci: imbarco. || T. generico di tutti i legni a uno o due alberi o piccoli destinati a imbarcarvi mercanzie o persone: imbarco.

Imbasari. v. a. Far che due corpi si uniscano e posino bene uno sull’altro: combaciare, immarginare. || Per invasari V. || E per allucchiri V. P. pass. imbasatu: combaciato, immarginato.

Imbasiliri. v. intr. (Veneziano) Sbalordire, restare di sasso: rimaner lì.

Imbastardimentu. s. m. Degenerazione di checchessia: imbastardimento.

Imbastardiri. V. intr. Allontanarsi con peggioramento dal suo proprio essere: imbastardire. || rifl. Confondersi, perder la bussola. P. pass. imbastardutu: imbastardito, confuso.

Imbastiri. v. a. T. capp. Volgere e pigiare il pelo del feltro o che, per ridurlo in falde: imbastire.

Imbatti. V. ’mmàttiti.

Imbàttiri. V, ’mmàttiri.

Imbàttiti. V. ’mmattiti.

Imbattu. (Caruso) s. m. Ostacolo, incontro: imbatto, imbàttimo.

Imbattumari. v. a. Impiastrar di bitume: bitumare.

Imbaucari. (Scob.) v. intr. Ingannare con prestigio: prestigiare. Forse dall’ital.: imbacuccare, quasi il prestigiatore s’imbacucchi, si celi.

Imbaucaturi. verb. m. Chi fa prestigio: prestigiatore.

Imbausamari. V. imbalsamari.

Imbasari. V. imbasari. || Per ligari. V.

Imbecillazzu. pegg. d’imbecilli: imbecillaccio.

Imbecilli. add. Scemo di senno: imbecille.

Imbecilliri. v. intr. Divenir imbecille: imbecillire.

Imbecillità. s. f. Stoltezza, insulsaggine: imbecillità.

Imbecilluni. accr. di imbecilli: imbecillone.

Imbellittari. v. a. e s’usa al rifl. Darsi il belletto, lisciarsi: imbellettarsi. P. pass. imbellettatu: imbellettato.

Imbellittatura. s. f. L’imbellettarsi: imbellettamento, lisciatura.

Imbestialiri. v. intr. Pigliar quasi qualità e modo di bestia, adirarsi: imbestialire. Usasi anco intr. pronom. P. pass. imbestialutu: imbestialito.

Imbianchiri. v. a. e intr. Imbiancare: imbianchire.

Inbiriaturi. (Mal.) V. spilaturi.

Imbirnizzari. v. a. Dar le croste di polvere gialla ai muri. P. pass. imbirnizzatu. || V. allurdari.

Imbirrittari. v. a. Metter la berretta in capo: imberrettare. || rifl. Imberrettarsi. P. pass. imbirrittatu: imberrettato.

Imbisazzari. v. a. Metter in bisaccia: imbisacciare. P. pass. imbisazzatu: imbisacciato.

Imbiscuttari. V. ’mmiscuttari.

Imbiunniri. v. a. Far biondo: imbiondire. || intr. pass. Divenir biondo: imbiondire.

Imbìviri. v. intr. Attrarre umore: imbèvere, imbere. || rifl. a. Inzupparsi: imbeversi. P. pass. imbivutu: imbevuto.

Imbizzarriri. v. a. Far divenire bizzarro: imbizzarrire. || rifl. a. Divenir bizzarro, ardente: imbizzarrirsi.

Inbogghiu. V. ammogghiu.

Imbracari. v. a. Cingere checchessia con braca: imbracare. || T. mur. Fortificar una fabbrica con puntoni o travi intraversati, su cui si fa gravitare essa fabbrica nei lavori di sottomurazione. || Metter la braca agli uccelli: imbracare. || L’attaccare i piedi ai cavalli onde gettarli a terra per medicarli o che, ovvero quando nel saltare cavalcan qualche tirella o qualche stanga. || Quel rivoltare la pezza bianca fra le cosce de’ bambini perchè non s’incuociano: imbracare. || rifl. e met. Vestirsi. P. pass. imbracatu: imbracato.

Imbracatura. s. f. L’atto d’imbracare, lo stato di cosa imbracata e l’imbraca stessa: imbracatura.

Imbrattari. V. spurcari e derivati.

Imbriacari. V. ’mbriacari.

Imbruccuniri. v. intr. Divenir briccone: imbricconire.

Ìmbrici. s. m. Tegola piano con un orlo a risalto per lo lungo; accavallo a un embrice e l’altro si metton i tegoli: èmbrice.

Imbriciatu. s. m. Fornitura di embrici: embriciato. || Il canale lungo il lembo della gronda: doccia.

Imbrigghiari, Imbrigliari. v. a. Metter la briglia al cavallo: imbrigliare || met. Tener in freno: imbrigliare. P. pass. imbrigghiatu: imbrigliato.

Imbrillantatu. add. Pieno di brillanti.

Imbrogghia. s. f., Imbrogghiu. s. m. Cosa confusa, difficile, negozio non troppo giusto, intrigo: imbroglio. || Frode: imbroglio (Tomm. D.). || Sbaglio, frittata. || imbrogghiu cc’è! si dice quando si dubita di frode celata: gatta ci cova! || In pl. vale anche massa di cose o ciarpe affagottate insieme: ciarpe e anche: arnesi. || T. mar. Corde che servono a imbrogliar le vele ecc.: imbrogli. || Convenzione, patto fatto con imbroglio e all’impazzata: impiastro. || Per truscia. V. || imbrogghi, in generale: roba.

Imbroglia, Imbrogliu V. imbrogghia.

Imbruccari. v. a. Colpire nel segno, nel bronco: imbroccare. || (Pasq.) Stendere colla brocca o forca checchessia.

Imbrudazzari. v. a. Imbrattare di brodo: imbrodolare. || rifl. Imbrodolarsi. || met. Traviarsi.

Imbrugghiamentu. s. m. Imbroglio, intrigo: imbrogliamento. [p. 462 modifica]

Imbrugghiareddi. s. pl. Cose vili o di poco conto: bazzècole, ciarpe.

Imbrugghiari. v. a. Confondere, avviluppare: imbrogliare. || Dir fole, ciance: favolare. || Giuntare, far inganno: imbrogliare. || rifl. Avvilupparsi, confondersi in un discorso o pensamento: annaspicare, pigliar vento, impappinarsi. || imbrugghiari lu munnu, metter ogni cosa in confusione: imbrogliar la Spagna. || Anco giuntare. || ’mbrugghiari li carti, dispor le cose per ingannare o per celar checchessia: barattare. || rifl. Dicesi de’ capelli quando si arruffano:accatricchiarsi. || fig. Congiungersi carnalmente: usare. || T. mar. Raccoglier la vela per mezzo di certe corde dette imbrogli: imbrogliare. || Impacciarsi in checchessia: imbrogliarsi (Fagioli ha: imbrogghiare).

Imbrugghiatamenti. avv. Con imbroglio: imbrogliatamente.

Imbrugghiateddu. add. dim. Alquanto imbrogliato: imbrogliatello. || Alquanto indebitato.

Imbrugghiatu. add. Da imbrogliare: imbrogliato. || Confuso, che non sa a qual partito appigliarsi: imbrogliato. || Indebitato. || Prov. ’mbrugghiatu com’un scravagghiu ’nta la stuppa: imbrogliato come un pulcino tra la stoppa. Sup. imbrugghiatissimu: imbrogliatissimo.

Imbrugghiaturi. verb. m. Chi o che imbroglia: imbrogliatore.

Imbrugghiazzu. pegg. di imbrogghiu: imbrogliaccio.

Imbrugghiceddu. dim. di imbrogghiu: imbrogliuccio, marachella.

Imbrugghieri. V. imbrugghiuni, || Prov. cu’ fa ’mbrogghi e li sbrogghia, nun si chiama imbrugghieri, chi rimedia totalmente al male non si dice che abbia commesso un male.

Imbrugghiuliari. v. a. Freq. di imbrugghiari, ma dà idea di più avviluppamento, quel ritorcersi del filo in se medesimo: aggrovigliolare.

Imbrugghiunazzu. pegg. d’imbrugghiuni: imbroglionaccio (Tomm. D.).

Imbrugghiuneddu. dim. d’imbrugghiuni: imbroglioncello.

Imbrugghiuni. s. m. Chi imbroglia, aggira e fa imbrogli: imbroglione, intruglione.

