Nuovo vocabolario siciliano-italiano/BR

BR

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BO BU

[p. 126 modifica]Braca. V. vraca.

Bracali. V. vracali.

Braccami. s. m. Vettoni di quercioli, o simili legname, che si taglia per lo più per abbruciare: fruscone.

Bracceri. s. m. Quegli, sul braccio di cui si appoggiano le dame nell’andare: bracciere.

Bracchïari. v. intr. Cercar minutamente, tolta la simiglianza da’ bracchi: braccheggiare. || Fiutare, odorare: braccheggiare. P. pass. bracchïatu: braccheggiato.

Bracchittuni. V. ferru di lu caminu: alare.

Bracciali. s. m. Arnese di legno addentellato nel contorno, che arma il braccio per giocar al pallon grosso: bracciale.

Bracciali. s. m. pl. Certi tratti ne’ lati interni della carrozza, che servono d’appoggio al gomito di chi è in carrozza: riposi. (Car. Voc. Met.).

Braccianti. s. m. Chi si guadagna da vivere con le braccia in cose tutte meccaniche: bracciante.

Bracciu. V. vrazzu. || Pioli ornati che stanno agli angoli degli sguanci di finestre per ornamento e per tenere rialzate le tende: bracciuolo.

Bracciulettu. s. m. Arnese di lusso di oro o altro che portan le donne al braccio: braccialetto.

Braccu. s. m. T. zool. Varietà di cane, che serve alla caccia per trovar lepri, quaglie ecc: bracco. || Per sim. siminatu braccu: sparpagliato.

Braceri. s. m. Vaso di metallo, dove si pone fuoco onde riscaldare: braciere.

Brachi di cucca. ( D. B.) Sorta di pianta: vilucchio maggiore.

Bràcia. s. f. Fuoco senza fiamma che resta dalle legna bruciate: brage, bragia, brace, bracia. || Dicesi pure ai carboni di legne minute spente: brace. || aviri la bracia a li pedi: aver gran fretta.

Braciola. s. f. Fetta di carne cucinata ravvolta, polpetta: braciuola avvolta.

Braciuletta. s. f. Braciuola più piccola: braciuolina.

Braciulittina. V. purpittedda.

Brama, s. f. Desiderio vivissimo: brama.

Bramàbbili. add. Che può o dev’esser bramato: bramabile.

Bramari. V. abbramari.

Brami. V. abbramu.

Bramòria. s. f. L’opposto di liberalità, per la quale oltre al dovere si tiene quello che si possiede senza pur darne altrui: illiberalità, ingenerosità, tenacità.

Bramusamenti. avv. Con brama: bramosamente.

Bramusìa. s. f. Brama: bramosia.

Bramusu. add. Che ha brama: bramoso. Sup. bramusissimu: bramosissimo.

Branca. s. f. Zampa d’innanzi con unghia; piede d’uccello rapace: branca. || Per sim. Mano d’uomo afferrante, o gamba del polpo: branca. || branca di s. Margarita V. granfa ecc.

Branca ursina. s. f. T. bot. Pianta che ha le foglie pennato-fesse, sinuose, i fiori disposti a spiga, e brattee colorate: acanto, acanto molle, branca ursina, cardanione. Acanthus mollis L. || branca ursina spinusa, foglie pennato-fesse, spinose: acanto spinoso, acanto selvatico, branca ursina selvatica.


Brancicuni (A. V. grancicuni (a.

Brandu. s. m. Spada: brando. || Per tumulo.

Branna. s. f. T. mar. Letto di cui si servon i marinai nelle navi: branda. L’usan oggi anco i soldati.

Brannuni. V. blanduni.

Brascu. V. brassica.

Brasili. s. m. T. bot. Pianta di fiori giallognoli di cui si fa tabacco. Nicotiana rustica L. || Specie di tabacco in polvere: brasile.

Brassica marina. s. f. T. bot. Cavolo marino: brassica marina, soldanella.

