Nuovo vocabolario siciliano-italiano/MM

MM

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MI MO

[p. 600 modifica] ’Mmaculata. V. immaculata.

’Mmadduccari. V. ammadduccari.

’Mmaddunari. V. abbaddunari. || Ingannare: metter in mezzo.

’Mmagghiulatu. add. Secco come un magliuolo: stecchito. || Aridito.

’Mmalacciatu. add. Mezzo ammalato: malazzato.

Mmalidìciri, Mmalidiri. v. a. Imprecar male: maledire, maledìcere (meno usato).

Mmaliditti. V. vivuli.

Mmalidittu. add. Da maledire: maledetto. || ’na mmaliditta, niente, un nulla: una maledetta, una malandrina. || mmalidittu e quant’è, modo di dire: per cattivo ch’egli sia. Sup. mmalidittissimu: maledettissimo.

Mmalidittuni. accr. di mmalidittu.

Mmalidizzioni. s. f. ll maledire: maledizione. || essiricci la mmalidizzioni, quando una cosa non procede bene: esservi la maledizione.

Mmalirigni! Esclamazione imprecativa, quasi dire, maledizione! E nella Mea del Lori vi è: L’ho con quei maladigni pestatori Che...

’Mmaliari. V. imballari.

’Mmalsamari. V. imbalsamari.

’Mmalucchiri. V. ammalucchiri.

’Mmaraggiarisi. V. ammaraggiarisi. || intr. Non digerirsi, imbarazzare lo stomaco.

’Mmarazzamentu. s. m. Ingombramento, imbarazzamento.

’Mmarazzami. s. f. Quantità d’ingombri: ingombrime. || Ciarpe, ciarpume.

’Mmarazzari. v. a. Impedire con arnesi o altro: ingombrare, imbarazzare. || Intrigare, impacciare: imbarazzare. || Detto di casa non assettata, tutta sossopra: esser in un monte, p. e. passi in questa stanza, abbia pazienza se trova tutta la casa in un monte. P. pass. ’mmarazzatu: ingombrato, imbarazzato.

’Mmarazzata. s. f. L’azione dell’ingombrare: ingombramento.

’Mmarazziari. v. intr. Lavorar alla meglio, far checchessia pur di non istar in ozio: lavoracchiare. || Far checchessia alla grossa e senza diligenza: acciabattare.

’Mmarazzu. s. m. Roba che apporta impedimento, scomodo: ingombro, imbarazzo. || Cosa che cagioni inquietitudine, agitazione: imbarazzo. || Intrigo, intoppo, ostacolo: imbarazzo. || – di stomacu, t. med. ammasso di materie accumulate negl’intestini: imbarazzo gastrico. || Vale pure, principio di ostruzione, intasamento: imbarazzo. || In pl. roba. E anco roba di poco conto: ciarpe, ciarpame. || Coglioni: zebedèi.

’Mmarazzuseddu. dim. Alquanto imbarazzoso.

’Mmarazzusu. add. Che imbarazza: imbarazzoso. || Che ingombra: ingombrevole. Sup. ’mmarazzusissimu: imbarazzosissimo.

’Mmarazzusuni. accr. Di molto imbarazzoso.

’Mmarcari. V. imbarcari e derivati.

’Mmarcucari. v. intr. Il maturare delle biade: sbiadire. Quasi pigliar il colore dell’albicocca (varcocu).

’Mmardari. v. intr. Metter la barda ai cavalli: imbardare. P. pass. ’mmardatu: imbardato.

’Mardinu, ’Mmardula. V. virticchiu.

’Mmardunari. V. ’mmardari.

Mmargini. V. margini.

Mmaria. s. f. Atto o detto giocoso, arguto: lazzo, lacchezzo.

’Mmarmugghiari. intr. ass. Parlare in gola e con voce interrotta: barbugliare.

’Mmarramentu. s. m. Così dicon i fabbri del turarsi dei doccioni per qualche oggetto che vi penetri: intasatura, ingrommamento.

’Mmarrari. v. a. Chiudere il passaggio per entro ad alcun canale o condotto con materie estranee: intasare, aggrommare, imbarrare. P. pass. ’mmarratu: intasato, imbarrato.

