Istoria delle guerre persiane/Libro primo
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Procopio di Cesarea - Istoria delle guerre persiane (VI secolo)
Traduzione dal greco di Giuseppe Rossi (1833)
Traduzione dal greco di Giuseppe Rossi (1833)
Libro primo
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LIBRO PRIMO
Indice
- Capo I Intenzione dell'Autore nello scrivere quest'Opera. — Utilità della stessa, e fedeltà osservata nel compilarla. — Comparazione della tattica guerresca a’ tempi di Giustiniano con quella de’ secoli più remoti.
- Capo II L'imperatore Arcadio, lascia, testando, la tutela del figliuol suo Teodosio al persiano monarca Isdigerte. — Questi l'accetta, e con maravigliosa fedeltà ne compie i doveri. — Vararane, successor d’Isdigerte, mette piede sulle terre imperiali. — Anatolio, condottiero delle romane truppe in oriente, presentatoglisi, ottiene la pace.
- Capo III Perozo guerreggia gli unni Eutaliti. — Costumi di questi popoli — L'esercito persiano cade in un’imboscata. — Eusebio, legato dell'imperatore Zenone, fa palese al re, valendosi d'un arguto apologo, il sovrastante pericolo. Il condottiero degli Eutaliti condona al nemico la vita, in premio di che vuol essere da lui adorato. — Perozo fa mostra di consentirvi, ma riferisce, per consiglio de’ maghi, quest'atto al Sole.
- Capo IV Seconda spedizione di Perozo. — Stratagemma degli Eutaliti. — Disfatta dei Persiani. — Istoria d'una perla del re. — Legge promulgata dai Persiani dopo la rotta. — Cavado, ultimo dei figliuoli di Perozo, ottiene il regno.
- Capo V Cavado con legge proclama la comunanza di tutte le donne. — I sudditi, depostolo ed eletto in sua vece Blaso, rinserranlo nella prigione di Lete — Origine di questo nome. — Tragico fine di Arsace re dell’Armenia.
- Capo VI Cavado vestito delle vestimenta di sua moglie fugge del carcere. — Ripara in quello degli Eutaliti, e quivi leva un esercito per ricuperare il regno. — Priva degli occhi Blase. — Dà morte a Gusanascade inalzando all'onore di canarange Adergudunibade, ed a quello di adrasladaraselane Seose.
- Capo VII Cavado chiesto in vano danaro all’imperatore Anastasio prende a farne vendetta col guerreggiare i Romani. — Assedio della città d'Amida. — Sua espugnazione tra la notte posteriore ad un giorno festivo coll'assalto d'una torre mal guardata da monaci. — Orribile strage degli assediati, cessata colla saggia rimostranza d’un prete al vincitore.
- Capo VIII Soverchio numero di condottieri nel romano esercito e poca loro concordia — Appione questore delle truppe. — Vergognosa fuga di Areobindo. — Disfatta dei capitani Patriziolo ed Ipazio. — Scorreria di Celere nella regione degli Arzaneni.
- Capo IX Amida assediata dai Romani. — Clone, comandante di lei cade in aguati per gl'inganni d’un villano. — Il figlio prendene le vendette ardendo la chiesa di S. Simeone. — Gl'imperiali riscattano la città con danaro. — Grande continenza de’ Persiani. — Tregua di sette anni
- Capo X Descrizione delle Porte Caspie. — Ambazuco le offre a prezzo all’imperatore Anastasio, il quale rifiuta di accettarle. — Morto Ambazuco Cavado ne usurpa il dominio. — Anastasio converte in città il borgo Dara, e gli dà il nome suo. — Cinge di mura Teodosiopoli.
- Capo XI Giustino successore d'Anastasio. — Cavado nomina all’eredità del regno il figliuol suo Cosroe. — Una legge di Persia nega il trono ai disformati da qualche personale difetto. — Cavado propone a Giustino l'adozione di Cosroe. — Giudiziosi ragionamenti di Proclo intorno alla proposta del monarca persiano. — Vano assembramento di ambasciadori all'uopo di appaciare i due Stati, e loro separazione. — Odio di Cosroe contro a’ Romani. — Funesta morte di Seose. — Costumanza persiana di non seppellire i cadaveri de’ trapassati. — Rufino accusato all'imperatore da Ipazio.
- Capo XII Confini della Iberia. — Cavado vuoi costringere que’ popoli ad abbracciare la sua religione. — Giustino chiamato in loro soccorso manda a Bosporo Probo per assoldare Unni. — Boez è inalzato di Cavado alla magistratura di varizo. — Belisario e Sitta, guardie di Giustiniano , nella prima gioventù loro ottengono il comando d’un esercito destinato contro la Persarmenia. — Narsete ed Arazio seguono le parti romane. — Procopio dato consigliere a Belisario.
- Capo XIII Giustiniano succede a Giustino, e commette a Belisario la fortificazione del castello di Mindo. — Gl’imperiali toccanvi una rotta da’ sopravvenuti Persiani. — Belisario duce supremo delle truppe orientali. — Esercito romano in ordine di battaglia. — Disfide personali.
