Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/349. Del voltare la gamba senza la coscia

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra
349. Del voltare la gamba senza la coscia

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/348. Delle membra che piegano, e che officio fa la carne che le veste in essi piegamenti Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra/350. Delle pieghe della carne IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 348. Delle membra che piegano, e che officio fa la carne che le veste in essi piegamenti Parte terza - De' vari accidenti e movimenti dell'uomo e proporzione di membra - 350. Delle pieghe della carne

Impossibile è il voltar la gamba dal ginocchio in giú senza voltare la coscia con altrettanto moto, e questo nasce perché la giuntura dell’osso del ginocchio ha il contatto dell’osso della coscia internato e commesso con l’osso della gamba, e solo si può muovere tal giuntura innanzi o indietro, nel modo che richiede il camminare e l’inginocchiarsi; ma non si può mai muovere da quella lateralmente, perché i contatti che compongono la giuntura del ginocchio non lo comportano; imperocché se tal giuntura fosse piegabile e voltabile, come l’ossa dell’adiutorio che si commette nella spalla, e come quello della coscia che si commette nelle anche, l’uomo avrebbe sempre piegabili cosí le gambe per i loro lati come dalla parte dinanzi alla parte di dietro, e sempre tali gambe sarebbero torte; ed ancora tal giuntura non può preterire la rettitudine della gamba, ed è solo piegabile innanzi e non indietro, perché se si piegasse indietro, l’uomo non si potrebbe levare in piedi quando fosse inginocchiato, perché nel levarsi di ginocchioni, delle due ginocchia prima si dà il carico del busto sopra l’uno de’ ginocchi e scaricasi il peso dell’altro, ed in quel tempo l’altra gamba non sente altro peso che di se medesima, onde con facilità leva il ginocchio da terra, e mette la pianta del piede tutta posata alla terra; dipoi rende tutto il peso sopra esso piede posato, appoggiando la mano sopra il suo ginocchio, ed in un tempo distende il braccio, il quale porta il petto e la testa in alto, e cosí distende e drizza la coscia col petto e si fa dritto sopra esso piede posato insino che ha levato l’altra gamba.