’Mmarrata. s. f. L’intasare: intasatura, V. ammarrata.

’Mmarratedda. dim. di ’mmarrata.

’Mmarratina, ’Mmarratura. V. ’mmarrata.

’Mmarraturedda. dim. di ’mmarratura.

’Mmarru. s. m. Intasamento: intaso.

’Mmarvatu. V. varvutu.

’Mmasanutu. add. Sbalordito, melenso, di mala voglia per non esser bene in sanità: balògio.

’Mmasari. V. invasari. [p. 601 modifica]

’Mmasciata. V. immasciata.

’Mmasciaturi. V. ambasciaturi.

Mmasta. s. f. Il ripiegare che si fa talora una parte del vestito o altro per racconciarlo o che: tessitura, ritreppio, basta. || Quelle pieghe a rilievo che si fanno stirando o cucendo per ornamento: cannone, cannoncino. || Cucitura abbozzata a punti lunghi: basta.

’Mmastardiri. V. imbastardiri.

’Mmastari. V. ’mmastiri.

Mmastetta. dim. di mmasta. || V. anco mmastittedda.

’Mmastinu. V. mastinu. || V. ’mmistinu.

’Mmastiri. v. a. Unire insieme i pezzi di una stoffa con punti lunghi per prova: imbastire. || T. cappell. Ridurre in falde il pelo, involtato nella pezza, la quale si piega, si ripiega, si preme, si dimena su di un banco, per disporsi alla follatura: imbastire (Car. Voc. Met.).

Mmastittedda. s. f. Cucitura che unisce i due lembi della roba: costura aperta.

’Mmastitura. s. f. Cucitura a gran punti quasi come abbozzo: imbastitura.

’Mmastu. s. m. Impedimento, ostacolo: impaccio, imbarazzo. || Noja, travaglio: briga, molestia. || dari ’mmastu, tribolare, far affaticare: dar briga.

’Mmattalari. V. invattalari.

Mmattana. V. mattana.

’Mmatticata. V. ’mmàttiti.

’Mmàttiri. v. intr. Accadere, avvenire per caso: abbàttersi. || intr. rifl. Avvenirsi, incontrarsi: imbattersi (che pare meno casuale di abbattersi). || Arrivare per caso: capitare. P. pass. ’mmattutu: abbattuto, imbattuto, capitato.

’Mmàttiti. s. m. T. mar. Sorta di vento di mezzogiorno, periodico, in alcuni mari, d’estate: imbatto. || Per ostacolo, inciampo: intoppo, imbatto.

’Mmàttitu. s. m. V. ’mmattitura.

’Mmattitina. s. f. Ostacolo, ciò a cui s’imbatte uno e onde riceve indugio: imbàttimo.

’Mmattitura. s. f. Occasione: congiuntura.

’Mmattumari. V. ammattumari.

’Mmàtula. V. ammàtula.

’Mmazzaratu. add. Sbalordito, poco vivace, abbattuto: balogio, smelenzito. || Insonnacchiato. (quasi uomo che sia stato mazzerato).

Mmè. Voce della pecora: be’.

’Mme’. Accorciatura di versu e di in versu o ’mmersu. Onde a ’mme’ di cca, in verso di qua: di qua. (All’Etna).

Mmèmmaru. Idiotismo per membru V.

Memmè. Voce di scherzo con cui chiamasi la pecora; e anche i pidocchi.

Mmennari. V. emendari.

’Mmenzu. Val quanto ’m menzu o in menzu V. a quest’ultima voce.

Mmeràculu. V. miraculu.

Mmerda. s. f. Escremento deposto dal culo: merda. || Voce di spregio di checchessia: merda. || – di palummi: colombina. || – di pecuri: pecorina. || – di gaddini: pollina. || pizzica mmerda, spilorcio: spizzeca. || facci di mmerda, per dispregio. || sangu di mmerda, antipatico, increscioso. || essiri ’ntra la mmerda fig. trovarsi mal capitato: essere nel gagno. || o mmerda o birritta russa, modo prov. che vale o bonissimo o cattivissimo: o guasto o fatto, ovvero o Cesare o niente. || mettiri la mmerda ’n cannistru, adulare e protegger gli uomini o le cose da nulla: confettar gli stronzi. || manciari mmerda di zingari, indovinare, apporsi: mangiar merda di galletto.