Brattarìa. V. blattarìa.

Bravarìa. (Atanasio da Aci) s. f. Valentia, valore: braverìa.

Bravazzaria, Bravazzata. V. sbravazzata.

Bravazzu. s. m. pegg. di bravu, che millanta bravura: bravaccio, bravazzo.

Bravijari. (Scob.) E il Caruso ha: braviggiari: v. intr. Dicesi de’ cavalli quando si metton in brio: braveggiare. || Per sim. Far il bravo: braveggiare.

Bravizza. s. f. Bravura: bravezza.

Bravu. add. Valoroso, animoso: bravo. || Eccellente in arte o altro: bravo. || Probo, umano e simili qualità: bravo. Si dice enfaticamente per approvare od anco iron.: bravo. Sup. bravissimu: bravissimo.

Bravura. s. f. Astratto di bravo: bravura. || L’atto stesso di chi fa il bravo: bravura. || Maniera franca di condurre cose difficili in arte: bravura.

Brazzali. V. vrazzali.

Brazzu. V. vrazzu.

Breccia. s. f. T. mil. Apertura nelle mura di difesa prodotta dalle palle o mine nemiche: breccia. || fari breccia fig. far colpo, impressione: far breccia.

Bremi. s. f. pl. Funicelle sottili per attaccar le paromelle alle reti: maestre, ralinghe. || bremi di suvaratu: testa, scagliette da sughero. || bremi di chiummu o cruni: scagliette da piombo. (An. Cat.).

Brevementi e Brevimenti. avv. Con brevità: brevemente. || Finalmente, in conclusione: brevemente.

Brevettu. s. m. Rescritto di special privilegio dato da principe o altro: brevetto. || Atto notariale, che consegnasi agl’interessati in originale munito di tutte le legalità: brevetto.

Brevi. s. m. Striscia di carta o simile, con iscrizione: breve. || Lettera o mandato papale: breve. || In musica è una nota equivalente a due battute: breve.

Brevi. add. Dicesi di tempo corto, o cosa che possa farsi in poco tempo: breve. || Facile: breve.

Brevi. avv. Brevemente: breve. || fra o tra brevi, brevemente: in breve, di breve. || brevi: imminente.

Breviariu. s. m. Quel libro delle ore canoniche pe’ preti: breviario. || L’ufficio che devono dire giornalmente i sacerdoti: breviario.

Breviatura. V. abbreviatura.

Brevità. s. f. Astratto di breve: brevità.

Briari. V. brigari. || V. sbrigari.

Briccunarìa. s. f. Costumi ed azione da briccone: bricconeria. [p. 127 modifica]

Briccunata. s. f. Atto, opera da briccone: bricconata.

Briccunazzu. s. m. pegg. di briccuni: bricconaccio.

Briccuneddu. s. m. dim. di briccuni: bricconcello.

Briccuni. add. Dicesi di persona di malvagi costumi: briccone.

Briccuniari. v. intr. Menar vita da briccone: bricconeggiare.

Briciu. V. ’mmatticatu.

Bricu. V. vricu.

Bridò. s. m. T. scud. Sorta di imboccatura sottile che ponesi al cavallo per fargli tener alta la testa: filetto (Fr. bridon).

Briduni. s. m. T. scud. Filetto men leggiero che si mette al cavallo per poterlo tener a segno nello strigliarlo ecc.: filetto di stalla.

Briga. s. f. Intrigo più scoperto: briga. || Noja, fastidio: briga. || Lite, controversia, nimicizia: briga. || Faccenda: briga.

Brigaderi. s. m. T. mil. Uffiziale superiore che comanda una brigata: brigadiere. || Ne’ reggimenti di cavalleria e presso i carabinieri è colui che comanda una squadra come il caporale della fanteria: brigadiere.

Brigaloru. s. m. Chi briga, intrigatore: brigatore. || Sedizioso.

Briganti. s. m. Perturbatore dello Stato, malandrino: brigante.

