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Sacramento, 150; arrestato col Savonarola, 153; ricordato, 154, esaminato dai commissari del Papa — condannato e giustiziato, 156; breve cenno di lui, 159.

[Dovizi] Bernardo di Bibbiena, alla cacciata di Piero de’ Medici fugge da Firenze, 97.

[Dovizi] Piero da Bibbiena, cancelliere di Piero de’ Medici — fra quelli che lo dissuadono da seguire i consigli di moderazione — incita Piero de’ Medici a rompere con Rucellai e Soderini, 84; con Agnolo Niccolini divide Piero de’ Medici dagli amici del padre e ne rimane principale consigliere, 85; ricordato, 95; alla cacciata di Piero fugge da Firenze, 97.

Dumas Giovanni, signore di Lilla, mandato a Firenze da Carlo VIII — sua morte, 120.

E

Empò, v. Impou.

Este (d’) Alfonso, sposa Lucrezia Borgia, 215.

Este (d’) Borso, sua pratica col Papa e i veneziani contro Firenze, 17.

Este (d’) Ercole, entra nella lega di Milano Firenze e V’enezia, 26; assume il comando dell’esercito della lega — va contro i senesi — ordinato di trasferirsi in Val di Chiana, 40; mandato col marchese di Mantova nel Senese contro il duca d’Urbino — muove alla difesa di Pisa, 44; viene verso Firenze al Poggio, 44; va nel Senese e conquista Casole — contesa dei suoi uomini con quelli
del marchese di Mantova, 45; rimane nel Senese, 40; sua inimicizia con Costanzo di Pesaro — richiamato a Milano, lascia le truppe alla lega sotto il fratelloGismondo, 47; ratifica la pace fatta da Firenze col re di Napoli, 54; suoi atti ostili contro Venezia che gli muove guerra, 55; attaccato a Ferrara, sconsigliato di lasciarla dal Gianfigliazzi, 57; nella pace di Venezia con la lega gli è restituito tutto, tranne Rovigo e il Polesine, 60; suo malcontento, 61; incaricato dal duca Lodovico di pratiche d’accordo coi veneziani, 170; suo lodo nei dissensi fra Firenze e V’enezia, 174-5; ricordato, 170, 193; sua visita al re di Francia, 235; soccorre di soldati il re di Francia, 261.

Este (d’) Gismondo, lasciato da Ercole al comando delle truppe della lega — comandante delle truppe fiorentine disfatto al Poggio Imperiale, 47.

Eugenio IV, in guerra con Firenze, 6.

F

Faenza, Firenze rinunzia all’accomandigia di essa, 112; vano tentativo del Valentino contro di essa, 207; presa dal Valentino, 211-2; ricordata, 248, 262; acquistata da’veneziani— Giulio II si duole della sua perdita, 267.

Falconieri Paolo, appoggiato da Francesco Valori per gonfaloniere, 115 Fantoni Giovati Francesco, degli otto che giudicano Filippo Strozzi, 331.