Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano/Indice generale/R
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Traduzione dall'inglese di Davide Bertolotti (1820-1824)
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Radagaiso, Re de’ Germani confederati. Invade l’Italia, t. VI, p. 79. Assedia Firenze, t. VI, p. 81. Minaccia Roma, t. VI, p. 82. Il suo esercito è vinto e distrutto da Stilicone, t. VI, p. ivi. La morte di questo illustre prigioniero disonora il trionfo di Roma e del Cristianesimo, t. VI, p. 86.
Radigero, Re de’ Varni, tribù dei Germani che abitavano i dintorni del Reno e dell’Oceano, t. VII, p. 167.
Raimondo di Tolosa, t. XI, p. 305.
Ravenna. Assedio di questa città operato da Belisario, 387 Cenni su l’Esarcato, tom. VIII, p. 312.
Recaredo, primo re cattolico. Dal suo regno sino a quello di Witiza furono celebrati sedici Concilii nazionali, t. VII, p. 65.
Religione cristiana. Suoi progressi, ed importanza di tale ricerca, t. II. Cinque cagioni dell’accrescimento del Cristianesimo, t. II, p. 245. Intolleranza de’ primitivi Fedeli provenuta dalla religione giudaica,
t. II, p. 247. Zelo di religione più liberale nei primitivi tempi, t. II, p. 253. Abborrimento in cui ebbero i primi Cristiani la idolatria, t. II, p. 268. Esteso anche agli uffizii e pratiche del civil vivere, t. II, p. ivi. Alle arti, t. II, p. 270. Alle pubbliche feste, t. II, p. 271. Opinioni sulla fine del Mondo, t. II, p. 279. Dell’incendio di Roma e del Mondo, t. II, p. 282. Tali timori utili a’ progressi della religione cristiana, t. II, p. 283. Ricapitolazione delle cinque cagioni, t. II, p. 327. Debolezza del politeismo, t. II, p. 329. Lo scetticismo del Mondo pagano riuscì favorevole alla nuova religione; come pure la pace e l’unione dell’Impero romano, t. II, p. 331. Prospetto istorico dei progressi della religione cristiana in Oriente, t. II, p. 332. Chiesa d’Antiochia, t. II, p. 334. Egitto, t. II, p. 336. Roma, t. II, p. 337. Affrica e province Occidentali, t. II, p. 337. Paesi posti oltre i confini dell’Impero romano, t. II, p. 341. La religione cristiana è odiata dagli Imperatori romani, t. III, p. 6. Cagioni da cui questi potevano essere mossi, t. III, p. 7. La religione cristiana accusata d’ateismo è mal conosciuta dal popolo e dai filosofi, t. III, p. 12. Le assemblee che si teneano dai
suoi seguaci riguardate come adunanze di cospiratori, t. III, p. 16. La religione cristiana si propaga nell’Armenia, t. III, p. 365. È rispettata dai Goti, t. VI, p. 174. Esposizione generale della persecuzione nell’Affrica, t. VII, p. 50. Frode de’ Cattolici, t. VII, p. 57. Si diffonde nel Nord, t. XI, p. 105.
Religione ebraica. Rapidità de’ suoi progressi, t. II, p. 247. Più opportuna alla difesa che alla conquista, t. II, p. 251. Ostinazione degli Ebrei convertiti e ragioni della medesima, t. II, p. 254. Chiesa Nazarena di Gerusalemme, t. II, p. 256. Ebioniti, t. II, p. 259. Gnostici, t. II, p. 261. Altre Sette ebree; progressi ed effetti che produssero nel Mondo, tom. II, p. 264.
Reliquie. Il Clero, istrutto dall’esperienza, che le reliquie de’ Santi più valevano che non l’oro e le pietre preziose, si sforza di accrescere con esse il tesoro della Chiesa, tom. V, p. 393.
Rezia. Divisione dell’Illiria, e come governata, tom. I, p. 33.
Riccardo, re d’Inghilterra, nella Palestina, t. XI, p. 432. Trattato conchiuso dal medesimo e sua partenza, t. XI, p. 437.
Ricimero, Capo dei Barbari; sua origine, suoi servigi e suo potere, t. VI, p. 485. Depone Avito, t. VI, p. 486. S’oppone all’Impero di Maioriano, t. VI, p. 487. Governa l’Italia col titolo di Patrizio, t. VI, p. 490. Sacrifica Maioriano alla sua ambizione, t. VI, p. 503. Regna in Occidente sotto il nome di Severo, t. VI, p. ivi. Il suo orgoglio umiliato alla Corte di Costantinopoli, t. VI, p. 508. Sua discordia con Antemio, t. VI, p. 531. Saccheggia Roma, t. VI, p. 534. Sua tirannia e sua morte, t. VI, p. 536.
