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(JJ2 LIBRO III. Somiglianti esempi di regia magnificenza diedero in questo secol medesimo, nell’adornare di sontuosi edificii la lor città di Ferì ara, i marchesi d’Este. Molti singolarmente se ne annoverano del marchese Alberto, e fra gli altri il palazzo magnifico di Belfiore presso la detta città, che fu compito l’anno 1392(ib. p. 525). Ei valeasi di un famoso architetto, detto Bertolino da Novara, di cui veggiamo che anche al principio del secolo seguente servivasi il marchese Niccolò III (vol 18, p. 1012, ec.), massimamente nel fortificare la città medesima e più altri luoghi de’ suoi Stati. Le fabbriche di cui il marchese Alberto avea abbellita Ferrara, e più ancora il solenne onore concedutole di una pubblica università, risvegliò in quei cittadini tai sentimenti di gratitudine, che fanno i3i)3 i Ferraresi a pubbliche spese gf innalzarono una statua di marmo. Ecco la narrazione di questo memorabil fatto, qual si ha nell’antica Cronaca Estense pubblicata dal Muratori (ib. vol. 15 , p. 529): Item die proxima saprai He fa videlicet die Festi Sanctae Mariae XXV Martii statua marmorea illustris et magnifici Domini Marchionis praefati in propatulum posita fuit, quae infixa est in anteriori capite Majoris Ecclesiae Ferrariensis ex opposito palatii Domini Marchionis cum insculpto prope in tabula marmorea cum literis aureatis tenore Privilegii Papalis concessi Ferrariensibus, studio et impetratione praefati Domini Marchionis, quando fuit Romae; quod videlicet Ecclesiastica bona non recidant etc. Quam quidem statuam Sapientes et Communitas Ferrariae pubblico sumptu