Flora medico-economica/Proprietà e usi delle piante
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Indice Alfabetico delle proprietà, e degli usi delle Piante contenute nella Flora colla Spiegazione dei Vocaboli medici.
Acqua della Regina d’Uungheria N.o 10.
Acqua di Roselline pel Vajuolo e per l’Ottalmia N.o 135.
Acre. Sapore agro, aspro, piccante. Hanno tal proprietà le piante contenute sotto i N.ri 15, 16, 53, 57, 62, 76, 78, 81, 93, 94, 95, 101, 105, 110, 143, 144, 148, 149, 151, 155, 157, 162, 179, 180, 189, 190, 191, 203, 212, 218, 243, 262, 274.
Affanno. Difficoltà di respirare, ambascia. Rimedio al N.o 27.
Afonia. Mancanza di voce per malattia. N.o 156, 188.
Afrodisiaco. Rimedio, che rende l’uomo capace degli atti venerei N.o 90, 256.
Afta. Pustole ed ulcere (piaghette) superficiali, biancastre, che attaccano nella bocca il palato, la lingua, le gingive, con calore bruciante. N.o 105, 188.
Alessifarmaco. Controveleno. N.o 2, 206, 238.
Amaurosi. Diminuzione, o perdita totale della vista. N.o 13.
Amenorrea. Mancanza dei Mestrui, o delle purghe mensili nelle donne. N.o 13, 36, 108, 110, 141, 185, 225.
Anoressia. Diminuzione, o mancanza di appetito, diversa dalla nausea N.o 155.
Ansamento. Respiro affannoso. 26.
Antidoto. Controveleno, o rimedio pegli avvelenamenti 57, 58, 153, 238.
Antelmintico. Rimedio contro i vermi del corpo umano, 8, 13, 53, 78, 80, 93, 94, 109, 110, 123, 151, 152, 166, 174, 180, 190, 208, 222, 223, 224, 229, 254, 257, 258, 262, 281, 284.
Antiscorbutico. Rimedio contro lo scorbuto, 6, 7, 52, 54, 73, 93, 136, 180, 181, 184, 190, 191, 232.
Antispasmodico. Rimedio contro lo spasmo, 10, 13, 58, 95, 107, 110, 125, 146, 172, 181, 227, 228, 236.
Antisterico. Rimedio contro l’isterismo. 13, 36, 60, 92, 108, 110, 143, 155, 164, 172, 222, 225, 226, 227, 229, 236.
Aperiente, o Aperitivo. Rimedio, che ha la proprietà di aprire gli emuntorj del corpo, sollecitando le secrezioni ed operazioni, 83, 97, 144, 271.
Artanita. (.. Unguento di) 53.
Artritico. Rimedio pei mali articolari, 62m 79m 160m 219m 264.
Artritide. Infiammazione delle articolazioni.
Artrodinia. (dolore delle giunture) così chiamasi da Cullen il Reumatismo cronico, 54, 63, 191, 251, 262.
Asma. Grande difficoltà di respirare con russamento e sibilo, senza febbre, 93, 143, 166, 167, 188, 191, 229, 251, 262, 270.
Ascite. Idropisia del basso ventre, per cui l’addome si fa teso come un otre dalle acque sierose in esso contenute N.o 8.
Astringente. Rimedio atto a restringere i tessuti organici, 4, 9, 11, 16, 36, 37, 40, 51, 54, 102, 116, 117, 122, 133, 134, 135, 136, 138, 141, 167, 182, 193, 253, 254, 257, 263, 287.
Afonia. Debolezza, rilassamento, mancanza di fono.
Atonico. che produce atonia 198.
Atrofia. Malattia, per cui un qualche membro privo di nutrimento, si và insensibilmente consumando. 75.
Atassia. Malattia irregolare, che non mantiene ordine ne’ suoi sintomi.
Balbuzie. difetto di pronunzia. 156.
Bechico. Rimedio, che calma la tosse, facilitando l’espettorazione, raddolcendo l’acrimonia degli umori, e rilasciando le fibre irritate della gola 188.
Bile. Fluido animale, la di cui secrezione si fa dal fegato, e si vede raccolto in una vescichetta appellata cistifellea, 75, 130.
Blenorragia. Scolo di materie mucose per infiammazione acuta delle membrane mucose delle parti genitali, degli occhi ecc. 90, 111, 266.
Blenorrea. Scolo di materie mucose meno abbondante, per infiammazione cronica delle membrane mucose.
Broncocele. Ernia ed inseccamento della membrana della laringe, o della trachea, ma ordinariamente così chiamasi il Gozzo, N.o 299.
Bruciante. Qualità di qualche sugo, od umore di produrre un forte prurito o bruciore, 16, 53, 62, 105, 148, 277.
Bubone. Tumore infiammatorio sviluppato nei gangli linfatici, e tessuto cellulare circostante dell’inguine, dell’ascella, del collo, e se ne dà di semplici, di venerei, e di pestilenziali. 193, 277.
