Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
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Leonardo da Vinci - Trattato della Pittura (XVI secolo)
Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
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Indice
- 259. Delle mutazioni delle misure dell'uomo pel movimento delle membra a diversi aspetti
- 260. Delle mutazioni delle misure dell'uomo dal nascimento al suo ultimo crescimento
- 261. Come i puttini hanno le giunture contrarie agli uomini nelle loro grossezze
- 262. Delle differenti misure che v'hanno fra i putti e gli uomini
- 263. Delle giunture delle dita
- 264. Delle giunture delle spalle, e loro accrescimenti e diminuzioni
- 265. Delle spalle
- 266. Delle misure universali de' corpi
- 267. Delle misure del corpo umano e piegamenti di membra
- 268. Della proporzionalità delle membra
- 269. Della giuntura della mano col braccio
- 270. Delle giunture de' piedi, e loro ingrossamenti e diminuzioni
- 271. Delle membra che diminuiscono quando si piegano, e crescono quando si distendono
- 272. Delle membra che ingrossano nelle loro giunture quando si piegano
- 273. Delle membra degli uomini ignudi
- 274. De' moti potenti delle membra dell'uomo
- 275. De' movimenti dell'uomo
- 276. Dell'attitudine e de' movimenti delle membra
- 277. Delle giunture delle membra
- 278. Della membrificazione dell'uomo
- 279. De' membri
- 280. Delle membrificazioni degli animali
- 281. De' moti delle parti del volto
- 282. De' movimenti dell'uomo nel volto
- 283. Qualità d'arie de' visi
- 284. De' membri e descrizione d'effigie
- 285. Del fare un'effigie umana in profilo dopo averlo guardato una sola volta
- 286. Modo di tener a mente la forma d'un volto
- 287. Della bellezza de' volti
- 288. Di fisonomia e chiromanzia
- 289. Del porre le membra
- 290. Degli atti delle figure
- 291. Dell'attitudine
- 292. De' movimenti delle membra, quando si figura l'uomo, che sieno atti propri
- 293. Ogni moto della figura finta dev'essere fatto in modo che mostri effetto
- 294. De' moti propri dimostratori del moto della mente del motore
- 295. De' moti propri operati da uomini di diverse età
- 296. De' movimenti dell'uomo e d'altri animali
- 297. Di un medesimo atto veduto da varî siti
- 298. Della membrificazione de' nudi e loro operazioni
- 299. Degli scoprimenti o coprimenti de' muscoli di ciascun membro nelle attitudini degli animali
- 300. De' movimenti dell'uomo ed altri animali
- 301. Del moto e corso dell'uomo ed altri animali
- 302. Quando è maggior differenza d'altezza delle spalle dell'uomo nelle sue azioni
- 303. Risposta contra
- 304. Come il braccio raccolto muta tutto l'uomo dalla sua prima ponderazione quando esso braccio s'estende
- 305. Dell'uomo ed altri animali che nel muoversi con tardità non hanno il centro della gravità troppo remoto dal centro de' sostentacoli
- 306. Dell'uomo che porta un peso sopra le spalle
- 307. Della ponderazione dell'uomo sopra i suoi piedi
- 308. Dell'uomo che si muove
- 309. Della bilicazione del peso di qualunque animale immobile sopra le sue gambe
- 310. De' piegamenti e voltamenti dell'uomo
- 311. De' piegamenti
- 312. Della equiponderanza
- 313. Del moto umano
- 314. Del moto creato dalla distruzione del bilico
- 315. Del bilico delle figure
- 316. Della grazia delle membra
- 317. Della comodità delle membra
- 318. D'una figura sola fuori dell'istoria
- 319. Quali sono le principali importanze che appartengono alla figura
- 320. Del bilicare il peso intorno al centro della gravità de' corpi
- 321. Delle figure che hanno a maneggiare o portar pesi
- 322. Delle attitudini degli uomini
- 323. Varietà d'attitudini