Mmerdausa, Mmerdavusa. s. f. Il fimo de’ bovi: bovina, buina.

’Mmernu. V. invernu.

’Mmeru. Per ’mmersu o in versu: verso p. e. mmeru li dui: verso le due.

’Mmèssiri. v. a. Indietreggiare. || V. ammuttari.

’Mmesta. s. f. Quel sacco di panno lino in cui si ficcan i guanciali: fèdera. || Guscio del grano: loppa, pula. || Ciò che veste altre cose: fòdera, coperta. || Armatura di vimini intorno i fiaschi ecc.: veste. || nesciri di mmesta: passar i termini, uscir di carreggiata. || mmesta di l’agghiannara, il guscio della ghianda; bugnolino. (Ant. Romano-Ragusa). (L’origine dev’essere da vesta).

’Mmestialiri. V. imbestialiri.

’Mmèstiri. v. a. Spingere, dare contro checchessia con: urtare. || Dar di petto: rintoppare, rimpicciare, inciampare, intoppicare. || fig. Agire all’impazzata. || Dimandar segretamente l’elemosina. || Per metter entro la fodera, vestire. || T. mar. L’urtarsi delle navi: investire (Car. Voc. Met.). || ’mmestiriccilla, accoccarla a uno: appiopparla. P. pass. ’mmistutu: urtato, rintoppato ecc. || Investito.

’Mmicchiari, ’Mmicchiri. V. invicchiari.

Mmiccimmiscu. s. m. Quasi dire mi ci mmiscu. Faccendiere, ficchino: appaltone, bracone, ciaccione.

Mmicciusa. V. micciusa.

Mmiddari. v. a. Lordare, intridere checchessia: impacciucare. || V. impiccicari. (Forse da mmerda, pronunciala d la r).

’Mmiddiri. V. inchiri. P. pass. mmiddutu: pieno.

’Mmidiusu. V. invidiusu.

’Mmilinari. V. avvilinari.

’Mmilliri. V. abbelliri.

’Mmillittari. V. imbellittari e seguenti.

’Mmillitteri. add. Carezzevole, lusinghiero, lezioso: gestroso, ficoso. (Da ’mmillittari o imbellittari, quasi esse carezze non siano che belletto).

Minari. v. a. Condurre, muovere, dimenare: menare. || minari ’na boffa, dare uno schiaffo. Simile all’use de’ Napolitani che dicono p. e. menare una mazzata e simili. || V. minari.

Mminnari. V. emendari.

’Mmintari. V. ammintari. || V. invintari.

’Mmintaturi, ’Mminteri. s. m. Chi dice bugie, inventa: bugiardo.

’Mminzigghiari. V. ’mmizzigghiari e seguenti.

’Mminzioni. V. invenzioni.

Mmiràculu. V. miraculu.

Mmirdari. v. a. Lordar di merda.

Mmirdazza. pegg. di mmerda: merdaccia.

’Mmirdicari. V. invirdicari.

Mmirdicedda. dim. di mmerda.

Mmirdiscu. add. Di chi abbia laida proclività sodomitica.

Mmirduzassu. pegg. di mmirdusu: merdosaccio. [p. 602 modifica]

Mmirduseddu. dim. Merdosetto, moccicoso. Si dice per carezzevole rimprovero a’ bambini che fanno cosa da più della loro età.

Mmirdusu. add. Imbrattato di merda: merdoso. || Si dice a giovanotto arrogantuccio: merdellone.

Mmirdusuni. accr. di mmirdusu.

Mmirè. V. midè.

Mmirenna. V. mirenna.

’Mmiriusu.V. invidiusu.

’Mmìria. V. invidia.

Mmirma. s. f. Belletta, fanghiglia: melma.

’Mmirmicari. V. invirmicari. || Per impiducchiari. V.

