Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/481. Perché di due cose di pari grandezza parrà maggiore la dipinta che quella di rilievo

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
481. Perché di due cose di pari grandezza parrà maggiore la dipinta che quella di rilievo

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/480. Pittura Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/482. Perché le cose perfettamente ritratte di naturale non paiono del medesimo rilievo qual pare esso naturale IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
481. Perché di due cose di pari grandezza parrà maggiore la dipinta che quella di rilievo
Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 480. Pittura Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 482. Perché le cose perfettamente ritratte di naturale non paiono del medesimo rilievo qual pare esso naturale

Questa ragione non è di facile dimostrazione, come molte altre, ma pure mi ingegnerò di satisfare, se non in tutto, almeno in quel tanto che piú potrò. La prospettiva diminuita ci dimostra per ragione che le cose, quanto piú son lontane dall’occhio, piú diminuiscono, e queste ragioni ben son confermate dall’esperienza; adunque le linee visuali che si trovano infra l’obietto e l’occhio, quando s’estendono alla superficie della pittura, tutte si tagliano a un medesimo termine, e le linee che si trovano infra l’occhio e la scultura sono di varî termini e lunghezze. Quella linea è piú lunga che s’estende sopra un membro piú lontano che gli altri, e però quel membro pare minore, essendovi molte linee piú lunghe che le altre; e per cagione che vi sono molte particole piú lontane l’una che l’altra, ed essendo piú lontane, conviene ch’appariscano minori; apparendo minori, vengono a fare, pel loro diminuire, minore tutta la somma dell’obietto. E questo non accade nella pittura. Per le linee terminate ad una medesima distanza, conviene che sieno senza diminuzione; adunque le particole non diminuite non diminuiscono la somma dell’obietto; e per questo non diminuisce la pittura come la scultura.