Nuovo vocabolario siciliano-italiano/SQ

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[p. 964 modifica] Squacinari. v. a. Levar la calcina da’ muri guastando l’intonaco, o da altre cose che contengano calcina: scalcinare. P. pass. squacinatu: scalcinato.

Squacisi. s. m. Scaglia di legno che resta quando si taglia un albero o che: stiappa.

Squàcquara. s. f. Sterco liquido: squacchera.

Squacquaramentu. s. m. L’aprirsi, lo allargarsi fuor di modo: squarciamento.

Squacquarari. v. a. Allargare sformatamente: squarciare (met.). || V. squatraciari. || Spalancare, scombussolare: squinternare.

Squacquaratamenti. avv. Aperto sformatamente: squarciatamente (Mal.). || Sconciamente: squacqueratamente.

Squacquaratu. add. Allargato sformatamente: squarciato. || Squinternato. || Detto di voce dissonante, discorde, sconcio: squacquerato.

Squadamentu. s. m. Lo scaldare: scaldamento. || Scottamento. || Arrabbiamento.

Squadari. v. a. Indurre il caldo in checchessia, e per lo più per mezzo dell’acqua bollente: scaldare. || Far cottura in un corpo: scottare. || L’effetto che il soverchio caldo fa alle piante: arrabbiare, ribollire, alidire. || Per scannaliari § 2: aver sentore, aver fumo. || rifl. a. Bruciarsi: scottarsi. || Quell’infiammarsi della pelle dei bambini fra le cosce, pel continuo orinare: incuocere.

Squadata. s. f. L’azione dello scaldare: scaldata. || Scottatura. || Ribollita.

Squadatedda. dim. di squadata.

Squadatina. s. f. L’istesso che squadata.

Squadatizzu. avvil. di squadatu.

Squadatu. add. Da scaldare: scaldato. || Scottato. || Arrabbiato, ribollito. || Incotto. || Dicesi anco del legno che mostri nelle sue fibre un principio di putrefazione: vergheggiato, riscaldato. || Prov. cani squadatu fui l’acqua fridda: chi è scottato una volta l’altra vi passa su.

Squadatura. s. f. Scaldamento, scottatura. || Quel rossore che vien a’ bambini sulle cosce ove passa spesso l’orina: incotto, intertrigine.

Squadumaru. V. strifizzaru.

Squagghiamentu. s. m. Lo squagliare: squagliamento. [p. 965 modifica]

Squagghiari. v. a. Liquefare, struggere: squagliare. || Sciupare, scialacquare: smagare (Tommaseo D.). || intr. Smagrire. || Venir meno; e anco: morire. || rifl. a. Squagliarsi. || Struggersi. || squagghia, detto con irruenza, significa: va via. || lu talìa e ci squagghia, met. modo di esprimere sviscerato e geloso amore. P. pass. squagghiatu: squagliato. || Smagrito, ecc.

Squagghiata. s. f. L’azione dello squagliare o squagliarsi. || a la squagghiata di la nivi, modo prov., da ultimo. || Prov. a la squagghiata di la nivi si vidinu li pirtusa: al levar delle tende si conosce la festa.

Squagghiatedda. dim. di squagghiata.

Squagghiateddu dim. di squagghiatu.

Squagghiatina. Lo stesso che squagghiata V.

Squagghiu. V. squagghiumi. || irisinni a lu squagghiu, venir meno, struggersi.

Squagghiumi. s. f. La cera o sego che scola dalla candela accesa: strutta, colatura.

Squagghiuni. s. m. Chi sciupa, sciupatore: sciupone.

Squagliari. V. squagghiari e seg.

Squalembrici (A. V. squalerciu.

Squàllidu. add. Scolorito, smunto: squàllido. || met. Bujo; mesto: squallido.

Squalluri. s. m. Pallidezza eccessiva: squallore.

Squama. s. f. Scaglia di pesce, e di serpente: squama. || Per sim. altre cose dure fatte a foggia di squame: squama.

Squamari. V. scardari, § 2.