’Mmirmicatizzu. add. Mezzo pidocchioso.

’Mmirniciari. V. invirniciari.

’Mmisazzari. V. invisazzari.

Mmisca. s. f. Compagnia, unione, ma in mala

parte: criocca.

Mmiscamentu. s. m. Il mischiare: mischiamento, mescolamento.

Mmiscamicci. V. mmiccimmiscu.

Mmiscareddu. s. m. Chi volentieri s’impaccia dei fatti altrui: impaccioso. V. mmiccimmiscu.

Mmiscari. v. a. Confondere, mettere insieme: mescolare, mischiare. || Tramescolare le carte da giuoco: mescolare, scozzare. || – Francia e Spagna, confondere case disparate: impiastricciare, mescolar le lance con le mannaje. || – ad unu ’nt’on affari, metterlo di mezzo per agire, acconciare e simile: frammetterlo. E in mala parte, imputarlo di un male: incolparlo, accagionarlo, apporgli colpa. || Bastonare. || intr. Si dice delle malattie contagiose: appiccarsi, attaccare. Onde, mali chi mmisca: male che attacca. || Urtare, rompere contro checchessia, colpire: investire. || rifl. Intrigarsi, impacciarsi: mischiarsi, imbrigarsi. || Mettersi di mezzo, interporsi: frammettersi. E Villani scrive: non s’intramettere d’una cosa. || – li purci, unirsi carnalmente: mescolarsi, mischiarsi. P. pass. mmiscatu: mescolato, mischiato. || Frammesso ecc.

Mmiscata. s. f. Mescolamento: mischiata, mescolata. || nun la perdiri pri mala miscata, non volerla perdere di leggieri, voler tentare fin all’ultimo.

Mmiscatedda. dim. di mmiscata o mescolata: mescolatina. (V. participiu).

Mmiscateddu. dim. di mmiscatu.

Mmiscatina. V. mmiscata.

Mmiscatizzu. add. Mezzo mischiato. || Detto di male contagioso: appiccaticcio.

Mmiscatuna. accr. di mmiscata.

Mmiscatura. s. f. Il ferrare le bestie collo stesso ferro, schiodandolo prima.

Mmiscaturedda. dim. di mmiscatura.

Mmiscu. s. m. Mescuglio, mescolanza: mischio, mèscolo. || Spezie di liquore o rosolio composto: mescolanza.

Mmiscu. add. Di diversi colori: mischio. || Per mischiato: mischio, mèscolo.

Mmiscugghia, Mmiscugghiu. V. miscugghiu.

Mmiscumicci. V. mmiscamicci.

Mmiscuniari. v. a. Mescolar cose fra loro strane, o contrarie: intrugliare. P. pass. mmiscuniatu: intrugliato.

’Mmiscuttari. V. inviscuttari.

Mmisiatu. V. maltrattatu.

’Mmisitarisi. V. invisitarisi.

’Mmistialiri. V. imbestialiri.

Mmistinazzu. pegg. di mmistinu.

’Mmistiniari. V. mmèstiri.

Mmistinu. s. m. Fiera di mare: bestino.

Mmistinu. add. di bestino: bestino. || fetu di mmistinu, puzzo di bestino. Detto di uomo disadatto, che guasta, rompe, arruffa ciò che tocca: ruffellone, bestiale. || trasiri lu mmistinu mmenzu la tunnara, fig. ingerirsi persona bisbetica, da guastar ogni accordo; ovvero un prepotente fra tanti timidi e fuggenti.

’Mmistituri. s. m. Il grano rimasto entro il guscio: gran lopposo. || Nettatura: vagliatura. || Si dice ad uomo audace troppo: temerario.

Mmistizzu. add. S’usa de’ cani di razza degenerata. In ital. mestizzo si dice d’uomo nato da un Indiana ed un’Europea o viceversa.

’Mmistulirisi. v. intr. pass. Caricarsi di panni contro stagione: imbacuccarsi, incamuffarsi. P. pass. mmistulutu. imbacuccato.

’Mmistuneddu. dim. di ’mmistuni. urto.

’Mmistuni. s. m. Grande urto: urtone.