Imbrugghiuniari. v. intr. Lo stesso che imbrugghiuliari, ma dà l’idea di far frode, intrugli: intrugliare, imbrogliare.

Imbrugghiusamenti. avv. In modo avviluppato: avviluppatamente, intrigatamente.

Imbrugghiuseddu. dim. d’imbrugghiusu.

Imbrugghiusu. add. Difficile a comprendersi, a districarsi: intrigato, intralciato. Sup. imbrugghiusissimu: intrigatissimo.

Imbrugliari. V. imbrugghiari.

Imbrunari. V. imbruniri al § 2º.

Imbrundiri. V. imbiunniri.

Imbruniri. v. a. Dar il lustro al metallo col brunitojo: brunire. V. anche ’mburniri. || Far bruno: imbrunire, imbrunare. || intr. Divenir o farsi bruno, annottare: imbrunire, imbrunare.

Imbrunituri. V. ’mburnituri.

Imbruttari. V. imbrattari.

Imbuccari. v. a. Metter in bocca a uno ciò che deve dire: imboccare, indettar alcuno. || Per ammuccari. V.

Imbuccatura. s. f. Apertura onde s’imbocca in fosso, valle, strada, ecc: imboccatura. || La parte dello strumento da fiato che va in bocca: imboccatura. || E la maniera di adattar in bocca lo strumento: imboccatura. || Ferro di diverse fogge che si tien in bocca al cavallo per guidarlo: imboccatura.

Imbucchi. s. m. pl. Le estreme stecche verticali del cancello: regoli (Car. Voc. Met.). || Que’ legnami che lateralmente e alle due estremità, son sovrapposti alla ossatura dell’imposta di porta per rafforzarla: armatura (Car. Voc. Met.).

Imburniri. V. imbruniri.

Imburnituri. V. ’mburnituri.

Imburzamentu. s. m. L’imborsare: imborsamento. (credo d’uso).

Imburzari. v. a. Mettere nella borsa: imborsare. || Metter insieme del denaro: raggruzzolare. P. pass. imburzatu: imborsato.

Imbuscamentu. s. m. Imboscata: imboscamento.

Imbuscarisi. v. rifl. a. Nascondersi per offendere con vantaggio proprio l’inimico: imboscarsi. P. pass. imbuscatu: imboscato.

Imbuscata. s. f. Agguato, la gente che sta in agguato e il luogo dell’agguato: imboscata.

Imbuschiri. v. intr. Divenir bosco; imboschire. P. pass. imbuschitu: imboschito.

Imbussulamentu. s. m. L’imbussolare.

Imbussulari. v. a. Metter nel bossolo: imbossolare. P. pass. imbussulatu: imbossolato.

Imbuttari. v. a. Metter il vino nelle botti: imbottare.

Imbuttigghiari. v. a. Metter il vino in bottiglie: imbottigliare. P. pass. imbuttigghiatu: imbottigliato.

Imbuttiri. v. a. Trapuntare con punti fitti panni o altro prima riempiti però di cotone, bambagia o che: imbottire. || V. ’mbuttunari. P. pass. imbuttitu: imbottito.

Imbuttita. s. f. V. ’mmuttita.

Imbuttitura. s. f. Ciò che s’imbottisce, l’azione dell’imbottire: imbottitura.

Imbuttunari. V. abbuttunari. || V. ’mbuttunari.

Imitabbili. add. Da imitarsi o che si può imitare: imitabile. Sup. imitabbilissimu: imitabilissimo.

Imitamentu. s. m. Imitazione: imitamento.

Imitari. v. a. Far a simiglianza di altri: imitare. P. pass. imitatu: imitato.

Imitaturi. verb. m. Che imita: imitatore.

Imitazioni. s. f. L’imitare, esempio da imitare: imitazione.

Immaculata. propr. è add. che significa senza macchia, e antonomasticamente s’intende Maria, madre di Gesù Cristo: immacolata.

Immagginabbili. add. Che si può imaginare: imaginabile.

Immagginari. v. a. Figurarsi, farsi imagine nella mente di checchessia: imaginare, immaginare. || intr. Pensare, deliberare: imaginare. P. pass. immagginatu: imaginato.

Immagginariamenti. avv. Per via d’imaginazione: imaginariamente.

Immagginàriu. add. Che è solo nella imagine, ideale: imaginario.

Immagginativa. s. f. Potenza dell’anima, che dalla rappresentazione dell’obietto cava delle considerazioni, oltre il rappresentato: immaginativa. [p. 463 modifica]

Immagginaturi. verb.m. Chi o che imagina: imaginatore.

Immagginazioni. s. f. Lo imaginare: imaginazione. || Imaginativa: imaginazione. || Concetto, fantasia: imaginazione. || Apprensione, pensiero pauroso: imaginazione.

Immagginedda. dim. d’imagine: imaginetta.

Immàggini. s. f. Rappresentazione di un oggetto per via di pittura, scoltura, ecc.: imàgine, immàgine. || Sembianza: imagine. || a immaggini di..., a similitudine di: a imagine di...

Immagginusu. add. Pieno d’imagini: imaginoso.

Immagriri. v. intr. (Spat.) Divenir magro: immagrire.

Immanciabbili. add. Che non può mangiarsi.

Immantatu. V. in ammantarisi.

Immarazzu. e derivati V. ’mmarazzu.

Immarcari. V. imbarcari.

Immarcidiri. v. intr. Divenir marcio: marcire. P. pass. immarcidutu: marcito.

Immarrari. V. ’mmarrari e ammarrari.

Immasari. V. invasari.

Immasciata. s. f. Quello che riferisce l’imbasciadore o altro mandato: imbasciata.

Immasciatedda. dim, d’immasciata: imbasciatina (credo d’uso).

Immasciaturi. V. ammasciaturi.

Immastardiri. V. imbastardiri.

Immastitura. V. ’mmastitura.

Immateriali. add. Non materiale: immateriale.

Immàttiri. V. ’mmàttiri.

Immaturamenti. avv. Avanti il debito crescimento, contrario di maturamente: immaturamente.

Immaturità. s. f. Lo stato di frutta o altro che non sia a maturezza: immaturità.

Immaturu. add. Non maturo, e met. non pervenuto o fatto al tempo debito: immaturo.

Immediatamenti. avv. Senza interposizione di tempo o di luogo, subito: immediatamente.

Immediatu. add. Senz’altro di mezzo: immediato. || In forza d’avv.: immediato.

Immedicabbili. add. Da non potersi medicare: immedicabile.

Immemorabbili. add. Da non potersi rammentare, remoto: immemorabile.

Immensamenti. avv. Con immensità: immensamente.

Immensità. s. f. Estensione, grandezza senza limiti: immensità.

Immensu. add. Di smisurata grandezza: immenso.

Immensurabbili. add. Che non può misurarsi: immensurabile (Mort.).

Immèrgiri. v. a. Metter o tener dentro un liquido checchessia: immèrgere.

Immeritamenti, Immeritatamenti. avv. Contrario di meritamente: immeritamente.

Immeritatu. add. Non meritato: immeritato.

Immeritèvuli. add. Non meritevole: immeritevole. Sup. immeritevulissimu: immeritevolissimo.

Immeritevulmenti. avv. Immeritamente: immeritevolmente.

Immersioni. s. m. L’atto di immergere: immersione.

Immersu. add. Da immergere: immerso. || met. Si dice dell’essere tutto occupato in checchessia: immerso.

Immestialiri. V. imbestialiri.

Immèstiri. V. ’mmèstiri.

Immiari. V. inviari.

Imminenti. add. Che soprasta o pende sovra checchessia: imminente.

Imminenza. s. f. Qualità, stato di ciò che è imminente: imminenza (Mort.).

Immiscari. V. ’mmiscari e derivati.

Immiseriri. v. a. Render misero: immiserire.

Immòbbili. add. Senza moto, che non si muove: immobile. || Si dice di case, poderi e simili, e s’usa anco sost.: immobile.

Immobbilità. s. f. Astratto d’immobile: immobilità, immobilitade, immobilitate.

Immobbilizzari. v. a. T. leg. Rendere immobile per legge ciò che non l’è per natura: immobilitare.

Immobilmenti. avv. Con immobilità: immobilmente.

Immoderatu. V. smoderatu e simili.

Immodestu. V. smudestu e derivati.

Immorali. add. Contrario di morale: immorale. || Scostumato: immorale.

Immoralità. s. f. Atto contrario alla buona morale: immoralità.

Immoralmenti. avv. Senza moralità: immoralmente (Tomm. D.), empiamente.