Brigantinu. s. m. T. mar. Bastimento di basso bordo che ha un albero di maestra, uno di trinchetto ed uno di bompresso: brigantino.

Brigari. v. intr. Ingegnarsi d’ottenere checchessia: brigare. P. pass. brigatu: brigato.

Brigata. s. f. Adunanza d’amici, di gente, conversazione: brigata. || Nel mil. due reggimenti con bersaglieri, cannoni, genio ecc.: brigata. || Prov. pocu brigata vita beata, l’esser in pochi è meglio: poca brigata vita beata.

Brìgghia. s. f. Strumento che cinge la testa del cavallo per guidarlo: briglia. || Chiamiamo anco brigghia il morso o freno che si adatta alla bocca del cavallo per guidarlo colle redini. || a brigghia sciota: a briglia sciolta, velocissimamente. || teniri in brigghia: tener in briglia, tener in freno. || la brigghia doma lu cavaddu e la discipplina la gioventù: la briglia regge il cavallo e la prudenza l’uomo. || brigghia e bacchetta fannu bonu cavaddu: briglia e sprone fanno il caval buono. || T. mar. Manovra ferma per legar l’albero di bompresso collo sperone delle navi più avanti che sia possibile affinchè resista contro gli stragli: briglia.

Brigghïari. v. intr. Far baje, scherzare: ruzzare.

Brigghiàru. s. m. Chi fa o vende briglie: brigliajo, frenajo.

Brigghicedda. s. f. dim. di brigghia: briglietta.

Brigghiolu. V. bugghiolu.

Brigghiu. s. m. nel pl. brigghia, rocchetti di legno piccoli ad uso di giocar al bigliardo o a pallottole: birilli. || re di brigghia, nel gioco de’ birilli è il birillo di mezzo: matto. || jocu di brigghia: giuoco di pallottole che vanno contro i birilli messi ritti: gioco di birilli. || scunzari o guastari li brigghia, sconcertare un affare una cosa mentre si sta facendo: sconciar le uova nel paniere. || brigghiu salatu, detto per ispregio, cosa che non si approva, non si accetta, o di cui non sovvenga il nome e dileggiando. || brigghia salati, motto pungente per contraddire o riprendere chi asserisca, chieda o consigli cosa contraria al nostro sentimento: zucche! zucche fritte! || Brio smodato: ruzzo, zurlo. || mettiri in brigghiu, smoviri lu brigghiu: entrar in brio, metter in brio. Io crederei fosse la voce briu pronunziata altrimenti e a cui si sia alterato il senso. || Pasq. la registra nel senso anco di stizza.

Brigghiusu. V. brigghiutu.

Brigghiuteddu. s. m. dim. di brigghiutu: briosetto.

Brigghiutu. add. Pien di brio, inclinato alla burla al sollazzo: brioso, sollazzevole, burlone. || Petulante, civettone. || Aggiunto a colori: brioso.

Brignoli. V. atrigna.

Brillantari. v. a. T. oref. Tagliar una gemma a faccette: brillantare. || Ridurre a faccette qualunque corpo. P. pass. brillantatu: brillantato.

Brillantè. s. m. Tessuto di cotone tutto seminato di punti (Fr. brillanté. P. pass. del v. brillanter).

Brillanteddu. s. m. dim. di brillanti: brillantuzzo.

Brillanti. s. m. Il diamante brillantato o incastonato in qualche lavoro: brillante. || add. Che brilla: brillante. || Detto ad uomo, brioso, spiritoso: brillante. || Detto di opera gradevole, soddisfacente: brillante. || Detto di vino, quando versato nel bicchiere, non fa spuma che resista: brillante, smagliante (Pal. Voc. Met.). Sup. brillantissimu: brillantissimo.

Brillantinu. s. m. dim. di brillanti.

Brlllantinu. add. Che par brillante: brillantino.

Brillantissimamenti. avv. sup. fig. Con tutto il brio, vaghezza.

