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indice e sommario 359



XIV. Aspirazione del pontefice all’acquisto di Ferrara (63-65). — Il vescovo di Ventimiglia muove con milizie con il disegno occulto di dar l’assalto alla cittá (65). — Ragione del fallimento dell’impresa (65-66). — Scioglimento dell’esercito (66).

1520 XV. Primo diffondersi delle idee luterane; occasione offerta dalla corte pontificia e scandalo della vendita delle indulgenze in Germania (67-68). — Come Lutero passò a negare i princípi della Chiesa (68-69). — Misure prese dal pontefice contro Lutero; perché poco giovarono (69-71).

XVI. Giampaolo Buglioni invitato a Roma dal pontefice, incarcerato e giustiziato (71-72). — Nuove insidie del pontefice contro il duca di Ferrara (72-73). — Incoronazione di Cesare in Aquisgrana; sue ragioni di preoccupazione (73-74). — Minaccie di fanti spagnoli alle terre della Chiesa (74-75).

Libro quartodecimo. |||
 p. 77-168

1521 I. L’anno 1521 porta nuove guerre, per la gelosia di due potentissimi re, all’Italia, stata per tre anni in pace (77-78). — Il pontefice assolda seimila svizzeri, senza che alcuno sappia per quale impresa (79-80). — Segreti accordi del pontefice col re di Francia (80). — Il regno di Navarra conquistato all’antico re (81). — I successi dei francesi determinano la concordia in Ispagna (81). — Deliberazione degli svizzeri a favore del re di Francia (81-82). — Confederazione di Cesare e del pontefice contro il re di Francia (82-84). — Ragioni di Cesare sul ducato di Milano (84-85).

II. Progetti e tentativi contro Genova e contro il ducato di Milano da parte degli spagnuoli, del pontefice, dello Sforza e dei fuorusciti (85-86). — Le milizie francesi sotto Reggio; incidenti coi fuorusciti raccolti a Reggio; abboccamento dello Scudo col Guicciardini (86-89). — Scoppio di polvere e rovina di mura del castello di Milano (89).

III. Lamentele del pontefice per i fatti di Reggio ed aperti suoi accordi con Cesare (90). — Fallito tentativo contro Como (90-91). — Preparativi e piani di guerra contro il ducato di Milano (91-93). — Preparativi di difesa del re di Francia (93-94).

IV. Le milizie pontificie e spagnuole vicino a Parma; Francesco Guicciardini commissario generale dell’esercito pontificio (94-95). — Arrivo delle milizie tedesche (95-96). — Diversitá di pareri fra i comandanti (96-98). — Lentezza nell’azione ripresa dal commissario; deliberazione di porre il campo a Parma (98-100).

V. Assedio di Parma; opere di preparazione per l’assalto (100-102). — Gli assedianti occupano il Codiponte abbandonato dai francesi (102-104). — 11 Lautrech con le sue milizie a sette miglia da Parma (104). — Imprese fortunate del duca di Ferrara nel modenese e milizie mandate contro di lui (104-105). — Dubbi dei comandanti dell’esercito ispano-