Cachessia. È quello stato risultante da una cronica malattia di qualche organo, caratterizzata all’esterno da dimagramento, da gonfiezza per ristagno di umori sierosi, e da scoloramento della pelle, 144, 180, 196, 229, 267, 279.
Calcolo. Sassolino o pietruzza, che formasi in qualche parte del corpo, come nei reni, nella vescica ecc. N.o 45.
Callo. Indurimento circoscritto della pelle, che nasce da pressione continuata e ruvida; e suol venire alle mani, ai piedi, ed alle ginocchia, 112, 121, 177.
Calmante, o Sedativo. Rimedio che mitiga o seda le convulsioni, i dolori, gli spasimi, 49, 18, 212, 266.
Cancrena. Parte mortificata con infiammazione esulcerativa, che và sempre dilatandosi, 143.
Cancro. Tumore duro, nodoso, accompagnato da dolori lancinanti, ovvero ulcera di cattivo carattere, di color livido, circondata da vene varicose, che rappresentano le zampe di un gambero, e che tende sempre a dilatarsi, 103, 125.
Carcinoma (V. Cancro) 57, 220.
Cardiaco. Rimedio per i mali del cuore, 143.
Cardialgia. Dolore acuto all’orifizio superiore del ventricolo, accompagnato da palpitazione di cuore, sudor freddo e grande affanno, 62, 143, 227.
Carminativo. Rimedio, che dissipa le flatulenze, facendo evacuare i gas contenuti negl’intestini, 84, 85, 108, 110, 134, 155, 222, 226.
Cataplasma. Rimedio topico, esterno, di molta consistenza, composto di varie sostanze animali, e vegetabili, come grassi, fiori, frutti, polveri, farine. A che si applica a qualche parte del corpo, onde calmare i dolori, rissolvere i tumori, e facilitare la suppurazione, 31, 47, 58, 90, 94, 132, 188, 194, 202, 228, 233, 262, 269, 277.
Catarro. Accresciuta secrezione di muco per infiammazione cronica delle membrane mucose del naso, dei bronchi ecc. 154, 204, 234, 235, 266, 270.
Catartico. Rimedio purgativo mite, che tiene il mezzo fra i lassativi ed i drastici, 91, 95, 221, 248, 258.
Caustica. Sostanza corrosiva, bruciante, che applicata alla parte di un corpo vivente, la consuma, 67, 113, 119, 148, 251.
Cauterio. Piccola ulcera procurata in qualche parte del corpo, che mantiensi continuamente aperta col mezzo d’un corpo straniero, che vi s’introduce, 75, 93.
Cefalalgia. Recente dolor di testa prodotto da causa passaggera, 27, 110, 146, 155.
Cefalico. Rimedio per le malattie della testa. N. o 146.
Cinanchico, Cinanche. Infiammazione di gola (angina). Rimedio per esse. N. o 90.
Cisposità degli occhi. Secrezione aumentata dell’umor untuoso o glutinoso dai margini delle palpebre, e che spesso le agglutina l’una contro l’altra, 239.
Clorosi. Stato di languor generale, con iscoloramento della pelle e con accidenti nervosi, che si osserva spezialmente nelle fanciulle non ancor mestruate, o che lo sono irregolarmente. I medici recenti chiamano Clorosi una cronica infiammazione delle arterie con una tinta esterna giallo — verde, come il cloro, che si sviluppa ordinariamente nelle zittelle non mestruate. 141, 146, 166.
Colera. Malattia con forti dolori degl’intestini o di altri visceri dell’addome, 108, 224, 228, 236, 237, 258.
Comestibile, o mangiabile. Sono tutte le piante di cui si fa uso per cibo 14, 19, 21, 25, 28, 29, 32, 33, 38, 42, 48, 65, 68, 73, 74, 79, 93, 94, 97, 98, 100, 102, 106, 115, 122, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 131, 132, 188, 189, 190, 136, 139, 142, 149, 181, 183, 189, 190, 201, 202, 209, 210, 211, 214, 218, 244, 250, 251, 254, 255, 256, 259, 260, 261, 264, 265, 271, 273, 277, 294.
Concia. Servono alla concia delle pelli, quelle sotto i N.o 88, 138, 153.
Condimento. Usansi per condimento delle vivande 293, 294.
Controstimolante. Rimedio che ha la proprietà di calmare e diminuire direttamente l’azione vitale, 8, 13, 57, 58, 60, 81, 124, 125.
Controveleno V. Alessifarmaco, Antidoto.
Convulsione. Moto involontario alternativo di contrazione e rilassatezza dei muscoli, che in stato naturale sono soggetti alla volontà, 13, 58, 82, 107, 143, 171, 172, 300.
Corroborante. Rimedio atto a fortificare o a ridonare la forza, 11, 17, 35, 138, 196, 253, 254, 263, 269.