Brillantuni. add. accr. di brillanti.

Brillari. v. intr. Splendere vivace delle stelle, gemme, occhi ecc: brillare. || Fig. Quel dimostrar la gioja dagli atti, dagli occhi: brillare.

Brina. s. f. Rugiada congelata: brina.

Brìnnisi. s. f. Quell’invito o saluto, che si fa alle mense in bevendo: brindisi. || fari un brinnisi di na cosa, rinunziarvi affatto, non voler parteciparne.

Brinnisiari. v. intr. Far brindisi: brindare.

Brinnulettu. s. m. dim. di brinnulu.

Brìnnulu. s. m. Piccolo frammento rotondo di cristallo, prismi: condolino. Forse da brendolo, un pezzo.

Brinzi. V. imbrici.

Briognia. V. vergogna.

Brionia. s. f. T. bot. Pianta che ha i fiori sterili in una pianta, e fecondi in un’altra separata, foglie cuoriformi, palmate, lobate, dentate, scabre: brionia, zucca salvatica, pianta della fata. Bryonia dioica L.

Brisca. s. f. Sorta di calesse. || Per vrisca V.

Briscusu. add. (D. B.) caciu briscusu: cacio spugnoso, occhiuto.

Brittu. (D. B.) s. m. T. bot. Erba incomoda negli orti: blito, biedone. || V. gira.

Brìu. s. m. Quella vaghezza, vivacità che risulta dal galante portamento, o dall’allegra aria della persona, si dice anco di animali: brio. || Per [p. 128 modifica]sim. ogni cosa che abbia vaghezza e leggiadria: brio.

Briusamenti. avv. Con brio.

Briuseddu. add. dim. di briusu: briosetto.

Briosu. add. Che ha brio: brioso. Sup. briusissimu: briosissimo.

Brivillu. s. m. Strumento villereccio di due bastoni di cui uno a un capo ha una corda che lo congiunge al capo dell’altro bastone a guisa di frusta, e serve a batter il grano: coreggiato.

Brivinu. s. m. Involtino con entro reliquie, da portarsi al collo: brevicino.

Brò. V. burò. || Armadietto con cassette sotto.

Bròcca. s. f. Una canna divisa a forca che serve a côr fichi: brocca, broccia. || Quel bastone che tiene discoste le sportone per agevolar il somaro: pertica. || brocchi di ganghi: le radici dei denti. || Per sim. qualunque oggetto terminante a forca. || Piccolo ramicello che si taglia da un albero per innestarlo e viene dall’Ital. brocco: marza; onde nzitari a brocca: innestar a marza, tagliando pello lungo il capo del pedale o del ramo salvatico e imbiettandovi la marza domestica. || brocca mi chiamu e di cugnomu zimmili, modo basso per dire che uno di alcuna cosa non ne vuol saper nulla. || Vaso di terra da contener acqua o altro: brocca.

Broccia. s. f. V. furcina nel volgo è rimasto il diminutivo molto in uso. || Per sbria V. (Fr. broche).

Bròcciu. s. m. Spezie di calesso scoperto a due posti, a due o a quattro ruote: baroccio, biroccio, birba.

Broccu. (D. B.) s. m. Il pollone che rimette dal bosco tagliato: brocco, sprocco.

Bròcculu. V. vrocculu. || Nel Catanese per sparaciu V.

Brocia. V. broscia.

Brodu, Broru e Vroru. s. m. L’acqua ove si è cotta carne o altro commestibile, e si dice d’ogni decotto: brodo. || jirisinni in brodu: patir flusso, scorrenza e fig. provar grandissimo piacere: andar in brodetto. || brodu squadatu, diconsi gli encomii od offerte fatte per finzione e fuor di tempo. || nun manciamu carni, vivemu brodu: modo prov. esprimente il bisogno di accomodarsi ai tempi. || nun nni vuliri a brodu: non volerne nè cotto nè crudo, non voler caccia di una cosa; non volerne sentire, non voler fare una cosa. || brodu sgrasciatu: brodo digrassato.

