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11, ec.; VIII, 11; elogio che di essi la Pio Secondo VI, 671; quanto benemerita delle lettere 41, ec.; VII, 61, 79.
d’Este Aldobrandino, curato da Andrea da Varignana IV, 333.
— Alfonso Primo, fautore de’ dotti anche ne’ tempi suoi più difficili VII, 60, ec.; favori da lui conceduti all’Ariosto 62, ec.; sue macchine militari ivi; suo impegno per l’università di Ferrara 173, ec.
— Alfonso Secondo, pompa della sua corte, e suo favore verso i dotti VII, 75, ec.; biblioteca Estense da lui fondata, e sue premure per essa 332, ec.
— Alfonso Terzo, poi cappuccino, studia all’università di Padova VII, 976; suo amor per gli studi, e suo carteggio co’ dotti, mentre era principe ereditario VIII, 33; accademia da lui fondata 91.
— Alfonso Quarto, protettore delle scienze e delle arti VIII, 34.
— Azzo Settimo, gran protettore de’ poeti provenzali IV, 60, 515, 519; Costanza di lui figlia e Beatrice lodata da’ medesimi 520, ec.
— Azzo Ottavo, suo dominio e sua morte V, 13; altri principi di questad’Este Bianca, elogi di essa e degli studi da lei fatti VI, 1275.
— Borso Primo, duca di Ferrara VI, 12; sua magnifìccnza nel fomentare gli studi 41, ec.; protegge l’università di Ferrara 141, ec.; spese da lui fatte nel raccogliere molti libri 217; sue magnifiche fabbriche e splendore della sua corte 1699.
— Ercole Primo, protettor delle scienze e de’ dotti VI,42, 48; provvedimenti da lui dati per l’università di Ferrara 142; sua magnificenza nelle feste teatrali 1312; commedia di Plauto da lui tradotta ivi, 1317, 1326; se ei sapesse di latino ivi, ec., 1382; fabbriche magnifiche da lui e dal duca Borso innalzate, e splendore della lor corte 1699.