Immortalari. v. a. Far immortale: immortalare. || rifl. a. Farsi immortale: immortalarsi. P. pass. immortalatu: immortalato.

Immortali. add. Che non muore: immortale. || Celebre, famoso: immortale.

Immortalità. s. f. Astratto d’immortale: immortalità.

Immortalmenti. avv. Senza morire: immortalmente.

Immotu. add. Che non si muove: immoto.

Immucchi. V. imbucchi e simili.

Immudestu. V. smudestu.

Immundu. add. Impuro, bruttato: immondo (Mort.).

Immuni. add. Che ha immunità: immune.

Immunità. s. f. Esenzione da pesi personali o simili: immunità.

Immurali. V. immorali.

Immurrari. V. ’mmurrari.

Immurtali. V. immortali e simili.

Immutabbili. add. Che non muta: immutabile. Sup. immutabbilissimu: immutabilissimo.

Immutabbilità. s. f. Astratto di immutabile: immutabilità.

Immutabbilmenti. avv. Con immutabilità: immutabilmente.

Immuttiri. V. imbuttiri.

Imò. (Mal.) V. matri.

Impacciamentu. s. m. L’atto e l’effetto dell’impacciare: impacciamento.

Impacciari. v. a. Inviluppare, impedire, dar noja, intrigare: impacciare. || rifl. Trattare, aver da fare, ma s’intende con persone o cose non sempre buone: impacciarsi con alcuno. || Per impedire, dar noja (e l’usò Salom. da Lentini): impacciare. P. pass. impacciatu: impacciato.

Impàcciu. s. m. Incomodo o impedimento al maneggio degli affari, al cuore, alla mente, ecc.: impàccio. || pigghiarisi un impacciu: pigliarsi un impaccio. || fari o dari impacciu: dar impaccio, far afa, dar noja. || Implicazione d’un soggetto in un altro: impaccio. [p. 464 modifica]


Impacciusu. add. Che dà impacci, che s’impaccia ne’ fatti altrui: impaccioso.

Impachittari. v. a. Formar un pacco di checchessia: impacchettare, impaccare. P. pass. impachittatu: impacchettato, impaccato.

Impaciari. v. intr. e a. Si dice nel giuoco quando le carte, i numeri o che, tornano pari: impaciare (Tomm. D.). || V. appaciari. || Far pace: pacificarsi, rappaciarsi. P. pass. impaciatu: impaciato. || Rappaciato ecc.

Impagabbili. add. Che non ha prezzo, che non può pagarsi quanto vale: impagabile.

Impagghiari. v. a. Coprir di paglia: impagliare. || Vestir presto e male: rinfantocciare (Bonarroti il Giov.), infagottare.

Impagghiata. s. f. Figura di paglia o di cenci che poi si veste: fantoccio. || T. agr. Paglia segata su cui si sparge crusca o tritello bagnato per pasto delle bestie: impagliata, pagliata.

Impagghiatu. add. Coperto o mescolato con paglia: impagliato. || Rinfantocciato, infagottato. || Rozzo. || Si dice di uno vestito con qualche affettazione o che rimane come impacciato: e’ par pifferi in calzoni.

Impagghittari. v. a. T. mar. Far l’impagliettatura, cioè quella specie di trinceramento nei luoghi scoperti della nave per difendersi dalla moschetteria: impagliettare (Zan. Voc. Met.).

Impagghittatu. add. Che porta in capo il cappellino di paglia (pagghietta).

Impagghiuccari. v. a. Intridere checchessia di materia tegnente o immonda: impacchiucare, impaciuccare. || Per impastari.

Impagginari. v. a. T. stamp. Formar le pagine coi caratteri messi insieme dal compositore: impaginare. P. pass. impagginatu: impaginato.

Impagginatu. s. m. La bozza della impaginatura: impaginato.

Impagginatura. s. f. L’esser impaginato o l’operazione dello impaginare: impaginatura.

Impagliari. V. impagghiari.

Impajari. V. ’mpajari.

Impalamentu. s. m. L’impalare: impalamento.

Impalandranatu. add. Vestito di palandrana: impalandranato.

Impalari. v. a. Uccidere infilzando uno in un palo: impalare. || Metter i pali a sostegno delle viti o altro: impalare. || Metter sulla pala o pigliar checchessia colla pala: impalare. || fig. Rimanere stupidito: impietrire.|| rifl. pass. Esser in agonia: agonizzare.

Impalatu. add. Da impalare: impalato. || Agonizzante. || Uomo che sta ritto e senza muoversi: impalato, ritto impalato; impalato come un cero.

Impallidari, Impallidiri. v. intr. Divenir pallido: impallidire, impallidare. P. pass. impallidutu: impallidito.

Impalpàbbili. add. Non palpabile, che non produce sensazione al tatto: impalpabile. Sup. impalpabbilissimu: impalpabilissimo.

Impalpabbilmenti. avv. In modo impalpabile: impalpabilmente.

Impaludarisi. rifl. Affondare in palude: impaludarsi.

Impampinarisi. v. rifl. a. Coprirsi, ornarsi di pampani, di fronde: impampinarsi, rimfronzirsi. Anco fig.

Impanari. V. ’mpanari.

Impanata. V. ’mpanata.

Impannari. v. a. Offuscare, coprire come d’un panno: appannare; si dice delle cose lucide come metalli ecc. || ’mpannari un paisi di ’na nutizia, empierne il paese. P. pass. impannatu: appannato.

Impannata. s. f. Telajo o chiusura di finestre, con distesovi su della tela o carta: impannata. || Leggera copertura di checchessia, p. e. impannata di nivi ecc. || Poca quantità di frutta nell’albero. || Per infarinatura, cioè lieve sentore.

Impannateddu. add. dim. Un po’ appannato: appannatuccio.

Impannatizzu. add. Alquanto appannato.

Impannatura. s. f. Appannamento: appannatura. || L’atto o l’effetto dell’impannare: impannatura.

Impanneddamentu. s. m. Il buttarsi che fa l’uccello nella ragna.

Impanniddari. v. a. Distender la foglia d’oro, argento od orpello sur un oggetto: indorare, inargentare, orpellare. || intr. Andar in gran fretta, fuggire: spulezzare, battersela. || Incastrar assicelle onde otturar fessure. || Per impinnarisi. V. || Detto degli uccelli quando si buttano entro la rete e restano: abbandonarsi, appannare. P. pass. impanniddatu: indorato ecc. (da pannedda).

Impanniddatura. s. f. Il distendere la foglia d’oro o argento in su checchessia: indoratura.

Impanniddaturi. s. m. Chi distende la foglia d’oro o argento in sugli oggetti.

Impannizzari. V. infasciari (da pannizzu).

Impantanari. v. a. Ridurre a pantano: impantanare. || intr. Dar in un pantano: impuntanare. P. pass. impantanatu: impantanato.

Impappaficari. v. a. Metter il pappafico: impappaficarsi. || rifl. Assettarsi bene in vestiti: rinfronzirsi.

Imparadisari. v. a. Render altrui beato, quasi metter in paradiso: imparadisare. || rifl. Bearsi: imparadisarsi. P. pass. imparadisatu: imparadisato.

Imparaggiabbili. V. impariggiàbbili.

Imparagunàbbili. add. Da non potersi paragonare: incomparabile (Segni usò: imparagonabile).

Imparamentu. s. m. Apprendimento, cosa imparata o da impararsi: imparamento. || Per insignamentu. V.

Imparari. v. a. Apprendere coll’intelletto, procacciarsi cognizione nuova: imparare. || Noi lo scambiamo anco per insegnare che è il dar altrui cognizione; onde il maestro insegna e lo scolare impara. || ’mparari a costi soi: imparare a spese proprie. || Prov. quantu cchiù si campa (o si sta a lu munnu) cchiù s’impara; non s’impara mai a vivere sino alla morte. È un po’ differente ma rinverga; e corrisponderebbe più l’altro: nisciunu è vecchiu pri imparari. || ’mpara assai, senti moltu e parra pocu: parla poco e ascolta assai, e giammai non fallirai. || impara oi, chi si aspetti a dumani mai nenti sapirrai, bisogna imparare a tempo. || vuliri imparari lu patri a fari figghi, si dice di un prosuntuoso: voler insegnar i pesci a nuotare. || felici cu’ impara a spisi d’autru: felice chi impara a spese altrui. P. pass. imparatu: imparato. [p. 465 modifica]

Impariggiabbili. add. Che non ha pari: impareggiabile. Sup. impariggiabbilissimu: impareggiabilissimo.