Squamusu. add. Che ha squama, o che somiglia a squama: squamoso. || Per sim. crostoso: squamoso.

Squamuzza. dim. di squama: squametta.

Squarari. V. squadari.

Squarcettu, Squarciafogghi. s. m. Quaderno che i mercanti tengono per semplice ricordo: squarcio, squarcetto.

Squarciari. v. a. Rompere, stracciare sbranando: squarciare. || met. Aprire, spalancare: squarciare || rifl. a. Squarciarsi. P. pass. squarciatu: squarciato.

Squarciata. s. f. Colpo che squarcia: squarciata.

Squarciatu, Squarciaturi. s. m. Quella parte di muro tagliata a sghimbescio nell’apertura di finestre o porte, accanto agli stipiti: sguancìo, spalletta.

Squarciteddu. dim. di squarciu: squarcetto.

Squarciu. s. m. Brano di checchessia: squarcio. || Quaderno che i mercanti tengono notandovi le partite per semplice ricordo: squarcio.

Squarciunarìa. V. smargiazzarìa.

Squarciuni. V. sfarduni. || V. squarciaturi. || Spaccone, millantatore: squarcione.

Squarquarari. v. intr. Far la voce del corvo: crocidare.

Squartamentu. s. m. Divisione fatta in quarti, e dicesi del corpo di animale per lo più: squartamento. || Laceramento: squartamento.

Squartari. v. a. Divider in quarti: squartare. || Sbranare, squarciare. P. pass. squartatu: squartato.

Squartariari. v. a. freq. di squartari: lacerare, dilaniare. || Stracciar in brani: sbrandellare. || Rapire con forza, con violenza: arraffare. P. pass. squartariatu: lacerato, dilaniato. || Sbrandellato.

Squartariata. s. f. L’azione del dilaniare, dello sbrandellare.

Squartata. s. f. Lo squartare.

Squasamentu. s. m. L’atto e l’effetto dello scalzare: scalzamento.

Squasari. v. a. Trarre i calzari di gamba o di piede: scalzare. || T. agr. Levar la terra intorno alle barbe degli alberi e delle piante: || putiri quasari e squasari ad unu, essergli superiore in sapere, capacità ed altro. P. pass. squasatu: scalzato.

Squasata. s. f. L’azione dello scalzare.

Squasatura. s. f. Scalzamento: scalzatura. || Calzare usato, vecchio: ciabatta.

Squasaturedda, dim. di squasatura nel § 2.

Squasi. È un ripieno che spesso sta per interrogazione, sta per quasi, e s’usa in vari altri modi (Ne’ contorni di Siracusa).

Squasunazzu, pegg. di squasuni. Uomo abietto, mascalzone: scalzacane.

Squasuneddu. dim. di squasuni.

Squasuni. add. e s. Persona abietta o povera in canna: scalzo.

Squasunari. v. a. Volgere e rivolgere minutamente e attentamente le carte de’ libri: squadernare. || Per squintirnari V.

Squatra s. f. Strumento per fare o riconoscere gli angoli retti: squadra. || a squatra, in dirittura di linea che formi angolo retto: a squadra. || essiri a squadra, essere in situazione perpendicolare: esser a squadra. || fari squatra, senza essere aggiustato o regolato colla squadra: fuori squadra. E fig. sregolato, disordinato: fuori squadra. || nesciri di squatra, fig., uscir de’ termini: uscir di squadra. || squatra, piccola quantità d’armati, non militi, sotto un capo: squadra, banda. || Una parte di soldati sotto un caporale: squadra. || Un numero di legni da guerra diretti da un comandante: squadra. || E in generale qualunque moltitudine determinata di persone: squadra.

Squatracchiari, Squatraciari. v. a. Guastare, sconciare, sformare, slargare sconciamente: squatrasciare (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). P. pass. squatraciatu: squatrasciato.

Squatrari. v. a. T. geom. Render quadro o ad angoli retti checchessia: squadrare. || Descriver o misurare minutamente una cosa, quasi colla quadra: squadrare. || met. Guardar minutamente da capo a piè una cosa, considerandola: squadrare. P. pass. squadratu: squadrato.