Corrosivo. Sostanza, che mediante infiammazione, o chimicamente, distrugge le parti vive, con cui mettesi a contatto, 115, 113, 120, 148, 149, 152.
Corso muliebre. Non naturale espulsione di materie liquide dall’utero, 52.
Cosmetico, che appartiene alla conservazione della bellezza N. o 3.
Costipazione. Condensamento o ristringimento, onde nasce impossibilità e difficoltà estrema di evaquare o di espettorate le materie, 190, 228, 277.
Crosta lattea, o Lattime. Eruzione essantematica che si mostra alla parte capellata del capo od al volto dei fanciulli. 71.
Cutanea, che fa parte della cute o pelle. Rimedi pei mali cutanei, 8, 34, 39, 63, 71, 79, 102, 111, 196, 219, 270, 271, 274.
Debolezza. Mancanza di forza, fievolezza, rilassamento di forze, 10, 133, 300.
Delirio. Esaltamento delle facoltà intellettuali con allucinazione dei sensi 18, 82.
Demulcente. Additivo, o mitigante, 31, 32, 33, 204.
Deprimente. Rimedio che diminuisce od abbassa la forza vitale, 8, 13, 300.
Derma, o Dermide. La lamina più profonda della pelle, quella cioè, che ne forma quasi tutto lo spessore, e che ne costituisce la soda parte organizzata e vivente.
Diaforetico. Rimedio, che ha la facoltà di promuovere la traspirazione, 87, 93, 94, 267.
Diamoron, sciroppo 137.
Diarrea. Flusso di corpo con evaquazione liquida di copiose materie acquose, biliose, schiumose, talvolta anche frequenti escrementi sotto forma ordinaria. 40, 116, 122, 130, 133, 143, 153, 284.
Dissenteria. Flusso di ventre frequente, mucoso — sanguigno per infiammazione acuta degl’intestini, accompagnato da dolori, 2, 8, 47, 51, 52, 92, 116, 128, 143, 230, 242, 257, 258.
Deostruente. Rimedio atto ad aprire i vasi, per cui sortono i liquidi del corpo umano, od a sciogliere le ostruzioni, 30, 41, 151, 209, 211, 214.
Dispepsia. Difficoltà di fare la digestione 10, 54, 62, 78, 93, 108, 141, 191, 196, 209, 224, 228, 229, 237, 240, 255, 270.
Dissolvente. Rimedio atto a sciogliere le materie 292.
Disuria. Ardore, bruciore, difficoltà nell’orinare con frequenti incitamenti ad emettere l’orina, 90, 125, 128.
Diuretico. Rimedio atto ad aumentare l’azione secretoria delle reni ed a promuovere l’orina, 15, 18, 22, 30, 35, 64, 66, 67, 80, 84, 85, 101, 181, 184, 189, 209, 211, 214, 221, 262, 265, 267, 270, 275, 278.
Dolore. Sensazione penosa, tormentosa in qualche parte del corpo, che lo affligge assieme collo spirito, 27, 81, 132, 155, 194, 237.
Drastico. Rimedio purgativo violento, che agisce prontamente e con forza 8, 43, 56, 93, 94, 95, 120, 178.
Drastico — Catartico. Forte rimedio, che purga per secesso 8, 86, 101, 119, 151, 252, 276.
Dulcidume. V. Crosta lattea.
Echinomate, Echimosi. Effusione del sangue dai vasi cutanei fra i loro interstizj e quelli della pelle, prodotta da qualche contusione, per cui formasi un tumore livido, nero, che d’ordinario non cagiona dolore, 262.
Ecoprotico. Catartico o purgativo mite, 21, 132, 139, 277, 280.
Economia artistica. Sotto questa denominazione si comprendono le piante, di cui qualche parte serve per i mestieri meccanici, e sono quelle sotto i N. ri 2, 22, 40, 79, 90, 126, 131, 132, 245, 248, 254, 257.
Economia campestre, o rurale; comprende le piante, che servono ai contadini per gli usi di campagna, per ingrassi, pel bestiame grosso, e minuto, volatile ecc. e che altrimenti riescono nocive ai raccolti, e che convien procurare di liberarsene. 7, 12, 20, 23, 24, 26, 31, 42, 46, 55, 75, 79, 99, 128, 152, 198, 202, 203, 205, 207, 216, 231, 251, 263, 264, 265, 266, 272, 276, 277, 284, 285, 287, 297, 298, 299.
Economia domestica, o piante che servono a d uso di famiglia, 3, 7, 12, 21, 23, 25, 62, 77, 89, 90, 93, 99, 104, 129, 133, 156, 162, 167, 168, 191, 203, 241, 245, 247, 253, 254, 255, 256, 267, 265, 275, 276, 278, 284, 292, 296.
Edema. Gonfiezza o tumore flemmatico, che cede all’impressione del dito, senza essere accompagnata da dolore, e vi ritiene per qualche tempo l’impronta. Essa attacca qualunque parte del corpo, ma più sovente i piedi, 262.
