Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/477. Delle incarnazioni e figure remote dall'occhio Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/479. Discorso di pittura IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura
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<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title> <dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator> <dc:date>XVI secolo</dc:date> <dc:subject></dc:subject> <dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights> <dc:rights>GFDL</dc:rights> <dc:relation></dc:relation> <dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_terza_-_De%27_vari_accidenti_e_movimenti_dell%27uomo_e_proporzione_di_membra/478._Pittura&oldid=-</dc:identifier> <dc:revisiondatestamp>20110421125055</dc:revisiondatestamp> //it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_terza_-_De%27_vari_accidenti_e_movimenti_dell%27uomo_e_proporzione_di_membra/478._Pittura&oldid=- 20110421125055
I termini e la figura di qualunque parte de’ corpi ombrosi male si conoscono nelle ombre e ne’ lumi loro; ma nelle parti interposte infra i lumi e le ombre le parti di essi corpi sono in primo grado di notizia.