Brogna. s. f. T. zool. Sorta di testaceo o chiocciola in forma di cono: buccino, conca di tritone. Triton Nodiferum Lam. || brogna di li rari cu la vucca russa, più piccola della precedente: tritone variamente colorato. Triton variegatum Lam. || Spezie di tromba marinaresca formata da essa conchiglia: buccina.

Bromi. V. chiaiti.

Bromu. s. m. T. zool. Animale che vive in mare: polmone marino, potta marina o di mare.

Bronchi. s. m. pl. T. anat. Ramificazioni della trachea nei polmoni: bronchi.

Bronchiali. add. T. anat. Da bronchi: bronchiale.

Bronchiti. s. f. T. med. Infiammazione della parte interna dei bronchi: bronchite, bronchitide.

Bròscia. s. f. Quello spazio della terra nel campo tra solco e solco, nel quale si gettano e si ricuoprono i semi: porca.

Brosciari la terra (Mal.). Far le porche. || Solcare.

Brua. V. ’mprua.

Bruali. Idiotismo per plurali V.

Braca. s. f. T. bot. Albero che ha lo stelo con molti rami sottili; foglie piccole, lanceolate, embriciate; fiori bianchi con una brattea in ispiga debole: tamerice, tamerige, tamerigia. Tamarix gallica L.

Brucatu. V. bruccatu.

Bruccata. s. f. Colpo, riscontro: broccata.

Bruccateddu. s. m. dim. di bruccatu: broccatino.

Bruccatu. s. m. Sorta di pannina di seta, o drappo grave tessuto a brocchi, cioè ricci: broccato.

Bruccatura. V. bruccata.

Bruccedda. V. tradenta.

Bruccetta. V. furchetta.

Bruccheri. s. m. Piccola rotella: brocchiere.

Brùcchia. s. f. Rimessiticcio, rampollo: brocco, sbrocco.

Brucchiari. v. a. Tagliar alle piante le messe nuove, mal situate e superflue inutili: sbroccare, sbroccolare. P. pass. brucchiatu: sbroccato, sbroccolato.

Brucchiata. s. f. Lo sbroccare: sbroccata.

Brucchireddu, Brucchiricchiu. s. m. dim. di bruccheri: piccolo brocchiere.

Bruccittata. V. furchittata.

Bruccittedda. V. furchittedda.

Bruccittuni. V. furchittuni.

Brùccula. V. vruccula.

Brucculuni e Vrucculuni. V. vrucculuni, V. vrucculusu.

Bruciareddu. s. m. Spighe primaticce non pervenute a perfetta maturazione. || Manipolo di spighe non secche, abbruciacchiate, l’usano mangiare i contadini. || Met. ingiusta o accidental arsione: abbruciamento.

Bruciari. V. abbruciari.

Bruciola. V. braciola.

Bruciolu. s. m. Piccoli tumoretti che sogliono nascere nella cute e cagionarvi rubore e gran prurito: sudàmini.

Bruciulitu. V. bruciuri.

Bruciuluni. s. m. Vivanda di carne ravvolta con dentro dei condimenti: muccatella.

Bruciuri. s. m. Sentimento incomodo di calore e di dolore prodotto da puntura o da scottatura o dal contatto di qualche cosa che irriti una parte sensibile: bruciore.

Bruculuni. s. m. Gran bernoccolo: bernoccolone.

Brudacchia. V. vrudacchia.

Brudacchiaru. V. brudaru.

Brudacchiata. V. vrudacchiata.

Brudacchieri. V. vrudacchieri.

Brudacchiusu. V. vrudacchiusu.

Brudagghia. s. f. Mescolamento di varii brodi: intruglio, brodiglio, broscia.

Brudami. V. vrudami.

Brudaria. s. f. L’adulare: adulazione.

Brudaru. s. m. Amatore di brodo: brodajo.

