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La qual cosa conosciuta in sul fare del dí la mattina da quegli di fuora, entrorno dentro, parte per le aperture del muro parte per le scale; ricevuti da’ parmigiani, desiderosissimi di ritornare sotto il dominio ecclesiastico, con somma letizia: la quale presto si convertí in amaro pianto perché non altrimenti che di inimici furno saccheggiate le case loro. Né si dubitò che, se qualche dí prima si fussino piantate l’artiglierie nel luogo medesimo, arebbono i franzesi, nel modo medesimo, abbandonato il Codiponte. Dettesi poi opera ad aprire e rompere le porte, le quali erano atterrate, per le quali condotta l’artiglieria alla sponda del fiume si cominciò a battere il muro che fa sponda dall’altra parte; ma essendo giá sí tarda l’ora del dí che si conosceva non potersi, insino al prossimo dí, fare cosa di momento. Ma il dí medesimo Lautrech venne ad alloggiare in sul fiume del Taro, vicino a Parma a sette miglia; interpetrando alcuni che fusse venuto per combattere, altri persuadendosi per comporre col fratello (se piú non si poteva sostenere) che uscendo una notte di Parma con tutte le genti fusse raccolto da lui, o veramente perché, volendo convenire cogli inimici, ottenesse che con tutti i soldati potesse, salvo e senza alcuna obligazione, uscire di Parma: e giá alcuni dí prima Federico da Bozzole, il quale andando intorno a’ ripari era stato ferito di uno scoppietto nella spalla, aveva per mezzo del marchese cominciato a trattare; ma non era ancora il ragionamento proceduto tanto oltre che si potesse fare congettura certa della volontá dello Scudo. La veritá è, secondo le notizie che si ebbono poi, che Lautrech non aveva animo di combattere se non venivano i svizzeri; perché, con tutto che fusse alquanto superiore di numero e di bontá di gente d’arme e piú potente d’artiglierie, prevaleva di fanti l’esercito contrario: nel quale, calcolando i numeri veri, erano novemila tra tedeschi e spagnuoli duemila svizzeri e piú di quattromila italiani.

Ma consideri ciascuno da quanto piccoli accidenti dependino le cose di grandissimo momento nelle guerre. Accadde appunto che, la notte seguente al dí che l’esercito entrò nel