Rienzi-Gabrini (Nicola). Sua nascita, carattere e divisamenti patriottici, t. XIII, p. 222. Si arroga il governo di Roma, t. XIII, p. 227. Assume il titolo e gli ufizi di Tribuno, t. XIII, p. 229. Leggi del Buono-Stato, t. XIII, p. ivi. Libertà e prosperità della repubblica di Roma, t. XIII, p. 232. Il Tribuno rispettato in Italia, t. XIII, p. 235. Celebrato dal Petrarca, t. XIII, p. 237. Suoi vizi e sue follie, t. XIII, p. 238. Ricevuto cavaliere, t. XIII, p. 240. Sua incoronazione, t. XIII, p. 243. Incute spavento ai Nobili di Roma che lo detestano, t. XIII, p. 244. Questi si armano contro il Rienzi, t. XIII, p. 247. Abdica il governo, e fugge dal palazzo dello Stato, t. XIII, p. 250. Varie sommosse accadute in Roma, t. XIII, p. 252. Nuove avventure del Rienzi, t. XIII, p. 254. Prigioniere ad Avignone, t. XIII, p. 255. Spedito a Roma col titolo di Senatore, t. XIII, p. 256. Muore nello stesso anno, t. XIII, p. 259.
Riflessioni d’ignoto autore sopra i capitoli 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, e 25 della Storia della decadenza e rovina dell’Impero romano di Edoardo Gibbon, divise in tre lettere dirette ai signori Foothead e Kirk, Inglesi cattolici, t. V, p. 113. Altre del medesimo sopra i capitoli 26, 27, e 28 della medesima Storia, divise pure in tre lettere dirette agli stessi Signori, t. V, p. 402. Altre del medesimo sopra i capitoli 29, 30, 31, della stessa Storia in una lettera diretta agli stessi signori, t. VI, p. 232.
Riforma; indole e conseguenze, t. XI, p. 40.
Roberto Guiscardo. V. Guiscardo.
Rogaziani. Setta la quale sosteneva che Cristo non riconoscerebbe la purità della sua dottrina che nella Mauritania Cesarea, tom. IV, p. 81.
Roma. Sua libertà, tom. I, p. 50. Trionfante e soggiogata dalle arti della Grecia, t. I, p. 59. Suoi monumenti, t. I, p. 66. Dissensioni civili fomentate dalla sua politica nella Germania, t. I, p. 349. Fame e peste in questa città, t. I, p. 414. Cerimonie superstiziose, t. II, p. 27. Sue fortificazioni, t. II, p. 28. Rivolta in occasione della riforma della moneta, ed osservazioni in tale proposito, t. II, p. 50. Giuochi del Circo e dell’anfiteatro sotto i regni di Carino e di Numeriano, t. II, p. 95. Roma cessa d’essere la Capitale dell’Impero, t. II, p. 145. Suo abbassamento, t. II, p. 149. Malcontento in tale proposito, t. II, p. 182. Progressi del Cristianesimo in Roma, t. II, p. 337. Incendio di questa città sotto il regno di Nerone, t. III, p. 25. Prefetti di Roma, t. III, p. 280. Torbidi religiosi, tom. IV, p. 158. Il popolo esclama: un Dio, un Cristo, un Vescovo, t. IV, p. ivi. Indagini fatte in Roma pel delitto di magìa, t. V, p. 29. Stato del Paganesimo, t. V, p. 359. Conversione di Roma, t. V, p. 366. Minacciata dai Germani, e liberata da Stilicone, t. VI, p. 82. Marcia di Alarico contro questa città, t. VI, p. 116. Annibale alle sue porte, t. VI, p. 119. Sua nobiltà, t. VI, p. 125. Suoi bagni e suoi giuochi pubblici, t. VI, p. 146. Sua popolazione, tom. VI, p. 149. Primo assedio fatto dai Goti, t. VI, p. 153. Fame, t. VI, p. 154. Peste e superstizione, t. VI, p. 156. Liberazione dall’assedio e negoziazioni inutili, t. VI, p. 157. Secondo assedio, t. VI, p. 166. Terzo assedio e saccheggio di Roma, t. VI, p. 173. Devastazione ed incendio di questa città, t. VI, p. 176. Schiavi o fuggitivi, t. VI, p. 181. Saccheggio di Roma dato dalle truppe di Carlo V, t. VI, p. 185. Pace coi Goti, e regolamento per sollevare questa città dai passati infortunii, t. VI, p. 192. Saccheggiata nuovamente dai Vandali, t. VI, p. 471. Sua prosperità sotto Teodorico, tom. VII, p. 230. Giustiniano abolisce il Consolato di Roma, 371 Entrata in questa