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tio LIBRO mille libri è già noto. Fra tutti però meritano di esser letti i ragionamenti dei Gran Duchi di Toscana del sig. Giuseppe Bianchini stampati magnificamente in Venezia nel 1741 ne' quali egli ha diligentemente raccolto e descritto quanto i sovrani della real casa de Medici hanno operato a vantaggio delle scienze e delle arti da’ tempi di Cosimo I fino a’ dì nostri. XVI. Ugual sorte non hanno finora avuta gli Estensi, i quali, benchè i lor meriti verso le lettere non siano infei lori a quelli d’ alcun’ altra | sovrana famiglia, e benchè tra queste niuna ve n’ abbia che sì lungamente abbia esercitata verso di esse la sua munificenza, non hanno ancor ritrovato chi raccogliesse con diligenza i monumenti del magnanimo lor favore verso de’ dotti, se se ne tragga il poco che per incidenza ne ha detto l'eruditissimo Muratori nelle sue Antichità Estensi, Io mi compiaccio che l’idea di questa mia Storia mi conduca per se medesima a trattare questo argomento, sicchè io possa al tempo medesimo e aggiungere nuovo lustro alla letteratura italiana mostrandola onorata e promossa da sì grati principi, e secondar con piacere i sentimenti della mia gratitudine e del mio ossequio nel rendere i dovuti encomii ad una famiglia a cui dovrò professar, finchè viva, una sincera e divota riconoscenza. Alfonso I, nello spazio di circa 30 anni che fu duca di Ferrara, fu quasi continuamente involto in di (Beili ed aspre guerre or contro de’ Veneziani, or contro de’ pontefici Giulio II e Leone X, e per molti anni videsi spogliato di due delle principali città del suo Stato, cioè di Modena e di