- 324. Delle attitudini delle figure
- 325. Dell'attenzione de' circostanti ad un caso notando
- 326. Qualità de' nudi
- 327. Come i muscoli sono corti e grossi
- 328. Come i grassi non hanno grossi muscoli
- 329. Quali sono i muscoli che spariscono ne' movimenti diversi dell'uomo
- 330. De' muscoli
- 331. Di non far tutti i muscoli alle figure, se non sono di gran fatica
- 332. De' muscoli degli animali
- 333. Che il nudo figurato con grand'evidenza di muscoli sarà senza moto
- 334. Che le figure ignude non debbono aver i loro muscoli ricercati affatto
- 335. Che quelli che compongono grassezza aumentano assai di forza dopo la prima gioventú
- 336. Come la natura attende occultare le ossa negli animali quanto può la necessità de' membri loro
- 337. Com'è necessario al pittore sapere la notomia
- 338. Dell'allargamento e raccorciamento de' muscoli
- 339. Dove si trova corda negli uomini senza muscoli
- 340. Degli otto pezzi che nascono nel mezzo delle corde in varie giunture dell'uomo
- 341. Del muscolo che è infra il pomo granato ed il pettignone
- 342. Dell'ultimo svoltamento che può far l'uomo nel vedersi a dietro
- 343. Quanto si può avvicinare l'un braccio con l'altro di dietro
- 344. Quanto si possano traversare le braccia sopra il petto, e che le gomita vengano nel mezzo del petto
- 345. Dell'apparecchio della forza nell'uomo che vuol generare gran percussione
- 346. Della forza composta dall'uomo, e prima si dirà delle braccia
- 347. Quale è maggior potenza nell'uomo, quella del tirare o quella dello spingere
- 348. Delle membra che piegano, e che officio fa la carne che le veste in essi piegamenti
- 349. Del voltare la gamba senza la coscia
- 350. Delle pieghe della carne
- 351. Del moto semplice dell'uomo
- 352. Del moto composto fatto dall'uomo
- 353. De' moti appropriati agli effetti degli uomini
- 354. De' moti delle figure
- 355. De' movimenti
- 356. De' maggiori o minori gradi degli accidenti mentali
- 357. De' medesimi accidenti che accadono all'uomo di diverse età
- 358. Degli atti dimostrativi
- 359. Delle diciotto operazioni dell'uomo
- 360. Della disposizione delle membra secondo le figure
- 361. Della qualità delle membra secondo l'età
- 362. Della varietà de' visi
- 363. Della membrificazione degli animali
- 364. Come la figura non sarà laudabile s'essa non mostra la passione dell'animo
- 365. Come le mani e le braccia in tutte le loro operazioni hanno da dimostrare l'intenzione del loro motore il piú che si può
- 366. De' moti appropriati alla mente del mobile
- 367. Come gli atti mentali muovano la persona in primo grado di facilità e comodità
- 368. Del moto nato dalla mente mediante l'obietto
- 369. De' moti comuni
- 370. Del moto degli animali
- 371. Che ogni membro per sé sia proporzionato a tutto il suo corpo
- 372. Che se le figure non esprimono la mente sono due volte morte
- 373. Dell'osservanza del decoro
- 374. Dell'età delle figure
- 375. Qualità d'uomini ne' componimenti delle istorie
- 376. Del figurare uno che parli infra piú persone
- 377. Come si deve fare una figura irata
- 378. Come si figura un disperato
- 379. Delle convenienze delle membra
- 380. Del ridere e del piangere e differenza loro
- 381. De' posati d'infanti
- 382. De' posati di femmine e di giovanetti
- 383. Del rizzarsi l'uomo da sedere di sito piano
- 384. Del saltare, e che cosa aumenta il salto
- 385. Del moto delle figure nello spingere o tirare
- 386. Dell'uomo che vuol trarre una cosa fuor di sé con grand'impeto
- 387. Perché quello che vuol ficcare tirando il ferro in terra, alza la gamba opposita incurvata
- 388. Ponderazione de' corpi che non si muovono
- 389. Dell'uomo che posa sopra i suoi due piedi, che dà di sé piú peso all'uno che all'altro