Mmisturari. V. misturari.

’Mmistuta. s. f. Urto: urtata. || Minaccia: bravata.

’Mmistutu. add. Si dice del riso ancora entro la spoglia.

’Mmitari. V. invitari.

’Mmitriari. V. invitriari.

Mmitarìa. s. f. Modo pieno di affettazione o mollezza: moina, lezio, gestro.

Mmitteri. V. mmillitteri.

’Mmitu. V. invitu e derivati.

’Mmìviri. V. invìviri.

’Mmizzamentu. V. insignamentu.

’Mmizzari. V. avvizzari. || V. insignari.

’Mmizzigghi. s. m. pl. Carezze eccedenti, smiaci, smorfie: dàddoli, vezzi, moine. (Quasi dire invezzeggi).

’Mmizzigghiari. v. a. Carezzare, far vezzi: vezzeggiare. || rifl. pron. Far il vezzoso, far delle smancerie: vezzeggiare (intr.). || Aver a sè stesso i massimi riguardi: vezzeggiarsi.

’Mmizzigghiateddu. dim. Daddolino.

’Mmizzigghiatu. add. Smorfioso, lezioso: daddoloso, ficoso, creccuto (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). || V. mugnulusu.

’Mmizzigghiatuni. accr. del precedente: daddolone.

’Mmizzigghieddu. dim. di ’mmizzigghiu: vezzolino, daddolino (Tomm. D.).

’Mmizzigghiu. V. mmizzigghi.

’Mizzigli. V. ’mmizzigghi e seguenti.

Mmoffa, Mmòffula. boffa. V.

’Mmogghiu. V. ammogghiu.

Mmorsa. V. morsa. || V. morsu.

Mmorsu. V. morsu. || mmorsu di loccu. V. pezzu di loccu.

Mmotu. V. mutu: imbuto.

’Mpizzu. V. in pizzu e così il seguente.

Mmota di campana. Il suono: tocco, rintocco.

’Mracari. V. imbracari.

Mmràculu. V. miraculu.

’Mriacari. V. ’mbriacari e derivati. [p. 603 modifica]

’Mmrignari. v.a. Far checchessia alla grossa e senza diligenza: acciarpare, acciabattare. || Far una ricucitura mal fatta o che guasti: raffrignare, impottinicciare. || Metter insieme alla peggio: raffrucchiare (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). || Far intrugli: intrugliare.

’Mmrignatu. add. V. ’ncunnatu. || Fatto alla peggio: acciarpato. || Raffrignato. || Intrugliato.

’Mmrigni. s. pl. Cose mal fatte o di vil conto: ciarpume. || Strana mescolanza di cose diverse: intruglio. || Ricucitura malfatta, che guasta: raffrigno, pottiniccio.

’Mmròcculi. V. mmizzigghi.

’Mmrogghia. V. imbrogghia.

’Mmrucciari. V. imbruccari. (Villani usò: fece muovere sue bandiere e brocciò a fedire; però è francesismo. Fr. brocher; e Sp. abrochar).

’Mmrucculamentu. V. mmizzigghi.

’Mmrucculari, ’Mmrucculiari. V. mmizzigghiari.

’Mmrugghiari. V. imbrugghiari.

’Mmruniri. V. imbruniri.

’Mmu. V. ammù. E V. anco mu.

’Mmucca. s. f. T. art. Luogo dove si commette un mezzo nell’altro: incastro, abboccatura. || V. vucca. E vale anco in bocca.

’Mmuccaminnuna. s. m. Sciocco, soro: chiappamerli, baccellone.

’Mmuccari. V. ammuccari.

’Mmuccata. V. ammuccata.

’Mmuccatura. V. imbuccatura.

’Mmucchetta. s. f. Piastra di metallo traforata secondo la figura della chiave, che si mette nell’imposta per ornamento del foro: bocchetta, borchietta.

’Mmucchi. V. imbucchi.

’Mmucciareddi. V. ammucciareddi.

’Mmucciari. V. ammucciari.

’Mmuccunata. V. ammuccunata.

’Mmudurriri. (Scob.). V. allucchiri. || V. ammuddiri.

