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DELLE MATERIE 407

Giubbileo. Sua istituzione, e primo Giubbileo, t. XIII, p. 198. Giubbileo secondo, t. XIII, p. 202.

Giudei. Unico popolo che siasi rifiutato di soscriversi al commercio universale del Genere umano, t. II, p. 247. Sottomessi ai successori di Alessandro, sortirono dall’oscurità, t. II, p. 248. Il loro attaccamento alle leggi di Mosè uguagliava l’abborrimento che avevano per le religioni straniere, t. II, p. 249. La religione Giudaica credeva più fermamente le tradizioni de’ suoi maggiori che le testimonianze de’ proprii sensi, t. II, p. 251. Era proibito ai Giudei di contrarre matrimonio o affinità colle altre nazioni, t. II, p. ivi. I Giudei convertiti, riconoscevano nella persona di Gesù il Messia annunciato da’ vecchi oracoli, t. II, p. 255. I primi quindici Vescovi di Gerusalemme furono tutti Giudei circoncisi, t. II, p. 256. Sotto il regno di Adriano, il disperato fanatismo de’ Giudei pose il colmo alle loro calamità, t. II, p. 258. La dottrina dell’immortalità dell’anima non accennata nella legge di Mosè, t. II, p. 276. Orribili crudeltà commesse dai Giudei nelle città d’Egitto, di Cipro e di Cirene, t. III, p. 8. L’indole mansueta di Antonino Pio restituisce ai Giudei gli antichi loro privilegi, t. III, p. 9. Sdegnando di trattare cogli altri
popoli, godevano in libertà l’esercizio della loro insocievole religione, t. III, p. 11. Gl’Imperadori decretano una capitazione generale sul popolo Giudaico, t. III, p. 35. I Giudei sono protetti da Giuliano l’Apostata, t. IV, p. 279. Sono perseguitati nella Spagna, t. VII, p. 69. Oppressi da Giustiniano, t. IX, p. 82.

Giudizii di Dio. I Magistrati usavano nell’incertezza della testimonianza colle famose prove del fuoco e dell’acqua, t. VII, p. 117.

Giudizii del popolo. I cittadini di Roma e di Atene in materia criminale venivano giudicati dal popolo, t. VIII, p. 269.

Giulia, l’Imperatrice, moglie di Settimio Severo. Sue eccellenti qualità, t. I, p. 189. S’applicava alle lettere ed alla filosofia, t. I, p. 190. È assassinato nel suo palazzo, da Caracalla, Geta suo figlio, ed ella stessa vien ferita in una mano, volendo salvarlo, t. I, p. 198. Giulia è costretta a ricevere l’assassino con sorriso di approvazione e di gioia, t. I, p. 200. Ridotta, dopo la morte di Caracalla, alla condizione di suddita, con volontaria morte pon fine all’umiliante sua dipendenza, t. I, p. 211.

Giuliano, Didio, ricco Senatore, compra l’Impero dai Pretoriani, t. I, p. 160. È riconosciuto dal Senato, t. I, p. ivi. Prende possesso del