Impariggiabbilmenti. avv. In modo impareggiabile: impareggiabilmente.

Imparintamentu. V. parintela.

Imparintari. v. intr. ass. e pron. Divenir parente, far parentado: imparentare. P. pass. imparintatu: imparentato.

Imparpugghiari. V. imbrugghiari.

Imparpugghiu. V. imbrogghiu.

Imparziali. add. Non parziale, che giudica rettamente senza parzialità: imparziale. Sup. imparzialissimu: imparzialissimo.

Imparzialità. s. f. Stato e qualità di ciò che è imparziale: imparzialità.

Impasienti. add. Che non ha pazienza, mal sofferente: impaziente. Sup. impasientissimu: impazientissimo.

Impasientimenti. avv. In modo impaziente: impazientemente.

Impasienza. s. f. Contrario di pazienza: impazienza.

Impasintarisi e Impasientarisi. V. intr. pron. Perder la pazienza: impazientare, impazientirsi. P. pass. impasientatu: impazientato, impazientito.

Impassibbili. add. Non soggetto a passione; e dicesi di chi non si lascia smuovere o commuovere: impassibile. Sup. impassibbilissimu: impassibilissimo.

Impassibbilità. s. f. Qualità di ciò che è impassibile: impassibilità, impassibilitade, impassibilitate.

Impassibbilmenti. avv. In modo impassibile: impassibilmente.

Impassuliri. V. ’mpassuliri e seguenti.

Impastameniu. s. f. L’atto o l’effetto dello impastare: impastamento.

Impastari. v. a. Intridere la farina e farne pasta: impastare (Car. Voc. Met.). || Appiastricciarsi in guisa che fa la pasta: appastarsi. || Per imbrogliare, impasticciare. || T. pitt. Distender i colori bene insieme: impastare. P. pass. impastatu: impastato. || Appastato.

Impastata. s. f. Mescolamento di più cose a maniera di pasta: impasto, impastatura. || Imbroglio, pasticcio: impastata. || Zuffa, confusione: abbaruffìo, buggerìo, arruffìo, abbarruccìo. || Crusca intrisa che serve per pasto di polli o anco de’ porci: pastone, cruscata, intrisa. || datici la ’mpastata, si dice a chi non sia mai sazio, quasi dirgli che sia un porco.

Impastatedda. dim. di impastata. || Lieve abbaruffìo.

Impastateddu. dim. d’impastatu.

Impastatizzu. add. Intriso, imbrattato di pasta appiccicata: appiastricciato, impappolato.

Impastaturi. s. m. T. for. Chi impasta: impastatore. || T. mur. Strumento di ferro a guisa di zappa ricurva con manico lungo per intridere la calce colla rena: marra. || – di quacina, spazio circolare con rena intorno, entro cui si spegne la calce e s’intride con essa rena: bacino (Car. Voc. Met.).

Impastizzamentu. s. f. Confusione, disordine delle cose per non esser a loro posto: trambustìo.

Impastizzari. v. a. Acconciare o far checchessia abborracciatamente: impasticciare. || Confondere. || rifl. Rimaner imbrogliato in ragionamento o che: impappinarsi. P. pass. impastizzatu: impasticciato. || Confuso. || Impappinato.

Impastucchiari. v. a. Trattener altrui con pastocchie: impastocchiare, compicciare (Rigutini).

Impasturari. v. a. Metter le pastoje: impastojare. || Per sim. legare: impastojare. || Dar noja, impaccio: impacciare. P. pass. impasturatu: impastojato.

Impasturatizzu. add. Impastojato, impacciato alquanto.

Impasturavacchi. s. m. Serpe lungo che si attorciglia ai piedi della vacca per succhiarne il latte.

Impatacchiari. V. impastucchiari. || impatacchiari ’na cosa ad unu, fare che uno la pigli: appiccicar una cosa ad uno. || impatacchiarila ad unu, fargli burla o inganno: barbarla ad uno, accoccargliela.

Impatiddiri. v. intr. Impallidire per paura o che: allibbire. || Accasciarsi, perder la lena: attarparsi, conquidersi. || Patir freddo eccessivo: intirizzire. P. pass. impatiddutu: allibbito, attarpato, conquiso.

Impatrunìrisi. v. rifl. a. Farsi padrone: impadronirsi. || met. Intender bene alcuna cosa: impadronirsi. P. pass. impatrunutu: impadronito.

Impauriri. v. a. Far paura: impaurire. || rifl. e pron. Aver paura: impaurirsi. P. pass. impaurutu: impaurito.

Impazzimentu. s. m. L’impazzare: impazzamento. || D’una cosa che a farla richiedasi molta briga si dice: è un impazzimentu: è un impazzamento, ammattimento.

Impazziri. v. intr. ass. Divenir pazzo: impazzare, impazzire. || Esser innamorato ardentemente di uno: impazzare di alcuno. || fari impazziri, dar molte brighe: far ammattire. P. pass. impazzutu: impazzito.

Impeccabbili. add. Non soggetto a peccare: impeccabile.

Impeccabbilità. s. f. Il non esser soggetto a peccare: impeccabilità.

Impedimentu. s. m. Cosa che impedisce: impedimento. || Comandamento del magistrato che proibisca checchessia: inibizione. || Infermità: impedimento. || Prov. ogni impedimentu è giuvamentu, spesso l’indugio reca del bene.

Impediri. v. a. Porre ostacolo, opporsi: impedire. || Impacciare, imbrogliare: impedire.

Impeditu, Impedutu . add. Impedito. || Occupato: impedito.

Impegnari. v. a. Promettere, dar quasi in pegno, obbligare: impegnare. || rifl. Obbligarsi, ma meno solenne: impegnarsi. || Pigliar l’assunto: impegnarsi. || V. impignari. P. pass. impegnatu: impegnato.

Impegnu. s. m. Promissione, obbligo di fare checchessia: impegno. || Assunto: impegno. || mittiricci tuttu l’impegnu, metter ogni cura a fare: darsi tutto l’impegno di... || Per puntiglio. || d’impegnu, posto avv.: per impegno.

Impenetràbbili. add. Che non può essere penetrato: impenetrabile; || Di luogo dove non si possa passare: impenetrabile. Sup. impenetrabbilissimu: impenetrabilissimo. [p. 466 modifica]

Impenetrabbilità. s. f. Stato e qualità di ciò che è impenetrabile: impenetrabilità.

Impenetrabbilmenti. avv. Con modo impenetrabile: impenetrabilmente.

Impenitenti. add. Non penitente, ostinato nel male: impenitente.

Impenitenza. s. f. Stato dello impenitente: impenitenza.

Impènniri. v. a. Sospender alcuno per la gola per dargli morte: impéndere. || Per semplice: appéndere. P. pass. impisu: impenduto o impeso.

Impenzata. (A lModo avv. Impensatamente.

Impenzatamenti. avv. Non pensatamente: impensatamente.

Imperari. v. intr. Aver imperio, autorità sovra tutti: imperare.

Imperativamenti. avv. In modo imperativo: imperativamente.

Imperativu. add. Atto a imperare, che impera: imperativo. || Il secondo modo delle conjugazioni: imperativo.

Imperatòria. s. f. T. bot. Pianta che ha gli steli numerosi, vuoti, lisci; le foglie ternate, radicali; le foglioline larghe, lobate, dentate; i fiori bianchi, in ombrella piana: imperatoria. Imperatoria ostruthium L.

Imperaturi –trici. s. m. e f. Nome che alle volte assume il despota come segno di maggior dispotismo: imperadore, imperatore –trice.

Impercettibbili. add. Che non si può comprendere: impercettibile. || Si dice di cosa tanto piccola che non si può vedere quasi: invisibile.

Impercettibbilità. s. f. Astratto d’impercettibile: impercettibilità.

Impercettibbilmenti. avv. In modo impercettibile: impercettibilmente.

Imperdonabbili. add. Da non perdonarsi: imperdonabile.

Imperfettamenti. avv. Contrario di perfettamente: imperfettamente.

Imperfettu. add. Contrario di perfetto: imperfetto. || Uno de’ tempi del verbo: imperfetto. Sup. imperfettissimu: imperfettissimo.

Imperfettuni. accr. di imperfettu.

Imperfezioni. s. f. Contrario di perfezione, vizio: imperfezione.

Imperfeziunedda. dim. di imperfezioni: imperfezioncella.

Impergulari. v. a. Ridurre a pergola: impergolare. P. pass. impergulatu: impergolato.

