Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/401. Del giudicare il pittore la sua pittura

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
401. Del giudicare il pittore la sua pittura

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/400. Del giudicare il pittore le sue opere e quelle d'altrui Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/402. Come lo specchio è il maestro de' pittori IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 400. Del giudicare il pittore le sue opere e quelle d'altrui Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 402. Come lo specchio è il maestro de' pittori

Noi sappiamo che gli errori si conoscono piú nelle altrui opere che nelle proprie, e spesso riprendendo gli altrui piccoli errori, non vedrai i tuoi grandi. Per fuggire simile ignoranza, fa che tu sia prima buon prospettivo, di poi che tu abbia intera notizia delle misure dell’uomo e d’altri animali, e che tu sia ancora buon architettore, cioè in quanto s’appartiene alla forma degli edifici e delle altre cose, che sono sopra la terra, che sono d’infinite forme; e di quante piú avrai notizia, piú sarà laudata la tua operazione, ed in quelle che tu non hai pratica, non ricusare di ritrarle di naturale. Ma per tornare alla promessa di sopra, dico che nel tuo dipingere tu devi tenere uno specchio piano, e spesso riguardarvi dentro l’opera tua, la quale lí sarà veduta per lo contrario, e ti parrà di mano d’altro maestro, e giudicherai meglio gli errori tuoi che altrimenti. Ed ancora sarà buono levarsi spesso e pigliarsi qualche sollazzo, perché nel ritornare tu migliorerai il giudizio; ché lo star saldo nell’opera ti farà forte ingannare. È buono ancora lo allontanarsi, perché l’opera pare minore, e piú si comprende in un’occhiata, e meglio si conoscono le discordanti e sproporzionate membra ed i colori delle cose, che d’appresso.