- 390. De' posati delle figure
- 391. Della ponderazione dell'uomo nel fermarsi sopra i suoi piedi
- 392. Del moto locale piú o meno veloce
- 393. Degli animali da quattro piedi, e come si muovono
- 394. Delle corrispondenze che ha la metà dell'uomo con l'altra metà
- 395. Come nel saltare dell'uomo in alto vi si trovano tre moti
- 396. Che è impossibile che una memoria riserbi tutti gli aspetti e le mutazioni delle membra
- 397. Delle prime quattro parti che si richiedono alla figura
- 398. Discorso sopra il pratico
- 399. Della pratica cercata con gran sollecitudine dal pittore
- 400. Del giudicare il pittore le sue opere e quelle d'altrui
- 401. Del giudicare il pittore la sua pittura
- 402. Come lo specchio è il maestro de' pittori
- 403. Come si deve conoscere una buona pittura e che qualità deve avere per essere buona
- 404. Come la vera pittura stia nella superficie dello specchio piano
- 405. Qual pittura è piú laudabile
- 406. Qual è il primo obietto intenzionale del pittore
- 407. Quale è piú importante, nella pittura, o le ombre o i loro lineamenti
- 408. Come si deve dare il lume alle figure
- 409. Dove deve star quello che risguarda la pittura
- 410. Come si deve porre alto il punto
- 411. Che le figure piccole non debbono per ragione esser finite
- 412. Che campo deve usare il pittore alle sue opere
- 413. Precetto di pittura
- 414. Del fingere un sito selvaggio
- 415. Come devi far parere naturale un animale finto
- 416. De' siti che si debbono eleggere per fare le cose che abbiano rilievo con grazia
- 417. Del dividere e spiccare le figure dai loro campi
- 418. Della differenza delle figure in ombre e lumi, poste in diversi siti
- 419. Del fuggire l'improporzionalità delle circostanze
- 420. Corrispondano i corpi, sí per grandezza come per ufficio, alla cosa di cui si tratta
- 421. De' termini de' corpi detti lineamenti, ovvero contorni
- 422. Degli accidenti superficiali che prima si perdono per le distanze
- 423. Degli accidenti superficiali che prima si perdono nel discostarsi de' corpi ombrosi
- 424. Della natura de' termini de' corpi sopra gli altri corpi
- 425. Della figura che va contro il vento
- 426. Delle finestre dove si ritraggono le figure
- 427. Perché misurando un viso e poi dipingendolo in tale grandezza esso si dimostrerà maggiore del naturale
- 428. Se la superficie d'ogni corpo opaco partecipa del colore del suo obietto
- 429. Del moto e corso degli animali
- 430. De' corpi che per sé si muovono o veloci o tardi
- 431. Per fare una figura che si dimostri esser alta braccia quaranta in spazio di braccia venti ed abbia membra corrispondenti, e stia dritta in piedi
- 432. Per fare una figura nel muro di dodici braccia, che apparisca d'altezza di ventiquattro braccia
- 433. Pittura e sua membrificazione e componitori
- 434. Pittura e sua definizione
- 435. Pittura a lume universale
- 436. De' campi proporzionati ai corpi che in essi campeggiano, e prima delle superficie piane d'uniforme colore
- 437. Pittura: di figura e corpo
- 438. Pittura: mancherà prima di notizia la parte di quel corpo che sarà di minor quantità
- 439. Perché una medesima campagna si dimostra alcuna volta maggiore o minore ch'essa non è
- 440. Pittura
- 441. Delle città ed altre cose vedute all'aria grossa
- 442. De' raggi solari che penetrano gli spiracoli de' nuvoli
- 443. Delle cose che l'occhio vede sotto sé miste infra nebbia ed aria grossa
- 444. Degli edifici veduti nell'aria grossa
- 445. Della cosa che si mostra da lontano
- 446. Della veduta di una città in aria grossa
- 447. De' termini inferiori delle cose remote
- 448. Delle cose vedute da lontano