Ematuria. Malattia per cui l’animale piscia sangue, 37, 47, 193.
Emetico. Sostanza che promuove il vomito, 8, 67, 72, 81, 82, 113, 118, 233, 274.
Emmenagogo. Rimedio atto a promuovere i mestrui ed i lochj sopprossi(? ) 153, 225, 288.
Emicrania. Dolore acuto, che affetta(? ) la metà della testa. 13.
Emolliente. Rimedio interno, ed esterno capace d’indebolire il tuono dei tessuti viventi, e rallentare i movimenti della …(? ), 2, 47, 59, 90, 123, 188, 194, 195, 202, 203, 233, 259, 269, 261, 269, 275, 277, 288.
Emorragia. Scolo di sangue da qualunque parte del corpo, prodotto da apertura, rottura, o corrosione dei vasi sanguigni, 58, 61, 153, 143, 268, 293.
Emorroidi. Scolo di sangue pei vasi dell’ano, e dell’intestino retto, 96, 174, 246, 257.
Emottisi. Sputo di sangue per rottura o corrosione o trasudamento sanguigno dai vasi del polmone, ordinariamente accompagnato da tosse. 47, 246, 288, 289.
Enteritide. Infiammazione della membrana mucosa degli’intestini tenui 2.
Epatitide. Infiammazione del fegato, 30, 40, 286.
Epiglottide. Membrana cartilaginosa, che cuopre la fessura della laringe.
Epilessia. Mal caduco (Ver. Accidenti, Mal di S. Valentin) o convulsione irregolare di tutto il corpo, o di alcuna sua parte, che sorprende tutto ad un tratto e fà cadere l’ammalato con perdita dei sensi, ed altri sintomi. 13, 37, 38, 50, 57, 58, 109, 110, 146, 262, 274.
Ernia. Tumore formato dall’uscita parziale o totale di un viscere fuori dalla cavità che lo contiene, entrando in un’altra artificiale detta sacco, con protuberanza all’esterno, 112, 257.
Erpete. Male, che attacca la cute, e si dimostra sotto forma di efflorescenza erisipelatosa(? ) della pelle, con bottoni pustolosi, ulcere, o croste 54, 93, 191, 213, 249.
Errinno(? ). Medicamento da prendersi per le narici, onde promovere lo starnuto e purgare il naso ed il cervello, e talvolta per arrestare l’emorragia nasale 15, 95, 120.
Espettorante. V. Bechico.
Estrattivo. Rimedio, che ha la forza di estrarre od espellere gli umori, 11, 54.
Faringe. Il principio della gola, ossia dell’aesofago.
Farine emollienti e risolventi. Hanno la proprietà di sciogliere, e far isvenire i tumori senza suppurazione, e soglionsi usare in cataplasmi. 25, 35, 202.
Febbrifugo. Rimedio atto a fermare o fugare le febbri. 8, 60, 92, 93, 104, 117, 118, 120, 130, 136, 140, 141, 211, 221, 226, 276.
Fegato. Malattie di questo viscere. 20.
Ferita. Lesione delle parti molli fatta con ferro tagliente o simile, 208.
Fisconia. Gonfiezza di tutto l’addome, e basso ventre (eccettuato lo stato di gravidanza o d’idrope) prodotta dalla tumefazione di qualche viscere, o da tumori solidi sviluppati nella cavità addominale; dicesi anche Iposarca. 158, 196, 199, 209, 211, 218, 229, 271.
Flatulenza. Emissione d’aria (gas) per la bocca o per l’ano; o accumulamento di gas nell’intestini, 78, 83, 110, 236, 237, 270.
Flemmone. Tumore infiammatorio duro, elevato, circoscritto, con rossore, dolore, e pulsazione, che occupa la cute ed il tessuto cellulare sottoposto. ì
Flussione. Malattia, che si credeva generata dall’afflusso di qualche umore, come pituita, od altro in una determinata parte del corpo. Oggi dicesi Catarro, Reuma, 35.
Flusso. V. Dissenteria.
Frattura. Rottura delle ossa. 47.
Ftiriasi. Malattia, in cui sviluppasi si continuo alla superficie del corpo un’immensa quantità di pidocchi con prurito e fetore. Si riconobbe dai Moderni opera l’insetto del genere Acaro di Linneo, e quindi affatto differente dal pidocchio, 72, 85, 101, 108, 110, 274.
Glottide. Fessura nella Laringe, che serve per la formazione della voce.
Gola. Parte anteriore del collo tra il mento ed il petto. 121.
Gonfiezza. Rilievo od ingrossamento di qualche parte del corpo, 203.
Gonorrea. Malattia contagiosa, dipendente da impuro concubito, ed è uno scolo involontario, che si fa a goccia a goccia di un moccio dell’uretra, o della vagina, reso acre e pusiforme dalla grevezza dell’infiammazione e della causa venerea. 35.
