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PRIMO gì cioò Genova, Parma, Piacenza, Modena, Reggio (a), Torino, e alcune altre città del Piemonte non furon prive di tali illustri adunanze , e o si mantennero in vigore quelle delle quali si è detto nel secolo precedente, o altre nuove con nuovi nomi ne furon fondate; e deesi annoverare fra esse quella de’ Dissonanti, fondata verso il 1680 in questa città di Modena, la quale sotto la protezione de’ suoi sovrani è venuta sempre fino al presente crescendo in celebrità e in valore. Ma per le ragioni più volte nel decorso di questo capo raccolte in quell’opera tutte le osservazioni che essi falle aveano sull’Odissea di Omero. Di questa notizia son debitore al s!g. ab. Angelo Personeni , da cui abbiamo avute le Notizie del Cardinal Ci ri zio Personpni A Idobrnndini , stampate in Pergamo nel 1786, nelle quali Ira provato che quel celebre cardinale apparteneva a quell 1 stessa famiglia. ,(a) Delle accademie di Modena, di Reggio e di altre città degli Stati Estensi ho parlalo più n lungo nella Biblioteca modenese (t. 1, p. ai; t. 6, p. 3). Tra esse inerita singolarmente di essere ricordata con lode quella che il principe Alfonso figlio del «luca Cesare, di cui ho ragionato nel precedente capo, fondò in Corte nel i6nq; Iìerciocchc essa era destinala singolarmente a coltivare e scienze, e v’intervenivano il principe stesso, Antonio Querengo. il marchese Ferrante Bentivoplio , il marchese Èrcole e il co. Ippolito Estensi Tassoni, il conte Guido Coccapaui e più altri. Pur che essa allora non avesse lunga durata; ma il principe rinnovolla nel 1618, e vi fu ammesso tra gli altri Scipione Cbinramonti celebre per le contese avute col Galileo. Ma aneli’essa dovette venir meno, allor quando il principe, divenuto sovrano dopo la morte del padre, scese dal trono 1 anno 1629, e rendettesi cappuccino.