città di Belisario; è assediata dai Goti, 428 Lutto generale della città, 438 Liberata dal giogo dei Barbari, 444 Nuovamente assediata dai Goti, t. VIII, p. 166. Oppressione generale e crudele carestia, tom. VIII, p. 167. I Goti padroni di Roma, t. VIII, p. 169. Ripresa da Belisario, t. VIII, p. 173. Nuovamente dai Goti, t. VIII, p. 182. Espugnata da Narsete, t. VIII, p. 200. Miseria ed avvilimento di questa città, t. VIII, p. 358. Tombe e reliquie degli Apostoli, t. VIII, p. 402. Repubblica di Roma; governo dei Papi, t. IX, p. 288. È investita dai Lombardi, t. IX, p. 291. Liberata da Pipino, t. IX, p. 294. Invasa dai Saracini, t. X, p. 379. Assediata da Enrico III, Imperatore d’Oriente, t. XI, p. 172. Stato e rivoluzione di Roma dopo il secolo duodecimo, t. XIII, p. 135. I successori di Carlo Magno e degli Ottoni s’accontentano del titolo di Re di Germania e d’Italia sino all’epoca in cui vennero incoronati Imperatori di Roma, t. XIII, p. 137. Giuravano essi tre volte di mantenere e proteggere la libertà di Roma, t. XIII, p. 138. Rivolta di Roma contro i Papi, t. XIII, p. 145. Arnaldo di Brescia, monaco, è il primo che tenta di risvegliare la libertà romana, t. XIII, p. 153. Sostiene, che la clava e lo scettro appartengono al magistrato civile, tom. XIII, p. 155. Ristabilimento della repubblica, t. XIII, p. 157. Morte di Arnaldo di Brescia, t. XIII, p. 159. È ristabilito il Senato, t. XIII, p. 160. Descrizione del Campidoglio, t. XIII, p. 163. Monete, t. XIII, p. 164. Prefetto della città, t. XIII, p. 166. Forma d’elezione dei membri del Senato, tom. XIII, p. 167. Branca Leone, podestà, t. XIII, p. 171. Carlo d’Anjou successore, t. XIII, p. 173. Luigi di Baviera, Imperatore romano, accetta quest’ufficio municipale nell’amministrazione della sua propria Metropoli, t. XIII, p. 175. Corrado III, t. XIII, p. ivi. Federico Barbarossa suo successore, t. XIII, p. 177. Discorso fatto a questo Imperatore dagli ambasciadori di Roma, t. XIII, p. 177. Orgoglio dei nobili o baroni romani, t. XIII, p. 203. Litigio dei Colonna e degli Orsini, t. XIII, p. 207. Ristabilimento della libertà e del governo di Roma operato dal Tribuno Rienzi, t. XIII, p. 222. Carlo IV scende dalle Alpi per farsi incoronare Imperatore e Re d’Italia, t. XIII, p. 259. Mali di Roma, t. XIII, p. 270. Ultima rivoluzione di Roma, t. XIII, p. 278. Federico III, ultimo Imperatore di Germania coronato in Roma, t. XIII, p. 280. Statuti e governo di Roma, t. XIII, pag. ivi. Cospirazione di Porcaro, t. XIII, p. 283. Disordini della nobiltà sotto il regno di Sisto IV, t. XIII, p. 287. La maggior parte d’Italia riconosce la sovranità dei Papi di Roma, t. XIII, p. 289. Vantaggi e difetti del governo ecclesiastico, t. XIII, p. 293. Descrizione che fa il Poggi delle rovine di Roma, tom. XIII, p. 298. Deperimento per grado delle opere dell’antichità, t. XIII, p. 302. Quattro cause di distruzione, t. XII, p. 304. I. Guasti operati dal tempo e dalla natura, t. XIII, p. ivi. II. Devastazioni dei Barbari, t. XIII, p. 309. III. Uso ed abuso de’ materiali che offrivano i monumenti romani, t. XIII, p. 312. I marmi di Ravenna e di Roma decorarono il palazzo fabbricato da Carlo Magno a Aix La Chapelle, t. XIII, p. 315. Le guerre intestine dei Romani, t. XIII, p. 319. Colosseo o anfiteatro di Tito, t. XIII, p. 324. Giuochi di Roma, t. XIII, p. 321. Combattimento del toro al Colosseo, t. XIII, p. 327. Guasti del Colosseo, t. XIII, p. 330. Consacrazione del Colosseo, t. XIII, p. 332. Ignoranza e barbarie dei Romani, t. XIII, p. ivi. Riparazioni ed abbellimenti di Roma sotto il Papa Martino V, t. XIII, p. 336. Bellezza e splendore della nuova città, XIII, p. 337.
