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PRIMO 13 e più stabil dominio, e di cui ci avverrà di ragionare più spesso nel decorso di questo tomo , cioè degli Estensi, de’ Visconti, de1 marchesi di Monferrato, degli Scaligeri, dei Carraresi e de’ Gonzaghi. VI. Azzo VIII d’Este, che venne a morte 1Jl-l. . •! 1* • 1* 1‘ M-ivIimi nel 1308, avea avuto il dispiacere di vedersi d’E.te.igoo. tolto il dominio di Modena e di Reggio per le in- H,d,ecKrra terne fazioni di queste città. Le discordie che dopo la morte di lui si accesero tra’ principi di questa casa, le furono ancor più funeste, poichè per esse si vide priva per più anni della signoria di Ferrara. Gli Estensi la ricuperarono l’an 1317 e Rinaldo ed Obizzo nipoti del suddetto Azzo ne conservarono sempre il dominio, e il difesero coraggiosamente contro i nemici, e riacquistarono nel 1325 la signoria di Comacchio, e Obizzo quella di Modena nel 1336. Morto Rinaldo nel 1335 e Obizzo nel 1352, Aldovrandino III, figliuol di Obizzo, prese il governo degli Stati, e il tenne sino al 1361, in cui morendo, Niccolò II, di lui fratello, gli succedette, principe glorioso e magnanimo che seppe sostenersi contro il poter formidabile de’ Visconti, e stese ancor maggiormente il dominio ricevuto dai suoi maggiori. A lui si dovette singolarmente il ritorno di Urbano V in Italia, il quale fra gli altri onori a queste principe conceduti, con una sua Bolla del 1358 conferì a lui e a que’ che da lui discendessero , il confalonierato di Santa Chiesa. Egli morì nel 1388, ed ebbe a successore Alberto suo fratello, che per soli cinque anni* resse lo Stato, e lasciollo morendo nel 1393 a Niccolò III, suo figliuolo, fanciullo