Gozzo. Gonfiamento della gola a guisa del gozzo di un colombo, prodotto dall’ingrossamento della glandola tiroidea. È endemico in alcuni paesi, 292.
Idragogo. Rimedio purgante e diuretico atto a far evacuare l’acqua nell’idropisia. 16.
Idrocele. Idropisia ed ernia spuria dello scroto e degli’involucri del testicolo, formata da umori sierosi ivi trattenuti. 199.
Idrofobia. (Ver. Rabia) Malattia crudelissima, contagiosa, per la quale non si conosce ancora alcun sicuro rimedio. Consiste in una convulsione ed avversione insuperabile all’acqua, e si comunica pel morso del cane così detto rabbioso. 50, 103, 290.
Idropisia, Idrope. Malattia consistente nell’adunamento dell’umor acqueo o sieroso separato dal sangue e versato e trattenuto fuori dai proprj vasi in qualche cavità del corpo, 16, 86, 91, 93, 105, 107, 108, 118, 144, 178, 181, 191, 212, 262, 270, 271, 274.
Impetigine. Volatica, o macchia, che serpende(? ) con pizzicore si alza sopra la pelle, senza febbre. 144.
Incidente. Rimedio che incide, o che separa sciogliendo gli umori, 282, 283.
Infarto. Accumulamento od inseccamento di sostanze molli in qualche viscere. 81.
Infiammatorie, Infiammazioni. Malattie febbrili con eccesso di vigore nel sistema sanguigno, nelle quali ordinariamente una parte del corpo si gonfia alquanto, rosseggia, duole, si riscalda e diviene pulsante 35, 117, 122, 125, 129.
Intermittenti. Malattie che cessano pel momento, indi si riproducono ad intervalli di diversa lunghezza ed irregolarità. Di queste stesse sono spezialmente molte febbri. 8, 54, 60, 63, 88, 104, 118, 140, 155, 211, 221, 224, 236, 240, 263, 278.
Intestini. (Ver. Budelli), Rimedio dei mali di questi visceri. N. o 59.
Iperstenico. Stato dell’individuo, in cui le forze vitali sono in esaltamento, 8, 32, 58, 123, 124, 125.
Ipocondria. Malattia cronica, che fa temere la morte all’ammalato a cagione di molti sintomi, che cangiano senza causa evidente, e suol aver origine da funzioni disordinate della digestione. Dicesi anche affezione ipocondriaca negli uomini ed isterica od uterina nelle donne, 13, 50, 57, 151.
Irritante. Rimedio, che ha la facoltà di produrre turbamento nelle funzioni vitali, esaltando l’irritabilità. 25.
Iscuria, e Stranguria. Soppressione d’orina, 2, 47, 80, 195, 204, 210, 266, 271.
Isterismo. Perturbamento nervoso con sintomi svariati, convulsivi nelle donne, dipendente da affezione uterina. Viene confuso coll’ipocondria, 10, 13, 36, 60, 108, 110, 143, 155, 164, 172, 227, 229, 236.
Itterizia. (Ver. Mal del zal) Malattia prodotta dallo spargimento della bile per tutte le parti del corpo, le quali vengono tinte in giallo, e specialmente la membrana, che copre il globo dell’occhio, 8, 54, 92, 105, 111, 117, 144, 166, 167, 178, 185, 199, 209, 211, 212, 224, 244, 271, 284, 289.
Laringe. Parte che forma la tuberosità, detta anche nodo della gola, o pomo di Adamo, nella regione anteriore e superiore del collo, la quale gli anatomici chiamano testa della trachea; più grossa e più sporgente negli uomini che nella donne, ed è l’organo principale della voce.
Lattifugo. Sostanza che ha la facoltà di far sparire il latte, 84.
Lattime. V. Crosta lattea.
Leucorrea. Scolo di umor bianco — gialliccio, o verdastro per effetto di flemmascia(? ) acuta o cronica della membrana, che ricopre l’interno delle parti genitali della donna, 92, 109, 111, 139, 253.
Lochio, Lochj. Purgazione di umori sanguinolenti e mucosi dopo il pasto. 143.
Lubruificante. Rimedio, che ha la facoltà di render lubrico il corpo, cioè facile alle evaquazioni. 194.
Mammelle. Rimedi pei mali di queste parti del corpo. 58, 193.
Mania. Lesione delle facoltà intellettuali, per cui l’uomo perde la ragione, e diviene furente, 8, 57, 58, 107, 262, 274.
Materie coloranti. Somministrano colori alcune parti delle piante sotto i N. ri 4, 9, 15, 37, 45, 67, 70, 88, 92, 95, 114, 122, 126, 197, 198, 215, 239.
Menagogo. V. Emmenagogo. 10, 11, 13, 17, 43, 76, 109, 110, 151, 223, 243, 262, 279.
Menorragia. Scolo eccessivo, o troppo prolungato dei mestrui, 140.