Romani. Quarant’anni dopo la riduzione dell’Asia, ottantamila Romani furono in un sol giorno massacrati per ordine del crudele Mitridate, t. I, p. 54. Loro felicità sotto principi saggi e virtuosi, t. I, p. 118. Natura precaria della medesima, t. I, p. ivi. Somma loro miseria sotto i tiranni, t. I, p. 120. Spirito illuminato dei Romani e memorie della loro libertà, t. I, p. 121. L’estensione del loro Impero toglieva loro ogni asilo, t. I, p. 123. Loro pace e prosperità sotto Settimio Severo, t. I, p. 118. Oppressi da Caracalla, t. I, p. 200. Felicità generale sotto Alessandro Severo, t. I, p. 228. Osservazioni sulle loro finanze, dai bei secoli della repubblica sino al regno di questo principe, t. I, p. 236. Oppressione sotto Massimino, t. I, p. 258. Guerre coi Persiani, t. I, p. 305. Conquista di Hosroene, t. I, p. 308. Guerra persiana, t. I, p. 309. Alleanza coi Goti contro Attila, t. VI, p. 432. Privilegi dei Romani nella Gallia, t. VII, p. 136. Nuova guerra persiana, t. VII, p. 340. Carattere dei Romani, secondo S. Bernardo, t. XIII, p. 152. Spediscono ambasciadori a Corrado III, e a Federico I, t. XIII, p. 185. Distruggono le città poste in vicinanza di Roma, t. XIII, p. 181. Battaglia di Toscolano, t. XIII, p. 184. Battaglia di Viterbo, t. XIII, p. 185.
Romano. Comandante militare nell’Affrica. La sua tirannia eccita una rivoluzione, t. V, p. 79. Sua impunità, t. V, p. 86.
Romano I, Lecapeno, t. IX, p. 196.
Romano II, Argiro, t. IX, p. 206.
Romano III, Diogene, imperatore d’Oriente, t. IX, p. 205. Sconfitto dai Turchi, t. XI, p. 233. Fatto prigioniere e liberato, tom. XI, p. 236. Sua morte, t. XI, p. 240.
Romano VI il Giovane, t. IX, p. 199.
Rosmunda, moglie d’Alboino re de’ Lombardi. Fa assassinare suo marito, tom. VIII, p. 295. Sua fuga e morte, t. VIII, p. 298.
Rufino, favorito di Teodosio. Suo carattere ed amministrazione, t. VI, p. 7. Sue crudeltà, t. VI, p. 9. Opprime l’Oriente, t. VI, p. 12. Deluso nella speranza di maritare sua figlia coll’Imperadore Arcadio, t. VI, p. 15. Sua caduta e morte, t. VI, p. 23. Discordia fra i due Imperi, t. VI, p. 26.
Ruggero il Conte. Conquista la Sicilia, t. XI, p. 150. Invade l’impero d’Oriente, t. XI, p. 155.
Ruggero, gran Conte di Sicilia. Suo regno e sua ambizione, t. XI, p. 181. Duca della Puglia, t. XI, p. 182. Primo re di Sicilia, t. XI, p. 183. Sue conquiste nell’Affrica, t. XI, p. 185. Invade la Grecia, t. XI, p. 188. Il suo ammiraglio libera Luigi VII, re di Francia, t. XI, p. 189. Insulti portati sotto le mura di Costantinopoli, t. XI, p. 190. Respinto dall’Imperatore Manuele, tom. XI, p. 191.
Ruricio Pompejano, comandante a Verona, t. II, p. 208. Disfatto da Costantino e trovato fra i morti, t. II, p. 210.
Russia. Uso singolare nel matrimonio del Czar, t. IX, p. 67. Origine della sua Monarchia, t. XI, p. 80. Geografia e commercio di questo paese, t. XI, p. 85. Spedizioni navali de’ Russi contro Costantinopoli, tom. XI, p. 89. Prima, t. XI.
p. 91. Seconda, t. XI, p. 92. Terza, t. XI, p. 93. Quarta, t. XI, p. 94. Negoziazioni e profezie, tom. XI, p. ivi. Regno di Swatoslao, t. XI, p. 96. Disfatta de' Russi data da Giovanni Zimiscè, t. XI, p. 99. Sua conversione, tom. XI, p. 101. Battesimo di Olga, t. XI, p. 102. Di Wolodimiro, t. XI, p. 104.