Impergulata. V. pirgulata.

Imperiali. s. f. Cassa o cesta grande sovrapposta al cielo delle carrozze da viaggio. per mettervi su la roba: imperiale.

Imperiali. add. D’imperio o d’imperadore: imperiale. || Cosa maggiore nel suo genere: imperiale. || T. tip. Spezie di carattere: imperiale.

Imperialinu. s. m. Piccolo imperiale o cappelliera che a volte si pone sull’imperiale: imperialino.

Imperitu. add. Contrario di perito: imperito. (Mort.).

Impèriu. s. m. Dominio, stato dell’imperatore: impero, impèrio. || Dominio, signoria: impero. || Ordine, comandamento: impero. || fig. Fasto, pretensione di superiorità ingiusta: insolenza, tracotanza.

Imperiusamenti. avv. Con imperiosità: imperiosamente.

Imperiusità. s. f. Superbia, modo di chi comanda con alterigia e autorità: imperiosità, imperiositade, imperiositate.

Imperiusu. add. Che si vale troppo della superiorità: imperioso. || Possente, onnipotente: imperioso.

Imperìzzia. s. f. Difetto di perizia: imperizia.

Impermutàbbili. add. Che non si muta, nè può mutarsi: impermutabile (Mort.).

Impersonali. Aggiunto di verbo che si conjuga per la sola terza persona: impersonale.

Impersuadibbili, Impersuasibbili. add. Che non si lascia persuadere: impersuasibile.

Impersuasibbilità. s. f. Incapacità ad esser persuaso, ostinazione: impersuasibilità.

Impertèrritu. add. Che non si lascia scuotere nè da timore, nè da avversità: imperterrito.

Impertinentazzu. pegg. di impertinenti.

Impertinenteddu. dim. d’impentinenti: impertinentello.

Impertinenti. add. Chi offende la convenienza o manca ai riguardi dovuti: impertinente. || Chi dice o fa cose con ardimento ingiurioso, chi manca del rispetto: insolente. Sup. impertinentissimu: impertinentissimo.

Impertinenticchiu. dim. Impertinentuzzo.

Impertinentimenti. avv. In modo impertinente o insolente: impertinentemente, insolentemente.

Impertinentuni. accr. di impertinenti.

Impertinenza. s. f. Detto o fatto non conveniente al luogo, alla persona: impertinenza. || Atto o parole sconvenienti, e degne di riprensione: impertinenza.

Impertinenziari. v. intr. (D. B.) Far impertinenze o insolenze: insolenteggiare.

Impertinenziedda. dim. di impertinenza: impertinenzuola.

Imperturbàbbili. add. Che non si perturba: imperturbabile.

Imperturbabbilità. s. f. Stato di ciò che è imperturbabile: imperturbabilità.

Imperturbabbilmenti. avv. Con imperturbabilità: imperturbabilmente.

Imperturbatu. add. Non perturbato, tranquillo: imperturbato (Mort.).

Imperturbazioni. s. f. Tranquillità: imperturbazione.

Imperu. V. impèriu.

Imperversamentu. s. m. L’imperversare: imperversamento.

Imperversari. v. intr. Divenir perverso, dibattersi a guisa di spiritato: imperversare. || Aggravare, infuriare: imperversare. P. pass. imperversatu: imperversato.

Impestamentu. V. impistamentu.

Impetràbbili. add. Che può impetrarsi: impetrabile.

Impetrari. v. a. Ottenere con preghiera: impetrare. P. pass. impetratu: impetrato.

Impetratura. V. ’mpitratura.

Impetrazioni. s. f. L’atto dell’impetrare: impetrazione.

Impettari. V. impittari.

Ìmpetu. s. m. Moto violento, rapido: impeto. Quando è più forte e continuato s’usa anco: èmpito. || fig. Violenza, assalto di passione: impeto. || con impetu, impetuosamente: con impeto. [p. 467 modifica]

Impetuusamenti. avv. Con impeto: impetuosamente.

Impetuusità. s. f. La qualità più o meno abituale dell’impeto, mentre quest’ultimo è l’atto: impetuosità, impetuositade, impetuositate.

Impetuusu. add. Piano d’impeto: impetuoso. Sup. impetuusissimu: impetuosissimo.

Impiagari. V. piagari.

Impiagatura. s. f. L’impiagare o il luogo impiagato: impiagatura (Mort.).

Impianciari. V. ’mpianciari.

Impiantamentu. s. m. L’atto e l’effetto dello impiantare: impiantamento.

Impiantari. v. a. Il primo ordinar un uffizio o che: impiantare. P. pass. impiantatu: impiantato.

Impiantu. s. m. Il primo ordinamento di checchessia: impianto.

Impiastrari. v. a. Porre o distender impiastro su checchessia: impiastrare. P. pass. impiastratu: impiastrato.

Impiastriceddu. dim. di impiastru.

Impiastru. s. m. Medicamento composto di varie cose ridotte in pasta, da distenderla su checchessia: impiastro. || met. Negozio, patto conchiuso con imbroglio o all’impazzata: impiastro. Onde fari un impiastru: fare lo impiastro.

Impiattari. V. ’mpiattari.

Impicari. V. ’mpicari.

Impiccari. accr. Sospender alcuno per la gola per ucciderlo: impiccare.

Impiccatu. add. Chi è stato impiccato, e per ingiuria a chi lo merita: impiccato. || Prov. V. in ’mpisu.

Impiccaturi di robbi. V. appizzarrobbi.

Impicciari. v. a. Imbrogliare, dar impicci: impicciare. || rifl. Impacciarsi, inframmettersi: impicciarsi. || impicciarisi cu unu, trattarci dei negozi: impicciarsi con uno. P. pass. impicciatu: impicciato.

Impicciativu. add. Atto a impicciare: impicciativo.

Impicciatizzu. add. Alquanto impicciato.

Impiccicalora. V. bardana. || Fieno stellino. Setaria verticillata Palis.

Impiccicaloru. V. impiccicusu. V. anche incuddusu. || V. jannimisca.

Impiccicamentu. s. m. L’appiccicare. || L’appiccare: appiccamento. || Attaccamento.

Impiccicari. v. a. Lo appiccare che fanno le cose viscose o untuose: appiccicare. || Unir una cosa a un’altra: attaccare, appiccare. Quest’ultimo non esprime tanto la coesione di due superficie, ma l’unione dell’una a l’un punto dell’altra, o un attaccarsi non naturale e non perfetto (Tomm. D.). || impiccicari un timpuluni, una vasata, un titulu ecc.: appiccicare uno schiaffo, un bacio, un titolo. || Dare, ma con inganno, cioè roba guasta per buona: ammollare. p. e. I macellari di mercato e’ ci ammollano di buona vacca invece di vitello. || impiccicari la curpa ad unu ecc. o ’mpiccicariccilla ecc.: appioppargliela. || intr. Rimanere in un luogo. || rifl. e met. Affezionarsi: appiccarsi. || E delle persone nojose che più non si possono levar di torno: appiccicarsi, appiccarsi come la gramigna o come le mignatte.

Impiccicata. s. f. L’appiccicare: appiccicatura. || Attaccatura.

Impiccicatina. V. sopra.

Impiccicatizzu. add. Che s’appicca: appiccaticcio.

Impiccicatu. add. Da impiccicari: appiccicato. || Attaccato, appiccato ecc. || ’mpiccicatu cu la sputazza, si dice di cosa mal appiccata: appiccato colla cera o colla sciliva; si usa anco fig.

Impiccicatura. V. impiccicata.

Impiccicusamenti. avv. Con importunità: importunamente, improntamente.

Impiccicisu. add. Che agevolmente s’appiccica: appiccicaticcio, appiccicoso. || Chi si appicca ad uno recando molestia: appiccichino. || Per importuno, impronto, appiccaticcio.|| Detto di malattia, pertinace, contagiosa: appiccaticcia. || Chi andando in un luogo vi rimane di troppo: lungagnone. Sup. impiccicusissimu.

Impiccicusuni. accr. di impiccicusu.

Impìcciu. s. m. Cosa che dà imbarazzo, noja; cura, commissione che impiccia: impìccio.

Impicciulimentu. s. m. L’appicciolire: appicciolamento.

Impicciuliri. v. a. Ridurre piccolo: appicciolire, impiccinire. || intr. e rifl. Divenir piccolo: appicciolirsi. P. pass. impicciulutu: appicciolito.

Impicciusu. add. Che dà impicci: impiccioso.

Impiciamentu. s. m. L’atto e il risultato dello impeciare: impeciamento.

