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48 LIBRO mattina cfui Ju li xrui de Aprii*1, la sua Siprioria se ne ritornò a Consandoli. Et Sabbato adì 21 de Aprile furono facte le septime, alle quali li fu il prefacto Duca Borso con tutti li p re die ti de la Illustrissima Casa da Este, vestiti tutti di morello. XJ. Della protezione (lai duca Ercole I accordala alle scienze, non abbiam tanti monumenti , quanti di Leonello e di Borso. Nondimeno il riflettere eh1 ei fu principe sopra ogni altro magnifico negli edificj, e che per lui fu la città di Ferrara quasi interamente rinnovata, come altrove vedremo; che quella università fu allora in assai florido stato e onorata da’ più celebri professori; ch' egli ancora continuò ad aumentare la biblioteca da’ suoi magi giori raccolta, di che si dirà a suo luogo; che molti poeti, come i due Strozza, Bartolommeo Prignani e più altri, il celebrarono ne’ loro versi; tutto ciò, io dico, ci fa conoscere di’ egli emulò in questo ancora la gloria de’ principi che l’aveano preceduto, e diede l’esempio a quelli che gli vennero appresso, i quali , come si dovrà altrove mostrare, nel fomentare gli studj, e nell’onorar gli studiosi, andaron del pari co’ più splendidi mecenati di tutta 1’antichità (*). XIL Mentre in Milano e in Ferrara fiorivano in tal maniera gli studj per opera de’ Visconti, degli Sforzeschi e degli Estensi , un nuovo (*) Molti monumenti della magnificenza con cui il duca Ercole 1 protesse ed avvivò gli studi, lio io po. scia scoperti, c li verrò riferendo, o accennando in queste giunte ^ secondo c lic se uc ulti irà l’occasione. j