Flora medico-economica/Classe XVI
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[Classe XVIa. Mondelfia. (una frattellanza) Stami uniti col pistillo in un sol fascetto.]
CXXXVII. Geranio. Cor. regolare. Frutto rostrato con 5. arilli adorni di coda, per mezzo della quale si staccano dalla colonna centrale con forza elastica, arricciandosi in fuori.
Monodelfia Decandria. Monodelf. Poliandria.
192. G. sanguigno. Caule ramoso, un poco patente, ispido. Foglie orbicolate, 5-7 partite, lacinie trifide, peduncoli uniflori ascellari. Caselle setose all’ apice.
Geranium sanguineum. It. Geranio sanguigno. Ver. Geranio de Machia.
Fiori porporini grandi, Mag. Giugno. Negli sterpi sul monte, e nelle siepi vicino ai monti stessi. Perenne.
Le foglie aspre quasi insipide si usavano una volta nelle pozioni vulnerarie.
193. G. roberziano. Foglie ternate, e quinate, pennatofesse, peduncoli biflori. Petali intieri il doppio più lunghi del calice a dieci angoli restato. Arilli rugosi. Semi liscj.
G. Robertianum. It. erba roberta. Ver. Geranio di muro.
Fiori porporini. Aprile Maggio. Nelle siepi e sui muri ombrosi. Annuo, o biannuale.
L’ erba ha odor ircino, sapor salso, aspretto, ed un poco astringente. Il suo sugo si loda internamente nell’ ematuria e negli scoli, esternamente l’ erba si raccomanda nei buboni, nelle ulcere della vulva e delle mammelle.
CXXXVIII. Malva. Cal. doppio, l’ esteriore di tre foglie, molti semi arillati a guisa di concettacoli, caduchi.
194. M. selvatica. Caule erbaceo eretto. Foglie a 7. lobi acuti, peduncoli a pezioli pelosi.
Malva sylvestris. It. Ver. Off. Malva selvatica.
Monodelfia Poliandria. Diadelfia Esandria.
Fiori porporini, raramente bianchi; in estate, nei cortili, negli orti ed in molti luoghi, lungo le strade. Perenne. La Malva occupa il primo luogo tra le erbe, che diconsi emollienti. Quindi usata nei clisterj fa muovere il corpo, calma i dolori nefritici; esternamente in forma di cataplasma serve, com’è noto al popolo, a maturare e mollificar i tumori. — La Malva rotundifolia, che si distingue dalla precedente per le foglie a 5. lobi poco marcati, e pei fiori bianchi piccoli, si trova comune negli stessi luoghi, e talvolta unita a quella. Hà le stesse qualità, onde si usano indistintamente una o l’altra. CXXXIX. Altea. Cal. doppio, l’esteriore diviso in 9. parti. Semi coperti di arillo a guisa di concettacolo, caduco. 195. A. Officinale. Tomentosa. Caule eretto. Foglie quasi cordato — lanciolate, angolose, dentate. Fiori quasi in racemo, ascellari, e terminali. Altæa officinalis. It. Buonvisco, Bismalva. Ver. Altea, Dialtea. Fiori incarnati, o bianchicci. Luglio, Agosto. Lungo i margini dei fossi, nelle siepi e nei campi. Perenne. L’erba e principalmente la radice mucillaginose, emollienti si usano in medicina nella tosse, raucedine, stranguria. Valgono ancora in forma di cataplasma per ammollire* e maturare i tumori. Se ne preparano decotto, siroppo, pasta ed unguento.