Impiciari. v. a. Impiastrar di pece: impeciare. P. pass. impiciatu: impeciato.

Impiciatura. s. f. Impiastramento di pece: impeciatura.

Impiddizzunàrisi. v. intr. pass. Empiersi di pollini (piddizzuni V.). P. pass. impiddizzunatu.

Impiducchiari. v. a. Empir di pidocchi: impidocchiare, impidocchire. || rifl. Generar pidocchi: impidocchire (intr.) P. pass. impiducchiatu: impidocchiato, impidocchito.

Impidugghiu. V. ’mpidugghiu e derivati.

Impidutu. P. pass. d’impedire: impedito.

Impiegabbili. add. Che può impiegare: impiegabile.

Impiegari. v. a. Porre, collocare: impiegare. || Occupare, indirizzar alcuno in alcuna cosa: impiegare. || Adoperare, consumare, detto massime del tempo: impiegare. || Dar ufficio, carica: impiegare. || Detto di danaro, metterlo a fruttare: impiegare, investire. P. pass. impiegatu: impiegato.

Impiegatazzu. pegg. di impiegatu: impiegataccio.

Impiegateddu. dim. e spreg. di impiegatu: impiegatuccio.

Impiegatu. add. Colui che ha ufficio pubblico: impiegato.

Impieghiceddu. dim. e vilif. di impiegu: impieguccio.

Impiegu. s. m. Ufficio, ministerio: impiego. || L’impiegare: impiego. || Il modo come si spende, detto del tempo: impiego. || Prov. lu megghiu impiegu è nun aviri impiegu, vivere del proprio è bello! || ogni impiegu frutta un paru di causi, questo è certo che ogni lavoro frutta.

Impietà, Impietati. V. empietà.

Impietusiri. v. a. Muover a pietà: impietosire. || rifl. a. Muoversi a pietà: impietosirsi. P. pass. impietusutu: impietosito. [p. 468 modifica]

Impignamentu. s. m. Il pigliare danaro o che lasciando un pegno.

Impignari. v. a. Dar un oggetto in pegno per aver prestato danaro: impegnare. P. pass. impignatu: impegnato. V. anco impegnari.

Impignaturi –ra. s. m. e f. Chi dà il danaro ritirandone il pegno.

Impijuru. V. peggioramentu.

Impilari. v. a. Ingombrar di peli: impelare. || rifl. Metter peli: impelare (intr.).

Impilatu. add. Impelato. || V. pilusu.

Impillicciari. v. a. Coprir i lavori di legname con certo asse gentile e sottile: impiallacciare. || fig. Far una beffa ad uno: barbarla a uno. P. pass. impillicciatu: impiallacciato.

Impillicciatura. s. f. Copertura de’ lavori di legname con assi sottili di legno più nobile: impiallacciatura.

Impillicciaturi. V. scritturiaru.

Impilluccàrisi. v. rifl. Imbrattarsi di bioccoli o peluzzi (piloccu V.) || Mettersi la parrucca (pilucca V.) || Ubbriacarsi: pigliar la monna. P. pass. impiluccatu. || Ha pur senso di ubbriaco: cotticcio.

Impinamentu. s. m. L’entrar in pena.

Impinatiri. v. intr. Entrar in pena, rattristarsi per malore o paura: indecimire. || Ammorbarsi.

Impinnacchiari. v. a. Ornar di pennacchio: impennacchiare. P. pass. impinnacchiatu: impennacchiato.

Impinnamentu. s. m. Il metter le penne: impennamento. || Inalberamento.

Impinnari. v. intr. Metter le penne, diventar pennuto: impennarsi. || intr. pass. Si dice de’ cavalli quando levano in alto le zampe dinanzi: impennarsi, inalberare. Villani ha: il destriere adombrò ed erse. || impinnari ’ntrall’aria, si dice di chi si adira: inalberarsi.

Impinnata. s. f. L’impennare.

Impinnateddu. dim. d’impinnatu in impinnari.

Impinnatura. V. impinnata.

Impinzata. (A lModo avv. Impensatamente.

Impipàrisi. V. ’mpiparisi.

Impirdunàbbili. V. imperdonàbbili.

Impirgulari. V. impergulari.

Impìri. V. ìnchiri.

Impirtusamentu. s. m. Lo imbucare o imbucarsi: imbucamento. || Celamento, occultamento.

Impirtusari. v. a. Metter o riporre in buca: imbucare; ma in senso di nascondere. || rifl. a. Cacciarsi in una buca, nascondersi: imbucarsi. P. pass. impirtusatu: imbucato.

Impirugghiari. V. ’mpidugghiari.

Impistamentu. s. m. Rabbia interna: rodimento.

Impestari. v. a. Appiccar la peste: appestare, impestare. || Puzzare fortemente: appestare. || fig. Mandar a male un affare, isconciar un’opera altrui: guastare, sconciare. || rifl. Prender la peste, il mal francese: appestarsi. || Arrabbiarsi fieramente: arrangolare. P. pass. impistatu: appestato, impestato. || Arrangolato.

Impistatizzu. add. Mezzo appestato.

Impistatura. s. f. Lo appestare, il malmenare.

Impistazioni. V. impistamentu.

Impisu. V. ’mpisu.

Impitati. V. empietà.

Impitramentu. s. m. Induramento in forma di pietra: impietramento.

Impitrari, Impitriri. v. intr. Divenir pietra o come pietra: impietrare, impietrire. P. pass. impitratu: impietrato, impietrito.

Impittamentu. s. m. L’appettare.

Impittari. v. intr. Star a petto o a fronte di alcuno: appettare. || Farsi incontro arditamente: affrontare.

Impittateddu. add. dim. Alquanto impettito.

Impittatu. add. da impittari: appettato, affrontato. || Vale anche, colla testa alta e il petto in fuori per baldanza: impettito.

Ìmpiu. V. èmpiu.

Impïurari. (Selvaggio) v. intr. Andar peggio: peggiorare.

Implacàbbili. add. Contrario di placabile, ostinato: implacabile. Sup. implacabbilissimu: implacabilissimo.

Implacabbilmenti. avv. In modo implacabile, ostinatamente: implacabilmente.

Implicanti. add. Che implica, che ripugna: implicante.

Implicanza. s. f. Contraddizione, ripugnanza: implicanza.

Implicari. v. a. Intrigare, avviluppare: implicare. || rifl. Imbrogliarsi, impacciarsi: implicarsi. P. pass. implicatu: implicato.

Implicaturi. verb. m. Che implica: implicatore.

Implicazioni. s. f. Lo implicare: implicazione.

Implicitamenti. avv. Non espressamente ma sottinteso: implicitamente.

Implìcitu. add. Che è compreso nel discorso, incluso: implìcito.

Impliri. V. A. Appagare, quasi empire il desiderio (Salomone da Lentini).

Implorari. v. a. Chiedere, pregare: implorare. P. pass. imploratu: implorato.

Imponenti. add. Che impone; che desta grande ammirazione: imponente, autorevole.

Imponenza. s. f. Il destare riverenza, ammirazione: maestà, autorità, contegno.

Impòniri. v. a. Porre sopra, comandare: imporre. || Porre aggravi: imporre. || Destar ammirazione: imporre (A. V. ital. imponere.).

Impopolari. add. Non popolare, non amato dal popolo: impopolare. Sup. impopolarissimu: impopolarissimo.

Impopolarità. s. f. Astratto di impopolare: impopolarità.

Imporri. V. impòniri.

Importanti. add. Che importa, che è degno di considerazione: importante. Sup. importantissimu: importantissimo.

Importanza s. f. Ciò perchè una cosa abbia valore, sia di qualche conto: importanza. || d’impurtanza, si dice d’uomo e di cosa, e vale ragguardevole: d’importanza.

Importari. V. impurtari.

Importazioni. s. f. T. comm. Il portar mercanzie da fuori Stato: importazione.

Importu. s. m. La valuta di una cosa: importo (Ugolini consiglierebbe: costo, valore, l’importare ecc.).

Importunamenti. avv. In modo importuno: importunamente.

Importunari. v. a. Fare o dire con importunità: importunare. P. pass. importunatu: importunato.

Importuneddu. dim. d’importunu. [p. 469 modifica]

Importunissimamenti. avv. sup. Importunissimamente.

Importunità, Importunitati. s. f. Fastidiosa pertinacia in chiedere o fare: importunità, importunitade, importunitate.

Importunizza. s. f. Importunità: importunezza.