- Capo XIV Lettere di Belisario al mirrane e risposte. — Aringhe de’ capitani. — Ordinamento dell’esercito persiano. — Memoranda battaglia. — Vittoria de’ Romani.
- Capo XV Esercito di Cavado nell’Armenia. — I Persiani due volte sconfitti. — Paese e costumi de’ Zani. — Bolon e Farangion, castella, cadono in poter dei Romani. — Narsete ed Arazio favoreggiatori delle costoro parti.
- Capo XVI Rufino consiglia a Cavado la pace. — Risposta del monarca. — Ritorno dell’ambasciadore a Bizanzio.
- Capo XVII Scorreria persiana. — Sorgente e corso dei fiumi Tigri ed Eufrate. — Tempio di Diana Tauride, e fuga d’Oreste con la sorella Ifigenia; infermità di lui. — Origine di due città appellate Comane; provenienza di questo nome, e due tempj in una di esse dal culto degli Dei passati ai riti cristiani. — Divisione della Persarmenia in Comagene, Eufratesia ed Osroene. — Cavado toglie al mirrane l’aureo cordone segno di onoranza. — Aringa di Alamandaro al re. — Elogio del Saraceno.
- Capo XVIII Esercito del re persiano capitanato da Azarete. — Belisario marcia alla testa delle sue truppe, e va temporeggiando. — I Persiani abbandonano il suolo romano la vigilia di Pasqua, solennità presso i cristiani maggiore d’ogni altra. — I Romani impazienti domandano la battaglia. — Aringa di Belisario. — Altra di Azarete. — Schieramento dell’esercito persiano. — Disfatta dei Romani. — Onorevole ritirata di Belisario. — Furore di Cavado contro Azarete — Rassegna delle armi persiane.
- Capo XIX Lega di Giustiniano con gli Etiopi e gli Omeriti contro la Persia. — Descrizione del mar Rosso. — Terra de’ palmeti donata a Giustiniano da Abocaralo. — Saraceni soprannomati Maddeni; altri di essi antropofaghi. — Etiopi detti Auzomiti. — Due porti. — Navigli di particolare costruzione sul mare etiopico, e nelle Indie. — Blemj e Nobati. — Tempio inalzato da Diocleziano presso di Elefantina, File nomandone il luogo. — Empj sagrifìzii di que’ barbari. — Giustiniano lo atterra.
- Capo XX Ellisteo, re d’Etiopia, muove guerra agli Omeriti, ed uccisone il re, dà il trono al cristiano Esimifeo. — Ribellione dei popoli contro il nuovo monarca, suo imprigionamento, e scelta di Abramo, schiavo d’un cittadino adulita, a succedergli nel regno. — Ellisteo indarno prende a guerreggiarlo. — Ambasceria di Giustiniano presso gli Etiopi e gli Omeriti. — Sua trista riuscita.
- Capo XXI Pace chiesta dai Romani. — Chiamata di Belisario in Bisanzio, e sua destinazione a guerreggiare i Vandali. — Martiropoli assediata dai Persiani. — Giustiniano corrompe un loro esploratore per danaro. — Testamento e morte di Cavado. — Cosroe successor suo. — Martiropoli francata dall’assedio persiano
- Capo XXII Ambasciatori di Giustiniano in Persia per conferire sulla pace. — Rufino, altro d’essi favorito da Cosroe, diviene sospetto ai colleghi. — Patti e conchiusione della pace.
- Capo XXIII Congiura degli ottimati persiani contro al re. — Strana ventura del fanciulletto Cavado. — Adergudunibade è spento per averlo campato da morte. — Mebode al tripode di ferro innanzi l’ingresso della reggia persiana.
- Capo XXIV Partimento del romano imperio in due fazioni. — Trambusto di Bizanzio. — Fuoco appiccato alla città dai facinorosi. — Carattere di Giovanni cappadoce e di Triboniano. — Ipazio creato imperatore dalla plebe. — Aringa del senatore Origene. — Consiglio tenuto nella reggia di Giustiniano, e risoluzione di non cedere, adottata in virtù di un ragionamento di Teodora augusta. — Ribellione vinta dai capitani Belisario e Mundo. — Prigionia d’Ipazio e dì Pompeo; lor morte la dimane, e gittamento dei cadaveri nel mare.
- Capo XXV Giovanni e Triboniano ristabiliti nelle loro magistrature. — Calunnie del primo contro l’imperatrice. — Vendetta di costei coll’opera di Antonina. — Giovanni riceve mal suo grado l’ordine sacerdotale. — Accusato ingiustamente della morte del vescovo Eusebio soggiace a tristissima condizione.
- Capo XXVI Sconfitta data ai Vandali da Belisario. — Eccessiva gelosia di Cosroe per tale avvenimento. — Tirannia stabilitasi in Dara, e dopo quattro giorni distrutta.