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delle barche noleggiate né avendo comoditá di provederne cosí presto dell’altre, massime perché i governatori vicini della Chiesa non erano avvertiti di questa pratica, né avevano commissione, quando bene l’avessino saputa, di intromettersene, mentre che cerca di qualche rimedio, egli e i ministri di Alberto soggiornò con le genti verso Coreggio e ne’ luoghi vicini: dove avendo parlato con molti incautamente, e con alcuni scoperto tutti i particolari del suo disegno, il marchese di Mantova, avvertitone, notificò per uno uomo suo la cosa al duca di Ferrara. Il quale era tanto alieno da questo sospetto che con difficoltá si indusse a prestargli fede; pure, movendolo piú che altro quello riscontro del muro rotto, cominciò a prepararsi di gente; né mostrando avere sospetto del pontefice, benché sentisse in sé altramente, fattogli intendere le insidie che gli erano ordinate dal vescovo Ventimiglia, lo supplicò che e’ commettessi ai governatori vicini che, occorrendogli di bisogno, gli porgessino aiuto: la quale cosa fu dal pontefice con favorevoli brevi eseguita prontamente, ma data però nel tempo medesimo occultamente altra commissione.

La fama che a Ferrara si cominciasse a fare provisione, aggiunta alla difficoltá di passare Po, tolse al vescovo ogni speranza: però condottosi con le genti presso alla Concordia, mentre che con quegli che vi erano dentro, insospettiti giá di lui, tratta di volere offendere la Mirandola, presentatosi allo improvviso una notte alle mura della Concordia, gli fece dare la battaglia, ma per dare cagione agli uomini di credere che non per andare a Ferrara ma per occupare la Concordia fusse venuto in quegli luoghi. Fu vano questo assalto: dopo il quale i fanti con sua licenza si dissolverono; lasciata opinione in molti e in Alfonso medesimo che se non gli era interrotto la facoltá di passare Po, arebbe ottenuta, per il muro rotto, Ferrara, dove non era gente alcuna, non sospetto, il duca ammalato gravemente, e il popolo in modo male sodisfatto di lui che pochissimi, in uno tumulto quasi improviso, arebbono prese l’armi o oppostisi al pericolo.