Importunu. add. Nojoso, molesto: importuno. Sup. importunissimu: importunissimo.

Imposessarisi. v. appropr. Impadronirsi: impossessarsi. || Comprender bene una cosa: impossessarsi. P. pass. imposessatu: impossessato.

Imposizioni. s. f. L’atto di por sopra; l’imporre dazio: imposizione.

Impossibili. add. Che non può essere: impossibile. || Per iperbole vale difficilissimo: impossibile. || Talora è sost.: farò l’impossibile per ecc. Sup. impossibilissimu: impossibilissimo.

Impossibilità. s. f. Negazione di possibilità: impossibilità, impossibilitade, impossibilitate.

Impossibilitari. v. a. Render impossibile: impossibilitare. P. pass. impossibilitatu: impossibilitato.

Impossibbilmenti. avv. Con impossibilità: impossibilmente.

Imposta. s. f. Ogni peso pecuniario posto sulle persone o cose: imposta. || Il legname che chiude l’apertura di porta o finestra: imposta.

Impostu. P. pass. da imponiri: imposto.

Impostura. s. f. Arte di farsi credere una cosa come non è in realtà: impostura.

Imposturari. v. a. Far impostura: imposturare.

Imposturi. s. m. Chi usa impostura: impostore.

Impotenti. add. Non potente: impotente. || Non abile alla generazione: impotente.

Impotenza. s. f. Difetto di potenza: impotenza. || L’incapacità a consumar il matrimonio: impotenza.

Impovirimentu. V. impuvirimentu.

Impoviriri. v. a. Far povero: impoverire. || intr. Divenir povero: impoverire. || Prov. si voi prestu impoviriri, addua l’omini e nun cci jiri, chi non bada ai proprî interessi ne ricava male: chi ha danaro da buttar via, tenga l’opere e non vi stia. P. pass. impoviritu: impoverito.

Impratticabbili. add. Da non praticarsi da non potersi trattare; da non potervi andare: impraticabile. Sup. impratticabbilissimu: impraticabilissimo.

Imprattichiri. v. a. Far pratico: impratichire. || rifl. a. Prender pratica: impratichirsi. P. pass. impratticutu: impratichito.

Imprecazioni. s. f. Maledizione, il desiderar il male ad altri: imprecazione. (Mort.).

Imprenamentu. V. imprinamentu.

Imprènniri. v. a. Pigliar a operare: imprendere.

Imprenta. V. ’mprenta.

Imprèntitu. V. impréstitu (Fr. emprunt).

Impresàriu. s. m. Chi assume impresa concernente al pubblico, spezie d’appaltatore: impresario.

Imprescia. (A l’. Modo avv. In fretta in fretta: all’imprescia.

Imprescinnìbbili. add. Di cui non puossi prescindere.

Impressionari. v. a. Far impressione: impressionare.|| rifl. Ricever un’impressione, un effetto: impressionarsi. || Indurre altrui un’opinione, metter in cuore: impressionare. P. pass. impressionatu: impressionato.

Impressioni. s. f. Azione per cui una cosa lascia l’impronta su un’altra, e l’effetto di tale azione: impressione. || Sentimento interno, l’effetto che una cosa cagiona nel nostro interno: impressione. || fig. Forma o cosa immaginata, o opinione impressa: impressione. || omu di prima impressioni, che subito piglia un opinione: uomo di prima impressione. || Stampa: impressione.

Impressu. P. pass. d’imprimiri: impresso.

Imprèstitu. s. m. Il prestare e la cosa prestata: imprèstito, impresto, prèstito, imprestanza. || dari o pigghiari ad imprestitu, in prestanza: dare o pigliar ad imprestito.

Impreziusiri. v. intr. Divenir prezioso: impreziosire.

Imprezzabbili. add. Inestimabile: imprezzabile.

Impriggiunari. V. carzarari.

Imprigulari. V. impergulari.

Imprima, Imprimamenti. avv. Da prima, primamente: imprima, imprimamente.

Imprìmiri. v. a. Far impronta; stampare: imprimere. || Fermare nella mente, nel cuore: imprimere.

Imprimis. avv. Latinismo; imprima: imprimis o in primis.

Imprimitura. s. f. Colori seccativi mischiati e distesi sulla tela o altro per poi dipingervi su: imprimitura, méstica, mesticatura. || dari l’imprimitura: mesticare.

Imprimituri. V. stampaturi.

Imprinamentu. s. m. Pregnezza: impregnamento.

Imprinari. v. a. Far pregna la femmina: impregnare. || v. intr. Divenir pregna: impregnare. || imprinari a chiacchiri, dar a bere fanfaluche. P. pass. imprinata: impregnata.

Imprinatura. s. f. Pregnezza, impregnamento: impregnatura.

Imprintari. V. impristari (Fr. emprunter).

Imprisa. s. f. Quello che l’uomo imprende a fare o ha in animo d’imprendere: impresa. || Ostinazione. || fari imprisa, trovare da guadagnare o come scrisse Bonarroti il giov.: trovar da fare il fatto proprio, da guadagnare. || pigghiari ’mprisa: attaccar briga, e met. cercar di far all’amore. || pigghiari ’mprisa, aver da fare. E anco: ostinarsi. || V. ’mprisa. || Per scummissa. V. || E per pàliu. V. || Così chiamasi anco l’Ufficio del Giuoco del Lotto.

Imprisciari. v. a. Far prescia: impresciare.

Imprisiari. V. ’mprisiari.

Impristàbbili. add. Che può prestarsi (Mort.).

Impristari. v. a. Dar ad uno checchessia per poi renderlo: prestare, imprestare. || Prov. si lu ’mpristari fussi bonu, macari la mugghieri si ’mpristirria: se il prestar fosse buono si presterebbe anche la moglie. || cu’ ’mpresta dinari ’mpresta guai (o nnimicizia), chi presta riceve poi guai: chi presta mal annesta. || nun impristari, nun priggiari, nun fari beni ca l’hai rinnutu a mali, puzza questo prov. di desolante oscurantismo: chi presta, tempesta; e chi accatta fa la festa. || a cu’ nun ti duna e nun t’impresta, fuilu comu la pesta, sa dello scroccone. P. pass. impristatu: prestato, imprestato.

Impristatura. s. f. Il prestare: prestatura.

Imprisusamenti. avv. Con arroganza: arrogantemente. || Ostinatamente: protervamente.

Imprisusarìa. s. f. Arroganza. || Protèrvia. [p. 470 modifica]

Imprisusazzu. pegg. di imprisusu.

Imprisuseddu. add. dim. Arrogantello.

Imprisusu. add. Ostinato, pertinace: protervo. || Chi si mostra ardito e quasi provocatore: impegnoso, petulante, arrogante. || Intrépido. Sup. imprisusissimu.

Imprisuttari. v. intr. Prosciugar come un prosciutto; diventar secco e magro: improsciuttire. P. pass. imprisuttatu: improsciuttato.

Improbbabbili. add. Non probabile: improbabile.

Improbbabbilità. s. f. Astratto d’improbabile: improbabilità.

Impronta. s. f. Imagine lasciata dalla impressione su checchessia: impronta. || a l’impronta, modo avv., su due piedi, all’improvviso, e si dice di discorso, recita, ecc.: a braccia.

Improntari. V. impruntari.

Improntu. s.m. Lo stesso che impronta. || T. stamp. Ciò che la lettera imprime sulla carta: impronto.

Impronunziabbili. add. Che non si può pronunziare.

Impropèriu. s. m. Villania, vituperio: improperio.

Impropiamenti. avv. Non propriamente: impropriamente.

Impropietà. s. f. Contrario di proprietà: improprietà.

Impròpiu. add. Non proprio, non conveniente: impròprio. Sup. impropiissimu: improprissimo.

Improvidamenti. avv. Senza provvidenza: improvvidamente.

Impròvidu. add. Contrario di provvido: impròvvido.

Improvisamenti. avv. All’improvviso: improvvisamente.

Improvisamentu. s. m. L’improvvisare: improvvisamento.

Improvisari. v. intr. Cantar versi all’improvviso: improvvisare. || Inventare. P. pass. improvisatu: improvvisato.

Improvisata. s. f. Festa o che in onore di alcuno, senza che questi lo sappia: improvvisata. Onde fari una improvisata. || Andar da alcuno che non ci aspetti: improvvisata. || Per sorpresa.

Improvisu. add. Sprovveduto, inaspettato: improvviso. || a l’improvisu, a l’improvisa ecc.: improvvisamente: all’improvviso, all’improvvisa.