Bruddu. s. m. Allegria: ruzzo, zurlo. || mittirisi ’m bruddu, mettersi in allegria: andar in zurlo || teniri ’m bruddu ’na jinia, modo prov., dar [p. 129 modifica]noja molestia o eccitar a tutti. Forse dall’Ital. brullo (Tomm. D.) presa l’azione per l’agente.

Bruderi. V. vruderi. || V. cunteri.

Brudettu. V. vrudettu.

Brudò. V. bridò.

Brudusu. V. vrudusu.

Bruffìca. (An. M.) V. ’mpuddicchia.

Bruffuliari. V. sbruffari.

Brugghiu. V. bruddu. || V. morvu.

Brugghiusu. V. murvusu.

Brugisotta. V. burgisotta.

Brugnicedda. s. f. T. bot. dim. di brogna: buccinetta. || brugnicedda passulina di niuru picculu: lossostoma ondosa. Loxostoma undata Biv. Bern. || brugnicedda vranca liscia di rina: lossostoma denticciuolo. Loxostoma denticulus Biv. Bern. || brugnicedda vranca rizza di rina: mangelia reticolata. Mangelia reticulata Risso. || brugniceddi picculi ’mmischi di rina: lossostoma a puntini. Loxostoma punctulata. Biv. Bern.

Bruili. add. Molto grasso: grassone. Da bovi quasi buvili a mo’ di bue.

Brunazzu. add. Alquanto bruno: brunazzo.

Brunedda. s. f. T. bot. Pianta che ha la radice alquanto nera di fuori, grossa; stelo ramoso, peloso; foglie lanceolate, ovate, scabre, scorrenti; fiori rossi o bianchi giallicci peduncolati, e la spica rada: consolida maggiore, prunella. Simphytum officinale L.

Brunettu. add. dim. di brunu: brunetto.

Brunìa. V. burnia.

Brunitteddu. vezz. di brunettu: brunettino, brunettuccio.

Brunizza. s. f. Astratto di brunu: brunezza.

Brunnu. V. biunnu e i suoi derivati.

Brunottu. add. Che ha alquanto del bruno: brunotto.

Brunu. add. Di color nereggiante: bruno.

Brunzeddu. V. pinzeddu.

Brunzettu. s. m. Statuetta o medagliuzza di bronzo.

Brunzinu. add. Di color bruno di bronzo: bronzino, bronzetto. || Colorato ad imitazione del bronzo: bronzino.

Brunzista. s. m. Artefice che lavora bronzo: bronzista.

Brunzu. s. m. Metallo composto di stagno e di rame, a ragione di undici o dodici di stagno e cento di rame: bronzo.

Brunzullina. s. f. Piantone su cui s’innesta altra pianta e particolarmente l’azzeruola.

Brusca. s. f. Strumento di setole, onde si puliscon i cavalli: brusca. || Per scupitta V.

Bruscamenti. avv. Con modo brusco: bruscamente.

Bruschettu. s. m. Una parte della carne di majale non ispogliata della cute, e propriamente quella ove il lardo che la copre è più sottile.

Bruscia. s. f. Sorta di pennello grande che serve ad imbiancar le mura: pennella.

Brusciu. s. m. T. capp. Pezzuolo d’asse con maniglie, che serve a calcare le falde del cappello dopo che sono battute all’arco: calcatoja.

Brusciura. s. m. T. libr. Libro di poche pagine: opuscolo. || in brusciura chiaman i librai i libri non tagliati ne’ fogli. || E anco i non rilegati. || ligari a brusciura: legar alla rustica, cartolinare. (Fr. brochure).

Bruscu. add. Austero, piccante molto: brusco. || Detto di tempo, rannuvolato: brusco. || nutizii, paroli bruschi: cattive, brusche. || li così vannu bruschi: i tempi volgon male.

Bruscu. s. m. T. bot. Pianta che ha le foglie numerose, ovate, acute, pungenti, scabre, coriacee, sessili; fiori piccoli biancastri, i frutti rotondi, polposi di un rosso vivace: brusco.

