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indice dei nomi 249


C

Cabala, libro, II, 95.

Caccini Biagio, interlocutore, I, 72-75.

Cacco, vedi Caco.

Caco, ammazzato da Ercole, statua del Bandinelli, II, 10, 13.

Caio Mario, vedi Mario Caio.

— Giulio Cesare, vedi Cesare Caio Giulio.

— Sallustio Crispo, vedi Sallustio Crispo Caio.

— Svetonio, vedi Svetonio Caio.

Cairo, campi di terra, II, 72.

Calabria, per riso Culabria, II, 14.

Calcutta, ferace di cervelli balzani, II, 153.

Calepino volgare, I, 131.

Calicutte, vedi Calcutta.

Caligola, sforzò le sorelle, I, 43.

Calligula, vedi Caligola.

Calmo Andrea, lodato per avere scritto nella sua lingua, I, 96.

Calvo, sentenzia contro Vatinio, II, 123.

Camilla da Penna, vedi Penna (da) Camilla.

Camillo, mastro ferraio, I, 18.

— Giulio, menzionato, I, 165; Idea del teatro, II, 85, 88, 89.

Campaccio, orto, vedi Firenze.

Campagna, vedi Campania.

Campana Francesco, governatore dello studio pisano, mal apprezzato dai fiorentini, II, 23.

Campani Niccolò, detto lo Strascino, sue leggende, I, 179.

Campania, svernavi Buccellino, I, 233; giungevi Narsete, I, 235.

Campidoglio, vedi Roma.

Campo, cittá, ebbevi egregi uomini la casa Baccelli, II, 76; n’era signore Gregorio Spinola, II, 151;
Cananei, menzionati, II, 99.

Caracalla Antonio, innamorato d’una sacerdotessa, I, 49.

Caracciolo Ferrante, lume della nobiltá napoletana, I, 133.

Carafa Ferrante, cortesia del mondo, I, 133.

Carafulla Antonio, maestro, menzionato, I, 15, 20, 23; interlocutore, I, 16-19, 61-65; soprannominato Piedoca, I, 20.

Carcovia, vedi Gracovia.

Carlo V, all’impresa di Algeri, poi in Germania, II, 175.

— di messer Gismondo, uccella il suo pedante e ne paga il fio, I, 82-83.

— Lenzoni, vedi Lenzoni Carlo.

Carmine (del) Alberto, vedi Alberto del Carmine.

Cameade, suo detto, I, 218.

Caronte, conduce il suo legno delle ombre, I, 259.

Carpentrasso, storie antiche, I, 211.

Carrafa, vedi Carafa.

Carrara, luogo di cura, e suoi marmi, I, 215.

Cartagine, popolatissima, I, 39; potente per Annibale, I, 13; suo filosofo Afronio, I, 90-91.

Castellacelo, I, 17.

Castiglione Baldassarre, suo Cortigiano, I, 137.

Cataneo Rocco, uditore del Beccadelli, II, 137.

Catellina, vedi Catilina.

Catilina, tiranno della patria, I, 43.

Catone Dionisio, sue sentenze, II, 124.

— Marco Porcio, non acconsente un ufficio pubblico a un non ammogliato, II, 182.

— Valerio, forse menzionato in II, 94.