Mestruazione. Evacuazione sanguigna, periodica, mensile dall’utero. Rimedi per procurarla ed arrestarla al bisogno sono i N. ri 35, 143, 160, 233, 271.
Milza. Vescere posto nella parte sinistra allato del ventricolo, di funzioni tuttavia ignote, 30.
Mollificativo, Mollitivo. V. Emolliente, 33.
Morsicatura. Lesione di una parte cagionata dal morso d’un animale, 2, 103.
Narcotico. Sonnifero, soporoso, che induce sonno, 15, 57, 58, 64, 81, 95, 101, 107, 125, 143.
Nauseante. Che induce avversione, fastidio, nausea, 8, 50, 57, 75, 81, 91, 95, 101, 102, 110, 143, 144, 151, 162, 261, 280.
Nefralgia. Dolore di uno, od anche d’ambi i reni, ed è un sintomo della Nefritide, o della presenza dei calcoli nei reni, 2, 47, 90, 143, 194.
Nefritide, infiammazione dei reni, 143.
Nefrolite. Calcolo orinario nato nella cavità, o sostanza del rene, 2, 47, 90, 149, 194.
Nervino. Rimedio atto a rinfrescare i nervi, 11, 57, 109, 156, 168, 170, 171, 227.
Odontalgico. Rimedio atto a calmare il dolore dei denti, 58, 277.
Oftalmico, Ottalmico. Rimedio per i mali degli occhi 35, 57, 128, 132, 134, 135, 147, 173.
Oleifera. Pianta, di cui qualche parte può dar olio, 2, 40, 108, 123, 187, 241, 255, 258, 261, 266.
Ornamento, o piante che coltivansi negli orti per uso di ornamento, 3, 46, 95, 134, 135, 150, 171, 186, 273.
Ostruzione. Otturamento dei vasi per cui scorrono i liquidi del capo, lasciando a parte le questioni dei Moderni sulle malattie di questo nome, 81, 144, 167.
Ottalmia, Oftalmia. Infiammazione degli occhi.
Palpitazione. Battimento accresciuto del cuore in frequenza ed in forza a pulsazione irregolare od accellerata in qualche parte del corpo animale, 161, 173.
Panariz. V. Pamericcio.
Panericcio. V. Paronichia.
Parafonia. Diminuzione od abolizione della contrattilità muscolare di una qual che parte del corpo, 58, 78, 156, 191, 246.
Paronichia. Tumore flemmonoso, o ascesso, che viene all’estremità delle dita, alla radice, ed al lato delle unghie, 64.
Passel. V. Paronichia.
Pazzia. Mancamento di discorso e di senno, 57.
Pedochieria. V. Ftiriasi.
Pettorale. Rimedio pei mali del petto, 32, 61, 87, 122, 188, 234, 235.
Piaga. Guasto di qualche estensione nella sostanza molle del corpo, 159, 169, 268.
Pittuita. V. Catarro. 5, 93, 166, 188, 191, 229, 251.
Podagra. Specie di artritide semplice, ereditaria, od accidentale, che dapprimasi getta sul pollice del piede, e presto avvanza al calcagno, manifestandosi con rossore e dolore, 143, 150.
Polmonare. Rimedio pei mali del Polmone, 44.
Porro. Piccola escrescenza della pelle, dura, rotonda, indolente, che suol nascere sulle mani, ed anche sopra altre parti del corpo, detta anche verruca, 43, 112, 118, 120, 144.
Profluvio. Perdita copiosa di umori e materie liquide da alcune parti del corpo infermo 134, 213.
Protalgia. Dolore dell’ano. 64.
Psora, Rogna, Scabia. Malattia attaccaticcia, che nasce anche da se stessa e si contrae per contatto immediato col rognoso. È caratterizzata da pustolette grandi come grani di miglio che grattate diventano crostose e cagionano gran prurito. Affettano singolarmente gl’interstizj delle dita, le giunture ecc. 67, 108, 120, 148, 149, 274.
Purgante, Purgativo. Rimedio capace di liberare gli umori da quanto hanno di eterogeneo e nocevole, provocando l’uscita delle materie fecali in maggior quantità e frequenza del consueto, 8, 16, 43, 56, 119, 162, 196, 200, 268, 269, 274, 288.
Rabbia. V. Idrofobia.
Rachitide. Morboso ammollimento delle ossa, che suol invadere i bambini, a ciò perché in istato di malattia avanzata ne soffre la colonna vertebrale, 72, 280.
Raddolcente. Sostanza, che scema l’attività vitale nei nervi, o nei vasi, come le sostanze zuccherose, oleose, e mucillaginose 18, 137, 143, 272.
Radici aperienti. V. Aperiente ed 83, 97, 271. A questa categoria appartengono quella del finocchio, del prezzemolo, del apio o sedano, degli asparagi, del rusco; cui possono aggiungersi quelle della gramigna dell’eringio e della onanide.