Squatrata. s. f. L’azione dello squadrare.

Squatratedda. dim. di squatrata.

Squatratura. s. f. Lo squadrare, e lo stato della cosa squadrata: squadratura.

Squatraturi. s. m. Quell’operaio che squadra mattoni o simili: squadrino.

Squatriciari. V. squatraciari.

Squatrigghia. s. f. Piccola squadra o banda: squadriglia.

Squatriri. V. scaltriri, e così squatritu: scaltrito.

Squatru. s. m. T zool. Pesce che ha la lingua larga, sottile, liscia, appuntata; nel dinanzi pure sono le narici ricoperte di pelle; gli occhi piccoli, con pupilla verde mare, ed iride gialla: squadro. Squalus squatina L. || La pelle [p. 966 modifica] del medesimo che serve a’ legnaiuoli a ripulire il loro lavoro d’intaglio: pelle di pesce. squatru per squatra al § 1, onde fari un squatru cull’occhiu d’una cosa, squadrarla cogli occhi. || E il prov. d’un lignu stortu nun si fa lu squatru: il lupo non caca agnelli. || squatru fausu. V. capusirratu.

Squatrunari. v. a. Fare squadroni, ordinare squadroni: squadronare. || rifl. a. Schierarsi: squadronarsi. P. pass. squatrunatu: squadronato.

Squatruneddu. dim. di squatruni: squadroncello, squadroncino.

Squatruni. s. m. T. mil. Anticamente valeva schiera, battaglione, oggi è una parte del reggimento di cavalleria, per lo più composta di cento cavalli: squadrone. || Spada di lama assai larga: squadrone. || fari lu squatruni, rotare la sciabola prestamente per non far accostare l’avversario: far il mulinello. || squatruni, è anco squadra grande di legno come il quartabuono: squadrone.

Squatrusciu. add. Uomo da nulla: squasimodeo, uccellaccio.

Squattara. s. f. Sorta di rete a maglie larghe.

Squerennari. v. a. Scusare, torre via la colpa: scolpare, scagionare. || rifl. a. Scolparsi (da querennari).

Squerennu. add. Biasimabile: biasimevole. || Disonesto, sporco. || Sconcio, scomodo. || Sconnesso, sconclusionato.

Squiccialoru. V. scupittuni (a Modica). Quasi dicessesi schiccialoru da schizzare.

Squiddu. s. m. Suono: squillo. || V. sguiddaru.

Squietari. V. sguitari e simili.

Squigghiari. V. sguiddariari. || Scappare tutti e a un tratto: spulezzare.

Squigghiu. V. sguiddaru. || add. Di voce o suono acuto: squillante.

Squinci. Nella frasepassari squinci e linci, cioè parlare affettato, ricercato: parlare in punta di forchetta, parlar sul quinci e quindi, parlar pel fil della sinopia.

Squintirnari. v. a. Sconcertare, scombussolare, mandar sossopra: squinternare. || fig. Disturbare il cervello altrui: perturbare. P. pass. sguintirnatu: squinternato.

Squisilli. s. m. pl. Lezii amorosi, smiacii: squasillo.

Squisitamenti. avv. Con isquisitezza: squisitamente.

Squisitissimamenti. avv. sup. Squisitissimamente.

Squisitizza. s. f. Qualità astratta di ciò che è squisito: squisitezza.

Squisitu. add. Eccellente nel suo genere, di perfetta qualità: squisito. Sup. squisitissimu: squisitissimo.

Squitari. V. egualari. || Vendicare. || Gastigare (Scob.).

Squitatu. add. Senza pensieri: spensierato. E in Napoli dicono squitatu a uno scapolo; infatti, lo scapolo ha per lo più meno pensieri dell’ammogliato.

Squittinari. V. scrutinari al § 2.

Squittiniu. V. scrutiniu.

Supplemento

[p. 1155 modifica] [p. 1156 modifica] Squaddamaru. V. strifizzaru. [p. 1157 modifica]