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F

Filosofi che metton di pari all’Evangelio i testi di qualche antico Autore|||
Fisonomia: bugiarda, ove dà contrasegni d’ingegno|||
Fontane artificiose|||
Fortezza d’animo: richiesta da gli Stoici ne’ tormenti del corpo|||

G

Galileo: lodato per l’utile de’ Cannocchiali|||
Genio: che cosa, e onde sia|||
Genio proprio, dee conoscersi per applicarsi a que’ studj a ch’egli inclina|||
Giulio Cesare: non meno glorioso colla penna, che colla spada|||
Gloria d’un Capitano, che sa vincere, e scrivere le sue vittorie|||

I

Ignoranti: condannano d’oscurita ciò che non intendono|||
Intolerabilmente arditi in iscrivere contra uomini dotti|||
Ignoranza: è mal commune; nè v’è uomo, che ne vada in tutto esente|||
In un soldato, vergognosa, almeno in tempo di pace|||
Imitare storpiando il ben fatto: è peggio che rubarlo|||
Impazienza di riveder’i componimenti suoi: fa che si publichino mal formati|||
Inchinazione del genio: s’inganna per poco, ma non si vince mai nè toglie affatto|||
Infermità: riesce più tolerabile ad un’uomo savio; e perchè|||
Ingegni: grandi, non però sono soli, sì che disprezzar debbano altrui|||
Abili ad ogni cosa|||
Oscuri per troppo ingegno|||
Quanto diversi nell’uso delle Lettere|||
Superbi nella stima del proprio sapere|||
Ingegno e giudicio, raro e beato accoppiamento|||
Ingegno s’assottiglia in chi è provocato|||
Ingegnosi nel dir male d’altrui|||
Intenzione buona de’ Poeti lascivi (quando vi fosse) non gli scusa nè li difende|||