Raucedine. Stato della voce quando è velata, o come diciamo, rauca, ed è un lieve grado d’afonia quando la voce sia anche affievolita, 180, 184, 195, 277.
Renella. Emissione di certi sedimenti cristallini, unitamente all’orina, come una specie di sabbia, o di pietruzze 199.
Reuma. Genere di malattia, che si distingue per dolori vaganti in varie parti del corpo, dipendente da raffreddamento, 129, 143, 163, 191, 251, 262. che quando persiste mesi od anni dicesi:
Reumatismo, per cui sognlionsi usare gli stessi rimedi.
Refrigerante, o Rinfrescante. Sostanza o mistura atta ad abbassare la temperatura del corpo, ed aprocurare un freddo artificiale, 48, 73, 92, 121, 128, 132, 133, 139, 259, 260, 261, 265, 275.
Rilassamento, Rilasso. Lassezza troppo considerevole delle parti molli, carnose ed aponeurotiche dell’addome, 11, 61, 253.
Riscaldante. Sostanza capace di mettere in moto gli organi del corpo, onde alzisi la temperatura, 108.
Risolvente. Rimedio atto a far isvanire le infiammazioni, i tumori senza suppurazione, od altra alterazione di tessitura, facendo cessare lo stato morboso. 167, 188, 262.
Rubefaciente. Sostanza, che arrossa la pelle, limitandosi a richiamar maggior quantità di sangue nei vasi del derma, senza sollevar l’epidermide, 90, 94, 105, 110, 148, 180, 191, 262.
Saburra. Materie morbose, crude, ed umori alterati raccolti nel ventricolo, o negl’intestini, 118.
Salse. Condimenti, che si usano per aggiungere sapore alle vivande: servono a queste le piante sotto i numeri 1, 62, 180, 191.
Saponacea. Sostanza, che partecipa della natura del sapone, contiene dell’alcali, si scioglie nell’acqua, e la fa spumeggiare, onde serve a pulire panni od altro 111, 202, 151, 284.
Scabia. V. Psora.
Scirro. Tumore duro, resistente, ed indolente, che più facilmente formasi nelle parti molli, come le mammelle, l’utero, il fegato; od indurimento d’una parte organica con alterazione specifica del tessuto, e con tendenza al cancro, 53, 64, 81, 125.
Scolo. Flusso mucoso, che accompagna l’uratride ed anche la uscita del sangue mestruo, od altri umori, che nello stato di salute non vanno oltre agli orifizj naturali della superficie del corpo, 177, 193.
Scorbuto. Malattia, che attacca le parti membranose con ingorgamento sanguigno nei vasi di esse, e che si aprono e producono macchie livide alla pelle, generandovi emorragia nelle più deboli e segnatamente alle gingive, 6, 7, 52, 54, 73, 93, 136, 180, 181, 190, 191, 232.
Scottatura. Lesione prodotta dall’azione del calorico concentrato sopra le parti viventi, 112.
Scrofola. Tumore od ingrossamento delle glandole linfatiche, aumentate per lo più alla parte inferiore della faccia, e del collo, 39, 68, 81, 174, 234, 235.
Sedativo. Rimedio che calma, mitiga, scema, blandisce e fa cessare i dolori 58, 212, 266.
Semi aperienti. V. Aperiente, o Aperitivo, a N.o 83.
Semi freddi maggiori, si chiamano le semenze del Cocomero, cetriuolo, del melone, della zucca. e dell’Anguria 259, 260, 261.
Semi freddi minori, si dicono quelli della lattuga, della porcellana, dell’indivia, e della cicoria selvatica.
Senapismo. Pasta che formasi di senape ed altri ingredienti per applicarsia alla pelle, onde produrre la rubefazione, 25, 143, 191, 277.
Setone. Fettuccia, che si passa per mezzo di certe parti animali, quando si vuole eccitarvi suppuragine abbondante, o forte irritazione, 151.
Sifilide. Lue venerea, prodotta dal commercio carnale con persona che n’è infetta, e suol manifestarsi con ulcere alle parti genitali di ambi i sessi, con buboni. N. i 63, 143, 219, 246, 254, 267.
Singhiozzo. Movimento convulsivo, quasi sempre ripetuto molte volte di seguito ad intervalli assai prossimi, cagionando scosse più o meno penose nell’interno del corpo, ma specialmente nel petto e addome, 82, 110.
Smania. Eccessiva agitazione o di anima o di corpo per soverchia passione, 82.
Sonno. Requia delle operazioni esterne per legamento del senso comune data dalla natura per ristorar gli animali 142.
Sordità. Privazione più o meno compiuta del senso dell’udito: il suo primo grado è la durezza dell’orecchio, o debolezza d’udito. 53.
Spasmo. Contrazione involontaria e violenta dei muscoli destinati al moto locale, 110, 155, 237.
