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PRIMO I | fiamme consunti, o divenner preda de’ rapitori. Ricuperò nondimeno e Mantova e Casale. Ed egli venendo a morte nel 1637, poichè prima di lui era parimente morto il soprannomato suo figlio, nominò erede Carlo II, suo nipote e figlio del defunto, fanciullo allora di circa otto anni, che visse e signoreggiò fino al iG(>5, ottimo principe e amantissimo de’ suoi sudditi, e da essi pur riamato, e degno di molti elogi, se l’intemperante amor de’ piaceri non ne avesse oscurata la fama. Questo vizio medesimo parve da lui trasfuso nel suo figliuolo e successore Ferdinando Carlo, che lasciatosi poscia avvolgere nella guerra per la successione al trono di Spagna, spogliato per sentenza imperiale di tutti i suoi Stati, morì infelicemente in Padova nel 1708, senza legittima prole. Gli altri rami della stessa famiglia, che avean dominio in Guastalla , in Novellal a, in Castiglione ed altrove , non ci offrono cosa che degna sia di memoria, e noi perciò non ci tratteniamo in parlarne distintamente. VI. Frattanto gli Estensi, perduta Ferrara, come si è altrove accennato, erano nel loro dominio ristretti a’ ducati di Modena e di Reggio e al principato di Carpi. Il duca Cesare resse questi Stati con fama di ottimo e ama* bil sovrano, e trattane qualche breve e leggier guerra contro i Lucchesi, si tenne sempre lungi dall1 armi. Alfonso III di lui figliuolo , che nel 1628 gli succedette, l’anno seguente, con esempio memorabile ed unico tra’ moderni sovrani , cedendo il dominio a Francesco suo figlio, entrò nell’Ordine de’ Cappuccini, e vi