’Mmuffulari. V. ammanittari.

’Mmurdiri. V. ’mbùrdiri.

’Mmurduliari. v. a. Cucire, attaccar alla peggio: impottinicciare, raffrignare.

Mmurgiu. s. m. Massa che si fa de’ covoni del grano: bica. E quella della paglia: pagliajo.

Mmurmari. V. ’mmarazzari.

Mmurmatizzu. add. Alquanto imbarazzato.

Mmurmu. V. ’mmarazzu. || Volume.

Mmurmurari. V. murmuriari. || Si dice di quella voce che fanno i cani quando son irritati e minacciano: ringhiare.

Mmùrmuru. V. mùrmuru e derivati.

Mmurmusu. add. Di grosso volume: voluminoso.

’Mmurniri. V. imbruniri.

’Mmurnutu. Si dice p. e. mattu e mmurnutu, per dire sagace: bagnato e cimato.

’Mmurracciari. V. ’mburracciari e ammurracciari.

’Mmurrari. V. ammurrari.

’Mmurru ’mmurru. posto avv. Fatto alla peggio: acciarpatamente.

’Mmurrunari. V. ’mburbunari.

Mmùrsia. s. f. Nome collettivo de’ vasi da cucina: stovigli (m. pl.), stoviglie (f. pl.).

’Mmurzari. V. imburzari.

’Mmusari. v. intr. Accumulare tesori: raccogliere, tesaurizzare. (Dice Pasq. che viene da borza, quasi imborzare).

’Mmusciddari. v. intr. T. pesc. Alzar le porte delle camere delle tonnaje.

’Mmussulari. V. imbussulari.

’Mmustari. v. a. Dicesi dello appiccicare che fan le cose untuose e attaccaticce: appiastricciare, appiastriccicare, impacciucare. P. pass. ’mmustatu: appiastricciato.

’Mmustatizzu. add. Mezzo appiastrato: appiccicaticcio.

Mmustra. s. f. Esempio o saggio di checchessia: mostra. || Rivolta che suol farsi a molte vesti di color differente, in ispecie alle militari: mostra. || Apparenza, dimostrazione: mostra. || I generi di mercanzia che si tengono esposti per allettar i compratori: mostra. || Quella parte dell’oriuolo, dove son segnate le ore: mostra. || Tantino di vino, olio, ecc. in piccolo fiaschetto per saggio: saggiuolo, saggio. || Prov. nun si pò lamintari d’ingannu cui pri mustra compra lu pannu, ma la mostra spesso inganna.

Mmustricedda. dim. di mmustra: mostretta, mostricina.

’Mmustulirisi. V. ’mmustari.

’Mmusturari. V. misturari.

’Mmuttari. V. imbuttari. || vinu a pista e ’mmutta: vino vergine; pigia e imbotta.

’Mmuttiri. V. imbuttiri. || V. imbuttunari.

’Mmuttita. s. f. Coperta da letto impuntita e ripiena di bambagia: coltrone. || Più pezzi di tela cuciti l’uno sull’altro, che si mettono sotto i bambini o gli ammalati, acciocchè non isporchino le materasse: toppone.

’Mmuttitu. s. m. Roba trapuntata, imbottita: imbottito.

’Mmuttitura. V. ovatta, e ’mmuttita.

Supplemento

[p. 1151 modifica] [p. 1152 modifica]Mmacialirisi. V. allianarisi.

Mmalipatimentu. V. malipatimentu.

Mmaramma. V. maramma.

Mmarazzali. V. mmarazzi al penultimo §: carabattole.

Mmarmaricu. V. smarmanicu

Mmarrilari. V. invarrilari.

Mmèndula. V. mènnula.

Mmendulara. s. f. Albero delle mandorle: mandorlo (In Messina).

Mmettiva. V. invettiva.

Mmianchiri. V. imbianchiri.

Mmiari. V. inviari.

Mmirnata. V. invirnata.

Mmivirari. V. abbivirari.

Mmuccamuschi. V. ammuccamuschi.

Mmuccinu. V. buccinu. [p. 1153 modifica]