Spasmodico. Epiteto generico delle malattie dipendenti da una convulsione dei muscoli, isterica ed ipocondriaca, cagionata da eccessiva sensibilità dei nervi. È anche epiteto dei medicamenti che calmano gli spasimi o le convulsioni, 58, 227, 236.
Splenico. che appartiene alla milza, e si dice delle malattie di questo viscere. Si applica però anche ai rimedj, che si prescrivono per le dette malattie, 30, 40, 279.
Sputo sanguigno. Espulsione di sangue per la bocca, mediante l’espettorazione, 35, 44, 252, 279.
Stimolante. Rimedio ch’eccita più fortemente di quanto occorre per lo stato sano, 10, 62, 78, 80, 143, 155, 156, 165, 168, 170, 171, 172, 189, 191, 218, 222, 223, 229, 270.
Stittico. Rimedio astringente, che ha la proprietà di ristringere i tessuti organici, 5, 11.
Stranguria. Malattia consistente in un difficile e lento corso dell’orina, ch’esce a goccia a goccia con isforzo e dolore 2, 47, 80, 195, 204, 210, 266, 271.
Stupidità. Insensibilità ed incapacità di ragionare per effetto di gagliarda impressione prodotta da grave dispiacere, forte sorpresa, o spavento. 300.
Sudorifero, e Sudorifico. Sostanza atta ad aumentare l’esalazione cutanea sopra la pelle di un liquido del continuo rinnovato, ed a provocare il sudore, 75, 76, 110, 142, 143, 218, 248, 249, 251.
Tafe. Consunzione, struggimento del corpo animale per qualsivoglia causa fisica o morale, 5, 81, 242, 288.
Taglio. Ferita, o lesione larga e profonda fatta con strumento tagliente, 208, 237.
Tenesmo. Dejezioni mucose e scarse, con voglia continua di evacuare, e sforzi ad essa proporzionati, 2, 59, 90.
Tigliose. Piante, di cui la scorza od altra parte fibrosa, si può filare o ridurre in tessuti, 77, 90, 196, 266.
Tigna. Eruzione di pustole croniche che tramandano un liquido viscoso, il quale presto si secca e si concreta, appalesandosi principalmente sul derma capelluto, 120, 294.
Timpanitide. Distensione del ventre cagionata da un cumulo di gas nel tubo digestivo, o nelle cavità del peritoneo. 54.
Tisi, o Tisichezza. Deperimento cagionato dalla degenerazione tubercolosa del polmone. 44, 81, 125, 188, 264, 288.
Tosse. Modificazione morbosa dell’inspirazione ed espirazione avente per iscopo, se non per effetto, l’espettorazione, per cui ad uno sforzo l’inspirazione più o meno profonda sussegue un’espirazione, rapida, sonora, interrotta, 2, 5, 58, 59, 70, 128, 143, 145, 188, 195, 229, 234, 235, 266, 277, 288, 289.
Tumore. Gonfiezza locale, circoscritta in larghezza ed altezza a qualche parte del corpo, 53, 108, 155, 174, 194, 195, 203.
Ubbriacante. Sostanza, che ha la facoltà di produrre ubbriacchezza, cioè un’esaltamento istantaneo delle facoltà istintive dell’anima, con stravolgimento o sospensione del giudizio o della ragione, 28, 68, 123, 300.
Ugola. Appendice della parte media dell’orlo palatino nell’interno della bocca verso le fauci. 122, 253.
Ulcera. Lesione, o soluzione di continuità accaduta per errosione di qualche parte del corpo, 4, 17, 113, 132, 143, 144, 188, 193, 220.
Vajuolo. Flemmassia cutanea, pustolosa, primitiva e contagiosa, annunziata dall’acceleramento del polso, nausea, vomito, dolori all’epigastrio ed ai lombi. 135.
Varice. Tumore formato dalla dilatazione parziale o permanente di una o più vene, 57, 58.
Velenosa o Venefica. Sostanza che introdotta in poca dose nell’economia animale, od applicata in qualunque maniera al corpo vivente, distrugge la sanità ed annichila la vita. 9, 57, 58, 64, 72, 76, 81, 82, 101, 125, 152, 153, 274, 295.
Vermi. V. Antelmintico 281.
Vertigine o Capogiro. Offuscamento del cerebro, per cui pare che ogni cosa si muova in giro, e toglie in un istante la vista, 57, 58.
Vescica. Il serbatojo dell’orina, 59.
Vescicante, Vescicatorio. Sostanza, che applicata alla pelle fa sollevare una bolla eccitando infiammazione locale, 67, 120, 145, 148, 149, 251.
Viroso. Sostanza od odore che eccita vertigine, o nausea, vomito, cardialgia 57, 58, 64.
Volatica. Asprezza della cute cagionata da bollicine secche, accompagnata da pizzicore. V. Impetigine.
Vomito. V. Emetico. 67, 72, 82, 233.
Vulnerario. Rimedio che contribuisce al risaldamento delle piaghe, 61, 167, 169, 192, 198, 208.
Fine