Brustiari. V. cardari.

Brutali. add. di brutu, a somiglianza di bruto: brutale. Sup. brutalissimu: brutalissimo.

Brutalissimamenti. avv. sup. Brutalissimamente.

Brutalità. s. f. Astratto di brutali: brutalità.

Brutalmenti. avv. In modo brutale: brutalmente.

Bruttamenti. avv. Con bruttezza: bruttamente.

Brutticeddu, Bruttiddu. add. dim. di bruttu: bruttacchiolo, bruttino.

Bruttimi. s. m. Ciò che si ricava da’ cessi votandoli: sozzume, bruttizie, lordume, schifezza.

Bruttizza. s. f. Astratto di bruttu: bruttezza. || Schifezza, lordura: bruttezza.

Bruttu. add. Chi manca della proporzione convenevole, sproporzionato: brutto. || Sconvenevole, disdicevole: brutto. || cci hai ad essiri a ssu bruttu: bisogna venirci al punto, voglia o non voglia non si può evitare. || nun è tantu bruttu lu virseriu o lu diavulu comu si dipinci. V. diavulu. Sup. bruttissimu: bruttissimo.

Bruttu. s. m. V. buccinu.

Bruttuliddu. add. dim. di bruttu: un po’ brutto.

Bruttura. s. f. Schifezza, lordura: bruttura. || Deformità, sconvenevolezza in opera d’arte: bruttura.

Brutu. s. m. Animale senza ragione: bruto. || fig. dicesi ad uomo irragionevole: bruto.

Bruzza. V. vusca.

Supplemento

[p. 1133 modifica] [p. 1134 modifica] [p. 1135 modifica] Bracciali. V. braccianti (Rocca).

Bracciami. V. pirciali.

Brachittuni. V. vrachittuni.

Brancari. V. abbrancari.

Brancicaloru. s. m. T. zool. Sorta di piccolo uccello: murajuolo, abbriccagnolo, rampichino.

Branzari. v. a. Lanciare.

Brattu. V. scravagghiu.

Bribbina. V. verbena.

Brillantaturi. s. m. T. oref. Artefice che dà opera allo sfaccettamento dei diamanti o di altre gemme: lapidario.

Brinzalora. s. f. Leggiera pioggia, pioggerella.

Brirò. V. bridò.

Brisciola. V. bruciola.

Brivatura. V. abbiviratura.

Brò. s. m. Freno che si mette in bocca al cavallo, più leggiero della briglia: frenello (Perez).

Broccia. V. furchetta.

Brocia. V. sprìa.

Brodu. || – lisciu: brodo lungo.

Brogna. fig. Naso grosso: nappone.

Brosceri. V. boraceri.

Brucara. V. erva di maisi.

Brucchicedda. dim. di brocca: brocchina (Guerrazzi).

Brucchiricchiu. dim. di bruccheri (Comes).

Brucciuni. s. m. Forchetta a due rebbi (Caglià).

Brucculina. s. f. La pianta nascente del cavolfiore.

Bruceri. V. boraceri.

Brucu. V. bruca.

Brudu. Idiotismo per brodu V. Così nel Caltanissettese.

Bruma. s. f. Animaletto di mare che rode sott’acqua i vascelli: bruma (Perez).

Brunettu. || Prov. è megghiu ’na brunetta grazziusa, ca ’na bianca dissapita, secondo i gusti!

Brunittolu. V. brunitteddu.

Brusillinu. s. m. Panno, lana sottile. Forse Venuto da Bruxelles in Belgio.

Bruttareddu. V. bruttuliddu.

Bruttazzu. accr. e pegg. di bruttu: bruttaccio.

Bruttu. || veniri a li brutti, venire alle cattive.

Bruvacia. V. biddaca (Rocca).

Bruzzulina. V. brunzullina. || Crataegus oxyacontha L. Spino bianco. [p. 1136 modifica]