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PRIMO 79 l'orazioni funebri con cui ne furono onorate le esequie l’an 1586 da Torquato Tasso, dal Guarino, e da Gio Jacopo Orgeat francese, professore allora di belle lettere in Ferrara, i quali tutti ne lodano a gara il favore di cui onorò gli eruditi, e si può ancora vedere ciò che della magnificenza di questo cardinale narrasi dal Muratori (l. c. p. 4°°)• XXIIL Questa continuata serie di splendidi mecenati della letteratura, che rendette famosi ne fasti di essa i principi Estensi, fece che gli stranieri ancora rimirassero questa sovrana famiglia, come una delle più benemerite di tutte le scienze. Pier Vettori fra gli altri, fiorentino di patria e che niuna relazione ebbe mai cogli Estensi, in una lettera scritta a Cosimo de’ Medici primo gran duca di Toscana, di cui pure abbiamo veduto qual fosse l animo verso de’ dotti, non temè di proporgli l’esempio degli Estensi, esortandolo ad imitarli: In tanto autem numero, gli scrive egli Epist. l. 4 p. 80) parlando de’ principi fautori delle belle arti, honestissimarum familiarum, tantaque uber/ate ingenieri mi, hoc etiam nobilis et illustri s in primis A te stina domus, quam tu tibi affinitate conjunxisti, hac aetate assecuta est, unde plurimum honoris ac gloriae factis ipsius accessit, semperque magis celebrabitur. Fra tutti però gli elogi in questo secol renduti a’ principi Estensi, il più magnifico è quello di Francesco Patrizi sanese poc’ anzi citato, e professore allora in Ferrara, nell’atto di offrire a Lucrezia d’Este figlia di Ercole II la sua Deca istoriale della Poetica. Comincia egli con dire che se mai