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discorsi utili all'uomo 123


quello che si debbia fare e come si debbia fare. «Nessuna utilitá faranno — dice egli — le ammonizioni alli gravissimi vizii, perché né certamente la medicina vince le infermitá insanabile». È vero; ma ad alcuni si dá la medicina per rimedio, ad alcun’altri per alleggerimento: né certamente tutta la forza di essa filosofia, benché tutta in questo metta le sue forze, trarrá fuori degli animi la giá indurata e antica pèste: ma non per questo mi proverrai che ella non sani alcuna cosa perché non le sana tutte. «Che giova — dice egli — mostrare le cose chiare e manifeste?» Giova assai: perché alcuna volta sappián le cose, ma non vi attendiamo: la ammonizione non insegna, ma ci fa advertenti e destaci e ritien la memoria e non la lascia ricadere: noi passiamo oltre molte cose che ci son poste inanzi agli occhi; lo ammonire è una certa generazion di confortare; spesse volte l’animo finge di non vedere ancóra le cose manifeste; devesi, adonque, rimembrare a quello la notizia delle cose notissime. In questa parte è da raccontare la sentenzia di Calvo contra Vatinio, la qual dice: «Voi sapete che è stato fatto l’ámbito, ciò è corrotto il popolo per danari, e tutti sanno che voi sapete questo; tu sai che santamente le amicizie si debbono esercitare, ma tu no ’l fai; tu sai che è scelerato quell’uomo il qual richiede castitá nella sua moglie e lui è corruttore di quelle di altri; tu sai che sí come la tua moglie non ha da fare con li altrui mariti cosí tu non hai da fare con l’altrui moglie, ma tu no ’l fai: e però ti conviene ridurti a memoria molte cose, e non bisogna che quelle stiano nascose, ma che siano in pronto e palese». Qualunque cose sono salutifere, spesso si debbon ritrattare, non perché solamente ci siano note, ma perché ci siano ancóra apparecchiate; aggiungi ora a questo che le cose aperte si debbon fare piú aperte. «Se le cose che tu insegni — dice egli — sono dubie, ti converrá agiungervi le prove: adonque, le prove e non li precetti gioveranno». Ma che dirai tu, che la autoritá de colui che amonisce gioverá ancóra senza prove sí come la risposta d’un dottor di legge vale, ancóra che non la provi con ragione? Oltra di questo, le cose che si insegnano hanno da se stesse assai efficacia, se o vero sono ridutte in versi o