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BRU — 129 — BUC

noja molestia o eccitar a tutti. Forse dall’Ital. brullo (Tomm. D.) presa l’azione per l’agente.

Bruderi. V. vruderi. || V. cunteri.

Brudettu. V. vrudettu.

Brudò. V. bridò.

Brudusu. V. vrudusu.

Bruffìca. (An. M.) V. ’mpuddicchia.

Bruffuliari. V. sbruffari.

Brugghiu. V. bruddu. || V. morvu.

Brugghiusu. V. murvusu.

Brugisotta. V. burgisotta.

Brugnicedda. s. f. T. bot. dim. di brogna: buccinetta. || brugnicedda passulina di niuru picculu: lossostoma ondosa. Loxostoma undata Biv. Bern. || brugnicedda vranca liscia di rina: lossostoma denticciuolo. Loxostoma denticulus Biv. Bern. || brugnicedda vranca rizza di rina: mangelia reticolata. Mangelia reticulata Risso. || brugniceddi picculi ’mmischi di rina: lossostoma a puntini. Loxostoma punctulata. Biv. Bern.

Bruili. add. Molto grasso: grassone. Da bovi quasi buvili a mo’ di bue.

Brunazzu. add. Alquanto bruno: brunazzo.

Brunedda. s. f. T. bot. Pianta che ha la radice alquanto nera di fuori, grossa; stelo ramoso, peloso; foglie lanceolate, ovate, scabre, scorrenti; fiori rossi o bianchi giallicci peduncolati, e la spica rada: consolida maggiore, prunella. Simphytum officinale L.

Brunettu. add. dim. di brunu: brunetto.

Brunìa. V. burnia.

Brunitteddu. vezz. di brunettu: brunettino, brunettuccio.

Brunizza. s. f. Astratto di brunu: brunezza.

Brunnu. V. biunnu e i suoi derivati.

Brunottu. add. Che ha alquanto del bruno: brunotto.

Brunu. add. Di color nereggiante: bruno.

Brunzeddu. V. pinzeddu.

Brunzettu. s. m. Statuetta o medagliuzza di bronzo.

Brunzinu. add. Di color bruno di bronzo: bronzino, bronzetto. || Colorato ad imitazione del bronzo: bronzino.

Brunzista. s. m. Artefice che lavora bronzo: bronzista.

Brunzu. s. m. Metallo composto di stagno e di rame, a ragione di undici o dodici di stagno e cento di rame: bronzo.

Brunzullina. s. f. Piantone su cui s’innesta altra pianta e particolarmente l’azzeruola.

Brusca. s. f. Strumento di setole, onde si puliscon i cavalli: brusca. || Per scupitta V.

Bruscamenti. avv. Con modo brusco: bruscamente.

Bruschettu. s. m. Una parte della carne di majale non ispogliata della cute, e propriamente quella ove il lardo che la copre è più sottile.

Bruscia. s. f. Sorta di pennello grande che serve ad imbiancar le mura: pennella.

Brusciu. s. m. T. capp. Pezzuolo d’asse con maniglie, che serve a calcare le falde del cappello dopo che sono battute all’arco: calcatoja.

Brusciura. s. m. T. libr. Libro di poche pagine: opuscolo. || in brusciura chiaman i librai i libri non tagliati ne’ fogli. || E anco i non rilegati. || ligari a brusciura: legar alla rustica, cartolinare. (Fr. brochure).

Bruscu. add. Austero, piccante molto: brusco. || Detto di tempo, rannuvolato: brusco. || nutizii, paroli bruschi: cattive, brusche. || li così vannu bruschi: i tempi volgon male.

Bruscu. s. m. T. bot. Pianta che ha le foglie numerose, ovate, acute, pungenti, scabre, coriacee, sessili; fiori piccoli biancastri, i frutti rotondi, polposi di un rosso vivace: brusco.

Brustiari. V. cardari.

Brutali. add. di brutu, a somiglianza di bruto: brutale. Sup. brutalissimu: brutalissimo.

Brutalissimamenti. avv. sup. Brutalissimamente.

Brutalità. s. f. Astratto di brutali: brutalità.

Brutalmenti. avv. In modo brutale: brutalmente.

Bruttamenti. avv. Con bruttezza: bruttamente.

Brutticeddu, Bruttiddu. add. dim. di bruttu: bruttacchiolo, bruttino.

Bruttimi. s. m. Ciò che si ricava da’ cessi votandoli: sozzume, bruttizie, lordume, schifezza.

Bruttizza. s. f. Astratto di bruttu: bruttezza. || Schifezza, lordura: bruttezza.

Bruttu. add. Chi manca della proporzione convenevole, sproporzionato: brutto. || Sconvenevole, disdicevole: brutto. || cci hai ad essiri a ssu bruttu: bisogna venirci al punto, voglia o non voglia non si può evitare. || nun è tantu bruttu lu virseriu o lu diavulu comu si dipinci. V. diavulu. Sup. bruttissimu: bruttissimo.

Bruttu. s. m. V. buccinu.

Bruttuliddu. add. dim. di bruttu: un po’ brutto.

Bruttura. s. f. Schifezza, lordura: bruttura. || Deformità, sconvenevolezza in opera d’arte: bruttura.

Brutu. s. m. Animale senza ragione: bruto. || fig. dicesi ad uomo irragionevole: bruto.

Bruzza. V. vusca.

Bùa, Bubùa. Voce bambinesca per dir male, dolore: bua. || bubbua di cola gaddu, malattia finta.

Bubba. (Mal.) V. ’mpudda.

Bubbuni. s. m. Enfiato pestilenziale ne’ luoghi glandulosi, come nelle ascelle, nell’anguinaje ecc.: bubbone, bubone.

Buca. s. f. Luogo profondo. Apertura in chicchessia, più profonda che larga: buca. || Ove si buttano le lettere per la posta: buca delle lettere.

Bucalaci. V. babbaluci. Così nel Messinese e Catanese.

Bucalazzu. pegg. di bucali: boccalaccio.

Bucaleddu. dim. di bucali: boccaletto, boccalino.

Bucali. s. m. Vaso di terra cotta per vari usi: boccale, e quando è quello per mescer acqua per lavarsi le mani: mesciroba, mesciacqua.

Bùcaru. s. m. T. min. Ocra rossa, molto simile alla sanguigna, detta anche rubrica o matita rossa, più compatta però e d’un rosso meno vivace: bolarmenico, bolarmeno. || Vaso fatto di bolo odoroso, rosso: qualvolta bianco o nero: bucchero.

Bucata. (An. Cat.) Imbiancatura di panni lini, fatta con cenere e acqua bollente messavi sopra: bucato.

Bucca. V. vucca e derivati. || {{Sc|bucca di lu fa-