Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/347. Quale è maggior potenza nell'uomo, quella del tirare o quella dello spingere

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
347. Quale è maggior potenza nell'uomo, quella del tirare o quella dello spingere

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/346. Della forza composta dall'uomo, e prima si dirà delle braccia Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/348. Delle membra che piegano, e che officio fa la carne che le veste in essi piegamenti IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
347. Quale è maggior potenza nell'uomo, quella del tirare o quella dello spingere
Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 346. Della forza composta dall'uomo, e prima si dirà delle braccia Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 348. Delle membra che piegano, e che officio fa la carne che le veste in essi piegamenti

Molto maggior potenza ha l’uomo nel tirare che nello spingere, perché nel tirare vi si aggiunge la potenza de’ muscoli delle braccia che sono creati solo al tirare, e non allo spingere, perché quando il braccio è dritto, i muscoli che muovono il gomito non possono avere alcuna azione nello spingere piú che si avesse l’uomo appoggiando la spalla alla cosa che egli vuole rimuovere dal suo sito, nella quale solo s’adoprano i nervi che drizzano la schiena incurvata, e quelli che drizzano la gamba piegata, e stanno sotto la coscia e nella polpa dietro alla gamba. E cosí è concluso al tirare aggiungersi la potenza delle braccia, e la potente estensione della schiena e delle gambe, insieme col peso dell’uomo nella qualità che richiede la sua obliquità; ed allo spingere concorre il medesimo, mancandogli la potenza delle braccia, perché tanto è a spingere con un braccio dritto senza moto, come è avere interposto un pezzo di legno fra la spalla e la cosa che si sospinge.