Novelle (Bandello, 1853, IV)/Parte IV
Questo testo è incompleto. |
Parte IV
◄ | Parte III - Novella LXVIII | Parte IV - Novella I | ► |
Indice
- Simone Turchi ha nimistà con Geronimo Deodati lucchese. Seco si riconcilia, e poi con inaudita maniera lo ammazza; ed egli, vivo è arso in Anversa
- Uno si finge esser Baldoino conte di Fiandra e imperadore di Costantinopoli, che diciotto anni innanzi in Oriente era morto. Suscitò questo falso Baldoino gran rumori in Annonia, provincia che fu del vero Baldoino. Ma alla fine per un truffatore fu dalla contessa del paese fatto pubblicamente impiccare
- Un cortigiano va a confessarsi: e dice che ha avuto volontà di ancidere un uomo, benché effetto nessuno non sia seguito. Il buon frate, che era ignorante, noi vuol assolvere, dicendo che voluntas pro facto reputatur, e che bisogna avere l’autorità del vescovo di Ferrara: su questo una beffa che al frate è fatta
- Crudeltà di Amida figliuolo di Muleasse re di Tunisi contra esso suo padre in privarlo del regno e fargli accecare gli occhi
- Arnolfo duca di Gheldria dal proprio figliuolo è privato del dominio, e posto in prigione: da poi, essendo restituito nel ducalo, priva il figliuolo dell’eredità; e da’ Gantesi esso ribaldo figliuolo è vituperosamente morto
- Lungo, fortunato e segreto amore di due amanti, che in grande gioia vissero congiunti insieme per nodo maritale. Scopertosi poi il caso loro, per malignità della duchessa di Borgogna, amendue miseramente se ne morirono
- Bella vendetta fatta da’ frati minori contro i mugnai di Parigi, che gli avevano sforzati a ballare
- Accorto avvedimento di una fantesca a liberare la padrona e l’innamorato di quella dalla morte
- Romilda duchessa del Friuli s’innamora di Cancano re de’ Bavari, che il marito ucciso le avea. Si accorda seco di dargli la citta, se la piglia per moglie. Il fine di lei è degno della sua sfrenata lussuria
- Alfonso re di Spagna repudia la moglie, non potendo aver figliuoli, e sposa un’altra. Ma avanti le nozze, la prima moglie si trova gravida; onde Alfonso ripiglia la prima, e marita questa seconda nel proprio di lui fratello
- Francesco da Carrara, signore di Padova, si innamora di una sua cittadina, e la gode La moglie di Francesco se ne avvede, e il dice al marito della innamorata del signore; e con lui accordata, amorosamente si godono
- Eccelino I da Romano, cognominato Balbo, rapisce una giovane promessa a un suo nipote: onde grandissimi incendii morte di uomini, e rovine di molte castella ne seguirono
- Cassano re della Tartaria, veggendo un manifesto miracolo, si converte con tutti i suoi alla fede cristiana
- Bella astuzia del duca Galeazzo Sforza a ingannare uno de’suoi consiglieri, di cui godeva amorosamente la moglie
- Uno scolare, in un medesimo tempo, in un istesso letto, gode due sue innamorate; e l’una non si accorge dell’altra
- Guglielmo duca di Aquitania, persecutore de’ cattolici, alla fine pentito de’suoi peccati abbandona il ducato, e incognitamente va peregrinando e facendo penitenza, e se ne muore santo
- Castigo dato a Isabella Luna meretrice per inobbedienza ai comandamenti del governatore di Roma
- Fece il Gonnella una brutta paura al marchese Niccolò di Ferrara, liberandolo dalla quartana; il quale con un’altra paura volendo beffare esso Gonnella, fu cagione della morte di quello
- Prodezza mirabile di una giovanetta in servar la patria contra i Turchi, dalla signoria di Venezia magnificamente rimeritata
- La origine della nobilissima casa di Savoia, che da stirpe imperiale discese
- Piacevole beffa fatta in Ferrara dal Gonnella a' frati minori, e il castigo che voleano dargli, e come si liberò dalle loro mani
- La moglie di un gentiluomo amorosamente si da buon tempo con il compagno del marito, e di modo abbaglia esso marito, che non può credere mal di lei
- Subita astuzia di uno scolare in nascondersi, essendo con l’innamorata, e volendo il marito entrar in camera
- Il Gonnella fa una piacevole beffa al marchese Niccolo da Este signor di Ferrara e suo padrone
- Ridicola e vituperosa beffa fatta da un Bergamasco a Fracassa da Bergamo, che credendo profumarsi la barba e capelli di odorata composizione, s’impiastriccio di fetente sterco
- Ciò che facesse una ricca, nobile e forte bella gentildonna rimasa vedova: nò più si volendo rimaritare, nò potendo contenersi, con che astuzia provide a’ suoi bisogni
- Il Gonnella fa una Inula alla marchesa di Ferrara, e insiememente alla propria moglie: e volendo essa marchesa di lui vendicarsi, egli con subito argomento si libera
- Un drappiere di Lione, per andare la notte a giacersi con una sposa, fece certi patti con un garzone di bottega, e lo fé’ coricarsi in letto appo la moglie. Il giovane, scordatosi i patti, tutta la notte amorosamente si prese piacere con la padrona, e ciò che poi avvenne