- 449. Dell'azzurro di che si mostrano essere i paesi lontani
- 450. Quali sono quelle parti de' corpi delle quali per distanza manca la notizia
- 451. Perché le cose quanto piú si rimuovono dall'occhio manco si conoscono
- 452. Perché le torri parallele paiono nelle nebbie piú strette da piedi che da capo
- 453. Perché i volti da lontano paiono oscuri
- 454. Perché l'uomo visto a certa distanza non è conosciuto
- 455. Quali sono le parti che prima si perdono di notizia ne' corpi che si rimuovono dall'occhio, e quali piú si conservano
- 456. Della prospettiva lineare
- 457. De' corpi veduti nella nebbia
- 458. Delle altezze degli edifici visti nelle nebbie
- 459. Delle città ed altri edifici veduti la sera o la mattina nella nebbia
- 460. Perché le cose piú alte poste nella distanza sono piú oscure che le basse, ancoraché la nebbia sia uniforme in grossezza
- 461. Delle macchie delle ombre che appariscono ne' corpi da lontano
- 462. Perché sul far della sera le ombre de' corpi generate in bianca parete sono azzurre
- 463. Dove è piú chiaro il fumo
- 464. Della polvere
- 465. Del fumo
- 466. Pittura
- 467. Della parte del corpo opaco
- 468. Precetto di pittura
- 469. De' termini della cosa bianca
- 470. Precetto
- 471. Perché la cosa dipinta, ancoraché essa venga all'occhio per quella medesima grossezza d'angolo che quella che è piú remota di essa, non pare tanto remota quanto quella della remozione naturale
- 472. Pittura
- 473. Del giudizio ch'hai da fare sopra un'opera d'un pittore
- 474. Del rilievo delle figure remote dall'occhio
- 475. De' termini de' membri illuminati
- 476. De' termini
- 477. Delle incarnazioni e figure remote dall'occhio
- 478. Pittura
- 479. Discorso di pittura
- 480. Pittura
- 481. Perché di due cose di pari grandezza parrà maggiore la dipinta che quella di rilievo
- 482. Perché le cose perfettamente ritratte di naturale non paiono del medesimo rilievo qual pare esso naturale
- 483. Qual pare piú rilevato, o il rilievo vicino all'occhio, o il rilievo remoto da esso occhio
- 484. Precetto
- 485. Di far che le cose paiano spiccate da' lor campi, cioè dalla parete dove sono dipinte
- 486. Precetto
- 487. Come le figure spesso somigliano ai loro maestri
- 488. Del figurare le parti del mondo
- 489. Del figurare le quattro cose de' tempi dell'anno, o partecipanti di quelle
- 490. Del vento dipinto
- 491. Del principio di una pioggia
- 492. Della disposizione di una fortuna di venti e di pioggia
- 493. Delle ombre fatte da' ponti sopra la loro acqua
- 494. De' simulacri chiari o scuri che s'imprimono sopra i luoghi ombrosi e luminati posti infra la superficie ed il fondo delle acque chiare
- 495. Dell'acqua chiara è trasparente il fondo fuori della superficie
- 496. Della schiuma dell'acqua
- 497. Precetto di pittura
- 498. Precetto
- 499. De' dieci uffici dell'occhio, tutti appartenenti alla pittura
- 500. Della statua
- 501. Per fare una pittura d'eterna vernice
- 502. Modo di colorire in tela
- 503. De' fumi delle città
- 504. Del fumo e della polvere
- 505. Precetto di prospettiva in pittura
- 506. L'occhio posto in alto che vede degli obietti bassi
- 507. L'occhio posto in basso che vede degli obietti bassi ed alti
- 508. Perché si dà il concorso di tutte le specie che vengono all'occhio ad un sol punto
- 509. Delle cose specchiate nell'acqua
- 510. Delle cose specchiate in acqua torbida
- 511. Delle cose specchiate in acqua corrente
- 512. Della natura del mezzo interposto infra l'occhio e l'obietto
- 513. Effetti del mezzo circondato da superficie comune
- 514. Degli obietti
- 515. Delle diminuzioni de' colori e corpi
- 516. Delle interposizioni de' corpi trasparenti infra l'occhio e l'obietto