Imprudenti. add. Contrario di prudente: imprudente. Sup. imprudentissimu: imprudentissimo.

Imprudentimenti. avv. In modo imprudente: imprudentemente.

Imprudentissimamenti. avv. sup. Imprudentissimamente.

Imprudenza. s. f. Contrario di prudenza: imprudenza.

Imprudintuni. accr. di imprudente: molto imprudente.

Imprudinziedda. dim. di imprudenza: imprudenzuccia (Tomm.).

Imprummisa. s. f. Promessa: impromessa (Salomone-Marino ecc.).

Impruntamentu. s. m. L’improntare: improntamento.

Impruntari. v. intr. Imprimere, far l’impronta: improntare. || Recitare, cantare all’improvviso: improvvisare. P. pass. impruntatu: improntato. || Improvvisato.

Impruntata. V. improvisata.

Impruvigghiari. v. a. Spargere di belletto o cipria: incipriare, imbellettare. || rifl. Incipriarsi, imbellettarsi. P. pass. impruvigghiatu: incipriato, imbellettato (da pruvigghia V.).

Impruvigghiata. s. f. L’imbellettare o l’incipriare: incipriata, imbellettata (V. participiu).

Impruvisa, Impruvisata. V. improvisa e improvisata.

Impruvulazzari. V. impurvulazzari.

Impudicu. add. Non pudico: impudico (Mort.).

Impudirarisi. (Scob.). V. imposessarisi (da podere).

Impugnabbili. add. Che può impugnarsi: impugnabile.

Impugnari. v. a. Stringer col pugno: impugnare. || Contrariare con ragioni ecc. il detto altrui: impugnare. P. pass. impugnatu: impugnato.

Impugnativu. add. Atto ad impugnare: impugnativo.

Impugnatura. s. f. L’atto d’impugnare e la parte che s’afferra o si stringe in pugno: impugnatura. || Elsa.

Impugnaturi. verb. m. Chi o che impugna: impugnatore.

Impugnazioni. s. f. Lo impugnare, contrasto: impugnazione.

Impuliciarisi. v. intr. pass. Empirsi di pulci. || V. È nel nuovo Dizionario di Tommasèo e Bellini l’add. impulciato, per cui non sarebbe fuori luogo l’impulciarsi, che per altro in Toscana si usa.

Impulitizza, Impulizia. s. f. Rozzezza, atto o detto poco civile: impulitezza (Mort.).

Impulsu. s. m. Comunicazione di moto, incitamento: impulso.

Impulvirari. V. impurvulazzari.

Impumiciari. v. a. Pulire colla pomice: impomiciare. P. pass. impumiciatu: impomiciato.

Impunementi. avv. Con impunità: impunemente.

Impunìbbili. add. Da non punirsi: impunibile. || Da imporre: imponibile.

Impunìri. V. impòniri. || Per carricari. V. Ed è secondo lo stretto senso della voce imporre cioè porre sopra.

Impunità. s. f. Esenzione di pena accordata da chi ne ha podestà: impunità, impunitade, impunitate.

Impuntari. v. intr. Non voler andare innanzi, arrestarsi: impuntarsi.

Impuntiddari. V. appuntiddari.

Impuntuali. add. Non puntuale: impuntuale.

Impuntualità. s. f. Difetto di puntualità: impuntualità.

Impunutu. add. Da imponiri: carico. || Altiero, sostenuto: trionfio, con sussieguo o sicumera o con impostatura. V. cumpunutu.

Impupari. v. a. T. agr. Sollevar i giovani tralci se troppo pendenti e accomodarli legati in alto in modo però che il vento non li decolli: attralciare, rattralciare (Pal. Voc. Met.). || rifl. Rinfronzirsi, aggiustarsi per parer bello: rinchiccolarsi, agghindarsi, rinfantocciarsi, infronzolarsi. P. pass. impupatu: attralciato. || Rinchiccolato, rinfantocciato (Da pupu: fantoccio).

Impupateddu. add. dim. Alquanto rinfronzito: agghindatino, spocchioso, attillaluzzo.

Impupatura. s. f. L’attralciare. || L’attillarsi: attillatura.

Impupazzarisi. V. impuparisi (Da pupazzu). [p. 471 modifica]

Impuppari. v. intr. Andar il vento in poppa, a fil di ruota.

Impurciarisi. V. impuliciarisi.

Impurità. s. f. Contrario di purità: impurità. || Impudicizia: impurità.

Impurrazzari. V. ’mpurrazzari.

Impurrimentu. s. m. L’infradiciare: infradiciamento. || Travaglio, cruccio interno: rodimento.

Impurriri. v. intr. V. infradiciri. || Anco per camuliri. V. || Per adirarsi: scorrubbiarsi. || In Franc. vi è pourrir; ma nel Fanf. Voc. vi è imporrare o imporrire nel senso del guastarsi checchessia per l’umido che vi sia rimasto dentro. P. pass. impurrutu: infradiciato. || Scorrubbiato.

Impurtanza. V. importanza.

Impurtari. v. a. Dinotare, significare, specificare: importare. || Essere d’interesse o di cura, o attenere: importare. || impurtari assai o picca, essere di molto o poco momento: importar assai o poco. Onde non mi nni ’mporta: non me ne importa. || Portar merci o che da un paese a un altro: importare. P. pass. impurtatu: importato.

Impurtunari. V. importunari.

Impuru. add. Non puro: impuro.

Impurvulazzari. v. a. Sparger di polvere checchessia: impolverare. || rifl. a. Imbrattarsi di polvere: impolverarsi. P. pass. impurvulazzatu: impolverato.

Impurvulazzata. s. f. L’impolverare o impolverarsi: impolverata (V. participiu). || Anco per purvulazzata. V.

Impurvulazzatedda. dim. Impolveratina.

Impurvulazzatizzu. add. Alquanto impolverato. || Luogo in che si produce o vi è polvere: polveroso.

Impusissari. V. imposessari.

Impustamentu. V. appustamentu.

Impustari. v. a. Porre sopra: soprapporre. || Far cataste: accatastare. || Metter le lettere alla posta: impostare. || T. mil. Metter in punto l’arma per isparare: impostare. || Collocare le schiere, le sentinelle a’ loro posti: postare. || Assettare. || Detto di botte, fare che essa stia immota sui sedili: calzar una botte (Pal. Voc. Met.). || Per appustari. V. || rifl. a. Prender posto: postarsi. P. pass. impustatu: sovrapposto. || Impostato ecc.

Impustatura. s. f. Il porre sopra: sovrapponimento. || L’impostare: impostatura.

Impustimari. v. intr. Far postema: impostemire. P. pass. impustimatu: impostemito.

Impustimazioni. V. pustimazioni.

Impusturatu. add. fig. Che spesso bofonchia o rimbrotta: brontolone, rampognoso. || Dicesi di persona molesta che uno non puossi levare di attorno: appiccicoso.

Impustura. V. impostura.

Impusturatu. V. in imposturari. || Per impunutu.

Imputabbili. add. Che può esser imputato: imputabile.

Imputamentu. s. m. Lo imputare: imputamento.

Imputari. v. a. Attribuire, ascrivere la colpa ad alcuno: imputare. P. pass. imputatu: imputato.

Imputaturi. verb. m. Chi o che imputa: imputatore.

Imputazioni. s. f. Attribuimento di colpa dato senza prove sufficienti: imputazione.

Imputridiri. v. intr. Divenire putrido: imputridire. P. pass. imputridutu: imputridito.

Imputruniri. v. a. Far divenir poltrone: impoltronire. || intr. e rifl. a. Divenir poltrone: impoltronire e impoltronirsi. P. pass. imputrunutu: impoltronito.

Impuvirimentu. s. m. L’impoverire: impoverimento.

Impuviriri. V. impoviriri.

Impuzzari. v. a. Immergere in pozzo: appozzare. || fig. Nascondere. || ’mpuzzari ad unu. V. ’mbaddunari. || Per appestare, empir di puzzo: impuzzare, appuzzare.

Impuzzittari. V. ’mpuzzari.

Supplemento

[p. 1147 modifica] [p. 1148 modifica] [p. 1149 modifica] Imbrugghiari. Detto di matassa e simile: arruffare.

Imbuttari. fig. Tirare per sè, guadagnare.

Imbuttu. s. m. fig. Guadagno; scrocconeria.

Immarutu. V. jimmurutu.

Impampinatu. add. Impampinato. || Accestito.

Impinnari. fig. Cominciare ad essere uomo.